Mediobanca... soddisfazioni in vista?

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Mediobanca: per Nagel e Pagliaro tesoretti in azioni al riparo dalla crisi (MF)​

ROMA (MF-DJ)--I rovesci sui titoli bancari innescati dal crack dell'americana Silicon Valley Bank (Svb) e del Credit Suisse non hanno intaccato granche' il valore dei tesoretti personali in titoli Mediobanca nei portafogli di Alberto Nagel e di Renato Pagliaro, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Piazzetta Cuccia. Dal 10 marzo, giorno della chiusura da parte delle autorita' Usa della Svb che ha fatto tremare le banche in borsa e i listini mondiali, terremoto cui sono seguiti poi gli scossoni della crisi e del salvataggio del secondo istituto di credito elvetico, Mediobanca ha perso ad oggi a Piazza Affari il 2,8%, in linea con il Ftse Italia Banks. Allargando l'orizzonte temporale, scrive MF-Milano Finanza, i due banchieri hanno peraltro di che rallegrarsi. Secondo quanto riportato dalla stessa merchant bank nei verbali dell'ultima assemblea, a fine giugno dello scorso anno Nagel era titolare di 3.027.450 titoli di Mediobanca, pacchetto che proviene sia da piani di stock option a pagamento (esercizio fra giugno 2005 e febbraio 2018) sia da piani di performance shares con assegnazione gratuita (periodo novembre 2017 - novembre 2021). Non e' un pacchetto esiguo, perche' corrisponde a oltre lo 0,35% del capitale di Piazzetta Cuccia, quasi quanto l'ex patron di Delfin Leonardo Del Vecchio ha lasciato in eredita' del capitale di EssilorLuxottica al delfino Francesco Milleri. Se si considera anche la quota dello 0,23% in tasca a Pagliaro i due banchieri hanno in portafoglio piu' di quanto posseggono azionisti storici della merchant bank riuniti nel Patto come il gruppo Lucchini (0,55%) o Romano Minozzi (0,11%) e poco meno della dinastia della Nutella, i Ferrero (0,67%). Il prezzo medio di carico era dei titoli di Nagel era 8,0718 euro. Al 30 giugno dello scorso anno il titolo valeva 8,2655 euro e ieri ha chiuso in calo a 9,454 euro, con un guadagno dal 2022 di oltre il 14%. Ai corsi borsistici di ieri, Nagel ha in portafoglio una quota che gli vale oltre 28,5 milioni di euro e che valeva 25 milioni alla chiusura dello scorso esercizio. Stesso discorso per Pagliaro. Il presidente di Mediobanca, le cui azioni provengono interamente da piani di stock option a pagamento (ultima assegnazione di opzioni il 2 agosto 2010 e ultimo esercizio nel febbraio 2018), aveva in tasca sempre al 30 giugno 2022 due milioni di titoli della banca d'affari. Il prezzo medio di carico e' di 8,3891 euro, pari a oltre 18,9 milioni ai valori di borsa di ieri. red MF-DJ NEWS

13/04/2023 09:49
 
buon di' piccolo ritraccio ieri x mb ma nulla di preoccupante,oggi con ernings Usa ci sarà maggior vola,area 9,7 potrebbe essere raggiunta
 
Bella giornata oggi bel segnale di forza , entro un mese saremo ben oltre i 10 euro dove dovrebbe stare stabilmente visto gli ultimi bilanci. Ultimo 5/6% facile facile, poi vedremo che farà con i dati di giugno .
 
buon di' e buon inizio settimana,mb che chiude sui max ,area 9,7 oramai nel mirino,credo che a quel livello chiuderò 1/3 dei pz,sotto importante non scendere sotto i 9,45
 
ripresi i pz ,zanzati 14 cent, solo sotto 9,45 suonerà allarme
 

Intesa, Unicredit, Mediobanca, Bper, utile al raddoppio. Le attese sui conti del primo trimestre 2023 delle banche​

di Elena Dal Maso (MF)

Sono partite le trimestrali Usa delle grandi banche, a inizio maggio è il turno degli istituti italiani che beneficeranno di margini di interesse robusti grazie all’aumento dei tassi. Nel frattempo, una certa cautela nella remunerazione alla clientela (deposit beta) è vista in maniera positiva dagli analisti di Kbw anche perché la liquidità in conto corrente ha iniziato a calare​


Sono partite le trimestrali delle banche americane, con maggio iniziano quelle dei grandi gruppi italiani, il 2 è la volta di Unicredit, il 5 di Intesa Sanpaolo, il 9 di Bper e l’11 maggio di Mediobanca. Il 2023 è stato un anno per ora buono per il settore finanziario, che incide molto nell’indice Ftse Mib, l’indice è salito da inizio anno del 17,7%.

Utile al raddoppio

Gli analisti di Kbw hanno fatto il punto della situazione sulle attese delle banche italiane in attesa delle trimestrali, da cui si attendono nel complesso da Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca e Bper 3,323 miliardi di utile rispetto a 1,583 miliardi del 2022.

Gli specialisti ritengono che «la prossima stagione dei conti continuerà a concentrarsi sul margine di interesse (NII) che sale grazie all’aumento dei tassi con un parallelo aumento dei costi dei servizi per la clientela privata e corporate. «Gli incrementi dei tassi sono il catalizzatore per molte banche, permettono di alzare la redditività (Rote) allineandola con il costo del capitale proprio (CoE) rendendo i titoli più interessanti per un più ampio numero di investitori». Le best picks di Kbw sono Unicredit e Bper grazie proprio al margine di interesse.

Infatti, secondo Kbw, il Net interest income dovrebbe crescere su base trimestrale per la maggior parte delle banche, con un'ulteriore aumento anche nei prossimi mesi dal momento che i bilanci richiedono del tempo prima di iniziare a sentire gli effetti dell’incremento del costo del denaro. «Il reddito da commissioni», con Bot e Btp che fanno la concorrenza ai fondi comuni, sottolineano poi gli esperti, «potrebbe risultare debole, ma è solo un rischio per poche banche».

La recessione, per ora, non dovrebbe vedersi in bilancio

Gli analisti prevedono che gli «indicatori della qualità degli attivi rimarranno positivi nonostante le continue preoccupazioni del mercato per il rischio di recessione». I Cet 1 ratio, gli indici di solidità patrimoniale, dovrebbero essere «sostanzialmente stabili nel primo trimestre 2023 rispetto a quello precedente».

Il tasso sui depositi della Bce è attualmente al 3,0% e dovrebbe aumentare ulteriormente, ma in media «risultava essere solo dell'1,4% nel quarto trimestre 2022 e del 2,4% nel primo trimestre 2023». E in questo senso i beta sui depositi nel primo trimestre (il beta sul deposito è la parte di una variazione dei tassi che viene trasferita ai conti correnti, per esempio se la Bce alza il costo del denaro dello 0,5% e le banche aumentano la remunerazione dello 0,25%, il beta o differenza è dello 0,25%) «dovrebbero essere ben al di sotto dei livelli previsti dai manager delle banche per l'intero anno», scrivono gli esperti. Questo significa che le banche sono attente alla sostenibilità dei bilanci e remunerano la clientela in maniera cauta.

La raccolta in conto corrente è negativa

Infatti, prosegue l’analisi, «l'unico potenziale motivo di preoccupazione al momento riguarda la crescita dei depositi che sta rallentando ed è già diventata negativa in Italia (-1% anno su anno a febbraio a causa dell’inflazione e dei tassi in aumento), un punto che per ora non desta preoccupazione in Kbw dal momento che «anche la crescita dei prestiti è contenuta… (questo significa fra l’altro meno potenziali crediti in sofferenza, ndr) e le banche hanno solide posizioni di liquidità».

Kbw preferisce, fra le large cap del Sud Europa, Unicredit e il Santander e fra le mid cap Bper e in linea generale l'Italia rispetto alla Spagna «principalmente perché pensiamo che le banche italiane siano state caute con la loro guidance sui beta dei depositi».

Intesa, Unicredit, Mediobanca, Bper, attese per il primo trimestre

Kbw si attende quindi 3,3 miliardi di utile dalle quattro banche italiane nel primo trimestre, nello specifico:
  • Intesa Sanpaolo, 1,481 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 1,009 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating ouperform, target price 2,39 euro:
  • Unicredit, 1,390 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 0,274 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating outperform, target price 18,82 euro;
  • Mediobanca Securities 0,214 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 0,19 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating underperform, target price 9,42 euro;
  • Bper Banca 0,238 miliardi (utile gennaio-marzo 2023); 0,110 miliardi (utile 2022 primo trimestre), rating underperform, target price 9,40 euro;
Orario di pubblicazione: 17/04/2023 08:42
Ultimo aggiornamento: 17/04/2023 14:44
 
Questa invece è diretta:

Mediobanca, in vista un trimestre a luci e ombre. Akros: buy sul titolo, il dividendo atteso rende il 9%
Mediobanca, in vista un trimestre a luci e ombre. Akros: buy sul titolo, il dividendo atteso rende il 9%

MERCATI AZIONARILeggi dopo

Mediobanca, in vista un trimestre a luci e ombre. Akros: buy sul titolo, il dividendo atteso rende il 9%​

di Francesca Gerosa (MF)

Banca Akros si aspetta una forte performance operativa nel terzo trimestre fiscale 2022-2023. Il capitale si confermerà solido, ma aumenteranno i costi operativi e le svalutazioni dei prestiti​


In vista un trimestre a luci e ombre per Mediobanca. Piazzetta Cuccia pubblicherà i risultati del terzo trimestre fiscale 2022-2023 il prossimo 11 maggio. Banca Akros, in una nota di oggi, dice di aspettarsi numeri forti e resilienti. In particolare, ha stimato una forte performance operativa nel trimestre con un utile netto in crescita del 13,2% a 215 milioni di euro dai 190 milioni del terzo trimestre 2021/2022 (293 milioni nel secondo trimestre 2022/2023).

Ricavi e utile sono visti crescere a due cifre nel trimestre


Anche i ricavi totali sono visti crescere a due cifre: +12,1% anno su anno a 771 milioni grazie all’incremento del 20% del margine di interesse a 447 milioni, all’aumento dei prestiti e all’ottimizzazione dei finanziamenti. Invece, le commissioni nette dovrebbero calare dell’1,5% anno su anno a 199 milioni a causa della debolezza della divisione Corporate & Investment Banking (CIB) in seguito a un precedente trimestre molto forte, mentre le entrate da trading sono attese piatte anno su anno a 35 milioni e il contributo delle partecipate (principalmente Generali) è stimato pari a 90 milioni (78 milioni un anno fa).

In aumento i costi operativi e le svalutazioni dei prestiti


Inoltre, Banca Akros si aspetta che i costi operativi salgano del 9,3% anno su anno a 354 milioni (324 nel terzo trimestre 2021/2022) a causa delle assunzioni e degli investimenti, portando a un utile operativo lordo di 417 milioni (364 milioni nel terzo trimestre 2021/2022), +15% anno su anno con un ratio cost/income in flessione dell’1% al 46%. Al contempo, le svalutazioni dei prestiti dovrebbero aumentare del 7% anno su anno a 62 milioni (58 milioni nel terzo trimestre 2021/2022) senza, però, nessun deterioramento della qualità del credito.

Capitale sempre forte, rendimento del dividendo stimato al 9%


La posizione di capitale è vista rimanere forte, non distante dal Cet1 ratio del 15,1% phased-in e del 14% fully loaded del precedente trimestre. «La forte performance operativa dimostra ancora una volta la resistenza del business model di Mediobancae quindi confermiamo il rating buy e il target price a 11,5 euro sul titolo», afferma Banca Akros che sull’azione, -0,89% a 9,552 euro in Borsa, mantiene un rating buy e un prezzo obiettivo a 11,50 euro, stimando, a valere sull’intero esercizio 2022/2023, un dividendo in aumento a 0,87 euro per azione (0,75 euro nel 2022) con un rendimento del 9%.

Orario di pubblicazione: 17/04/2023 14:29
Ultimo aggiornamento: 17/04/2023 15:05
 
buon di',mv che arriva correttamente alla mm e fa marcia indierto,importante non perdere area 9,45 x non pregiudicare il tp dei 10,comunque il titolo diventerà pericoloso solo sotto area 9,25
 
buon di',mb che oltrepassa area 9,8 x poi chiuderci vicino,io ho chiuso 1/3 posizione,ora aspetterò chiusura gap x chiudere l altro terzo mentre l ultimo terzo lo terrò x almeno area 10,5
 
buon di' gg transitoria ieri x mb,rimango in attesa dei miei tp o area 10,1 x chiudere metà dei pz posseduti o area 9,6 x ricompera dei pz dati a 9,8
 
Buongiorno, la prima news che ci riguarda:

Mediobanca: nuovo fondo in arrivo per la Sgr (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Un fondo multi-asset arricchisce l'offerta di Mediobanca sgr, societa' di gestione di Piazzetta Cuccia. Il comparto Step in Global Balanced Esg Allocation, classificato articolo 8 (compatibile con i criteri Esg) secondo il regolamento europeo Sfdr, e' stato affidato in delega di gestione a Morgan Stanley e si configura come un fondo di fondi. Si pone l'obiettivo di accrescere il valore dell'investimento attraverso il progressivo incremento della componente azionaria prevista nei primi tre anni. Per farlo, scrive MF-Milano Finanza, sara' adottata per l'intera durata una politica di allocazione attiva e di medio-lungo periodo. "Si tratta di un prodotto step-in che progressivamente trasferira' l'investimento iniziale dall'obbligazionario all'azionario, piu' volatile per natura", spiega Emilio Franco, ad di Mediobanca sgr. "Il portafoglio", conclude, "e' gestito sulla base di analisi che integrano i criteri Esg, ormai imprescindibili, a quelli finanziari". Il comparto e' disponibile per la sottoscrizione attraverso le reti distributive di CheBanca! e Mediobanca Private Banking. red fine MF-DJ NEWS

21/04/2023 08:21
 
buon di' e buon inizio settimana,importante la tenuta di area 9,6.-9,65,sotto avremo correzione di almeno 20 cent,tp alto sempre chiusura gap e poi area 10,1
 

Azioni, l’utile cumulato delle banche italiane nel primo trimestre 2023 sfiorerà i 4 miliardi. Ecco perché Deutsche Bank promuove Mediobanca​

di Francesca Gerosa

Nel primo trimestre i miglioramenti della qualità del credito contribuiranno a stabilizzare il costo del rischio su un livello molto più basso di quello registrato nelle precedenti recessioni. Banca per banca chi batterà il consenso a livello di utile. I consigli per gli acquisti di Deutsche Bank​


Azioni, l’utile cumulato delle banche italiane nel primo trimestre 2023 sfiorerà i 4 miliardi. Ecco perché Deutsche Bank promuove Mediobanca - MilanoFinanza News

Perché Deutsche Bank promuove Mediobanca



Nel report Deutsche Bank ha alzato la raccomandazione su Mediobanca da sell a hold, in quanto il titolo ha raggiunto il prezzo obiettivo a 9,8 euro. Il broker ha un rating hold anche su Bper Banca (target price a 3 euro), Banca popolare di Sondrio(target price a 5,4 euro) e Mps (target price a 3 euro). Invece, consiglia l’acquisto(buy) di Banco Bpm con un prezzo obiettivo a 5,4 euro, Credem (target price a 9,3 euro), Intesa Sanpaolo (target price a 3,2 euro) e Unicredit (target price a 20,2 euro). «Riteniamo che una valutazione per somma delle parti sia la più appropriata per Mediobanca, date le significative differenze nella crescita degli utili e nella volatilità delle attività del gruppo con il risultato di diversi livelli di multipli di mercato che vanno dalle 6 volte per le funzioni di holding alle 10 per la gestione patrimoniale», si legge nel report. I rischi di upside, conclude Deutsche Bank, includono un'accelerazione più forte del previsto nell'attività di investment banking e dei volumi nel settore del credito al consumo e una politica di remunerazione degli azionisti più forte del previsto. I rischi al ribasso includono anche il potenziale overhang (eccesso di carta sul mercato) rappresentato dal rischio che alcuni importanti azionisti decidano di ridurre la loro partecipazione in Piazzetta Cuccia.
Stralcio:
 
buon di',mb che testa area 9,6 x poi recuperare ,livello chiave che se perso ci proietterebbe verso area 9,4,dove ricostituirei in toto l esposizione
 
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