Ma il latino non e' una anticaglia inutile e insegnarlo ai licei una perdita di tempo

tanto per stare in tema ricordo che Jobs all'università' seguiva per c.zzi suoi le lezioni di calligrafia che gia' a quei tempi era inutile poi pero' ci ha sviluppato il Mac...

No, il furbone ha sfruttato l'amico genialoide Woz per fare i soldi. Certo è stato un abile venditore e un eccezionale incantatore di serpenti.
 
No, il furbone ha sfruttato l'amico genialoide Woz per fare i soldi. Certo è stato un abile venditore e un eccezionale incantatore di serpenti.

Chiaro. Servono le idee, ma serve anche chi le sa vendere.
 
I latinofoni che non capiscono nulla di matematica e di statistica prendono ad esempio un essere umano di successo che cita una frase ripassata poco prima e hanno la presunzione di rivalutare una lingua morta che serve solo come ausilio a chi studia medicina, lettere e legge e ovviamente ai politici

Gli altri invece studiano materie scientifiche e al colloquio non si sentono dire "ma i suoi studi a cosa servono?"

Avanti così verso il burrone


Gnurant come un clap


E' lattino, sorry. :o
 
No, il furbone ha sfruttato l'amico genialoide Woz per fare i soldi. Certo è stato un abile venditore e un eccezionale incantatore di serpenti.

Guarda che questo poteva essere vero nel 1985. Però poi... ha comprato la pixar nel 1986 a 10 milioni (da george lucas quello di star wars) per rivenderla a 7 miliardi alla disney nel 2006, questo dopo aver battuto i record d'incassi della storia del cinema come casa di produzione per capirci.

Nel mentre è stato richiamato da apple che stava andando malissimo e ha inventato di seguito ipod iphone e ipad cambiando il mondo.
 
Non sono affatto roba inutile. Ma bisogna considerare in che epoca viviamo. Non ci sono più gli atleti vincitori delle Olimpiadi che sono trattati come divinità e mantenuti a vita dallo Stato. Non ci sono i filosofi che deambulano per la Stoà dispensando saggezza e svelando visioni del mondo.
Purtroppo adesso servono altre cose. Quindi o riesci a sfruttare economicamente questi studi, non so ad esempio col turismo, oppure, sempre purtroppo, rimarrai disoccupato se nella vita conosci Dante e Leopardi e non sai come metterli a frutto.
La conoscenza è potere, ma non se è fine a sé stessa Gino.

Siamo sempre alle solite discussioni: LA CULTURA NON HA FINI MERAMENTE UTILITARISTICI.

Quelli vengono, eventualmente, dopo ... mettendo a frutto la tua cultura ( magari in un campo che non c'entra niente col latino ) e la tua intelligenza, che NON è completamente slegata dalla cultura perchè l'intelligenza è anche apertura mentale e orizzonti ampi di conoscenza; qualità che ti fai con la cultura, non basta l'intelligenza innata.
 
Siamo sempre alle solite discussioni: LA CULTURA NON HA FINI MERAMENTE UTILITARISTICI.

Quelli vengono, eventualmente, dopo ... mettendo a frutto la tua cultura ( magari in un campo che non c'entra niente col latino ) e la tua intelligenza, che NON è completamente slegata dalla cultura perchè l'intelligenza è anche apertura mentale e orizzonti ampi di conoscenza; qualità che ti fai con la cultura, non basta l'intelligenza innata.

Se però gli altri ottengono risultati migliori dando maggiore importanza a materie diverse dalle proprie forse qualche domanda sarebbe giusto farsela.
 
Siamo sempre alle solite discussioni: LA CULTURA NON HA FINI MERAMENTE UTILITARISTICI.

Quelli vengono, eventualmente, dopo ... mettendo a frutto la tua cultura ( magari in un campo che non c'entra niente col latino ) e la tua intelligenza, che NON è completamente slegata dalla cultura perchè l'intelligenza è anche apertura mentale e orizzonti ampi di conoscenza; qualità che ti fai con la cultura, non basta l'intelligenza innata.

Tutto ha fini utilitaristici per definizione. Al limite puoi dire che non ha fini meramente misurabili con lo strumento del denaro.

Nota però che se stai studiando latino in quelle ore non stai studiando altro. Non è "gratis" in +, è INVECE di qualcos'altro. Quindi non è sufficiente dire che il latino non è del tutto tempo perso. Devi dimostrare che è + utile per lo sviluppo personale di qualunque altra cosa tu attualmente NON stai insegnando per scelta.

Un esempio abbastanza preciso è la statistica. Solo in alcuni currriculum di alcuni licei e tecnici si insegnano alcuni basi di teoria delle probabilità. E di statistica non c'è traccia alle superiori (test di ipotesi, distribuzione standard etc).

La statistica è uno strumento ogni giorno + prezioso per comprendere ed analizzare i dati DI QUALUNQUE TIPO. Senza statistica, senza basi di statistica, sei alla mercè di chiunque dica numeri a caso su qualunque cosa, non hai proprio il modo di capire se ti sta perqulando, se ha secondi fini nella presentazione dei dati etc etc.

E' proprio palese che se le ore di latino fossero sostituite con statistica la persona uscirebbe fuori meglio formata a vivere e comprendere la realtà.

Poi probabilmente esistono altre cose che se studiate fornirebbero maggiori risultati di cultura individuale del latino, lascio ad altri l'elencarlo (scienza dell'alimentazione è un candidato plausibile).
 
Tutto ha fini utilitaristici per definizione. Al limite puoi dire che non ha fini meramente misurabili con lo strumento del denaro.

Nota però che se stai studiando latino in quelle ore non stai studiando altro. Non è "gratis" in +, è INVECE di qualcos'altro. Quindi non è sufficiente dire che il latino non è del tutto tempo perso. Devi dimostrare che è + utile per lo sviluppo personale di qualunque altra cosa tu attualmente NON stai insegnando per scelta.

Un esempio abbastanza preciso è la statistica. Solo in alcuni currriculum di alcuni licei e tecnici si insegnano alcuni basi di teoria delle probabilità. E di statistica non c'è traccia alle superiori (test di ipotesi, distribuzione standard etc).

La statistica è uno strumento ogni giorno + prezioso per comprendere ed analizzare i dati DI QUALUNQUE TIPO. Senza statistica, senza basi di statistica, sei alla mercè di chiunque dica numeri a caso su qualunque cosa, non hai proprio il modo di capire se ti sta perqulando, se ha secondi fini nella presentazione dei dati etc etc.

E' proprio palese che se le ore di latino fossero sostituite con statistica la persona uscirebbe fuori meglio formata a vivere e comprendere la realtà.

Poi probabilmente esistono altre cose che se studiate fornirebbero maggiori risultati di cultura individuale del latino, lascio ad altri l'elencarlo (scienza dell'alimentazione è un candidato plausibile).

Forse se parlare di soldi non fosse considerato "sconveniente" verrebbe insegnata più matematica, statistica, economia........però sarebbe più difficile raccontare favole alla gente.
 
secondo me, nei primi gradi dell'istruzione, quando la mente infantile é maggiormente ricettiva degli stimoli cognitivi, si dovrebbe introdurre maggior trasversalitá possibile: musica, due lingue: una europea e una extra europea, informatica, musica, teatro, cercando di stimolare il piu possibile le attitudini peculiari di ogni individuo...

si dovrebbe passare poi ad un secondo grado in cui si fa una scrematura, e si indirizza la preparazione degli individui, in base alla peculiarità delle loro attitudini...

ad esempio se nel primo ciclo di istruzione uno ha dimostrato di essere bravo in matematica, e capire poco il diritto, lo si indirizza alla statistica anziché ad altre materie...

insomma la scuola dovrebbe plasmare l'individuo in base a quello che sa realmente fare al meglio, e cosi si arriverebbe all'università e al lavoro con un orientamento consolidato in merito alle proprie attitudini e aspirazioni
 
Forse se parlare di soldi non fosse considerato "sconveniente" verrebbe insegnata più matematica, statistica, economia........però sarebbe più difficile raccontare favole alla gente.

Statistica è cruciale non tanto per i soldi, proprio come strumento per capire la realtà. Senza basi di statistica non puoi capire quasi nessuna scoperta scientifica davvero non so se mi spiego. Non puoi capire un grafico.
 
secondo me, nei primi gradi dell'istruzione, quando la mente infantile é maggiormente ricettiva degli stimoli cognitivi, si dovrebbe introdurre maggior trasversalitá possibile: musica, due lingue: una europea e una extra europea, informatica, musica, teatro, cercando di stimolare il piu possibile le attitudini peculiari di ogni individuo...

si dovrebbe passare poi ad un secondo grado in cui si fa una scrematura, e si indirizza la preparazione degli individui, in base alla peculiarità delle loro attitudini...

ad esempio se nel primo ciclo di istruzione uno ha dimostrato di essere bravo in matematica, e capire poco il diritto, lo si indirizza alla statistica anziché ad altre materie...

insomma la scuola dovrebbe plasmare l'individuo in base a quello che sa realmente fare al meglio, e cosi si arriverebbe all'università e al lavoro con un orientamento consolidato in merito alle proprie attitudini e aspirazioni

La statistica non deve essere vista come sotto-branca della matematica, è il linguaggio in cui comunichi i dati in qualunque materia, anche in psicologia per esempio. La statistica sta alla ricerca (in qualunque campo) come l'italiano sta al comunicare con gli italiani. No statistica = non sei in grado di interpretare i risultati di qualunque ricerca.
 
La statistica non deve essere vista come sotto-branca della matematica, è il linguaggio in cui comunichi i dati in qualunque materia, anche in psicologia per esempio. La statistica sta alla ricerca (in qualunque campo) come l'italiano sta al comunicare con gli italiani. No statistica = non sei in grado di interpretare i risultati di qualunque ricerca.

non volevo definirla come sottobranca, ma converrai con me, che la statistica ha bisogno di precise propedeuticitá matematiche per essere affrontata ... quindi se uno non ha la matematica nelle sue corde, praticamente può scordarselo di arrivare alla padronanza degli strumenti statistici... per l'informatica gia trovo che invece sia un po' meno vero
 
Forse se parlare di soldi non fosse considerato "sconveniente" verrebbe insegnata più matematica, statistica, economia........però sarebbe più difficile raccontare favole alla gente.

Voi vedete solo il vostro lato della medaglia ... e non ve ne rendete conto.
C'è tutta una parte della vita che non ha nulla a che fare con la matematica; le relazioni interpersonali, ad esempio.
Una persona che abbia una buona cultura e sappia tenere una conversazione su molteplici argomenti ha molte più chances, in molte occasioni, di interagire meglio con l'interlocutore che non un taciturno genio matematico.
La vita è complessa, non è solo economia e matematica ;)
 
non volevo definirla come sottobranca, ma converrai con me, che la statistica ha bisogno di precise propedeuticitá matematiche per essere affrontata ... quindi se uno non ha la matematica nelle sue corde, praticamente può scordarselo di arrivare alla padronanza degli strumenti statistici... per l'informatica gia trovo che invece sia un po' meno vero

Molto meno di quel che pensi, infatti ci riescono anche sociologi e psicologi quando formati in statistica.

Se uno non ha "la matematica nelle sue corde" gli tocca mettercela, perchè ripeto, è come sapere parlare in italiano

Per motivi misteriosi se un bimbo scrive e parla sgrammaticato è considerato stupido, viene massacrato dal sistema etc etc, se non sa far di conto "non è portato per i numeri poverino".

Capire cos'è una mediana rispetto a una media, un intervallo di confidenza, un pvalue etc etc non richiede di conoscere matematica complessa. Il teorema di bayes è pura logica.
 
Il latino è puro ragionamento e logica.

Dopo che hai memorizzato tonnellate di cose. La pura logica non richiede che tu conosca un vocabolario, nè coniugazioni etc etc.

E memorizzare parole che NON USI è folle , è uno spreco di spazio mentale pazzesco, e particolarmente difficile per chiunque non abbia speciali talenti mnemonici, dato che tutti sappiamo che il modo migliore di memorizzare qualcosa è usarlo.
 
Voi vedete solo il vostro lato della medaglia ... e non ve ne rendete conto.
C'è tutta una parte della vita che non ha nulla a che fare con la matematica; le relazioni interpersonali, ad esempio.
Una persona che abbia una buona cultura e sappia tenere una conversazione su molteplici argomenti ha molte più chances, in molte occasioni, di interagire meglio con l'interlocutore che non un taciturno genio matematico.
La vita è complessa, non è solo economia e matematica ;)

Veramente le relazioni interpersonali sono modellabili a mo di grafo e in tanti casi trattabili con la matematica. E c'è tutto un campo che si chiama teoria dei giochi che lo fa.

E senza statistica la cultura di cui parli è vuota, senza appoggio empirico. Infatti gli pseudo-colti tendono a riportare la teoria che è stata insegnata loro a-criticamente senza aver notato che negli anni sono uscite prove empiriche del fallimento di quella teoria, perchè non sono in grado di interpretarle, e nemmeno le cercano, dato che non sono stati formati in modo empiricista (che richiede basi di statistica).

Esempio il "colto" di storia romana ti riporta le teorie che venivano insegnate ai suoi tempi e non ha strumenti per determinare se gli sviluppi successivi in merito hanno disatteso quelle teorie.

E quindi cosa succede? che il "colto" solo umanista finisce a parlare SOLO di cose che non hanno modo di essere verificate. Ovvero DEL NULLA.

Teorie sociali circolari non falsificabili per esempio sono molto di moda tra i "colti" umanisti
 
Voi vedete solo il vostro lato della medaglia ... e non ve ne rendete conto.
C'è tutta una parte della vita che non ha nulla a che fare con la matematica; le relazioni interpersonali, ad esempio.
Una persona che abbia una buona cultura e sappia tenere una conversazione su molteplici argomenti ha molte più chances, in molte occasioni, di interagire meglio con l'interlocutore che non un taciturno genio matematico.
La vita è complessa, non è solo economia e matematica ;)
La scemenza del giorno.
 
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