E che ne so io?
Io mi attengo alle sole cose che ci hanno riferito, non ad altre.
Ragionando comunque sulla tua ipotesi, ritengo che
1) una galleria che acquista su ebay senza autentica (cosa che non posso escludere) non sia il massimo della professionalità,
2) se una galleria (ma anche un collezionista) acquista ORA (dopo il comunicato PUBBLICO su facebook) un'opera di Galimberti su ebay senza autentica, DEBBA sapere i rischi a cui va incontro senza dar colpe all'artista.
Ciao dura, scrivo un ultimo messaggio sull'argomento perché non voglio dare l'impressione sbagliata di avere a cuore l'argomento.
Ho scritto solo per una deformazione personale tendente a razionalizzare i comportamenti e poi ho riscritto semplicemente per spiegare meglio il mio pensiero, quindi dopo questo piuttosto lungo post la pianto qui.
Inizialmente ho posto una questione di principio sul valore delle autentiche, dicendo che non è soggetta a normativa ma che dovremmo comportarci come se lo fosse.
Poi ho posto una questione di merito sostenendo (in sostanza) che un atteggiamento sbagliato nei confronti delle autentiche da parte di un artista si può ritorcere contro l'artista stesso.
Nel caso in oggetto se fossi una persona vicina a Galimenti lo avvertirei che un post di quel tipo può generare sia nei collezionisti che negli altri operatori del mercato dell'arte una strana sensazione di insicurezza nei confronti delle sue autentiche e forse anche nella opportunità di acquistare delle sue opere.
Ho fatto un paio di esempi ma potrei farne altri, per esempio
se l'operatore che vende su ebay legge il messaggio semplicemente potrebbe vendere su amazon e poi magari su artprice.com o su vastari.com e su altri siti: cosa dovrà fare l'artista, rincorrere tutti i siti?
Poi una galleria penso possa tranquillamente comprare opere su ebay sia perché questo non è vietato dalla legge sia perché oramai non è neppure così strampalato: io non ho mai comprato su ebay ma immagino che si possa chiedere tutta la documentazione cartacea necessaria per sentirsi a posto (fattura, autentiche, ecc).
Che deve fare una galleria, tenersi in contatto con tutti i siti degli artisti che tratta per vedere se qualcuno di loro si inventa qualche vincolo al rilascio delle autentiche?
Inoltre se un collezionista acquista ORA un'opera di Galimberti non è mica scritto da nessuna parte che sia obbligato a iscriversi a facebook e connettersi alla pagina dell'artista per sapere se poi si vedrà autenticata l'opera, è semplicemente una cosa strampalata fare quello che sta facendo questo artista.
E non è la situazione reale che può cambiare questo stato di cose, è evidente che Galimberti ha reagito (magari impulsivamente) a qualche situazione fastidiosa ma lo ha fatto evidentemente non nella maniera migliore. Non so se fosse l'unica possibile ma certamente (e lo dimostra perlomeno la lista delle persone che ha espresso dei dubbi) non è una strada in discesa.
Questo è il mio personale e modesto parere.