Ma gli ucraini come faranno a superare l'inverno?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Molto più credibile quello che sosteneva Caracciolo dalla gruber nel video che ho riportato nella serata di ieri, e cioè che con buona pace di tutti qui dentro la stragrande maggioranza degli ucraini sta sostenendo Zelensky e una parte molto importante dei russi se non è a favore di Putin è comunque (parole di caracciolo) dalla propria parte, e quindi dalla parte della russia e quindi di una vittoria o almeno di portarsi a casa qualcosa, tutto ma non la sconfitta.

vediamo tra 1 mese, all'inizio dell'inverno, a quanto stanno i sondaggi pro zelensky. Già stanno messi male oggi.
 
https://www.repubblica.it/esteri/20...tacco_russo_sistema_elettrico_buio-375859552/

Putin, l'arma delle tenebre per provocare un'onda di profughi
23 NOVEMBRE 2022 ALLE 19:53 di Gianluca Di Feo

L’ora delle tenebre. Il nuovo attacco missilistico russo ha fatto precipitare praticamente tutta l’Ucraina nel buio: in questo momento un’intera nazione è senza corrente elettrica. In Europa non era mai accaduto, neppure nella Germania del 1945. In nove mesi di bombardamenti non si era mai verificato un blackout così esteso, che paralizza pure il riscaldamento in regioni dove la temperatura di notte scende vicino allo zero. Un incubo.


L’ora delle tenebre. Il nuovo attacco missilistico russo ha fatto precipitare praticamente tutta l’Ucraina nel buio: in questo momento un’intera nazione è senza corrente elettrica. In Europa non era mai accaduto, neppure nella Germania del 1945. In nove mesi di bombardamenti non si era mai verificato un blackout così esteso, che paralizza pure il riscaldamento in regioni dove la temperatura di notte scende vicino allo zero. Un incubo.

Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop
La Nato a corto di munizioni
9 mesi di guerra in Ucraina
Il racconto della notte in cui si è sfiorato il conflitto globale
Lo speciale - Nel vortice della guerra
Tutte le città più importanti sono senza luce: Kiev, Odessa, Leopoli, Sumy, Karkhiv. Anche la Moldavia è in gran parte nelle stesse condizioni. Nella capitale ci sono code nei supermarket per comprare acqua minerale: la distribuzione idrica in molti quartieri è stata paralizzata. Le due centrali nucleari sotto controllo ucraino sono state staccate dalla rete, che non poteva più assorbire l’energia prodotta. I reattori di Pivdennoukrainsk e di Rivneand Khmelnitskyi funzionano regolarmente, ma non contribuiscono ad illuminare il Paese. Situazione simile a Zaporizhzhia, nelle mani degli invasori, che è ricorsa ai generatori diesel per mantenere in sicurezza gli impianti.

Il Cremlino ha lanciato la nuova offensiva con i bombardieri e con le navi, scagliando una raffica di almeno settanta missili cruise a lungo raggio. I video mostrano gli X-101 in volo: sono i più moderni dell’arsenale di Mosca. Sicuramente il comando russo sta utilizzando gli ordigni della riserva strategica, quella destinata al confronto nucleare con la Nato: le testate atomiche vengono sostituite con esplosivo tradizionale. Ma i rottami di uno dei cruise abbattuti indicano come sia stato costruito nello scorso settembre: segno che la spinta di Putin per potenziare l’industria bellica sta cominciando ad avere effetti. Il raid non ha risparmiato la zona al confine della Polonia, dove una settimana fa un missile terra-aria ucraino precipitato oltre la frontiera ha tenuto per ore il mondo con il fiato sospeso, temendo un attacco russo.

Uno solo degli obiettivi distrutti oggi è di natura civile: un condominio di Kiev dove ci sono stati almeno tre morti, tra cui una ragazza di 17 anni, e undici feriti. La propaganda russa sostiene che sia stato colpito da un’arma della contraerea, che ha risposto in maniera frenetica all’incursione aerea. Tutti gli altri bersagli sono legati alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica, che ormai viene presa di mira senza sosta da oltre un mese. Si tratta di impianti d’epoca sovietica, molto robusti e in linea teorica più facili da riparare. Il problema è che la quantità e la frequenza dei raid sta esaurendo le scorte dei ricambi e la capacità dei tecnici ucraini di fare fronte alle devastazioni. Se prima si riusciva a riattivare le forniture di corrente in poche ore, adesso la situazione pare vicina alla crisi. Gli stessi funzionari ucraini dicono di essere “sull’orlo del collasso”.

La sistematica campagna di bombardamenti – ha spiegato il responsabile di Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky - non ha risparmiato alcuna delle centrali, termiche o idroelettriche. Sono state tutte colpite negli scorsi giorni e vanno avanti in maniera precaria, cercando di mantenere l’attività con ogni genere di rimpiazzo. Le condizioni però sono al limite.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. E ha lanciato un messaggio video: “Ripareremo tutto e andremo avanti perché siamo un popolo che non si piega”. Il governo ha assicurato la creazione di quattromila “centri dell’invincibilità” che erogheranno acqua e corrente agli abitanti delle città. Ci sono molti timori però che la prosecuzione degli attacchi renda la situazione insostenibile, obbligando milioni di persone a lasciare il Paese. Dalla prossima settimana le temperature scenderanno ulteriormente in tutte le regioni settentrionali, piombando sotto lo zero.

A Bruxelles è già scattato l’allarme per una nuova ondata di profughi. “E’ necessario che gli stati membri dell’Ue siano pronti ad accogliere un flusso di rifugiati dall’Ucraina perché milioni di persone sono al freddo”, ha detto un funzionario della Commissione in vista del Consiglio straordinario sugli affari interni di venerdì, convocato per affrontare la questione dei migranti nel Mediterraneo. Molti analisti temono che il principale obiettivo della strategia terroristica di Putin sia proprio quello di provocare un esodo verso l’Unione europea, trasformando i profughi in uno strumento di pressione sulle capitali della Ue. “Mosca vuole usare i rifugiati come un’arma – ha detto il generale Ben Hodges, ex comandante delle forze Usa in Europa al Washington Post –. Rendendo inabitabile l’Ucraina per l’inverno vuole esercitare una pressione sui governi europei e spera che così spingano Kiev a trattare. I russi stanno perdendo ovunque e questa è l’unica speranza che hanno di ottenere un risultato favorevole”.

I piani di razionamento della corrente infatti non sembrano in grado di fare fronte al crollo della produzione. Il responsabile della Dtek, la principale azienda energetica privata ucraina, ha detto che molte persone dovrebbero valutare di lasciare il Paese: “Se potessero trovare un posto alternativo dove stare – ha dichiarato alla Bbc Maxim Timchenko – questo sarebbe di grande aiuto al sistema”. Il responsabile locale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Hans Henri P. Kluge, ha detto che I prossimi mesi saranno “una questione di sopravvivenza per la popolazione ucraina”: stima che almeno in tre milioni andranno via. A nove mesi dall’inizio dell’invasione, la guerra è arrivata a un’altra svolta drammatica. Dove a pagare il prezzo più pesante è ancora una volta la popolazione civile.


-----------------------------
Hanno iniziato a fare sul serio. Io credo che il punto di svolta sia stato il danneggiamento del nordstream2. Li per me gli è scattata la molla di distruggere totalmente l'ucraina.
E' chiaro che se distrugge tutte le infrastrutture vitali non è più interessato ad occuparla ma semplicemente a distruggerla. Fino a qualche mese fa tentava di conquistare sul campo senza distruggere punti chiave. Ora ha tolto le truppe e distrugge tutto ciò che serve per il sostentamento. Rimarrano città deserte senza infrastrutture. Per questo gli usa hanno cambiato atteggiamento e stanno spingendo zelensky a trattare. La guerra è cambiata e ben poco possono fare contro questa strategia.
 
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Putin, l'arma delle tenebre per provocare un'onda di profughi
23 NOVEMBRE 2022 ALLE 19:53 di Gianluca Di Feo

L’ora delle tenebre. Il nuovo attacco missilistico russo ha fatto precipitare praticamente tutta l’Ucraina nel buio: in questo momento un’intera nazione è senza corrente elettrica. In Europa non era mai accaduto, neppure nella Germania del 1945. In nove mesi di bombardamenti non si era mai verificato un blackout così esteso, che paralizza pure il riscaldamento in regioni dove la temperatura di notte scende vicino allo zero. Un incubo.


L’ora delle tenebre. Il nuovo attacco missilistico russo ha fatto precipitare praticamente tutta l’Ucraina nel buio: in questo momento un’intera nazione è senza corrente elettrica. In Europa non era mai accaduto, neppure nella Germania del 1945. In nove mesi di bombardamenti non si era mai verificato un blackout così esteso, che paralizza pure il riscaldamento in regioni dove la temperatura di notte scende vicino allo zero. Un incubo.

Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop
La Nato a corto di munizioni
9 mesi di guerra in Ucraina
Il racconto della notte in cui si è sfiorato il conflitto globale
Lo speciale - Nel vortice della guerra
Tutte le città più importanti sono senza luce: Kiev, Odessa, Leopoli, Sumy, Karkhiv. Anche la Moldavia è in gran parte nelle stesse condizioni. Nella capitale ci sono code nei supermarket per comprare acqua minerale: la distribuzione idrica in molti quartieri è stata paralizzata. Le due centrali nucleari sotto controllo ucraino sono state staccate dalla rete, che non poteva più assorbire l’energia prodotta. I reattori di Pivdennoukrainsk e di Rivneand Khmelnitskyi funzionano regolarmente, ma non contribuiscono ad illuminare il Paese. Situazione simile a Zaporizhzhia, nelle mani degli invasori, che è ricorsa ai generatori diesel per mantenere in sicurezza gli impianti.

Il Cremlino ha lanciato la nuova offensiva con i bombardieri e con le navi, scagliando una raffica di almeno settanta missili cruise a lungo raggio. I video mostrano gli X-101 in volo: sono i più moderni dell’arsenale di Mosca. Sicuramente il comando russo sta utilizzando gli ordigni della riserva strategica, quella destinata al confronto nucleare con la Nato: le testate atomiche vengono sostituite con esplosivo tradizionale. Ma i rottami di uno dei cruise abbattuti indicano come sia stato costruito nello scorso settembre: segno che la spinta di Putin per potenziare l’industria bellica sta cominciando ad avere effetti. Il raid non ha risparmiato la zona al confine della Polonia, dove una settimana fa un missile terra-aria ucraino precipitato oltre la frontiera ha tenuto per ore il mondo con il fiato sospeso, temendo un attacco russo.

Uno solo degli obiettivi distrutti oggi è di natura civile: un condominio di Kiev dove ci sono stati almeno tre morti, tra cui una ragazza di 17 anni, e undici feriti. La propaganda russa sostiene che sia stato colpito da un’arma della contraerea, che ha risposto in maniera frenetica all’incursione aerea. Tutti gli altri bersagli sono legati alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica, che ormai viene presa di mira senza sosta da oltre un mese. Si tratta di impianti d’epoca sovietica, molto robusti e in linea teorica più facili da riparare. Il problema è che la quantità e la frequenza dei raid sta esaurendo le scorte dei ricambi e la capacità dei tecnici ucraini di fare fronte alle devastazioni. Se prima si riusciva a riattivare le forniture di corrente in poche ore, adesso la situazione pare vicina alla crisi. Gli stessi funzionari ucraini dicono di essere “sull’orlo del collasso”.

La sistematica campagna di bombardamenti – ha spiegato il responsabile di Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky - non ha risparmiato alcuna delle centrali, termiche o idroelettriche. Sono state tutte colpite negli scorsi giorni e vanno avanti in maniera precaria, cercando di mantenere l’attività con ogni genere di rimpiazzo. Le condizioni però sono al limite.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. E ha lanciato un messaggio video: “Ripareremo tutto e andremo avanti perché siamo un popolo che non si piega”. Il governo ha assicurato la creazione di quattromila “centri dell’invincibilità” che erogheranno acqua e corrente agli abitanti delle città. Ci sono molti timori però che la prosecuzione degli attacchi renda la situazione insostenibile, obbligando milioni di persone a lasciare il Paese. Dalla prossima settimana le temperature scenderanno ulteriormente in tutte le regioni settentrionali, piombando sotto lo zero.

A Bruxelles è già scattato l’allarme per una nuova ondata di profughi. “E’ necessario che gli stati membri dell’Ue siano pronti ad accogliere un flusso di rifugiati dall’Ucraina perché milioni di persone sono al freddo”, ha detto un funzionario della Commissione in vista del Consiglio straordinario sugli affari interni di venerdì, convocato per affrontare la questione dei migranti nel Mediterraneo. Molti analisti temono che il principale obiettivo della strategia terroristica di Putin sia proprio quello di provocare un esodo verso l’Unione europea, trasformando i profughi in uno strumento di pressione sulle capitali della Ue. “Mosca vuole usare i rifugiati come un’arma – ha detto il generale Ben Hodges, ex comandante delle forze Usa in Europa al Washington Post –. Rendendo inabitabile l’Ucraina per l’inverno vuole esercitare una pressione sui governi europei e spera che così spingano Kiev a trattare. I russi stanno perdendo ovunque e questa è l’unica speranza che hanno di ottenere un risultato favorevole”.

I piani di razionamento della corrente infatti non sembrano in grado di fare fronte al crollo della produzione. Il responsabile della Dtek, la principale azienda energetica privata ucraina, ha detto che molte persone dovrebbero valutare di lasciare il Paese: “Se potessero trovare un posto alternativo dove stare – ha dichiarato alla Bbc Maxim Timchenko – questo sarebbe di grande aiuto al sistema”. Il responsabile locale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Hans Henri P. Kluge, ha detto che I prossimi mesi saranno “una questione di sopravvivenza per la popolazione ucraina”: stima che almeno in tre milioni andranno via. A nove mesi dall’inizio dell’invasione, la guerra è arrivata a un’altra svolta drammatica. Dove a pagare il prezzo più pesante è ancora una volta la popolazione civile.


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Hanno iniziato a fare sul serio. Io credo che il punto di svolta sia stato il danneggiamento del nordstream2. Li per me gli è scattata la molla di distruggere totalmente l'ucraina.
E' chiaro che se distrugge tutte le infrastrutture vitali non è più interessato ad occuparla ma semplicemente a distruggerla. Fino a qualche mese fa tentava di conquistare sul campo senza distruggere punti chiave. Ora ha tolto le truppe e distrugge tutto ciò che serve per il sostentamento. Rimarrano città deserte senza infrastrutture. Per questo gli usa hanno cambiato atteggiamento e stanno spingendo zelensky a trattare. La guerra è cambiata e ben poco possono fare contro questa strategia.

Sono abbastanza d'accordo, i russi hanno cambiato passo. Prima volevano solamente "liberare" il Donbass e risparmiavano i punti chiave e di energia.
Ora fanno sul serio (ricordo la frase di Putin del 7 luglio "non abbiamo ancora cominciato a fare sul serio") e con il fronte impantanato e le retrovie ucraine senza energia la situazione la situazione per Zelesky si deteriora sempre più.
Se sia stato l'attacco al nordstream2, può essere, si, che si ritorca contro chi l'ha fatto.
 
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Putin, l'arma delle tenebre per provocare un'onda di profughi
23 NOVEMBRE 2022 ALLE 19:53 di Gianluca Di Feo

L’ora delle tenebre. Il nuovo attacco missilistico russo ha fatto precipitare praticamente tutta l’Ucraina nel buio: in questo momento un’intera nazione è senza corrente elettrica. In Europa non era mai accaduto, neppure nella Germania del 1945. In nove mesi di bombardamenti non si era mai verificato un blackout così esteso, che paralizza pure il riscaldamento in regioni dove la temperatura di notte scende vicino allo zero. Un incubo.


L’ora delle tenebre. Il nuovo attacco missilistico russo ha fatto precipitare praticamente tutta l’Ucraina nel buio: in questo momento un’intera nazione è senza corrente elettrica. In Europa non era mai accaduto, neppure nella Germania del 1945. In nove mesi di bombardamenti non si era mai verificato un blackout così esteso, che paralizza pure il riscaldamento in regioni dove la temperatura di notte scende vicino allo zero. Un incubo.

Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop
La Nato a corto di munizioni
9 mesi di guerra in Ucraina
Il racconto della notte in cui si è sfiorato il conflitto globale
Lo speciale - Nel vortice della guerra
Tutte le città più importanti sono senza luce: Kiev, Odessa, Leopoli, Sumy, Karkhiv. Anche la Moldavia è in gran parte nelle stesse condizioni. Nella capitale ci sono code nei supermarket per comprare acqua minerale: la distribuzione idrica in molti quartieri è stata paralizzata. Le due centrali nucleari sotto controllo ucraino sono state staccate dalla rete, che non poteva più assorbire l’energia prodotta. I reattori di Pivdennoukrainsk e di Rivneand Khmelnitskyi funzionano regolarmente, ma non contribuiscono ad illuminare il Paese. Situazione simile a Zaporizhzhia, nelle mani degli invasori, che è ricorsa ai generatori diesel per mantenere in sicurezza gli impianti.

Il Cremlino ha lanciato la nuova offensiva con i bombardieri e con le navi, scagliando una raffica di almeno settanta missili cruise a lungo raggio. I video mostrano gli X-101 in volo: sono i più moderni dell’arsenale di Mosca. Sicuramente il comando russo sta utilizzando gli ordigni della riserva strategica, quella destinata al confronto nucleare con la Nato: le testate atomiche vengono sostituite con esplosivo tradizionale. Ma i rottami di uno dei cruise abbattuti indicano come sia stato costruito nello scorso settembre: segno che la spinta di Putin per potenziare l’industria bellica sta cominciando ad avere effetti. Il raid non ha risparmiato la zona al confine della Polonia, dove una settimana fa un missile terra-aria ucraino precipitato oltre la frontiera ha tenuto per ore il mondo con il fiato sospeso, temendo un attacco russo.

Uno solo degli obiettivi distrutti oggi è di natura civile: un condominio di Kiev dove ci sono stati almeno tre morti, tra cui una ragazza di 17 anni, e undici feriti. La propaganda russa sostiene che sia stato colpito da un’arma della contraerea, che ha risposto in maniera frenetica all’incursione aerea. Tutti gli altri bersagli sono legati alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica, che ormai viene presa di mira senza sosta da oltre un mese. Si tratta di impianti d’epoca sovietica, molto robusti e in linea teorica più facili da riparare. Il problema è che la quantità e la frequenza dei raid sta esaurendo le scorte dei ricambi e la capacità dei tecnici ucraini di fare fronte alle devastazioni. Se prima si riusciva a riattivare le forniture di corrente in poche ore, adesso la situazione pare vicina alla crisi. Gli stessi funzionari ucraini dicono di essere “sull’orlo del collasso”.

La sistematica campagna di bombardamenti – ha spiegato il responsabile di Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky - non ha risparmiato alcuna delle centrali, termiche o idroelettriche. Sono state tutte colpite negli scorsi giorni e vanno avanti in maniera precaria, cercando di mantenere l’attività con ogni genere di rimpiazzo. Le condizioni però sono al limite.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. E ha lanciato un messaggio video: “Ripareremo tutto e andremo avanti perché siamo un popolo che non si piega”. Il governo ha assicurato la creazione di quattromila “centri dell’invincibilità” che erogheranno acqua e corrente agli abitanti delle città. Ci sono molti timori però che la prosecuzione degli attacchi renda la situazione insostenibile, obbligando milioni di persone a lasciare il Paese. Dalla prossima settimana le temperature scenderanno ulteriormente in tutte le regioni settentrionali, piombando sotto lo zero.

A Bruxelles è già scattato l’allarme per una nuova ondata di profughi. “E’ necessario che gli stati membri dell’Ue siano pronti ad accogliere un flusso di rifugiati dall’Ucraina perché milioni di persone sono al freddo”, ha detto un funzionario della Commissione in vista del Consiglio straordinario sugli affari interni di venerdì, convocato per affrontare la questione dei migranti nel Mediterraneo. Molti analisti temono che il principale obiettivo della strategia terroristica di Putin sia proprio quello di provocare un esodo verso l’Unione europea, trasformando i profughi in uno strumento di pressione sulle capitali della Ue. “Mosca vuole usare i rifugiati come un’arma – ha detto il generale Ben Hodges, ex comandante delle forze Usa in Europa al Washington Post –. Rendendo inabitabile l’Ucraina per l’inverno vuole esercitare una pressione sui governi europei e spera che così spingano Kiev a trattare. I russi stanno perdendo ovunque e questa è l’unica speranza che hanno di ottenere un risultato favorevole”.

I piani di razionamento della corrente infatti non sembrano in grado di fare fronte al crollo della produzione. Il responsabile della Dtek, la principale azienda energetica privata ucraina, ha detto che molte persone dovrebbero valutare di lasciare il Paese: “Se potessero trovare un posto alternativo dove stare – ha dichiarato alla Bbc Maxim Timchenko – questo sarebbe di grande aiuto al sistema”. Il responsabile locale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Hans Henri P. Kluge, ha detto che I prossimi mesi saranno “una questione di sopravvivenza per la popolazione ucraina”: stima che almeno in tre milioni andranno via. A nove mesi dall’inizio dell’invasione, la guerra è arrivata a un’altra svolta drammatica. Dove a pagare il prezzo più pesante è ancora una volta la popolazione civile.


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Hanno iniziato a fare sul serio. Io credo che il punto di svolta sia stato il danneggiamento del nordstream2. Li per me gli è scattata la molla di distruggere totalmente l'ucraina.
E' chiaro che se distrugge tutte le infrastrutture vitali non è più interessato ad occuparla ma semplicemente a distruggerla. Fino a qualche mese fa tentava di conquistare sul campo senza distruggere punti chiave. Ora ha tolto le truppe e distrugge tutto ciò che serve per il sostentamento. Rimarrano città deserte senza infrastrutture. Per questo gli usa hanno cambiato atteggiamento e stanno spingendo zelensky a trattare. La guerra è cambiata e ben poco possono fare contro questa strategia.
E dopo che l'ha distrutta? L'Ucraina sarà in macerie, ok, ma cosa resterà alla Russia? E il male che stanno facendo genera odio, che rimarrà nell'aria ancora per tanto. Con buona pace di quelli che pensano che dopo un cessate il fuoco sulle rovine ucraine torneremo allegramente a fare affari e a comprare il gas a cui siamo attaccati come dei tossicomani.

I russi chiedono solo una cosa ai loro regnanti: dare un'idea di potenza. Ma questa non è potenza, questa è la prova provata dell'incapacità di un popolo mediocre e violento.
 
vediamo tra 1 mese, all'inizio dell'inverno, a quanto stanno i sondaggi pro zelensky. Già stanno messi male oggi.

Stando a Caracciolo, che penso ne sappia un po' più di te e me messi insieme, fino a tre giorni fa gli ucraini erano compatti dalla sua parte ..... poi fai un po' tu.
 
Non mi sembra proprio, un sondaggio da' al 91% il consenso a Zelensky.:eek::yes:

Oddio, i sondaggi ucraini sono molto meno affidabili di quelli russi, libertà di stampa zero, e libertà dìopinione nulla, in quetso periodo.
Però penso che questi attacchi in effetti compattino la popolazione verso Zelensky.
Infatti che siano efficaci, oltre a tutte le nostre previsioni, ed enormemente oltre le documentate analisi dell'intelligenze inglese, nel mettere in ginocchio la società ucraina è indubbiamente vero.
Che questo aiuti realmente a vincere la guerra dubito molto.

Continuo a pensare che sia l'unica mossa possibile, a parte l'arma nucleare, per un esercito in gravissima crisi.

Sicuramente tra gli effetti ci sarà un forte aumento degli oneri per i paesi occidentali, oltre alla probabile, ma non ancora avvenuta da quanto leggo ondata migratoria ucraina.
Quest'ultimo sul lungo termine è il danno probabilmente maggiore che può subire il paese. Che rischia di perdere milioni di abitanti.

Però al contempo credo che la determinazione dei soldati ucraini adesso probabilmente è molto superiore ad un paio di mesi fa.
Quella dei russi non credo, proprio
 
vediamo tra 1 mese, all'inizio dell'inverno, a quanto stanno i sondaggi pro zelensky. Già stanno messi male oggi.

Perchè tu pensi che questa cosa delle infrastrutture energetiche a parte creare problemi per un 3 mesi abbondanti agli ucraini e agli europei possa cambiare di una virgola le sorti del conflitto? Dimostra solo che Putin sa di non vincere sul campo ed è solo un ultima mossa disperata.
 
AH, una cosa importante.
Il dramma per gli ucraini sarà nelle zone Nord. Il Sud ha un clima più Mite. Kherson stanotte ha avuto una minima di 9°, contro gli o° di Kiev.
 
Stando a Caracciolo, che penso ne sappia un po' più di te e me messi insieme, fino a tre giorni fa gli ucraini erano compatti dalla sua parte ..... poi fai un po' tu.

Oddio, i sondaggi ucraini sono molto meno affidabili di quelli russi, libertà di stampa zero, e libertà dìopinione nulla, in quetso periodo.
Però penso che questi attacchi in effetti compattino la popolazione verso Zelensky.
Infatti che siano efficaci, oltre a tutte le nostre previsioni, ed enormemente oltre le documentate analisi dell'intelligenze inglese, nel mettere in ginocchio la società ucraina è indubbiamente vero.
Che questo aiuti realmente a vincere la guerra dubito molto.

Continuo a pensare che sia l'unica mossa possibile, a parte l'arma nucleare, per un esercito in gravissima crisi.

Sicuramente tra gli effetti ci sarà un forte aumento degli oneri per i paesi occidentali, oltre alla probabile, ma non ancora avvenuta da quanto leggo ondata migratoria ucraina.
Quest'ultimo sul lungo termine è il danno probabilmente maggiore che può subire il paese. Che rischia di perdere milioni di abitanti.

Però al contempo credo che la determinazione dei soldati ucraini adesso probabilmente è molto superiore ad un paio di mesi fa.
Quella dei russi non credo, proprio

Ripeto il concetto: analisti come caracciolo, per di più quest'ultimo dall'inizio molto cauto rispetto a facili entusiasmi al punto da ritrovarsi i primi mesi con l'accusa di filoputiniano, hanno fonti che vanno ben oltre i canali ufficiali, hanno contatti e rapporti personali con istituti e analisti del posto.

Se Caracciolo arriva a dire, cosa di pochi giorni fa, che per quanto ne sa Zelensky ha ancora il sostegno più o meno compatto della popolazione e idem per Putin (ma lasciando intendere che il più forte sostegno è proprio quello degli ucraini a Zelensky) non ho alcuna ragione per non crederci

D'altronde, lo ripeterò fino alla nausea, soprattutto in ucraina, più ancora che nei territori occupati dai russi, è strapieno di giornalisti e testate di tutto il mondo, parliamo di migliaia di persone, con una diffusione capillare dell'informazione dal basso, dagli smartphone dei cittadini.

Se neanche gli Orsini e i Santoro, i più avvelenati contro il sostegno armato agli ucraini, è riuscito finora a portare una, e dico una sola prova (che da sola non direbbe niente) di una reale opposizione significativa contro Zelensky, tutti i mantra martellanti sulle responsabilità di Zelensky nell'obbligare gli ucraini a non arrendersi ottengono ogni giorno di più l'effetto contrario, mi convincono piuttosto della disperazione e frustrazione di tutti quelli che vogliono la pace a tutti i costi, per interessi personali o ideali, costi quello che costi agli ucraini, la classica pace fatta con il c.u.l.o degli altri.

Per contro, credo piuttosto che tutto ciò aumenterà alle stelle la rabbia e il senso di rivalsa di militari e popolazione contro i russi. Non so se e quanto siano vere le notizie di esecuzioni sommarie e torture da parte ucraina, ma l'effetto della nuova strategia di Putin sarà sempre di più quella di aumentare esponenzialmente questi episodi

E invito alle mammolette che gridano allo scandalo per crimini contro l'umanità di starci in quei posti, nelle stesse condizioni, per qualche mese, e vediamo quanto più rapidamente degli ucraini arriveranno agli stessi episodi, se non peggio.

A me fa male, e tanto, per tutti quei russi che non hanno avuto il buon senso o il coraggio di rischiare 10-15 anni di galera in russia rifiutando la leva per andare a fare una fine anche peggiore in ucraina per una guerra non loro, e sarebbe bello pensare che i principali attentati e uccisioni di alti esponenti russi complici di questa mattanza presenti e futuri abbiano (o dovessero avere in futuro) l'appoggio logistico o proprio esecutivo di chi, parente degli uccisi russi in ucraina, si volesse vendicare.

Quello che è certo, lo ribadisco, è che ogni giorno di più niente tornerà più come prima, con buona pace di chi si illude del contrario e per molti molti anni, anche se la pace la firmassero oggi

PS: intanto l'altro effetto visibile della nuova strategia russa è l'aumentare degli aiuti militari a kiev, soprattutto nell'antiaerea e nei sistemi anti-missile.
 
In realtà mi sono fatto l'idea che Zelensky sia uno degli ucraini più disponibili al negoziato, e la sua retromarcia dopo qualche disponibilità iniziale all'accordo derivi molto da problemi di consenso interno.

E non credo che questa "guerra energetica" condotta dai russi abbia effetti negativi sulla sua popolarità, anzi.
 
In realtà mi sono fatto l'idea che Zelensky sia uno degli ucraini più disponibili al negoziato, e la sua retromarcia dopo qualche disponibilità iniziale all'accordo derivi molto da problemi di consenso interno.

E non credo che questa "guerra energetica" condotta dai russi abbia effetti negativi sulla sua popolarità, anzi.

tutte considerazioni leggittime accettabili .
quello che non si vuole comprendere o meglio dire ammettere di NON volere comprendere è che questa situazione localizzata in ucraina ha motivazioni che vanno oltre l'ucraina e persino oltre l'operazione militare speciale.
qui si tratta di molto ben altro ben altro ben altro ben altro.
 
In realtà mi sono fatto l'idea che Zelensky sia uno degli ucraini più disponibili al negoziato, e la sua retromarcia dopo qualche disponibilità iniziale all'accordo derivi molto da problemi di consenso interno.

E non credo che questa "guerra energetica" condotta dai russi abbia effetti negativi sulla sua popolarità, anzi.

se per consenso interno intendi la cerchia degli oligarchi e comandanti delle milizie naziste ,hai centrato il problema ,lo sparano come al negoziatore e finita li .
 
Stando a Caracciolo, che penso ne sappia un po' più di te e me messi insieme, fino a tre giorni fa gli ucraini erano compatti dalla sua parte ..... poi fai un po' tu.

tutte considerazioni leggittime accettabili .
quello che non si vuole comprendere o meglio dire ammettere di NON volere comprendere è che questa situazione localizzata in ucraina ha motivazioni che vanno oltre l'ucraina e persino oltre l'operazione militare speciale.
qui si tratta di molto ben altro ben altro ben altro ben altro.

Che ci siano montagne di interessi dietro non lo nega nessuno, siete solo voi a menarla di essere gli unici illuminati e addentro ai complotti a capire e gli altri a non capire niente, ma questo è da un pezzo un problema vostro che vi qualifica da un pezzo.

Non vi passa per la testa che tra due opposti imperialismi, americano e russo, si scelga il primo e non il secondo come minore dei mali, e sempre di più non solo dopo le mosse del cremlino, ma anche semplicemente a leggervi, siete la migliore cura preventiva verso ogni apertura verso i russi e contro l'occidente.

Per il resto, ormai questa questione è diventata altro, in qualsiasi modo e per qualsiasi ragione sia partita.

L'occidente non può più concepire che un gruppo dirigente così spregiudicato come quello che occupa il cremlino possa avere in futuro anche la più remota possibilità di riprovarci

Gli Ucraini dopo più di 100.000 morti e feriti nell'esercito, il paese semidistrutto, le stragi nella popolazione civile che all'inizio qualche infame anche qui ha provato ad attribuire agli azov, nel senso di uccidere altri ucraini per avvalorare la tesi delle stragi russe (e, non abbiate paura, gli esperti e i patologi forensi dell'onu stanno ricostruendo l'identità, la vita e la morte di migliaia di questi casi) anche volendo non possono rinunciare a riottenere indietro i loro territori come da diritto internazionale, vanificherebbero tutto quanto hanno sacrificato finora

Il gruppo dirigente del cremlino non può tornare a casa senza qualcosa da sbandierare come una vittoria (anche se non dovesse esserlo), non solo dopo più di centomila tra militari morti e civili, ma soprattutto a fronte di quello che aspetta i russi nei prossimi anni, tra cui

  • drastico calo dell'interscambio con l'estero rispetto a prima difficilmente compensato dall'aumentare dell'interscambio verso altri stati
  • muro d'odio tra ucraini, paesi baltici, polonia da una parte e russi dall'altra
  • assenza di fiducia reciproca tra le due parti che nessun trattato di pace potrà mai ripristinare se non nel lungo termine (e a condizione che non si verifichi altro, cosa del tutto da verificare)
  • russi trattati come paria, con tutto ciò che sa di russo, in una buona parte del mondo occidentale, con conseguente radicamento del nazionalismo interno russo e/o, per effetto contrario, di movimenti autonomistici e di contrapposizione al cremlino con effetti imprevedibili
  • allargamento (già in corso) e potenziamento militare della Nato intorno ai russi, proprio quello che i russi volevano prevenire e che invece hanno largamente favorito
  • chiusura o fortissima limitazione di tutto quel crescente scambio commerciale e culturale tra UE e Russia così mal visto dagli stati uniti, ma che sarebbe andato avanti e cresciuto se putin non avesse voluto fare il passo più lungo della gamba, una follia anche a livello geopolitico
  • probabili guerriglie, sabotaggi, attentati, vendette postume tra le due parti, ma non più solo limitate al donbass, come prima, ma ovunque. Non si hanno prove certe di quanto stia accadendo nelle zone precedentemente occupate liberate dall'esercito ucraino, ma anche a fronte di assenza di prove certe che non ci siano rappresaglie contro i collaborazionisti russi o presunti tali è altamente improbabile, quando sale l'odio (e a ragione), questo accade da che mondo è mondo, altra cosa che non toccherà i miserabili al cremlino, ma che pagheranno altri, meno colpevoli, al posto loro
  • molto probabile aumento di episodi come quelli della figlia di Dugin, dall'una e dall'altra parte

Questo anche se gli americani imponessero la pace agli ucraini, cosa che non vedo così semplice a breve e medio termine.

Con questo, piaccia o meno, si dovrà fare i conti da oggi in poi, e scordatevi voi che la fate così facile, che le conseguenze sulle nostre economie finiranno a breve o medio termine a meno che non ci sia una tale disfatta da obbligare i russi a rifondere ucraina e occidente con obbligo di vendita di materie prime a prezzi politici, cosa a cui non credo neanche se lo vedessi.

Ma l'unica vera realtà è che non esisteva alcun pericolo militare nei confronti dei russi, l'Ucraina è dal 2008 che cerca di entrare nella Nato e si ritrova le porte chiuse, di missili nato in ucraina non se ne vedeva neanche l'ombra.

L'unica certezza, da parte di Putin, era che con la democrazia occidentale (con tutte le sue magagne, e non da poco) sempre più vicina, quel tanto disprezzato sistema decadente e debole (da parte russo e cinese) potesse contagiare proprio fasce crescenti della popolazione russa, perché il vero problema di Putin è sempre stato quello, non certo quello militare

In realtà, come è stato più volte fatto osservare, è putin che ha servito su un piatto d'argento agli americani il raggiungimento di tutti i loro obbiettivi strategici (degli americani e degli inglesi). Quindi finitela di prendervela con gli americani e con chi li sostiene, ci sono responsabilità infinitamente maggiori dall'altra parte, quella russa
 
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