Mattone

schiavi

Nuovo Utente
Registrato
16/8/05
Messaggi
55
Punti reazioni
4
Ciao a tutti, ho bisogno di sapere se qualcuno a mai avuto a che vedere con acquisti immobiliari in Croazia. Se si mi contatti perchè avrei un po di domande da fare.
Ciao e grazie
 
anche a me interessa
 
Gekko's ha scritto:
anche a me interessa


Ed a me pure; Mi aggiungo al coro :yes: Mi sono sempre piaciute le isole della dalmazia

Cosa e' questa storia di dovere chiedere l'autorizzazione al ministero? E poi sembra bisogna avere un indirizzo locale per ricevere le fatture perche non spediscono all'estero. Molti suggeriscono mettere su una societa' Croata. Francamente mi sembra un po' eccessivo

Come e' il processo? "fattibile" o "escruciante"?
 
Croazia - dati generali

Superficie
56.542 kmq (pressappoco quanto Piemonte, Lombardia e Liguria insieme)

Abitanti 4.500.000 (un po' di più del Piemonte da solo)

Capitale Zagreb (Zagabria) - 800.000 abitanti (20% della popolazione totale)

PIL pro capite 7.850 euro (dato del 2002 - in Italia 20.000 euro)

Reddito medio netto 500 euro (760 euro lordo)

Disoccupazione 21,7% (2002 - in Italia 9,1%)

Inflazione 2,2%

Crescita industriale +2,8% (2002 - in Italia in calo del 2,8%)

Crescita PIL +5,2% (2002 - in Italia 0,4%)


La Croazia è organizzata territorialmente in 20 contee (regioni). Sostanzialmente si distinguono 4 zone: Zagabria e dintorni dove è concentrata l'industria del paese, zona litoranea lungo la costa Adriatica orientata principalmente al turismo, zona montana tra costa e Zagabria (poco abitata con potenzialità agricole e turistiche) e pianura ad est di Zagabria - Slavonia.

Alcuni indicatori economici e statistici
Importazioni
8,5 miliardi di euro (2002) - dall'Italia 16.8%, Germania 16.4%, Slovenia 7.8%, Russia 6.8%, Austria 6.7%, Francia 5.2%

Esportazioni 3,9 miliardi di euro (2002) - Italia 22.4%, Bosnia ed Erzegovina 14.4%, Germania 12.5%, Slovenia 8%, Austria 7.3%

Debito estero 13,2 miliardi di euro (75% del PIL)

Linee telefoniche 1.700.000 (1 ogni 2,6 abitanti - in Italia 1 ogni 2,3 abitanti)

Telefoni cellulari 1.300.000 (1 ogni 3,4 abitanti - in Italia 1 ogni 2,8 abitanti)

Utenti internet 480.000 (1 ogni 9,2 abitanti - in Italia 1 ogni 3 abitanti - dato 2001)

Consumo elettrico 14 miliardi di kWh (in Italia 289 miliardi di kWh - dato 2001)

Aspettativa di vita 74,3 anni (in Italia 79,4 anni)

Alfabetismo 98,5% (in Italia 98,6%)

Altre città Rijeka (Fiume) - 200.000 abitanti
Split (Spalato) - 190.000 abitanti
Zara (Zadar) - 135.000 abitanti
Osijek - 105.000 abitanti
Varazdin - 95.000 abitanti
Pula (Pola) - 85.000 abitanti



Indicazioni utili

• due più grandi banche croate Zagrebacka e Privredna - sono controllate rispettivamente da Banca Intesa e Unicredito; in Croazia sono presenti anche altre banche dell'UE come Hypo Alpe Adria Bank, Raiffeisen Bank, Erste & Steiermärkische Bank, Volksbank così come i principali istituti assicurativi: Generali, Wiener Städtische, Allianz, Lloyd.
• in Croazia operano già da anni aziende italiane come Benetton, Salzam (Mercatone Emmezeta), Calzedonia, AGIP, Coop nordest, Pittarello, Astaldi, ma anche Ericsson, Siemens, Shell, OMV...
• per aprire una società a responsabilità limitata e previsto un capitale sociale minimo di 2.500 euro, la procedura può essere eseguita da qualsiasi legale nel tempo di 20-30 giorni (dietro la parcella intorno ai 2.000 euro) e, contrariamente di quanto si pensa, non bisogna avere soci residenti in Croazia, ma la società può essere al 100% di proprietà dei cittadini stranieri.

Link utili: Camera di Commercio Croata
Come intraprendere un'attività in Croazia (in inglese) - brochure della CCIAA
L'Istituto statistico Croato
L'Istituto italiano per commercio estero - con ufficio a Zagabria



Interessante da sapere

• La nuova rete autostradale sta crescendo al ritmo di 150km all'anno; entro quest'anno l'autostrada collegherà Zagabria e Fiume (1 ora e mezzo di viaggio), Zagabria a Zara (2,5 ore) e Spalato (3,5 ore). E' già in costruzione il tratto da Fiume verso Trieste e dall'anno prossimo si continuerà con la costruzione del tratto da Split verso Dubrovnik il che contribuirà a compattare tutto il mercato croato rendendolo facilmente accessibile da tutte le sue parti.
• Essendo abituati in Italia a vedere le zone intorno ai caselli autostradali piene di capannoni, quando si viaggia con la nuova autostrada è curioso vederele ancora vuote. Esistono ottime possibilità per acquistare terreni a bassissimo costo in queste zone che si trovano in alcuni casi ad un ora dal centro della capitale, o ancora più vicino in caso di porti di Rijeka, Split o Zadar.
• In molti comuni che sono stati particolarmente danneggiate durante la guerra sono previsti particolari regimi fiscali e riduzione di tasse (per più di metà del tragitto autostradale i comuni sono di questo tipo).
• La retribuzione media in Croazia (400 euro netti - 760 lordi) quasi raddoppia nella capitale (Zagabria e dintorni) mentre in altre zone è più bassa.
• La lingua croata è molto simile al Serbo e al Bosniaco ed un ufficio operativo in Croazia può gestire anche il commercio con questi paesi.
• La Croazia è uno dei pochi paesi in Europa che importa i generi alimentari - dopo la guerra l'agricoltura non si è mai del tutto ripresa - ci sono molte superfici agricole non coltivate e quindi acquistabili a prezzi bassi.
• La Croazia dista tre ore di aliscafo dalla riviera romagnola, Gargano e altre località turistiche sulla riviera adriatica. Avendo un'altra legislazione, permissiva verso l'apertura di casinò e giochi d'azzardo, offre un'interessante sbocco per arricchire l'offerta turistica della riviera adriatica italiana.


Lavoro - offerte

La seconda lingua in Croazia è l'Inglese e presto ci si rende conto che per intraprendere un'attività in Croazia diventa problematico trovare personale che parli l'Italiano. Ogni tanto riceviamo degli annunci di richieste di lavoro che riportiamo di seguito. Gli inserzionisti si sono detti volenterosi anche a rispondere ad ulteriori chiarimenti riguardo il commercio e l'economia croata e potete provare a contattarli per avere ulteriori informazioni (ed individuare, magari, subito, la persona di fiducia nel "progetto Croazia"):
 
mail di un investitore anonimo

Sono in trattativa per un terreno a POMER di cui vi mando una planimetria e alcune foto. Che cosa ne dite del posto? La media dei prezzi al mq degli immobili nuovi attualmente si aggira intorno ai 1.700 euro/mq con vista mare. Non è molto se si fa il paragone che a Grado per gli ultimi appartamenti vista mare il prezzo richiesto è di 4.000 euro al mq.
Visto che un italiano come persona fisica non può ancora rogitare, ma può acquistare avendo una ditta, pensavo di proporre al mercato italiano che voglia acquisire un immobile in proprietà in Croazia una soluzione elaborata con un notaio del posto, in piena norma di legge. Una volta individuato il terreno si versa una caparra al proprietario del terreno e si eseguono le progettazioni dell'immobile. Il proprietario del terreno presenta la richiesta di concessione edilizia di primo grado al comune e di secondo grado a Zagabria. Detta operazione è necessario farla eseguire ad un cittadino croato in quanto se si presenta la domanda fatta da una società croata ma con titolari stranieri, per avere le autorizzazioni a costruire potrebbero passare anche due anni, sempre che approvino il progetto. In caso di mancata autorizzazione a costruire il padrone restituisce la caparra. A concessione edilizia avuta si costituisce una società che si intesterà il terreno e realizzerà la costruzione dell'immobile. I soci che faranno parte della società entreranno nella società con l'importo esatto ed identificato nell'appartamento che vogliono tenere. La costruzione dell'immobile viene eseguita dalla stessa società che sarà padrona dell' intero immobile. Non mi dilungo nel dire come, ma per me è possibile data l'esperienza che ho nel settore.
Provate a pensare ad un appartamento di 50 mq in riva al mare in Croazia al prezzo per chi aderisce all'operazione di 50.000 euro più iva al 22% con finiture italiane! (L'iva in Croazia per le nuove abitazioni e del 22%). In caso di vendita dell'immobile ad un'altra persona basta cedere la quota societaria.
Tutto questo sistema rimane in piedi fino all'ingresso della Croazia in Unione Europea. Dal momento in cui un cittadino straniero può rogitare come persona fisica, la società si scioglie e si va a rogitare l'appartamento che è in quota ad ogni singolo socio. Provate a pensare il valore che avranno quegli appartamenti.
La legge croata da quando esiste la Croazia come stato è in continua evoluzione, tanto che anche gli avvocati hanno qualche problemino a starci dietro, anche a livello costituzionale in quanto dato che la Croazia ambisce ad entrare nella Comunità Europea deve per forza cambiare metà della costituzione per adeguarsi agli standard europei. Un cittadino straniero che apra una ditta in Croazia per forza di cose dovrà avere un permesso di soggiorno apposto sul passaporto rilasciato da Zagabria, che in questo caso si chiama Visto d’Affari. Il lavoratore straniero assunto da una ditta croata deve avere il permesso di lavoro sempre apposto sul passaporto. La carta di identità vale come documento turistico. La legge dice che quando un cittadino estero entra in Croazia senza permesso di soggiorno e pernotta in una casa privata, chi lo ospita è obbligato a segnalare la sua presenza alla polizia. Poi che nessuno lo faccia è un’altra cosa. Queste cose stanno scritte! Nessuno le dice, né avvocati né commercialisti, tutti fanno finta di dimenticarsene. Quando per un controllo la finanza scopre che hai una ditta e non hai il visto in regola, ormai è tardi e ti arriva una sanzione - pesantissima.
E veniamo al settore immobiliare. Ogni comune ha un suo piano regolatore. Quando uno deve edificare presenta i progetti, in base ai piani regolatori riceve la concessione edilizia e comincia a costruire. Così si dovrebbe fare. In Croazia non è così. Dopo aver avuto la concessione dal comune bisogna mandare i progetti a Zagabria che vengono passati in commissione edilizia di secondo grado. Zagabria ha per legge facoltà di far modificare a suo piacimento il progetto, senza tener conto del piano regolatore del comune. Ha la facoltà di rendere non edificabile un terreno edificabile. Questo sta scritto nella legge croata! Queste cose nessuno te le dice. Architetti, ingegneri, uffici, comunali, notai, avvocati, tutti muti e “nema problema”. Uno compra la terra che ha la concessione edilizia, parte e nessuno lo ferma, nemmeno il comune perché non è di sua competenza fermarlo. La competenza del comune entra in ballo quando chi abbia costruito richieda l’abitabilità. A quel punto il comune richiede la concessione edilizia di secondo grado.
Se uno é mooolto fortunato presenta i progetti a Zagabria e passano senza modifiche, tutto va bene. Ma se dalla commissione di Zagabria dicono che vogliono modificare il progetto e lo stabile è già costruito, venduti gli appartamenti – e posso testimoniare con nome e cognome chi abbia realizzato degli appartamenti nella periferia di Pola - ci si vede recapitare da Zagabria una ordinanza di demolizione con delle sanzioni pecuniarie pari a tre volte il valore dello stabile. Queste cose succedono perché la commissione di Zagabria può tenere anche due anni il progetto prima di approvarlo. Il tutto deve essere fatto alla luce del sole, nel massimo rispetto delle leggi della Croazia in quanto, come ditta croata con capitale italiano, siamo tenuti d'occhio. Guai fare i furbi! Se si lavora bene si è rispettati in quanto si porta denaro e lavoro che rimane lì e loro hanno bisogno estremo di lavorare e di crescere.
 
Mi sembra una bella idea..ma non doveva entrare nel 2007 la Croazia? E perche' i cittadini Italiani non possono detenere proprieta' in Croazia? Mi sembra esista la reprocita' richiesta

Comunque, se hai un bel progetto per appartamenti tipo mini-resort con servizi, mi puoi sempre mandare un pm
 
Purtroppo non si puo' possedere direttamente proprieta' in Croazia. La cosa e' gia' stata riportata all'UE. Il motivo e' per via delle proprieta' sequestrate/nazionalizzate che una volta erano degli italiani... Poi bisognerebbe ridargliele.... Fosse per me, anche questi signori, come i turchi, i bulgari e qualcun altro, fuori dall'UE, altro che entrarvici...
 
comunque acquistare casa è possibile. Io voglio farlo e lo farò. Il padre di un mio amico ha fatto l'acquisto di un immobile, mi farò spiegare da lui come ha fatto e poi...
Devo trovare il posto giusto, dalla mia ho anche la mia ragazza che parla serbo... Ricordate il mio nome perchè diventerò il più grande immobiliarista dei balcani!

Ricucevic
 
schiavi ha scritto:
comunque acquistare casa è possibile. Io voglio farlo e lo farò. Il padre di un mio amico ha fatto l'acquisto di un immobile, mi farò spiegare da lui come ha fatto e poi...
Devo trovare il posto giusto, dalla mia ho anche la mia ragazza che parla serbo... Ricordate il mio nome perchè diventerò il più grande immobiliarista dei balcani!

Ricucevic
In bocca al lupo!

Io ho ambizioni piu' a terra... solo spassarmela "in essence"

Ma se un cittadino Italiano non puo' avere l'autorizzazione del ministero, allora perche' non usare una fondazione Liecht. e/o una societa' di tipo "offshore"?

A me la societa' Croata sembra essere un costo aggiunto anche se potrebbe permettere di recuperare l'IVA. Se la si usa per fatturare altri servizi, le tasse sono alte

Pero' se e' una "partnership" in un resort-style development offrendo servizi locativi, etc. allora potrebbe avere un senso mettere la partecipazione nel mio "holding"
 
La Farnesina ribadisce: libero l’acquisto di immobili in Italia da parte di cittadini croati.

ROMA – Nota della Farnesina al consiglio nazionale del notariato.
L’Italia ribadisce che l’accesso al suo mercato immobiliare è liberamente consentito a tutti i cittadini croati, anche a quelli non residenti. Roma punta a chiarire una volta per tutte questo dato di fatto, in seguito alle difficoltà che incontrano i cittadini italiani che vogliono acquistare immobili in Croazia. Zagabria, infatti, afferma di volersi attenere al principio della reciprocità.
In questo contesto assume grande rilevanza la nota che il capo del servizio del Contenzioso diplomatico e dei Trattati della Farnesina Ivo M. Braguglia ha inviato al Consiglio nazionale del notariato. Nella nota si intendono illustrare al Consiglio le azioni intraprese da questo Servizio in merito all’aggiornamento della Scheda Paese relativa alla Repubblica di Croazia e concernente la materia degli acquisti immobiliari, pubblicata sul sito web di questo Dicastero alla seguente URL: Ministero degli Esteri



Con riferimento all’Accordo tra Italia e Croazia relativo alla promozione ed alla reciproca protezione degli investimenti firmato a Zagabria il 05.11.1996, recepito nell’ordinamento nazionale italiano con legge n. 47 del 02.03.1998 (G.U. n. 63 SO del 17.03.1998) ed entrato in vigore il 12.06.1998, "si ritiene, in via preliminare, che anche il puro e semplice acquisto immobiliare costituisca una forma di investimento rientrante nel campo di applicazione dell’Accordo". Pertanto, in prima battuta l’acquisto di immobili in Italia da parte di cittadini croati è libero ai sensi del predetto Accordo, il quale costituendo “lex specialis” rispetto alla norma generale prevista dall’articolo 16 delle Preleggi al Codice Civile, rende non necessaria la verifica della reciprocità. "Tuttavia nel caso in cui l’interpretazione e l’applicazione dell’Accordo come sopra prospettate dovessero incontrare difficoltà da parte delle Autorità croate, non si può non rilevare che l’ordinamento giuridico italiano non frappone alcun ostacolo al riconoscimento per i cittadini croati del diritto di acquisire proprietà immobiliari in Italia. Ciò sia per i cittadini croati regolarmente soggiornanti in Italia, così come previsto dal T.U. delle disposizioni concernenti l’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286) e dal relativo regolamento di attuazione (Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394), sia per i cittadini croati non residenti" in Italia.
Per quest’ultima categoria, in particolare, nell’ipotesi considerata in via subordinata, sussisterebbe la necessità di procedere all’accertamento della reciprocità “ex” articolo 16 delle Preleggi al Codice civile, alla stregua del quale “Lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità”. Tuttavia, anche sotto questo profilo - si rileva nella nota - nella materia in oggetto "non sussistono ostacoli né nell’ordinamento giuridico italiano, né in quello croato. Ed invero, l’autorizzazione alla quale quest’ultimo subordina l’accesso dei cittadini stranieri al diritto di proprietà immobiliare ha natura meramente procedimentale, secondo quanto più volte chiarito dalle autorità croate", sottolinea Ivo M. Braguglia.
Alla luce di quanto esposto, ed a maggiore chiarimento della situazione, si ritiene quindi opportuno integrare la surriferita Scheda Paese relativa alla verifica della condizione di reciprocità con la Croazia, inserendo le seguenti informazioni:
CROAZIA
Accordi in vigore con la Croazia:
Accordo sulla promozione e protezione degli investimenti (*)
Firmato a Zagabria il 05.11.1996
Entrato in vigore il 12.06.1998
(*) Nel caso in cui la sua applicazione dovesse incontrare difficoltà da parte croata, considerato che l’ordinamento giuridico croato consente l’acquisto immobiliare da parte degli stranieri e le autorità croate hanno chiarito la natura puramente procedimentale delle autorizzazioni ivi previste, l’accesso alla proprietà immobiliare in Italia da parte dei cittadini croati è comunque consentito
 
rif.

non ho conoscienze personali in merito alle soluzioni che mi hai menzionato, vorrei informarmi su quali sono i costi reali. Non mi fermo alla mail come più in alto, penso di andare sul posto e sentire più campane.
 
Penso che molti usano la soluzione compagnia croata. Comunque, se controlli in loco, allora tienici informati... Grazie.
 
ancora

LE RISPOSTE ALLE DOMANDE FREQUENTI

Qui offriamo le risposte alle domande comuni.In Croazia esistono tante leggi che riguardano il commercio immobiliare o gli immobili stessi. Non abbiamo la minima attenzione di riunire proprio tutte le informazioni rispetto a questo argomento, ma di rispondere brevemente alle domande legate alla compra e vendita o a tutte le altre cose che vi potrebbero essere utili. Le risposte saranno ampliate e completate conforme alle esigenze di pratica. Tutte le risposte che non troverete qui potrete ottenere presso la nostra Agenzia.



QUALI DOCUMENTI DEVONO PRESENTARE I CLIENTI CHE VOGLIONO ACQUISTARE GLI IMMOBILI IN CROAZIA?

Anzitutto la verifica della cittadinanza della Repubblica Croata tramite il certificato della cittadinanza, il passaporto o la carta d identita. E valida anche la fotocopia di uno di questi documenti, pero solo se viene presentata insieme all originale.



POSSONO COMPRARE I BENI IMMOBILI IN CROAZIA I CITTADINI STRANIERI?

Si. Per farlo e necessario il consenso del Ministero di giustizia e del Ministero degli affari esteri. Arrivare al consenso e possibile solo ai cittadini dei paesi con i quali la Repubblica Croata ha gia firmato il contratto di reciprocita, e solo nei casi speciali agli altri che non appartengono a questo gruppo di paesi. Il procedimento ufficiale: quando un cittadino straniero decide di comprare immobili, prima deve concludere un contratto di compra e vendita con il venditore che in quel momento non deve essere verificato dal notaio, lo consegna, insieme a certa documentazione determinata per questo caso, al Ministero degli affari esteri a Zagabria. Una volta ottenuto il consenso del Ministero il cittadino straniero puo fare registrazione della proprieta a suo proprio nome e pagare le imposte sulle transazioni immobiliari. I cittadini stranieri che fondano una ditta o

l hanno gia fondata in Croazia possono comprare gli immobili come la proprieta di quella ditta.



E POSSIBILE VENDERE GLI IMMOBILI IN CROAZIA AI CITTADINI STRANIERI?

Tutte le persone fisiche o giuridiche possono vendere gli immobili nella Repubblica Croata senza nessun problema.



QUANTE SONO LE IMPOSTE SULLE TRANSAZIONI IMMMOBILIARI IN CROAZIA?

La Repubblica Croata ha il tasso fisso di 5% per tutti i tipi d immobili e di transazioni. Il valore del tasso si stabilisce in relazione al prezzo scritto sul contratto di compra e vendita e alla valutazione dell Ufficio delle imposte su cui territorio si trova quell immobile. Secondo la legge le imposte sulle transazioni immobililari paga il cliente o il venditore in nome del cliente nel caso tutte e due parti ne sono d accordo.



QUANTE SONO LE IMPOSTE AL CAMBIO DEGLI IMMOBILI?

Uguali, 5%; ogni proprietario dell immobile, se vuole cambiarlo, paga 5% per il suo immobile.



FINO A QUANDO DEVONO ESSERE PAGATE LE IMPOSTE SULLE TRANSAZIONI IMMOBILIARI?

Dopo aver stipulato il contratto di compra e vendita, il cliente deve fare la dichiarazione all Ufficio delle imposte entro 30 giorni prendendo in considerazione la data del contratto concordato. Anche i notai consegnano una copia del contratto di compra e vendita all Ufficio delle imposte. Il cliente e obbligato di pagare le imposte nel termine di 15 giorni dopo che l Ufficio delle imposte rilasci il suo decreto, e se il cliente non paga fino alla scadenza del termine, si fa calcolo degli interessi per ogni giorno dopo il termine scaduto.



PAGA LE IMPOSTE VENDENDO GLI IMMOBILI IL VENDITORE?

No. Le paga solo se l immobile comprato, lo vende prima della scadenza del termine di tre anni cominciando dal giorno della compra e conforme a un prezzo piu alto del prezzo della compra. In quel caso deve pagare le imposte di 35% sulla differenza fra il prezzo di compra e il prezzo di vendita dell immobile, aggiungendo la sovrimposta che varia secondo le determinate citta croate.



DEVE LEGALIZZARE LA PROPRIA FIRMA SUL CONTRATTO DI COMPRA E VENDITA IL CLIENTE (ACCANTO AL VENDITORE)?

No, non e necessario, pero si puo fare.



QUANT E LA CAPARRA AL STIPULARE IL CONTRATTO O IL CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRA E VENDITA?

Di solito 10% del valore del prezzo di compra e vendita o si stabilisce secondo il consenso tra il venditore e il cliente.



E POSSIBILE STIPULARE E VERIFICARE IL CONTRATTO DI COMPRA E VENDITA NELL ESTERO?

Si. Sarebbe meglio verificarlo presso la nostra ambasciata o consolato. Se lo verifica il notaio straniero dopo e necessaria la traduzione della verificazione straniera in Croazia fatta dal traduttore giurato.



E POSSIBILE PAGARE LE IMPOSTE SULLE TRANSAZIONI IMMOBILIARI CON LA VALUTA ESTERA?

Le imposte vengono pagate nel banco o nella posta. Le valute estere si calcolano in kune, le imposte vengono espresse in kune e si deve pagare con la valuta croata (kuna).
 
ancora su..

Il Piccolo 09/03/06 Crolla il mercato immobiliare croato

La crisi, secondo gli esperti, è dovuta all’eccessivo lievitare dei prezzi mentre il potere d’acquisto dei cittadini è rimasto invariato

Crolla il mercato immobiliare croato

Nel 2005 una flessione del 20% della vendita di immobili rispetto l’anno precedente

FIUME Il mercato immobiliare croato è in calo. Lo confermano i dati dell'amministrazione fiscale, in base ai quali lo scorso anno sono stati venduti 87.186 immobili. Si tratta di una flessione del 20% rispetto al 2004.
Il motivo? Secondo gli esperti del settore il calo delle vendite è dovuto soprattutto ai prezzi spropositati, gonfiati soprattutto nell'ultimo quinquennio. Perciò Dubravko Ranilovic, presidente dell'associazione per la gestione degli immobili presso la Camera croata d'economia, valuta che nel corso di quest'anno scenderanno i prezzi per gli appartamenti in città e di quelli situati nei rioni meno ricercati. «Sulla costa, invece, credo che caleranno i prezzi delle case e dei locali nei villaggi nei quali sono stati costruiti molti edifici con appartamenti».
«La vendita nel 2005 ha subito una flessione poiché i prezzi sono troppo alti, mentre il potere d'acquisto dei cittadini è rimasto allo stesso livello - ha proseguito Ranilovic - inoltre, in molte città non sono stati approvati i piani d'assetto territoriali e di conseguenza la vendita deve fare i conti con ostacoli di tipo burocratico, che porta anche alla mancanza di nuovi progetti.
Infine, non esiste un numero sufficienti di nuovi appartamenti, molto richiesti sul mercato». Sempre secondo Ranilovic gli attuali prezzi potranno essere mantenuti soltanto da immobili che si trovano in luoghi particolarmente attrattivi. Lo dimostrano le code, che si sono protratte per tutta la notte, per l'acquisto di immobili nel centro della Capitale. Per ogni appartamento c'erano tre potenziali acquirenti. I fortunati hanno sborsato dai 1970 ai 2070 euro per metro quadro.
I prezzi degli immobili sono cresciuti, sempre secondo gli esperti del settore, a causa dei piani degli investitori che hanno costruito nuove case. «Questi investitori spesso non vogliono vendere al di sotto dei 2200 euro per metro quadro per riuscire a coprire le spese e guadagnare qualcosa», ha spiegato Ranilovic. Interessante il fatto che nessuno in Croazia attualmente può rendere noto in modo preciso il numero degli stranieri che è entrato in possesso di un immobile. Il dato ufficiale in posssesso della succitata associazione parla di circa 3500 cittadini stranieri con casa sul territorio croato. Si tratta di cittadini di Paesi con i quali la Croazia ha in vigore l'accordo sulla reciprocità. Però, secondo i dati ufficiosi, questo numero potrebbe essere superiore di dieci volte. Infatti, lo straniero, come gli italiani ad esempio, possono fondare una società a responsabilità limita e tramite questa acquistare 5-6 immobili. In questo caso lo straniero figura come persona giuridica croata e quindi è difficile stabilire l'esatto numero degli stranieri che negli ultimi anni hanno acquistato casa in Croazia. b. s.
 
domanda

per esser agente immobiliare in Italia cosa bisogna fare? Si possono vendere proprietà estere? C'è qualche diploma professionale per essere considerato agente immobiliare che può operare anche all'estero?
 
schiavi ha scritto:
per esser agente immobiliare in Italia cosa bisogna fare? Si possono vendere proprietà estere? C'è qualche diploma professionale per essere considerato agente immobiliare che può operare anche all'estero?

Corso farsa presso qualche istituto parificato, solitamente serale che dura un po' di mesi oppure presso la Camera di Commercio locale per ottenere il patentino. una volta bastava il diploma di ragioniere mentre non era abbastanza quello da geometra.... Esiste incompatibilita' assoluta con qualsiasi altra professione. per le proprieta' estere c'e' da essere accreditato presso un'associazione estera, stesso per il caso opposto ma tanti lo fanno lo stesso facendo risultare che mettono in contatto i clienti (in nero, logicamente) e basta oppure si mettono d'accordo con altre agenzie estere.
 
Corso farsa??.... :clap: provate in tanti..e facilissimo....lo passa in media solo il 10%.... :D
 
red bull ha scritto:
Corso farsa??.... :clap: provate in tanti..e facilissimo....lo passa in media solo il 10%.... :D

istituti parificati... chi vuol intender, intenda :D
 
Indietro