Stando a Caracciolo, che penso ne sappia un po' più di te e me messi insieme, fino a tre giorni fa gli ucraini erano compatti dalla sua parte ..... poi fai un po' tu.
tutte considerazioni leggittime accettabili .
quello che non si vuole comprendere o meglio dire ammettere di NON volere comprendere è che questa situazione localizzata in ucraina ha motivazioni che vanno oltre l'ucraina e persino oltre l'operazione militare speciale.
qui si tratta di molto ben altro ben altro ben altro ben altro.
Che ci siano montagne di interessi dietro non lo nega nessuno, siete solo voi a menarla di essere gli unici illuminati e addentro ai complotti a capire e gli altri a non capire niente, ma questo è da un pezzo un problema vostro che vi qualifica da un pezzo.
Non vi passa per la testa che tra due opposti imperialismi, americano e russo, si scelga il primo e non il secondo come minore dei mali, e sempre di più non solo dopo le mosse del cremlino, ma anche semplicemente a leggervi, siete la migliore cura preventiva verso ogni apertura verso i russi e contro l'occidente.
Per il resto, ormai questa questione è diventata altro, in qualsiasi modo e per qualsiasi ragione sia partita.
L'occidente non può più concepire che un gruppo dirigente così spregiudicato come quello che occupa il cremlino possa avere in futuro anche la più remota possibilità di riprovarci
Gli Ucraini dopo più di 100.000 morti e feriti nell'esercito, il paese semidistrutto, le stragi nella popolazione civile che all'inizio qualche infame anche qui ha provato ad attribuire agli azov, nel senso di uccidere altri ucraini per avvalorare la tesi delle stragi russe (e, non abbiate paura, gli esperti e i patologi forensi dell'onu stanno ricostruendo l'identità, la vita e la morte di migliaia di questi casi) anche volendo non possono rinunciare a riottenere indietro i loro territori come da diritto internazionale, vanificherebbero tutto quanto hanno sacrificato finora
Il gruppo dirigente del cremlino non può tornare a casa senza qualcosa da sbandierare come una vittoria (anche se non dovesse esserlo), non solo dopo più di centomila tra militari morti e civili, ma soprattutto a fronte di quello che aspetta i russi nei prossimi anni, tra cui
- drastico calo dell'interscambio con l'estero rispetto a prima difficilmente compensato dall'aumentare dell'interscambio verso altri stati
- muro d'odio tra ucraini, paesi baltici, polonia da una parte e russi dall'altra
- assenza di fiducia reciproca tra le due parti che nessun trattato di pace potrà mai ripristinare se non nel lungo termine (e a condizione che non si verifichi altro, cosa del tutto da verificare)
- russi trattati come paria, con tutto ciò che sa di russo, in una buona parte del mondo occidentale, con conseguente radicamento del nazionalismo interno russo e/o, per effetto contrario, di movimenti autonomistici e di contrapposizione al cremlino con effetti imprevedibili
- allargamento (già in corso) e potenziamento militare della Nato intorno ai russi, proprio quello che i russi volevano prevenire e che invece hanno largamente favorito
- chiusura o fortissima limitazione di tutto quel crescente scambio commerciale e culturale tra UE e Russia così mal visto dagli stati uniti, ma che sarebbe andato avanti e cresciuto se putin non avesse voluto fare il passo più lungo della gamba, una follia anche a livello geopolitico
- probabili guerriglie, sabotaggi, attentati, vendette postume tra le due parti, ma non più solo limitate al donbass, come prima, ma ovunque. Non si hanno prove certe di quanto stia accadendo nelle zone precedentemente occupate liberate dall'esercito ucraino, ma anche a fronte di assenza di prove certe che non ci siano rappresaglie contro i collaborazionisti russi o presunti tali è altamente improbabile, quando sale l'odio (e a ragione), questo accade da che mondo è mondo, altra cosa che non toccherà i miserabili al cremlino, ma che pagheranno altri, meno colpevoli, al posto loro
- molto probabile aumento di episodi come quelli della figlia di Dugin, dall'una e dall'altra parte
Questo anche se gli americani imponessero la pace agli ucraini, cosa che non vedo così semplice a breve e medio termine.
Con questo, piaccia o meno, si dovrà fare i conti da oggi in poi, e scordatevi voi che la fate così facile, che le conseguenze sulle nostre economie finiranno a breve o medio termine a meno che non ci sia una tale disfatta da obbligare i russi a rifondere ucraina e occidente con obbligo di vendita di materie prime a prezzi politici, cosa a cui non credo neanche se lo vedessi.
Ma l'unica vera realtà è che non esisteva alcun pericolo militare nei confronti dei russi, l'Ucraina è dal 2008 che cerca di entrare nella Nato e si ritrova le porte chiuse, di missili nato in ucraina non se ne vedeva neanche l'ombra.
L'unica certezza, da parte di Putin, era che con la democrazia occidentale (con tutte le sue magagne, e non da poco) sempre più vicina, quel tanto disprezzato sistema decadente e debole (da parte russo e cinese) potesse contagiare proprio fasce crescenti della popolazione russa, perché il vero problema di Putin è sempre stato quello, non certo quello militare
In realtà, come è stato più volte fatto osservare, è putin che ha servito su un piatto d'argento agli americani il raggiungimento di tutti i loro obbiettivi strategici (degli americani e degli inglesi). Quindi finitela di prendervela con gli americani e con chi li sostiene, ci sono responsabilità infinitamente maggiori dall'altra parte, quella russa