Intesa, Unicredit, Mediobanca, Bper, utile al raddoppio. Le attese sui conti del primo trimestre 2023 delle banche
di Elena Dal Maso (MF)
Sono partite le trimestrali Usa delle grandi banche, a inizio maggio è il turno degli istituti italiani che beneficeranno di margini di interesse robusti grazie all’aumento dei tassi. Nel frattempo, una certa cautela nella remunerazione alla clientela (deposit beta) è vista in maniera positiva dagli analisti di Kbw anche perché la liquidità in conto corrente ha iniziato a calare
Sono partite le trimestrali delle banche americane, con maggio iniziano quelle dei grandi gruppi italiani, il 2 è la volta di
Unicredit, il 5 di
Intesa Sanpaolo, il 9 di
Bper e l’11 maggio di
Mediobanca. Il 2023 è stato un anno per ora buono per il settore finanziario, che incide molto nell’indice Ftse Mib, l’indice è salito da inizio anno del 17,7%.
Utile al raddoppio
Gli
analisti di Kbw hanno fatto il punto della situazione sulle attese delle banche italiane in attesa delle trimestrali, da cui si attendono nel complesso da
Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca e Bper 3,323 miliardi di
utile rispetto a
1,583 miliardi del 2022.
Gli specialisti ritengono che «la prossima stagione dei conti continuerà a concentrarsi sul
margine di interesse (NII) che sale grazie all’aumento dei tassi con un parallelo aumento dei costi dei servizi per la clientela privata e corporate. «Gli incrementi dei tassi sono il catalizzatore per molte banche, permettono di alzare la redditività (Rote) allineandola con il costo del capitale proprio (CoE) rendendo i titoli più interessanti per un più ampio numero di investitori». Le
best picks di Kbw sono
Unicredit e Bper grazie proprio al margine di interesse.
Infatti, secondo Kbw, il Net interest income dovrebbe crescere su base trimestrale per la maggior parte delle banche, con un'ulteriore aumento anche nei prossimi mesi dal momento che i bilanci richiedono del tempo prima di iniziare a sentire gli effetti dell’incremento del costo del denaro. «Il
reddito da commissioni», con Bot e Btp che fanno la concorrenza ai fondi comuni, sottolineano poi gli esperti, «potrebbe risultare debole, ma è solo un rischio per poche banche».
La recessione, per ora, non dovrebbe vedersi in bilancio
Gli analisti prevedono che gli «indicatori della qualità degli attivi rimarranno positivi nonostante le continue preoccupazioni del mercato per il rischio di recessione». I Cet 1 ratio, gli indici di solidità patrimoniale, dovrebbero essere «sostanzialmente stabili nel primo trimestre 2023 rispetto a quello precedente».
Il tasso sui depositi della Bce è attualmente al 3,0% e dovrebbe aumentare ulteriormente, ma in media «risultava essere solo dell'1,4% nel quarto trimestre 2022 e del 2,4% nel primo trimestre 2023». E in questo senso i
beta sui depositi nel primo trimestre (il beta sul deposito è la parte di una variazione dei tassi che viene trasferita ai conti correnti, per esempio se la Bce alza il costo del denaro dello 0,5% e le banche aumentano la remunerazione dello 0,25%, il beta o differenza è dello 0,25%) «
dovrebbero essere ben al di sotto dei livelli previsti dai manager delle banche per l'intero anno», scrivono gli esperti. Questo significa che le banche sono attente alla sostenibilità dei bilanci e remunerano la clientela in maniera cauta.
La raccolta in conto corrente è negativa
Infatti, prosegue l’analisi, «l'unico potenziale motivo di preoccupazione al momento riguarda la crescita dei
depositi che
sta rallentando ed è già
diventata negativa in Italia (-1% anno su anno a febbraio a causa dell’inflazione e dei tassi in aumento), un punto che per ora non desta preoccupazione in Kbw dal momento che «anche la crescita dei prestiti è contenuta… (questo significa fra l’altro meno potenziali crediti in sofferenza, ndr) e le banche hanno
solide posizioni di liquidità».
Kbw preferisce, fra le large cap del Sud Europa,
Unicredit e il Santander e fra le mid cap
Bper e in linea generale l'Italia rispetto alla Spagna «principalmente perché pensiamo che le banche italiane siano state caute con la loro guidance sui beta dei depositi».
Kbw si attende quindi 3,3 miliardi di utile dalle quattro banche italiane nel primo trimestre, nello specifico:
- Intesa Sanpaolo, 1,481 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 1,009 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating ouperform, target price 2,39 euro:
- Unicredit, 1,390 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 0,274 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating outperform, target price 18,82 euro;
- Mediobanca Securities 0,214 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 0,19 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating underperform, target price 9,42 euro;
- Bper Banca 0,238 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 0,110 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating underperform, target price 9,40 euro;
Orario di pubblicazione:
17/04/2023 08:42
Ultimo aggiornamento:
17/04/2023 14:44