g@sfin
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ciao biondo!
bentornato.......
come mai 2,76? pensi che strappi la prossima settimana?
Giova10
Jesus is liberal
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Questa settimana cda con Premium all'odg ...spriamo in good news
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direi che il titolo si sta comportando egregiamente, credo sia la 4 volta che va a testare questi valori pur con l'indice in ipervenduto
al prossimo giro dovrebbe sfondare i 3 euro senza difficoltà
basta un po' di pazienza
g@sfin
L'oriGGinale
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eventualmente sono pronto a chiudere al volo short e riversare long cmq vediamo...... ci sono movimenti che non mi convincono per ora....
addio
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tieni presente che mancano pochi giorni alla scadenza :
Gli operatori sembrano prendere beneficio vigilia del primo bivio sulla disputa con Vivendi per il contratto di vendita di Mediaset Premium: domani e' in calendario un consiglio di amministrazione ordinario di Mediaset da cui potrebbero arrivare indicazioni "qualitative" importanti per l'evoluzione della vicenda della pay-tv. Vivendi e Mediaset hanno siglato in aprile un contratto vincolante per il passaggio di Premium ai francesi con impegno a completare l'operazione entro il 30 settembre.
Secondo le indiscrezioni, Vivendi, affiancata da Mediobanca, starebbe sondando Telefonica (gia' socia di Premium con l'11%) e fondi mediorientali per un riassetto della pay-tv che vedrebbe sia i francesi sia Cologno Monzese al 40% e soci terzi con un complessivo 20%.
fonte sole 24 ore 26.9.16
q-stode
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sly68
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MILANO - Sale la tensione tra Mediaset e Vivendi, il cui accordo per il passaggio di controllo di Premium ai francesi è in scadenza. Martedì 27 il gruppo di Cologno ha in agenda un consiglio di amministrazione, che con l'occasione verrà aggiornato sullo stato dell'arte sulla pay tv Premium: lo scorso 8 aprile la società era stata ceduta al colosso francese, che poi il 25 luglio ha annunciato di aver cambiato proponendo una struttura alternativa per l'operazione e scatenando l'ira degli italiani.
Per chiudere l'intesa c'è tempo fino al 30 settembre, ma le parti restano distanti: nonostante i termini dell'accordo tra la società di Berlusconi e quella di Bolloré prevedessero lo scambio azionario di un pacchetto del 3,5% del capitale e la vendita della quota del Biscione nella pay-tv Mediaset Premium (l'89% della pay-tv, mentre il restante 11% acquistato dagli spagnoli di Telefonica sarebbe arrivato in un secondo momento), Vivendi ribadisce la sua scelta di non perfezionare gli accordi in quanto "dalla due diligence successiva è emerso che le cifre fornite prima della firma non sono realistiche e si basano
su basi artificialmente incrementate".
Insomma, il cda dovrebbe stabilire se la trattativa con i francesi per sanare la frattura va avanti, oppure se bisognerà invocare in tribunale l'articolo 700 per avviare un ricorso d'urgenza nella speranza di ottenere l'immediata esecuzione del contratto. Per il momento, Mediaset preferisce aspettare il normale corso della giustizia in attesa della prima udienza davanti al tribunale di Milano fissata per il 21 marzo: a agosto il Biscione e la controllante Fininvest hanno avanzato una richiesta di risarcimento danni rispettivamente per 1,5 e 0,57 miliardi oltre un ristoro di 50milioni per ogni mese di ritardo da luglio al giorno in cui il contratto valido firmato tra le parti non verrà eseguito.
Se Vivendi gettasse la spugna verrebbe meno l'alleanza italo-francese sui contenuti media, ma il gruppo d'Oltralpe che fa capo a Vincent Bolloré dovrebbe prepararsi ad accantonamenti milionari in bilancio. Dal lato di Mediaset, perdere un partner come Vivendi significherebbe perdere un importante fornitore di contenuti oltre a inimicarsi il primo azionista di Telecom Italia. Il gruppo guidato da Flavio Cattaneo, oltre a essere una piattaforma chiave per la distribuzione di Mediaset Premium, è anche un importante inserzionista pubblicitario: secondo le ricostruzioni degli esperti, nel 2015 Mediaset ha ricevuto per tv, radio e web, poco meno di 40 milioni di pubblicità da Telecom, cifra che nel 2016 - data l'opera di taglio costi - sarebbe stata comunque significativamente ridotta a circa 25 milioni.
Fatto sta, che in attesa di capire che ne sarà della tv che brucia cassa (si calcolano perdite cumulate in un decennio di circa un miliardo) il mercato ha preso le distante da Mediaset che tratta ai minimi di sempre. Valori che a detta degli analisti non sono giustificati,
anche nel caso in cui Mediaset Premium restasse consolidata dal gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi: i target price sul titolo spaziano tra i 3,2 euro di Goldman Sachs ai 4,2 euro di Banca Akros, valori che rappresentano tra il 18 e il 55% in più rispetto agli attuali prezzi di mercato.
Nevvero! Io ho un minimo di circa 1.10, ho scritto "circa" perché vado a memoria....
Ps. articolo di questa mattina preso dal sito de La Repubblica.
Per chiudere l'intesa c'è tempo fino al 30 settembre, ma le parti restano distanti: nonostante i termini dell'accordo tra la società di Berlusconi e quella di Bolloré prevedessero lo scambio azionario di un pacchetto del 3,5% del capitale e la vendita della quota del Biscione nella pay-tv Mediaset Premium (l'89% della pay-tv, mentre il restante 11% acquistato dagli spagnoli di Telefonica sarebbe arrivato in un secondo momento), Vivendi ribadisce la sua scelta di non perfezionare gli accordi in quanto "dalla due diligence successiva è emerso che le cifre fornite prima della firma non sono realistiche e si basano
su basi artificialmente incrementate".
Insomma, il cda dovrebbe stabilire se la trattativa con i francesi per sanare la frattura va avanti, oppure se bisognerà invocare in tribunale l'articolo 700 per avviare un ricorso d'urgenza nella speranza di ottenere l'immediata esecuzione del contratto. Per il momento, Mediaset preferisce aspettare il normale corso della giustizia in attesa della prima udienza davanti al tribunale di Milano fissata per il 21 marzo: a agosto il Biscione e la controllante Fininvest hanno avanzato una richiesta di risarcimento danni rispettivamente per 1,5 e 0,57 miliardi oltre un ristoro di 50milioni per ogni mese di ritardo da luglio al giorno in cui il contratto valido firmato tra le parti non verrà eseguito.
Se Vivendi gettasse la spugna verrebbe meno l'alleanza italo-francese sui contenuti media, ma il gruppo d'Oltralpe che fa capo a Vincent Bolloré dovrebbe prepararsi ad accantonamenti milionari in bilancio. Dal lato di Mediaset, perdere un partner come Vivendi significherebbe perdere un importante fornitore di contenuti oltre a inimicarsi il primo azionista di Telecom Italia. Il gruppo guidato da Flavio Cattaneo, oltre a essere una piattaforma chiave per la distribuzione di Mediaset Premium, è anche un importante inserzionista pubblicitario: secondo le ricostruzioni degli esperti, nel 2015 Mediaset ha ricevuto per tv, radio e web, poco meno di 40 milioni di pubblicità da Telecom, cifra che nel 2016 - data l'opera di taglio costi - sarebbe stata comunque significativamente ridotta a circa 25 milioni.
Fatto sta, che in attesa di capire che ne sarà della tv che brucia cassa (si calcolano perdite cumulate in un decennio di circa un miliardo) il mercato ha preso le distante da Mediaset che tratta ai minimi di sempre. Valori che a detta degli analisti non sono giustificati,
anche nel caso in cui Mediaset Premium restasse consolidata dal gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi: i target price sul titolo spaziano tra i 3,2 euro di Goldman Sachs ai 4,2 euro di Banca Akros, valori che rappresentano tra il 18 e il 55% in più rispetto agli attuali prezzi di mercato.
Nevvero! Io ho un minimo di circa 1.10, ho scritto "circa" perché vado a memoria....
Ps. articolo di questa mattina preso dal sito de La Repubblica.
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sei sempre dentro?
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MENO MALE CHE HO SCELTO STO TITOLO !!!!
avessi un bancario suderei freddo ma questo vedo che sul mio prezzo di 2,7 tiene alla grande
g@sfin
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bhe aspetterei la chiusura per dirlo cmq siamo in tempo anche domani a recuperare......
addio
anche
è un bel pòpò che la mediasett non ci fa vedere un bel + 10%
g@sfin
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Dal sito de La Repubblica di questa mattina:
MILANO - Mediaset intende proseguire nel contenzioso con Vivendi relativo alla querelle della cessione della pay-tv Premium e conta, se necessario, di mettere in atto nuove azioni per ottenere l'esecuzione del contratto siglato in aprile con il gruppo francese.
E' quanto emerge da fonti finanziarie al termine dei lavori del consiglio di amministrazione di Mediaset che oggi, in una riunione definita "combattiva", ha esaminato la questione del contratto sulla vendita della pay tv. In assenza di novità da parte di Vivendi, il cda, riferiscono le fonti, ha deliberato di andare avanti nel contenzioso già avviato in estate e ha dato mandato al management di intraprendere, se opportuno, nuove azioni per
ottenere l'esecuzione del contratto in modo tempestivo.
Nel corso della riunione i consiglieri hanno espresso apprezzamento per l'efficacia e la tempestività delle azioni messe in atto dalle direzioni aziendali già a partire da fine luglio sulla vicenda Premium.
MILANO - Mediaset intende proseguire nel contenzioso con Vivendi relativo alla querelle della cessione della pay-tv Premium e conta, se necessario, di mettere in atto nuove azioni per ottenere l'esecuzione del contratto siglato in aprile con il gruppo francese.
E' quanto emerge da fonti finanziarie al termine dei lavori del consiglio di amministrazione di Mediaset che oggi, in una riunione definita "combattiva", ha esaminato la questione del contratto sulla vendita della pay tv. In assenza di novità da parte di Vivendi, il cda, riferiscono le fonti, ha deliberato di andare avanti nel contenzioso già avviato in estate e ha dato mandato al management di intraprendere, se opportuno, nuove azioni per
ottenere l'esecuzione del contratto in modo tempestivo.
Nel corso della riunione i consiglieri hanno espresso apprezzamento per l'efficacia e la tempestività delle azioni messe in atto dalle direzioni aziendali già a partire da fine luglio sulla vicenda Premium.
Giova10
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forse non era lecito attendersi nulla di meglio... la storia sarà lunga e complicata...mi pare , tuttavia, che da un punto di vista legale siano in una botte di ferro...
.. era da parecchio che non ascoltavo questa canzone