Marò, ennesimo rinvio della sentenza
Il governo: «Delusione e rammarico»
A oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento la Corte Suprema indiana rinvia la decisione sui ricorsi presentati dall'Italia
NEW DELHI - Il Governo italiano esprime forte delusione e profondo rammarico per il posticipo, a oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento, della sentenza della Corte Suprema indiana sui ricorsi presentati dall'Italiain difesa della giurisdizione nazionale e della immunità funzionale dei due fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India da più di nove mesi». È quanto scritto in una nota diffusa da Palazzo Chigi.
«Il Governo italiano, forte delle proprie argomentazioni fondate sul diritto internazionale, ribadisce la propria ferma posizione a fronte delle procedure giudiziarie indiane. Posizione condivisa a livello internazionale, in seno alle organizzazioni internazionali e all'Unione europea, preoccupate per le conseguenze negative che il mancato riconoscimento della giurisdizione dello Stato di invio dei militari avrebbe sull'impegno internazionale nella lotta contro la pirateria in alto mare e nelle missioni di pace all'estero. Il differimento della pronuncia della Corte Suprema non appare assolutamente comprensibile agli occhi delle istituzioni e dell'opinione pubblica italiane e provoca forte preoccupazione».
L'azione dell'esecutivo. «Il Governo italiano - prosegue la nota- proseguirà con immutato vigore la propria azione volta a far prevalere le proprie ragioni e a riportare così in Italia quanto prima i due militari del Battaglione San Marco. L'Italia esprime tutta la sua vicinanza a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e confida che un grande Paese come l'India sappia assicurare la positiva e tempestiva soluzione di questo caso».
Il governo: «Delusione e rammarico»
A oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento la Corte Suprema indiana rinvia la decisione sui ricorsi presentati dall'Italia
NEW DELHI - Il Governo italiano esprime forte delusione e profondo rammarico per il posticipo, a oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento, della sentenza della Corte Suprema indiana sui ricorsi presentati dall'Italiain difesa della giurisdizione nazionale e della immunità funzionale dei due fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India da più di nove mesi». È quanto scritto in una nota diffusa da Palazzo Chigi.
«Il Governo italiano, forte delle proprie argomentazioni fondate sul diritto internazionale, ribadisce la propria ferma posizione a fronte delle procedure giudiziarie indiane. Posizione condivisa a livello internazionale, in seno alle organizzazioni internazionali e all'Unione europea, preoccupate per le conseguenze negative che il mancato riconoscimento della giurisdizione dello Stato di invio dei militari avrebbe sull'impegno internazionale nella lotta contro la pirateria in alto mare e nelle missioni di pace all'estero. Il differimento della pronuncia della Corte Suprema non appare assolutamente comprensibile agli occhi delle istituzioni e dell'opinione pubblica italiane e provoca forte preoccupazione».
L'azione dell'esecutivo. «Il Governo italiano - prosegue la nota- proseguirà con immutato vigore la propria azione volta a far prevalere le proprie ragioni e a riportare così in Italia quanto prima i due militari del Battaglione San Marco. L'Italia esprime tutta la sua vicinanza a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e confida che un grande Paese come l'India sappia assicurare la positiva e tempestiva soluzione di questo caso».