Ma qualcuno ha controllato?

sardi75

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Una regola importante dell’analisi tecnica dice che quando è in atto un trend, esso continua fino a quando non interviene un inversione.
Allora prendiamo un ottica temporale, diciamo 30 giorni (ma anche su 6 mesi il ragionamento è uguale).

Come si fa a capire quando siamo in un trend positivo? Diciamo che nei primi 10 giorni deve esserci stata una variazione del 2%. A quel punto la regola ci autorizza a pensare che il trend continui.

Qualcuno ha verificato questa cosa? Cioè su 100 volte che si è verificata questa situazione, (+2% nei primi 10 giorni) quante volte il trend è effettivamente continuato e quante volte invece si è fermato o invertito e cioè il segnale era falso?
 
Il trend lo identifichi come la direzione (e verso) che i prezzi seguono nell'arco temporale che tu consideri.

Puoi usare le medie mobili, le trendlines, i canali...
 
Scritto da giamasetti
Il trend lo identifichi come la direzione (e verso) che i prezzi seguono nell'arco temporale che tu consideri.

Puoi usare le medie mobili, le trendlines, i canali...

Non ho capito la risposta. Le trendlines etc. sono strumenti vari con delle loro funzioni.

Il trend è un rialzo continuo in un certo lasso di tempo. Se un titolo cresce dello 0,20% al giorno per 10 giorni è in trend positivo.

La domanda è: qualcuno ha controllato se è vero che dopo 30 giorni il titolo è cresciuto ulteriormente?
 
Re: Re: Ma qualcuno ha controllato?

Scritto da icv
....
Argomento gia' tritato e ritritato :(

Non è la stessa cosa, lì si parlava genericamente di trend, nè c'è alcun intento polemico ma solo informativo per tutti e la domanda è secca:

quante volte la regola è rispettata? L'80%, il 60%, il 55% delle volte?

Naturlmente non è necessario che uno sia messo personalmente a fare il conto, calcolatrice alla mano. Va anche bene se qualche autore si sia già espresso con precisione (cioè non con enunciazioni astratte) in questo senso, cioè dicendo:

a) quando il trend (in una certa ottica temporale) si può considerare partito;

b) se poi è continuato.

P.S. è la terza volta che faccio la domanda e non ci sono ancora state risposte.
 
Ultima modifica:
Scritto da sardi75
....
Il trend è un rialzo continuo in un certo lasso di tempo. ....

Sbagliato.
Il trend è la direzione che la media dei prezzi tende a seguire in un perido temporale scelto.

Per esempio: prendi un titolo qualunque e gli applichi sopra una media a 25 giorni ed una a 200 giorni.

Ci sarà un momento in cui vedrai che la media a 25 gg sarà orientata al rialzo (la derivata della curva, la tangente, positiva)mentre quella a 200 gg sarà rivolta al ribasso (tangente negativa).

In questo caso, come è il trend?

Dipende dall'orizzonte temporale che consideri.
Nel lungo periodo è ribassista (media a 200gg rivolta verso il basso).
Nel breve periodo è rialzista (media a 25 gg diretta verso l'alto).

Oltre alle medie, come scrivevo all'inizio, puoi tracciare le trendlines che (come il nome stesso indica) tracciano la direzione del trend (e non servono soltanto a trovare supporti e resistenze).

Ciao. ;)
 
...

Giamasetti si è espresso in modo preciso.
Altra definizione di trend, la dobbiamo a Dow:
un trend rialzista è una serie di massimi e minimi crescenti.
Es.
1° Min. 1.00 1° Max 1.12
2° Min. 1.06 2° Max 1.18
3° Min. 1.12 3° Max 1.24 e così via...
Secondo Dow il trend di esempio diventa evidente quando vedremo per la prima volta un prezzo superiore al 1° max (1.12)
in modo da avere ALMENO due minimi e due massimi crescenti.

Comunque il discorso resta vincolato al time-frame di osservazione.

Mi spiego.

Il trend che abbiamo visto è partito a 1.00 ed è arrivato a 1.24.
Questo rialzo, se allarghiamo l' orizzonte temporale, sarà parte di un trend più ampio che, con i dati in nostro possesso, non possiamo definire.
1) Potrebbe essere un rialzo correttivo di un trend ribassista di più ampie proporzioni.
In precedenza potremmo aver visto
un max. a 1.50, poi un min. a 1.25, un max. a 1.34 e di seguito il minimo a 1.00 da cui è partito il rialzo che abbiamo considerato.
Qui avremmo massimi e minimi decrescenti e, di conseguenza, un trend al ribasso.
Perciò il rialzo considerato sarebbe un movimento correttivo del ribasso di grado maggiore.
Fino a quando? Finchè non verrà interrotta la sequenza di massimi e minimi decrescenti.
Quando potremo considerare interrotta la sequenza di minimi e massimi decrescenti? Quando vedremo un primo prezzo superiore all' ultimo massimo ( 1.34 ).

Sergio
 
Re: ...

Scritto da brianzatrade
Giamasetti si è espresso in modo preciso.
Altra definizione di trend, la dobbiamo a Dow:
un trend rialzista è una serie di massimi e minimi crescenti.
Es.
1° Min. 1.00 1° Max 1.12
2° Min. 1.06 2° Max 1.18
3° Min. 1.12 3° Max 1.24 e così via...
Secondo Dow il trend di esempio diventa evidente quando vedremo per la prima volta un prezzo superiore al 1° max (1.12)
in modo da avere ALMENO due minimi e due massimi crescenti.

Comunque il discorso resta vincolato al time-frame di osservazione.

Mi spiego.

Il trend che abbiamo visto è partito a 1.00 ed è arrivato a 1.24.
Questo rialzo, se allarghiamo l' orizzonte temporale, sarà parte di un trend più ampio che, con i dati in nostro possesso, non possiamo definire.......

Finalmente una risposta circoscritta e pertinente. Che io sappia quella che tu hai dato è l'unica definizione di trend. Giustamente tu dici che bisogna considerare l'orizzonte temporale.

Supponiamo allora che i tuoi massimi e minimi siano i valori giornalieri di chiusura. Quindi abbiamo 6 rilevazioni che ci dicono che siamo in un trend positivo (anche se insrito in uno scenario più complesso). Ma quale ottica temporale devo prendere per dire che sono ALL'INIZIO in un trend positivo?

Se considero un anno, 6 rilevazioni sono del tutto insignificanti. Ma se considero un ottica di 2 settimane, 6 rilevazioni sono troppe, probabilmente la spinta del trend sta già finendo.

Allora le 6 rilevazioni a cosa si devono riferire? Ad 1/5, ad 1/3, ad 1/2, del mio orizzonte temporale?

Perchè più il trend è sicuro e consolidato (cioè più sono le rilevazioni), più è probabile che stia per esaurirsi....
 
Ultima modifica:
Re: Re: ...

Scritto da sardi75
Finalmente una risposta circoscritta e pertinente. Che io sappia quella che tu hai dato è l'unica definizione di trend. Giustamente tu dici che bisogna considerare l'orizzonte temporale.

Supponiamo allora che i tuoi massimi e minimi siano i valori giornalieri di chiusura. Quindi abbiamo 6 rilevazioni che ci dicono che siamo in un trend positivo (anche se insrito in uno scenario più complesso). Ma quale ottica temporale devo prendere per dire che sono ALL'INIZIO in un trend positivo?

Se considero un anno, 6 rilevazioni sono del tutto insignificanti. Ma se considero un ottica di 2 settimane, 6 rilevazioni sono troppe, probabilmente la spinta del trend sta già finendo.

Allora le 6 rilevazioni a cosa si devono riferire? Ad 1/5, ad 1/3, ad 1/2, del mio orizzonte temporale?

Perchè più il trend è sicuro e consolidato (cioè più sono le rilevazioni), più è probabile che stia per esaurirsi....

Secondo la definizione, in un trend al rialzo, hai bisogno di almeno quattro punti;
1) il minimo di inizio trend, che è anche il finale del trend ribassista.
Considera che quando si verificherà questo minimo non potrai definirlo come l'inizio di un trend rialzista.
2) il primo massimo;
3) il minimo della correzione che ritraccia parte della prima onda rialzista
4) un prezzo che superi il massimo del punto due.

Quando si verifica l'evento del punto 4) sei, per definizione di Dow, in un trend al rialzo, o positivo, come tu dici.
Quando sarà considerato terminato? Quando verrà interrotta la sequenza minimi e massimi crescenti. Quanti minimi e massimi ci saranno nella sequenza lo potremo sapere solo al termine del trend.
Quando si interromperà la sequenza minimi-massimi crescenti?
Quando vedremo un minimo più basso dell'ultimo minimo della sequenza.
Però questo può non bastare.
Il minimo più basso indica un'interruzione del trend rialzista ma per avere un trend ribassista dovrò rilevare ALMENO due massimi e due minimi decrescenti.
Se ci ragioni un po' vedrai che sembra tutto facile; in realtà è un metodo che ci fa capire cosa sta succedendo con un po' troppo ritardo e che ci fa pagare in modo salato gli eventuali falsi segnali.

S.
 
....

Dimenticavo....piccolo problema;
come definire i minimi e massimi da tenere in considerazione?
Non è un problema da poco.
Potresti avere più persone che guardano lo stesso trend, cercando di definirlo con gli stessi criteri, sequenze di minimi e massimi, e vedere che ogni persona lo vede in modo diverso.

S.
 
Re: Re: Re: ...

Scritto da brianzatrade
Il minimo più basso indica un'interruzione del trend rialzista ma per avere un trend ribassista dovrò rilevare ALMENO due massimi e due minimi decrescenti.
Se ci ragioni un po' vedrai che sembra tutto facile; in realtà è un metodo che ci fa capire cosa sta succedendo con un po' troppo ritardo e che ci fa pagare in modo salato gli eventuali falsi segnali.

Si, tutto questo lo avevi già detto, ma non hai risposto alla mia domanda. Diciamo che si sono formate 5 coppie di massimi e minimi crescenti nell'arco di 20 giorni di mercato aperto. Questo è l'inizio di un trend lungo quanto? (in media ovviamente)

O forse la domanda si può porre anche in un altro modo. Di quante coppie di max e minimi crescenti è fatto un trend prima che si inverta? Perchè se un trend è fatto di 10 coppie di max e min, alla terza coppia posso entrare con ragionevoli possibilità di sfruttare ancora un buon rialzo. Se è fatto di 5 coppie alla terza coppia è quasi finito e allora se entro devo stare attento ad uscirmene velocemente.

Naturalmente il trend si invertirà quando ci saranno dei massimi e minimi decrescenti ma io voglio saperlo quando il trend è iniziato, non quando si è gia invertito, altrimenti diventa solo un commento sul passato, che non serve a niente.
 
...

Penso che nessuno possa sapere quanti minimi e massimi in sequenza ci saranno prima dell'inversione.
Certo penso siano più frequenti i trend con tre coppie di minimi e massimi di quelli con cinque.
Perchè un trend con un estensione del 20% è meno frequente di uno con estensione del 5%.
Anche perchè, ribadisco, prima di cercare di capire quanti sono questi benedetti minimi e massimi bisognerebbe mettersi d'accordo e definire come sono.
Il primo massimo da considerare, ad esempio, sarà quello che darà origine ad un definito ritracciamento percentuale o lineare?
o quello che durerà almeno un certo numero di barre prima di venire superato? o quello da cui partirà una correzione che ritraccerà almeno una definita percentuale del rialzo precedente?
O quello dove si interromperà la sequenza minimi e massimi di grado inferiore?
O lasciamo tutto all'intuito di chi osserva l'evoluzione del trend?

S.
 
Che argomenti affascinanti! Un giorno quando non avrò più voglia di fare trading studierò anch'io l'analisi tecnica.......
Saluti
Arnold
 
Re: ...

Scritto da brianzatrade
Certo penso siano più frequenti i trend con tre coppie di minimi e massimi di quelli con cinque.

Lo penso anche io. Motivo per cui appena il trend si è formato è abbastanza probabile che cessi. Ma allora l'idea del trend che di per sè continua è fasulla....
 
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