Mattone, all'orizzonte altri 12 mesi di crisi

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

kronos333

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Mattone, all'orizzonte altri 12 mesi di crisi (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 17/12/2012)

Un telefono che non suona, o comunque squilla molto meno di frequente, più tempo libero, ma anche meno guadagni a fine mese. Non è il presente di chi sceglie più qualità della vita e meno business, ma è il percorso obbligato degli agenti immobiliari che, negli anni del boom del mattone, bisognava tampinare per avere un appuntamento e che oggi devono rincorrere loro stessi clienti sempre meno disponibili a farsi prendere. Clienti che oggi fanno i conti con un accesso al credito sempre più simile a un percorso a ostacoli.

La liquidità in realtà non mancherebbe alle banche per concedere mutui, ma i capitali in arrivo dalla Bce al tasso agevolato dell'1% (prestiti per un valore complessivo di mille miliardi di euro decisi in due tranches) non hanno raggiunto l'economia reale e vengono invece investiti in titoli statali, con buoni guadagni. E sempre più raramente arrivano nelle tasche di chi desidera acquistare un'abitazione.

I numeri sono chiari: secondo Assofin-Crif-Prometeia nei primi nove mesi del 2012 le erogazioni di mutui per la casa si sono dimezzate sullo stesso periodo dell'anno prima (-49,6%). La fotografia scattata mostra un mercato ingessato sia per nuovi mutui che per le sostituzioni. Mentre a mostrare la tenuta dei prezzi è la sostanziale stabilità del valore medio del mutuo richiesto, sceso di poco e oggi intorno ai 131mila euro. Solo l'8% dei mutui erogati poi supera l'80% del valore dell'abitazione, segnale che le banche sono guardinghe nei confronti dei clienti.

Le elezioni che si affacciano alla porta, i timori di bolla immobiliare in Paesi che non sono lontani dai nostri confini e una crisi economica che nel 2013 si profila possa peggiorare fanno temere mesi ancora più duri per il mercato immobiliare italiano.
Gli ultimi report pubblicati hanno messo da parte qualsiasi spiraglio di ottimismo e sono tornati a più miti consigli anche in relazione alle previsioni.

Un 2012 da dimenticare soprattutto per le compravendite.
"La diminuzione delle compravendite nei primi nove mesi del 2012 è il dato che, più di ogni altro, illustra la situazione attuale (secondo l'agenzia del Territorio l'anno dovrebbe chiudersi intorno alle 460mila transazioni, quasi la metà rispetto al picco registrato nel 2006, ndr) - spiega Fabiana Megliola, responsabile dell'ufficio studi di Tecnocasa -. Anche i prezzi sono in ribasso, seppure con percentuali inferiori rispetto a quanto registrato per le transazioni. Il 2012 ha visto valori in ribasso in tutte le realtà territoriali, grandi città, hinterland delle grandi città e capoluoghi di provincia. La causa principale è stato l'inasprimento della selettività del sistema bancario a cui si sono aggiunti il peggioramento del quadro economico italiano e le preoccupazioni relative al mondo del lavoro che vede la disoccupazione in aumento, soprattutto tra le fasce più giovani e una generale incertezza lavorativa percepita tra molti potenziali acquirenti". Un destino ineludibile: siamo entrati in una fase negativa del mercato immobiliare che non si risolverà a breve, vista la lunghezza dei cicli che generalmente riguardano il mattone. Per Tecnocasa quindi il 2012 si chiuderà con un calo dei valori nominali intorno al 9%.
E l'Imu – che pur ci parifica all'Europa dove tasse simili già si pagano - ha influenzato ma non condizionato il mercato. "A risentirne è stato soprattutto il segmento della seconda casa, conclude Megliola.

Cosa ci dobbiamo aspettare nel prossimo anno?
Il 2013 non si discosterà dall'andamento dei 12 mesi che stanno per concludersi, difficile ipotizzare una svolta sul mercato immobiliare soprattutto se lo scenario economico non dovesse dare segnali di ripresa in grado di restituire fiducia e ridurre l'incertezza.

"A livello nazionale ipotizziamo per il 2013 una discesa dei prezzi compresa tra -5% e -3%" sottolinea Megliola. Con alcune eccezioni. "Tra le grandi metropoli ci aspettiamo una tenuta delle zone centrali di Milano e Roma – continua -. Più difficile che questo accada nelle zone con immobili di qualità bassa, come certe aree popolari e periferiche. Infatti anche nel 2013 sarà la qualità abitativa a fare la differenza. Discorso a parte per l'hinterland delle grandi città dove oltre ad esserci importanti problematiche di accesso al credito ci sono anche difficoltà legate al collocamento di abitazioni di nuova costruzione sul mercato (in alcuni casi per i prezzi troppo alti, in altri perché il prodotto offerto non sempre trova riscontro tra i potenziali acquirenti). Le tipologie nuove potranno subire un ribasso dei valori per essere collocate sul mercato e di conseguenza anche le tipologie usate dovranno essere vendute a prezzi più bassi. Anche nei capoluoghi di provincia ci aspettiamo un ribasso dei prezzi seppur più contenuto rispetto alle grandi città".

Lo scenario tracciato apre però opportunità di acquisto: i ribassi dei prezzi degli ultimi mesi sommati a quelli che ci saranno nel 2013 consentiranno a coloro che hanno capitale disponibile o che potranno accedere a un mutuo la possibilità di acquistare a prezzi molto vantaggiosi.
Saranno più prudenti i potenziali acquirenti di abitazioni per investimento o case vacanza, tanto da posticipare l'acquisto in molti casi.
Il mercato delle locazioni continuerà ad assorbire la domanda di coloro che non riescono ad acquistare e le richieste saranno in aumento.

Secondo Gabetti nel 2013 si assisterà a una sostanziale stabilità dei livelli di compravendite, ferme a 450.000 unità. "Per quanto riguarda invece i prezzi, si conferma la rigidità del ciclo immobiliare attuale, che vede solo lievi discese – dice Francesca Fantuzzi, responsabile dell'ufficio stampa Gabetti -. Per il prossimo anno si prevedono discese dei valori del 3-4% per le grandi città e una maggiore volatilità nei centri minori, che a seconda dei casi, potranno riscontrare situazioni di stabilità o di flessione, con punte massime del -10%. Si accentuerà la polarizzazione tra offerta di buon livello qualitativo, in termini di location e caratteristiche intrinseche e l'offerta di minore interesse".

Contenuta anche la forbice di calo prevista da Dario Castiglia, presidente di Remax. "Considerato l'incerto quadro macroeconomico, per il 2013 le nostre previsioni sono di una ulteriore, anche se più contenuta rispetto a quest'anno, diminuzione del numero di compravendite residenziali che si assesterà tra il meno 5 e il meno 8% e una continua tendenza al ribasso dei prezzi nell'ordine del 4-5%. Dovremo aspettare il 2014 per una ripresa delle compravendite mentre i prezzi continueranno a languire per ancora qualche anno con possibilità di rialzo solo nel 2015-2016".

Qualche segnale di ottimismo dal 2014
Più ottimista Scenari Immobiliari, soprattutto per gli ultimi sei mesi del prossimo anno. "Le previsioni per il 2013 scontano una prima parte dell'anno che dovrebbe essere in linea con il 2012: calo di compravendite e prezzi – dice Mario Breglia -. Persiste il clima di incertezza economico-politico e difficoltà di accesso al credito. Gli effetti del miglioramento dell'economia dovrebbero avere ricadute positive sul mercato immobiliare sulla seconda parte dell'anno, dove è possibile un rimbalzino delle quotazioni e dei prezzi, per un più deciso miglioramento l'anno successivo". Pertanto Breglia stima in un -2,2% il calo dei valori medi nominali delle abitazioni nel 2012 e prevede per il 2013 una discesa dell'1,3%.
L'attesa di un ritorno al segno più per il Pil e per altri indicatori (come il reddito disponibile delle famiglie e la variazione della spesa per i consumi) a partire dal 2014 porta le previsioni di Nomisma a ripercorrere la strada della positività per il mercato immobiliare, anche se la ripresa del mattone arriverà nel 2015. Già nel 2014 ci sono città come Torino e Milano dove il calo dei prezzi sarà circoscritto all'1 per cento. Dal 2015, invece, in molte delle 13 principali città italiane l'andamento dei prezzi si stabilizzerà sulla parità o metterà a segno una crescita. È il caso di Milano, dove i valori saliranno del 2,1% secondo Nomisma nel 2015), Torino (+2,4%), Napoli (+1,3%).
 
finchè nn salgono i prezzi è crisi perciò 12+12 sono ancora 24 mesi di crisi.....

tranne che le banche dal nulla ricomincino a sganciare, vigilanza bancaria diverrà esecutiva nella primavera del 2014 giusto??

se è così ripresa e segno + da giugno 2014 :bow::bow:

forse solo 18 mesi.......:rolleyes:
 
che spasso sentire queste previsioni :clap:
devono reggere il gioco a qualche costruttore che non riesce a vendere?:yes:
 
finchè nn salgono i prezzi è crisi perciò 12+12 sono ancora 24 mesi di crisi.....

e questa dove l'hai sentita?
Crisi è quando il settore non fa fatturato, cosa centrano i prezzi? Se cosi' fosse il settore elettronico ,telefonico e informatico sarebbero in perenne crisi da decenni.

I prezzi non risaliranno per anni, questo non vuol dire che il settore non riesca a ripartire comunque, abbassando i costi, in primis quelli dei terreni che avevano raggiunto livelli da capogiro.
 
2013 sarà l'anno della vera crisi immobiliare in quanto il trend di discesa diverrà chiaro a tutti (investitori e proprietari di 3-4 immobili) e quindi in molti si affretteranno a vendere per poi ricomprare più in basso........
il 2014 lo vedrei Flat con qualche modesto segnale di ripresa legato ai prezzi ormai scesi di almeno un 10-20% rispetto ad oggi....

A Roma (dove vivo) si torneranno a vedere case sotto i 200K in zone periferiche ma di dimensioni decenti 70mq....
 
-80% dal picco 2008 nei prox 3 anni
si accettano scommesse
 
:yes: però depositiamo i soldi da un notaio, non è che chatti solo eh;)

chi non ci crede
può credere ai fantomatici oracoli italiani
ad oggi siamo intorno al -25/30% sul venduto eh

il loss sull'immobile lo dovrebbe pagare nomisma e gli altri prezzolati
 
2013 sarà l'anno della vera crisi immobiliare in quanto il trend di discesa diverrà chiaro a tutti (investitori e proprietari di 3-4 immobili) e quindi in molti si affretteranno a vendere per poi ricomprare più in basso........

Io quando leggo queste cose rimango basito.
Non è che stiamo parlando di un'azione che compri e vendi con un click ed è "uguale" ad un'altra azione della stessa azienda...

Stiamo parlando di immobili, hanno "commissioni" molto alte (notaio, tasse, eventuale agenzia) e sono diversi tra loro.

Se uno si trova in necessità di vendere in questo momento è sfortunato o ha sbagliato qualche considerazione, altrimenti conviene tenere e aspettare la ripresa (4, 5, 10 anni che siano).
 
e questa dove l'hai sentita?
Crisi è quando il settore non fa fatturato, cosa centrano i prezzi? Se cosi' fosse il settore elettronico ,telefonico e informatico sarebbero in perenne crisi da decenni.

I prezzi non risaliranno per anni, questo non vuol dire che il settore non riesca a ripartire comunque, abbassando i costi, in primis quelli dei terreni che avevano raggiunto livelli da capogiro.

Allora
1) anzitutto da gennaio ci sono nuovi aumenti del calcestruzzo in Italia.

2)sono mosche bianche quelli che svendono (per loro è e) il terreno, in molti preferiscono aspettare tempi migliori e aspettano con pazienza

3) la cocciutaggine dei proprietari immobiliari italiani è incredibile:D, anche dalle mie parti c'è senz'altro gente con l'acqua alla gola che vende a meno di quello che ha speso, ma nn sono molti, sicuramente i proprietari di immobili datati e/o in scarsa classe energetica potrebbero commettere un errore, ma nn è detto, mentre nel caso uno debba vendere una casa in classe decente (a,b,c) è già diverso.

4) Fino a un pò di tempo fa ero quasi convinto che era meglio imbarcare che attendere, adesso meno, perchè cmq specie qua al nord credo che si uscirà per primi dalla crisi.

5) La produzione di nuovi immobili è quasi ferma

6) se le banche torneranno a dare i mutui (e succederà) è fatta!!!:clap:
 
Se uno si trova in necessità di vendere in questo momento è sfortunato o ha sbagliato qualche considerazione, altrimenti conviene tenere e aspettare la ripresa (4, 5, 10 anni che siano).

Basta finita con questi discorsi.
I prezzi ormai hanno fatto base a -20% almeno rispetto a quelli del 2008, lo vedo dagli annunci nuovi, che escono già a prezzi inferiori rispetto a quelli dei celoduristi che hanno in vendita il tugurio da 2 anni e più.
Fra un anno è prevedibile un ulteriore -20% che farà inevitabilmente base anche quello.
Quando i prezzi riparartiranno, non lo faranno certo ai livelli del 2008 ma a quelli che ci saranno alla ripartenza, e con molta probabilità ci metteranno decenni a rivedere quei livelli.
Qui c'è gente che ancora crede che è stato tutto uno scherzo e si risveglieranno una mattina con i prezzi superiori a quelli del 2008.
Aspettare a vendere non ha nessun senso, nessuna ripresa è all'orizzonte anzi pure la FIAP prospetta ancora cali per almeno un anno, mai e poi mai rivedremo una folle scalata come quella degli anni passati, al piu' il mattone starà al passo con l'inflazione, meglio quindi vendere subito e comprare bot al 4.5%.
 
Io quando leggo queste cose rimango basito.
Non è che stiamo parlando di un'azione che compri e vendi con un click ed è "uguale" ad un'altra azione della stessa azienda...

Stiamo parlando di immobili, hanno "commissioni" molto alte (notaio, tasse, eventuale agenzia) e sono diversi tra loro.

Se uno si trova in necessità di vendere in questo momento è sfortunato o ha sbagliato qualche considerazione, altrimenti conviene tenere e aspettare la ripresa (4, 5, 10 anni che siano).

Si come ho sempre sostenuto dipende dal quadro economico generale e nn solo...

Nonostante qua sul fol sono anni che si predica di un crollo verticale dei prezzi, solo ora c'è stato un pò di calo dovuto chiaramente a due fattori all'assenza di credito (credit crunch) e alla disoccupazione che continua a mietere vittime.

Per ora il mercato immobiliare Italiano, pare voler sfidare le leggi del mercato, è come se in molti se ne fregassero del mercato, cmq sia nn abbassano il prezzo....ovvero sembra che ci sia una sorta di paletto.(:D)

Poi in USA c'è ripresa del settore, in Europa si andrà via via a migliorare i canali del credito grazie alla vigilanza bancaria.

Resta la grande incognita del lavoro, fermo restando che cmq come export andiamo abb. bene (avanzo primario c'è) e in un solo concetto resta la grande incognita dell'euro.

Ma anche ipotizzando scenari apocalittici ovvero eclatanti ovvero si abbandona l'euro e si torna alla lira, chi ha i soldi sul c/c si prende una spalettata colossale, quindi anche in sto caso è meglio lasciarli nel mattone.


E ancora, i tassi di interesse sono ai minimi storici, uno come me che ci paga sopra il mutuo, nn è spinto a svendere perchè cmq il capitale residuo scende alla velocità della luce :bow::D:D

Unico concetto resta quello già visto nel mercato USA, ci saranno città e città, è pacifico che dove i prezzi sono elevati a mq, ci potranno essere degli assestamenti, ma dove invece nn lo sono, nn credo che rispetto ad oggi ci sarà ulteriore lessione alla peggio nell'ordine di un -5-10%....un rischio relativo insomma.

COSTA COSTRUIRE E COSTA LA TERRA, nn è così immediato il concetto di repricing, tranne grosse bolle e tranne elevata sovrapproduzione in loco.
 
1) anzitutto da gennaio ci sono nuovi aumenti del calcestruzzo in Italia.

Dato vago, vuoi vedere che adesso è l'aumento che in percentuale sarà dell'1% che fa aumentare i prezzi dell'immobile.

2)sono mosche bianche quelli che svendono (per loro è e) il terreno, in molti preferiscono aspettare tempi migliori e aspettano con pazienza

Nessuno svende, chi vende lo fa a prezzo di mercato, ficcatevolo in testa, il mattone puo' anche calare questo ormai mi sembra un dato assodato.

3) la cocciutaggine dei proprietari immobiliari italiani è incredibile:D, anche dalle mie parti c'è senz'altro gente con l'acqua alla gola che vende a meno di quello che ha speso, ma nn sono molti, sicuramente i proprietari di immobili datati e/o in scarsa classe energetica potrebbero commettere un errore, ma nn è detto, mentre nel caso uno debba vendere una casa in classe decente (a,b,c) è già diverso.

Infatti leggi post sopra la cocciutaggine è di quei rimb:ombiti che pompati da qualche ai, ha messo in vendita 2 o 3 anni fa gli immobili in vendita al prezzo di mercato di allora e ce l'ha ancora sul groppone. I nuovi annunci che vedo uscire in questo periodo sono a prezzi sensibilmente inferiori rispetto a quelli che vedevo fino anche ad un anno fa.

4) Fino a un pò di tempo fa ero quasi convinto che era meglio imbarcare che attendere, adesso meno, perchè cmq specie qua al nord credo che si uscirà per primi dalla crisi.

convinto tu...

5) La produzione di nuovi immobili è quasi ferma

ci mancherebbe, neanche riescono a piazzare quelli che ci sono, in ogni caso dalle mie parti di cantieri ne vedo ancora in abbontanza

6) se le banche torneranno a dare i mutui (e succederà) è fatta!!!:clap:

Le banche i mutui li danno, come li hanno sempre dati a parte il periodo di bolla, cioè a un terzo dello stipendio, con garanzia di ritorno e non al 100% del valore , a paolo tu credi ancora nelle favole, i mutui al 100% non ritorneranno mai piu' basta KAPUT.
 
Per ora il mercato immobiliare Italiano, pare voler sfidare le leggi del mercato, è come se in molti se ne fregassero del mercato, cmq sia nn abbassano il prezzo....ovvero sembra che ci sia una sorta di paletto.(:D)

Ammazza oh sei proprio un mattonaro tutto di un pezzo, a queste uscite che sfidano il buonsenso (altro che il mercato) è impossibile ribattere. Volo via con la coda tra le gambe :bye:.
 
io vedo ancora cantieri che procedono
molto lentamente ma procedono
 
Basta finita con questi discorsi.
I prezzi ormai hanno fatto base a -20% almeno rispetto a quelli del 2008, lo vedo dagli annunci nuovi, che escono già a prezzi inferiori rispetto a quelli dei celoduristi che hanno in vendita il tugurio da 2 anni e più.
Fra un anno è prevedibile un ulteriore -20% che farà inevitabilmente base anche quello.
Quando i prezzi riparartiranno, non lo faranno certo ai livelli del 2008 ma a quelli che ci saranno alla ripartenza, e con molta probabilità ci metteranno decenni a rivedere quei livelli.
Qui c'è gente che ancora crede che è stato tutto uno scherzo e si risveglieranno una mattina con i prezzi superiori a quelli del 2008.
Aspettare a vendere non ha nessun senso, nessuna ripresa è all'orizzonte anzi pure la FIAP prospetta ancora cali per almeno un anno, mai e poi mai rivedremo una folle scalata come quella degli anni passati, al piu' il mattone starà al passo con l'inflazione, meglio quindi vendere subito e comprare bot al 4.5%.

1) anzitutto da gennaio ci sono nuovi aumenti del calcestruzzo in Italia.

Dato vago, vuoi vedere che adesso è l'aumento che in percentuale sarà dell'1% che fa aumentare i prezzi dell'immobile.

2)sono mosche bianche quelli che svendono (per loro è e) il terreno, in molti preferiscono aspettare tempi migliori e aspettano con pazienza

Nessuno svende, chi vende lo fa a prezzo di mercato, ficcatevolo in testa, il mattone puo' anche calare questo ormai mi sembra un dato assodato.

3) la cocciutaggine dei proprietari immobiliari italiani è incredibile:D, anche dalle mie parti c'è senz'altro gente con l'acqua alla gola che vende a meno di quello che ha speso, ma nn sono molti, sicuramente i proprietari di immobili datati e/o in scarsa classe energetica potrebbero commettere un errore, ma nn è detto, mentre nel caso uno debba vendere una casa in classe decente (a,b,c) è già diverso.

Infatti leggi post sopra la cocciutaggine è di quei rimb:ombiti che pompati da qualche ai, ha messo in vendita 2 o 3 anni fa gli immobili in vendita al prezzo di mercato di allora e ce l'ha ancora sul groppone. I nuovi annunci che vedo uscire in questo periodo sono a prezzi sensibilmente inferiori rispetto a quelli che vedevo fino anche ad un anno fa.

4) Fino a un pò di tempo fa ero quasi convinto che era meglio imbarcare che attendere, adesso meno, perchè cmq specie qua al nord credo che si uscirà per primi dalla crisi.

convinto tu...

5) La produzione di nuovi immobili è quasi ferma

ci mancherebbe, neanche riescono a piazzare quelli che ci sono, in ogni caso dalle mie parti di cantieri ne vedo ancora in abbontanza

6) se le banche torneranno a dare i mutui (e succederà) è fatta!!!:clap:

Le banche i mutui li danno, come li hanno sempre dati a parte il periodo di bolla, cioè a un terzo dello stipendio, con garanzia di ritorno e non al 100% del valore , a paolo tu credi ancora nelle favole, i mutui al 100% non ritorneranno mai piu' basta KAPUT.

1)l'aumento dei prezzi del cls è un chiaro segnale che cmq i costi aumentano sempre...e nn diminuiscono mai....se prorio restano invariati

2) il mercato pare nn interessare granchè a molti proprietari, nel senso che oltre un certo limite nn vanno...che ci sia stato un calo è pacifico, però nn c'è crollo....nè si intravede un crollo....

3) Sicuramente i prezzi sono migliorati rispetto ad anni fa e sicuramente la differenza è + marcata dove chiedevano cifre a mq elevate (effettivamente sproporzionate ai redditi)
sicuramente chi ha comprato a prezzi belli pieni, nn ha fatto un affare se adesso deve rivendere, è obbligato ad accettare un pò di loss (a meno che voglia aspettare 5-10 anni, in quel caso anche solo a livello inflattivo li riprende sicuramente, certo nn è la stessa cosa ;))

4) Si sono abb. convinto nel non svendere.....;) nn dico che vi voglio guadganare, ma sicuramente perderci gran poco.

5) nn capisco perchè stanno costruendo e con che soldi, so solo che a Milano i permessi di costruire sono tutti parcheggiati e le banche nn finanzieranno (forse mai +) come prima i costruttori, ma solo chi compra.

6) visti i dati di banca italia, il totale complessivo erogato è circa 1/3 rispetto al 2010, quindi i mutui sono calati del 75%, mi aspetto che nn sia la norma e che risalgano almeno alla metà di quanto concesso nel 2010.;) e questo grazie al Mariolino Draghi che pian pianino trainerà il carretto fuori da sta mer.....

7) resta cmq l'incognita euro/lira......:mmmm::mmmm:
 
Ammazza oh sei proprio un mattonaro tutto di un pezzo, a queste uscite che sfidano il buonsenso (altro che il mercato) è impossibile ribattere. Volo via con la coda tra le gambe :bye:.

Ma è vero che colpe ne ho io???:D:D

I migliori prezzi li fanno i costruttori adesso ;), i privati invece (proprietari di case/terreni) sono tendenzialmente di coccio....:D:D

E un pò fan bene, gli errori + grandi nell'immobiliare si fanno con la fretta (fretta di comprare, ma anche fretta di vendere), nello specifico chi ha vinto al lotto sono quelli che han venduto prima dell'ottobre 2011 e/o immediatamente dopo, a gennaio 2012 amici miei (e l'ho capito dopo qualche mese sinceramente) il treno era già passato e adesso l'unica è che migliori l'attuale situazione economica per nn smenarci a vendere.....;)

Adesso ci sono i giornalisti che pompano ***** a gò gò sul settore , sono gli stessi giornalisti che qualche tempo fà dicevano di comprare a tutto spiano, sta di fatto che sono dannosi sti giornalisti, sia in bene che in male, io li odio da sempre e + delle banche.....:angry::D:rolleyes: quindi sicuramente nn è il momento ideale per vendere.....e questo è un concetto che (sempre a distanza di mesi...io sono lento...) ho intuito.
 
Ultima modifica:
2) il mercato pare nn interessare granchè a molti proprietari, nel senso che oltre un certo limite nn vanno...che ci sia stato un calo è pacifico, però nn c'è crollo....nè si intravede un crollo....

Chi vivrà vedrà, probabilmente a breve i prezzi torneranno a salire a 2 cifre, ma per favore basta con queste panzanate, tu sei una persona intelligente.
I proprietari a cui non interessa il mercato, semplicemente ne sono fuori, e quindi non partecipano alle sue dinamiche.
Ciò non toglie assolutamente che qundo e se vorranno veramente vendere nel mercato dovranno obbligatoriamente entrarci ai nuovi prezzi di mercato che sono calati un po' dappertutto del 20% rispetto ai massimi.
Vedo anche io che è ancora pieno di annunci improponibili, ma onestamente se prima quasi mi incazzavo per i prezzi alti, ormai l'emozione che mi viene è di pietà nei confronti del mattonaro che non si rassegna.
 
Basta finita con questi discorsi.
I prezzi ormai hanno fatto base a -20% almeno rispetto a quelli del 2008, lo vedo dagli annunci nuovi, che escono già a prezzi inferiori rispetto a quelli dei celoduristi che hanno in vendita il tugurio da 2 anni e più.
Fra un anno è prevedibile un ulteriore -20% che farà inevitabilmente base anche quello.
Quando i prezzi riparartiranno, non lo faranno certo ai livelli del 2008 ma a quelli che ci saranno alla ripartenza, e con molta probabilità ci metteranno decenni a rivedere quei livelli.
Qui c'è gente che ancora crede che è stato tutto uno scherzo e si risveglieranno una mattina con i prezzi superiori a quelli del 2008.
Aspettare a vendere non ha nessun senso, nessuna ripresa è all'orizzonte anzi pure la FIAP prospetta ancora cali per almeno un anno, mai e poi mai rivedremo una folle scalata come quella degli anni passati, al piu' il mattone starà al passo con l'inflazione, meglio quindi vendere subito e comprare bot al 4.5%.

Se uno ha investito oculatamente sul mattone nel 2008, non dovrebbe trovarsi 4 anni dopo ad essere costretto a svendere (a meno di casi particolari).
Gli immobili si possono dare in affitto e ricavarci comunque una rendita (magari piccola, ma sicuramente sufficiente a coprire spese e tasse).
Se è una prima casa si può sempre abitare e rimandare il cambio ad un altro periodo.
Se è una seconda casa utilizzata (es. di vacanza) si può affittare.
Se è un immobile che si dava in affitto e ora si vorrebbe vendere, si può sempre cambiare idea.
ecc. ecc. ecc.

Poi che, come sempre, ci siano investimenti più remunerativi del mattone non c'è alcun dubbio.

In questo momento non c'è nessun titolo di stato italiano che rende il 4,5% netto, men che meno un BOT. Puoi arrivare a un 4,35% con il BTP 1 agosto 2034.

Ricordiamoci che le perdite e i guadagni rimangono sempre virtuali finché non si compra/vende (o si rogita, nel caso del mattone).
 
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