pasquino
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Marino convoca il capo dei vigili
È scontro sull'abusivismo
Il sindaco potrebbe rimuovere Buttarelli, che si sfoga postando un teschio sulla sua pagina Facebook
Forte tensione per i controlli nelle piazze
Marino convoca il capo dei vigili
È scontro sull'abusivismo
Il sindaco potrebbe rimuovere Buttarelli, che si sfoga postando un teschio sulla sua pagina Facebook
Il sindaco Marino in bicicletta, scortato dai vigili
Un teschio, con le carte della «mano del morto», tutte nere: doppia coppia di otto e assi, fiori e picche. È la foto che da giovedì sera apre il profilo Facebook di Carlo Buttarelli, comandante dei vigili urbani. Un messaggio che sembra criptico, ma che per gli addetti ai lavori è chiarissimo: il comandante usa l'autoironia, anche se a sfondo un po' macabro, per comunicare che, di fatto, da tre giorni è sull'orlo di lasciare la guida della Polizia Municipale.
Risultato del confronto, dai toni piuttosto accesi, avuto proprio giovedì col sindaco Ignazio Marino che starebbe pensando di sollevarlo dall'incarico. Niente comunicazione ufficiale, non ancora. Ma la decisione non sarebbe lontana. Sembra che durante il colloquio, piuttosto teso, il primo cittadino abbia spiegato a Buttarelli (nelle due foto in alto) che il rapporto fiduciario si era incrinato, invitandolo a trarne le conseguenze. Il comandante da parte sua avrebbe addirittura minacciato di lasciare il Corpo. Una lite in piena regola, quasi un fulmine a ciel sereno, anche se dal Campidoglio smorzano i toni e parlano di un semplice confronto, senza ultimatum. Marino è stato proclamato sindaco da meno di un mese, e nessuno si aspettava in tempi così rapidi una crisi con il corpo dei vigili.
Neppure lo stesso Buttarelli, nominato da Gianni Alemanno quasi un anno fa (era il primo agosto 2012), al posto di Angelo Giuliani. Parlando con Marino, il comandate glielo ha ricordato: «Sono arrivato per sistemare un corpo finito in mezzo agli scandali». Erano i tempi dell'inchiesta-Bernabei, dei vigili arrestati e sotto accusa per le presunte mazzette, delle sponsorizzazioni al circolo sportivo della Municipale. In quel momento, dopo mille pressioni da parte dei «falchi» della sua maggioranza, Alemanno cedette e decise di non confermare l'incarico a Giuliani. Toccò a Buttarelli, romano, classe '55, nato il 5 maggio, la data fatidica per l'«ei fu» di Napoleone e per uno scudetto interista andato in fumo contro la Lazio nel 2002, laureato in Giurisprudenza alla Sapienza.
Arrivato Marino, l'idillio è durato pochissimo. E ancora prima della sua elezione, gli uomini intorno al chirurgo dem ragionavano su quanto «il ruolo di capo dei vigili sia strategico per la riuscita di un'amministrazione». Il tappo è saltato subito, alla prima occasione. Marino ha spinto più volte, in questi giorni, per far partire i controlli antiabusivismo. Ma Buttarelli ha preso tempo, rimandando l'operazione: «Ho bisogno di trovare 300 vigili, non lo posso fare in un giorno», la sua spiegazione. E il sindaco non l'ha presa bene, anche perché nel frattempo finanza e carabinieri erano già partiti. Altro motivo (minore) di irritazione, l'anticipazione - pubblicata dal Corriere della Sera - sullo stanziamento di 1,2 milioni al mese per gli straordinari degli agenti impegnati nel piano, che coinvolge cinque piazze del centro. L'impegno a trovare quei soldi c'è, ma non sarà facile reperirli.
Marino, così, ha convocato Buttarelli e lo ha duramente criticato. E il comandante, la sera, ha cambiato la sua immagine su Facebook mettendo la «mano del morto». Che si sia sentito anche lui pugnalato alle spalle, come il pistolero Wild Bill Hickok? Chissà. Di certo, molti degli amici di Buttarelli, vedendo l'immagine sul social, hanno pensato ad uno scherzo. Qualcuno, invece, sembra aver capito tutto: «Che stile Comandante! Funereo ma pur sempre di stile!! La qualità di questi tempi è cosa rara e non è proprio di moda... nulla può fare rispetto all'arroganza, alla volgarità e al bieco servilismo...».
Bravo Marino!
È scontro sull'abusivismo
Il sindaco potrebbe rimuovere Buttarelli, che si sfoga postando un teschio sulla sua pagina Facebook
Forte tensione per i controlli nelle piazze
Marino convoca il capo dei vigili
È scontro sull'abusivismo
Il sindaco potrebbe rimuovere Buttarelli, che si sfoga postando un teschio sulla sua pagina Facebook

Un teschio, con le carte della «mano del morto», tutte nere: doppia coppia di otto e assi, fiori e picche. È la foto che da giovedì sera apre il profilo Facebook di Carlo Buttarelli, comandante dei vigili urbani. Un messaggio che sembra criptico, ma che per gli addetti ai lavori è chiarissimo: il comandante usa l'autoironia, anche se a sfondo un po' macabro, per comunicare che, di fatto, da tre giorni è sull'orlo di lasciare la guida della Polizia Municipale.
Risultato del confronto, dai toni piuttosto accesi, avuto proprio giovedì col sindaco Ignazio Marino che starebbe pensando di sollevarlo dall'incarico. Niente comunicazione ufficiale, non ancora. Ma la decisione non sarebbe lontana. Sembra che durante il colloquio, piuttosto teso, il primo cittadino abbia spiegato a Buttarelli (nelle due foto in alto) che il rapporto fiduciario si era incrinato, invitandolo a trarne le conseguenze. Il comandante da parte sua avrebbe addirittura minacciato di lasciare il Corpo. Una lite in piena regola, quasi un fulmine a ciel sereno, anche se dal Campidoglio smorzano i toni e parlano di un semplice confronto, senza ultimatum. Marino è stato proclamato sindaco da meno di un mese, e nessuno si aspettava in tempi così rapidi una crisi con il corpo dei vigili.
Neppure lo stesso Buttarelli, nominato da Gianni Alemanno quasi un anno fa (era il primo agosto 2012), al posto di Angelo Giuliani. Parlando con Marino, il comandate glielo ha ricordato: «Sono arrivato per sistemare un corpo finito in mezzo agli scandali». Erano i tempi dell'inchiesta-Bernabei, dei vigili arrestati e sotto accusa per le presunte mazzette, delle sponsorizzazioni al circolo sportivo della Municipale. In quel momento, dopo mille pressioni da parte dei «falchi» della sua maggioranza, Alemanno cedette e decise di non confermare l'incarico a Giuliani. Toccò a Buttarelli, romano, classe '55, nato il 5 maggio, la data fatidica per l'«ei fu» di Napoleone e per uno scudetto interista andato in fumo contro la Lazio nel 2002, laureato in Giurisprudenza alla Sapienza.
Arrivato Marino, l'idillio è durato pochissimo. E ancora prima della sua elezione, gli uomini intorno al chirurgo dem ragionavano su quanto «il ruolo di capo dei vigili sia strategico per la riuscita di un'amministrazione». Il tappo è saltato subito, alla prima occasione. Marino ha spinto più volte, in questi giorni, per far partire i controlli antiabusivismo. Ma Buttarelli ha preso tempo, rimandando l'operazione: «Ho bisogno di trovare 300 vigili, non lo posso fare in un giorno», la sua spiegazione. E il sindaco non l'ha presa bene, anche perché nel frattempo finanza e carabinieri erano già partiti. Altro motivo (minore) di irritazione, l'anticipazione - pubblicata dal Corriere della Sera - sullo stanziamento di 1,2 milioni al mese per gli straordinari degli agenti impegnati nel piano, che coinvolge cinque piazze del centro. L'impegno a trovare quei soldi c'è, ma non sarà facile reperirli.
Marino, così, ha convocato Buttarelli e lo ha duramente criticato. E il comandante, la sera, ha cambiato la sua immagine su Facebook mettendo la «mano del morto». Che si sia sentito anche lui pugnalato alle spalle, come il pistolero Wild Bill Hickok? Chissà. Di certo, molti degli amici di Buttarelli, vedendo l'immagine sul social, hanno pensato ad uno scherzo. Qualcuno, invece, sembra aver capito tutto: «Che stile Comandante! Funereo ma pur sempre di stile!! La qualità di questi tempi è cosa rara e non è proprio di moda... nulla può fare rispetto all'arroganza, alla volgarità e al bieco servilismo...».
Bravo Marino!
