Sabato 17 Giugno 2006, 19:22
Mediobanca: Patto Stabile Fino 2007, Frena Su Benetton /Ansa
(ANSA) - MILANO, 17 GIU - Il patto di Mediobanca rimarrà invariato fino alla scadenza, fra un anno, e anche allora l'interesse sarà quello di mantenere gli equilibri attuali in Piazzetta Cuccia come nella partecipata al 14,1% Generali.
Queste le indicazioni che arrivano dagli ambienti vicini al finanziere francese Vincent Bolloré, alla guida dei soci francesi dell'istituto, che tendono ad escludere nel breve periodo l'ipotesi di un ingresso dei Benetton in caso di disimpegno di Fiat e Pirelli.
"Su Fiat non vi è ancora nulla di deciso tanto che in consiglio di amministrazione la questione non è mai stata affrontata", osserva un fonte autorevole secondo la quale, per quanto riguarda Pirelli, "é più probabile che ceda la partecipazione in Capitalia piuttosto che quella in Mediobanca".
"In ogni caso - aggiunge suggerendo che gli azionisti esteri di Piazzetta Cuccia sarebbero nel caso pronti a fare la loro parte - c'é un diritto di prelazione da parte degli altri soci del patto e l'ingresso dei Benetton non è all'ordine del giorno".
"Escludiamo comunque di ridiscutere il patto prima della scadenza, quando usciranno forse alcuni piccoli soci. Le grandi banche, Unicredit e Capitalia, e gli azionisti francesi in questi anni hanno garantito un equilibrio che vogliamo preservare" "Anche su Generali - conclude - l'interesse di tutti, compresa Intesa, è di mantenere lo status quo".
E' stato ieri il numero uno di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a sottolineare che l'1,87% detenuto (anche attraverso Consortium) dal gruppo in Mediobanca, insieme a un altro 1,87% che fa capo a Telecom, rientra nel programma di dismissioni delle partecipazioni non strategiche da 400 milioni che la Bicocca punta a chiudere entro l'anno.
Dal canto suo Fiat, impegnata con Mediobanca in una doppio partita su Fidis ma soprattutto su Ferrari, avrebbe messo sul piatto, come possibile garanzia su parte del pagamento per il riacquisto del 29% del Cavallino Rampante, stimato in circa 830 milioni e da concludere entro il 30 settembre, la propria quota dell'1,87% (sempre compresa Consortium) in Piazzetta Cuccia.
Agli attuali prezzi prezzi di Borsa si tratta di 225 milioni di euro e lo stesso vale per le quote detenute da Pirelli e da Telecom.
Non a caso Tronchetti, che nel pacchetto di partecipazioni da cedere considera anche l'1,92% conferito al patto di Capitalia (298 milioni il valore di mercato), ha detto di dover ancora valutare se vendere parte delle quote. "Ci sono alcune scadenza da rispettare - ha osservato Tronchetti - dobbiamo rispettare le regole dei patti". Quello di Capitalia vincola il 31,08% e dura sino a luglio 2008 ma dal prossimo 22 ottobre Abn Amro ha facoltà di recesso. Quanto all'istituto milanese, l'accordo parasociale raggruppa il 53,8% del capitale e scade il primo luglio 2007 ma tre mesi prima, quindi a fine marzo, è fissato il termine per eventuali disdette. E solo allora si rimetterà davvero mano alla sua composizione, visto che - come sottolineano diverse fonti del patto - non c'é l'intenzione di rivedere oggi gli attuali equilibri.
I Benetton per ora sono impegnati sul fronte Autostrade, dove Mediobanca e Generali (quest'ultima già socia al 6,7% di Schema28) potrebbero contribuire a rafforzare la presenza italiana rilevando il 13,3% di Abertis nella stessa Schema28. Se la maxi-fusione con gli spagnoli andrà in porto Edizione Holding avrà le risorse per valutare un eventuale futuro ingresso di Mediobanca. Per ora di certo c'é solo l'investimento a titolo personale realizzato da Gilberto Benetton con l'acquisto di azioni per poco meno di 2 milioni di euro.(ANSA).