Ho atteso qualche giorno, certo che l'articolo sarebbe stato in qualche modo ripreso. Ho provato a fare un search, ma, salvo miei errori, non ho trovato nessun riferimento.
Peccato.
KPMG ha rilasciato il 1 aprile 2004 il consueto rapporto sul Trading on Line in Italia, aggiornato al secondo semestre 2003.
Cominciamo dalla fine: quanti sono i trader attivi in Italia ?
Ho letto nei giorni scorsi di 400 mila solo su una piattaforma, forse sono un poco meno...
Ai vertici della piramide troviamo i gli scalper (definiti come coloro che conseguono più di 33 eseguiti al mese) che sono ben 12.800 (pari allo 0.4% del totale dei conti attivi), subito sotto troviamo i traders intraday (fascia da 6 a 33 eseguiti al mese) che pesano per 32 mila conti o appena l'1%.
Il bello è che sotto c'è il vuoto, letteralmente.
I conti attivi totali sono 3,2 milioni in crescita del 33% dai 2,4 mln dal semestre precedente.
Però, i conti dormienti, cioè con saldi attivi ma senza nemmeno un eseguito al mese sono circa l'82% (pari a 2,6 milioni di conti).
Inoltre, e questo è un dato stimabile ma non quantificabile, alcuni heavy trader detengono conti con più intermediari per evitare blocchi operativi dovuti alla singola piattaforma.
La fascia più 'popolata', tra i conti attivi, è quella che va da 1 a 2 eseguiti al mese, e che pesa per il 13,4%.
Subito dopo, come peso, la fascia che va tra 2 e 6 eseguiti al mese, pari al 3.6% o 115 mila conti.
In buona sostanza, considerando operazioni su tutti gli strumenti finanziari (azioni, bond, futures, options, cw, etf) i conti con movimentazione superiore a 6 eseguiti al mese (1,5 eseguiti alla settimana...0,3 eseguiti al giorno su 20 g. lav. ) sono in totale SOLO 44.800 (conti ... non trader ...) ossia l' 1.4% del totale dei conti attivi.
Altri numeri sparsi...le transazioni on line ormai coprono l'85% del mercato della intermediazione dei privati.
Le operazioni sui derivati italiani sono in diminuzione dell'8%.
Gli eseguiti totali sono stati 16,2 milioni, in crescita solo dell' 1%
In crescita notevole, invece, l'intermediato delle operazioni cash, stimato in 206 mld e in crescita del 22% a dimostrazione che è tornata l'attenzione sul buy & hold (visto il rapporto tra eseguiti stabili e controvalore in crescita).
Quindi, tornando alla discussione tra il maggior (o eticamente importante) vantaggio pubblico tra i gain dei trader o la gestione degli istituzionali, devo dedurre che i trader rappresentano (o meglio non rappresentano) una parte davvero piccola tra la totalità degli investitori italiani.
Conosco singoli fondi azionari con più sottoscrittori del totale dei trader italiani.
Saluti
Peccato.
KPMG ha rilasciato il 1 aprile 2004 il consueto rapporto sul Trading on Line in Italia, aggiornato al secondo semestre 2003.
Cominciamo dalla fine: quanti sono i trader attivi in Italia ?
Ho letto nei giorni scorsi di 400 mila solo su una piattaforma, forse sono un poco meno...
Ai vertici della piramide troviamo i gli scalper (definiti come coloro che conseguono più di 33 eseguiti al mese) che sono ben 12.800 (pari allo 0.4% del totale dei conti attivi), subito sotto troviamo i traders intraday (fascia da 6 a 33 eseguiti al mese) che pesano per 32 mila conti o appena l'1%.
Il bello è che sotto c'è il vuoto, letteralmente.
I conti attivi totali sono 3,2 milioni in crescita del 33% dai 2,4 mln dal semestre precedente.
Però, i conti dormienti, cioè con saldi attivi ma senza nemmeno un eseguito al mese sono circa l'82% (pari a 2,6 milioni di conti).
Inoltre, e questo è un dato stimabile ma non quantificabile, alcuni heavy trader detengono conti con più intermediari per evitare blocchi operativi dovuti alla singola piattaforma.
La fascia più 'popolata', tra i conti attivi, è quella che va da 1 a 2 eseguiti al mese, e che pesa per il 13,4%.
Subito dopo, come peso, la fascia che va tra 2 e 6 eseguiti al mese, pari al 3.6% o 115 mila conti.
In buona sostanza, considerando operazioni su tutti gli strumenti finanziari (azioni, bond, futures, options, cw, etf) i conti con movimentazione superiore a 6 eseguiti al mese (1,5 eseguiti alla settimana...0,3 eseguiti al giorno su 20 g. lav. ) sono in totale SOLO 44.800 (conti ... non trader ...) ossia l' 1.4% del totale dei conti attivi.
Altri numeri sparsi...le transazioni on line ormai coprono l'85% del mercato della intermediazione dei privati.
Le operazioni sui derivati italiani sono in diminuzione dell'8%.
Gli eseguiti totali sono stati 16,2 milioni, in crescita solo dell' 1%
In crescita notevole, invece, l'intermediato delle operazioni cash, stimato in 206 mld e in crescita del 22% a dimostrazione che è tornata l'attenzione sul buy & hold (visto il rapporto tra eseguiti stabili e controvalore in crescita).
Quindi, tornando alla discussione tra il maggior (o eticamente importante) vantaggio pubblico tra i gain dei trader o la gestione degli istituzionali, devo dedurre che i trader rappresentano (o meglio non rappresentano) una parte davvero piccola tra la totalità degli investitori italiani.
Conosco singoli fondi azionari con più sottoscrittori del totale dei trader italiani.
Saluti