eSide
a.g
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Non ho fatto studi economici, ho una laurea in Fisica. Lo scrivo perché penso sia utile capire che strumenti ha lo scrivente per costruire il suo punto di vista. Non posso neppure dirmi un grandissimo conoscitore del mondo mercantile dell'arte (ho scritto in altri post da quanto mi ci sono approcciato). Una cosa però penso di poter ribadire senza sbagliare. Il mondo dell'arte, soprattutto quello di alto livello (ma forse anche quello di medio-basso), non brilla per trasparenza, e anche per questo attira certi capitali. A questo proposito su Sky un paio di anni fa ho visto un bel docufilm, purtroppo non ricordo il titolo. L'idea di poter partecipare, con quote alla portata di molti, a rendimenti economici elevati garantiti dagli investimenti in arte, non è appunto nuova, ma, dal mio personale punto di vista, presenta due criticità. La suddetta opacità del mercato dell'arte, soprattutto quello di un certo livello, e la sua scarsa liquidità. In questo caso poi si rimuove anche il "dividendo" dato dalla possibilità di godersi dal vivo un'opera, anche se questa poi non si rivelasse un buon investimento. Ribadisco che non sono esperto in materia economica, ma la liquidità di qualsiasi investimento è per me la prima cosa da guardare, salvo che non sia una sorta di "scommessa". In questo caso aggiungerei anche la trasparenza. Se il mercato dell'arte di alto livello attira tanti capitali mi sembra sia legato anche (non voglio spingermi a dire soprattutto) alla sua poca trasparenza. Applicare approcci statistici e matematici ad un mondo poco trasparente e per molti versi poco liquido, personalmente non mi convince proprio come punto di partenza. Attenzione, non comprerei, nel mio piccolo, arte se non pensassi che possa essere anche un buon investimento difensivo, da differenziare con altri, però col plusvalore essenziale del godimento dell'opera. Non mi sembra però si possa negare che l'opacità del mondo dell'arte a certi livelli sia anche la ragione per cui attira certi capitali, e quando si parla di investimenti (e non di piccole scommesse) trasparenza e liquidità del mercato mi sembrano essere l'ABC, anche per uno che ha studiato la fisica della materia e non le teorie finanziarie.