Ma Mediobanca

Wiking

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Oggi sta salendo pure la spazzatura: mercati euforici; è il rimbalzo che un pò tutti si attendevano dopo gli storni dei giorni scorsi.
Ma come è possibile che Mediobanca, dopo 9 giorni consecutivi di segno rosso, non ce la faccia a rimbalzare ???
 
Aggiungo che gli ultimi dati trimestrali sono stati eccellenti, per non parlare dei T.P. che danno il titolo a 20 € !!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Il titolo sembra "frenato"; praticamente è rimasto stabile da un anno a questa parte: ho visto titoli spazzatura aumentare anche del 100% e oltre. Invece Mediobanca è alle stesse quote del giugno 2005.
A guardare il trend è la chiara dimostrazione di come Borsa Italia dovrebbe assumere il nome di Bisca Italia.
 
Mediobanca (+2,31%). Sul titolo di Piazzetta Cuccia ha investito, a titolo personale, Gilberto Benetton, presidente di Edizione Holding, acquistando azioni per circa due milioni di euro. Non ci sono state ragioni particolari a spiegare invece il forte recupero odierno del Leone di Trieste, se non il fatto che il rimbalzo è partito da livelli grafici (area 27 euro) ritenuti importanti dagli analisti tecnici.

In quella fascia di prezzi si andò a fermare il rally partito nella prima parte del 2005 e da lì partì il trend rialzista di inizio 2006 che ha portato Generali a segnare, a 32 euro, i prezzi massimi degli ultimi cinque anni. Ma su i due titoli hanno inciso anche le parole di Jean Azema, direttore generale di Groupama: il mercato delle assicurazioni in Italia "è consolidato e, come è noto, le opportunità di crescita esterna in questo settore sono rare, nonostante questo vediamo i dossier potenziali e vedremo come integrare le nostre attività", ha l'azionista di Mediobanca.

Azema ha invece escluso "acquisizioni di gruppi bancari" o partnership con gli istituti di credito all'orizzonte, confermando che per la crescita dimensionale del gruppo "ci sono a disposizione tre miliardi di euro" e anche la quotazione delle attività per far fronte all'eventuale indebitamento. Secondo il gruppo francese, nel prossimo futuro sarà ineluttabile il consolidamento del settore finanziario italiano, all'interno del quale Generali, una realtà "molto, molto bella e da valorizzare", e Mediobanca rappresentano il punto di riferimento.

L'investimento in Piazzetta Cuccia è stato fatto per ragioni finanziarie e anche per avere un osservatorio privilegiato sul sistema. Il gruppo assicurativo transalpino ha affermato di avere interesse per tutto quello che riguarda Mediobanca, di cui ha una quota del 5% circa. "La merchant bank italiana ha uno sviluppo profittevole e saprà valorizzare l'investimento di tutti gli azionisti. Il nostro obiettivo è quello di diventare uno dei primi dieci operatori assicurativi europei", ha concluso Azema, "consolidando la posizione sul mercato francese e diventando un attore finanziario globale e sviluppando il comparto internazionale, in particolare in Europa. L'Italia è, in questa direzione, uno dei mercati che consideriamo prioritari".
 
Nel settore dei bancari, dove i guadagni sono stati diffusi, da segnalare che oggi l'Assemblea dei partecipanti al patto di sindacato di Mediobanca (+0,73%), chiamata a deliberare sull'eventuale revoca di Cesare Geronzi dalla carica di consigliere, ha all'unanimità valutato che gli elementi a oggi disponibili non fanno venir meno il rapporto fiduciario con Geronzi, non ravvisando conseguentemente motivi per un'eventuale revoca dalle cariche ricoperte in Mediobanca.

L'Assemblea ha altresì preso atto che Consortium ha concluso il programma di cessione sul mercato delle azioni eccedenti la quota sindacata ed ha pertanto autorizzato lo scioglimento della stessa o altre operazioni finalizzate ad attribuire ai soci la titolarità diretta delle azioni Mediobanca, in proporzione alla partecipazione degli stessi al capitale di Consortium. Rimarranno invariate le azioni aderenti al Patto di Sindacato Mediobanca, così come invariato rimarrà all'interno del Patto il peso specifico dei vari partecipanti.
 
secondo me entro un mese ritocca i 18,5 €
è più una speranza .... che un'analisi
ma con i conti che ha non capisco come non decolli
e non ditemi che il prezzo di adesso li contiene....
 
Hai perfettamente ragione.... con i conti dell'ultimo trimestre... dovrebbe toccare anche i 20euricchi... è anche vero che in questo momento di precarietà e instabilità è veramente difficile fare un ragionamento logico della borsa
 
Il calo registrato da Mediobanca a partire dai massimi di marzo ha spinto le quotazioni a ridosso del bottom di ottobre 2005 in area 14.55. Se i prezzi saranno in grado di mantenersi al di sopra di questo livello non è da escludere la possibilità di assistere allo sviluppo di un ampio rimbalzo, movimento che vedrebbe come principali obiettivi le resistenze a quota 16.20 e 17.00. Se invece dovesse verificarsi una violazione di area 14.55 verrebbe messo in pericolo il proseguimento della tendenza ascendente di lungo termine, con il titolo che potrebbe facilmente tornare a contatto con i sostegni presenti in area 13.70, ex-resistenze di rilievo superate con decisione il 20 maggio dello scorso anno.

Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire alla tenuta dei 14.55 euro con target a 16.20 e 17.00. Stop sotto 14.50.

Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere con target a 17.00 euro. Liquidare la posizione sotto 14.50.
 
Sabato 17 Giugno 2006, 19:22


Mediobanca: Patto Stabile Fino 2007, Frena Su Benetton /Ansa

(ANSA) - MILANO, 17 GIU - Il patto di Mediobanca rimarrà invariato fino alla scadenza, fra un anno, e anche allora l'interesse sarà quello di mantenere gli equilibri attuali in Piazzetta Cuccia come nella partecipata al 14,1% Generali.
Queste le indicazioni che arrivano dagli ambienti vicini al finanziere francese Vincent Bolloré, alla guida dei soci francesi dell'istituto, che tendono ad escludere nel breve periodo l'ipotesi di un ingresso dei Benetton in caso di disimpegno di Fiat e Pirelli.
"Su Fiat non vi è ancora nulla di deciso tanto che in consiglio di amministrazione la questione non è mai stata affrontata", osserva un fonte autorevole secondo la quale, per quanto riguarda Pirelli, "é più probabile che ceda la partecipazione in Capitalia piuttosto che quella in Mediobanca".
"In ogni caso - aggiunge suggerendo che gli azionisti esteri di Piazzetta Cuccia sarebbero nel caso pronti a fare la loro parte - c'é un diritto di prelazione da parte degli altri soci del patto e l'ingresso dei Benetton non è all'ordine del giorno".
"Escludiamo comunque di ridiscutere il patto prima della scadenza, quando usciranno forse alcuni piccoli soci. Le grandi banche, Unicredit e Capitalia, e gli azionisti francesi in questi anni hanno garantito un equilibrio che vogliamo preservare" "Anche su Generali - conclude - l'interesse di tutti, compresa Intesa, è di mantenere lo status quo".
E' stato ieri il numero uno di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a sottolineare che l'1,87% detenuto (anche attraverso Consortium) dal gruppo in Mediobanca, insieme a un altro 1,87% che fa capo a Telecom, rientra nel programma di dismissioni delle partecipazioni non strategiche da 400 milioni che la Bicocca punta a chiudere entro l'anno.
Dal canto suo Fiat, impegnata con Mediobanca in una doppio partita su Fidis ma soprattutto su Ferrari, avrebbe messo sul piatto, come possibile garanzia su parte del pagamento per il riacquisto del 29% del Cavallino Rampante, stimato in circa 830 milioni e da concludere entro il 30 settembre, la propria quota dell'1,87% (sempre compresa Consortium) in Piazzetta Cuccia.
Agli attuali prezzi prezzi di Borsa si tratta di 225 milioni di euro e lo stesso vale per le quote detenute da Pirelli e da Telecom.
Non a caso Tronchetti, che nel pacchetto di partecipazioni da cedere considera anche l'1,92% conferito al patto di Capitalia (298 milioni il valore di mercato), ha detto di dover ancora valutare se vendere parte delle quote. "Ci sono alcune scadenza da rispettare - ha osservato Tronchetti - dobbiamo rispettare le regole dei patti". Quello di Capitalia vincola il 31,08% e dura sino a luglio 2008 ma dal prossimo 22 ottobre Abn Amro ha facoltà di recesso. Quanto all'istituto milanese, l'accordo parasociale raggruppa il 53,8% del capitale e scade il primo luglio 2007 ma tre mesi prima, quindi a fine marzo, è fissato il termine per eventuali disdette. E solo allora si rimetterà davvero mano alla sua composizione, visto che - come sottolineano diverse fonti del patto - non c'é l'intenzione di rivedere oggi gli attuali equilibri.
I Benetton per ora sono impegnati sul fronte Autostrade, dove Mediobanca e Generali (quest'ultima già socia al 6,7% di Schema28) potrebbero contribuire a rafforzare la presenza italiana rilevando il 13,3% di Abertis nella stessa Schema28. Se la maxi-fusione con gli spagnoli andrà in porto Edizione Holding avrà le risorse per valutare un eventuale futuro ingresso di Mediobanca. Per ora di certo c'é solo l'investimento a titolo personale realizzato da Gilberto Benetton con l'acquisto di azioni per poco meno di 2 milioni di euro.(ANSA).
 
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