Mediobanca: assist dalla Ue (MF)
ROMA (MF-DJ)--Nel testo di Basilea 3 approvato martedi' dall'Ecofin c'e' una norma che riguarda anche la partecipazione di Mediobanca in Generali. Le nuove regole Ue consentiranno alle banche che hanno quote nelle assicurazioni di mantenere lo sconto patrimoniale sulle partecipazioni (noto come Danish Compromise) a tempo indeterminato, non piu' fino al 31 dicembre 2024. Di conseguenza Mediobanca non avra' piu' una pressione patrimoniale a ridurre la quota in Generali, oggi pari al 12,8% del gruppo assicurativo. Il beneficio sul capitale sarebbe di 110 punti base. Dopo il via libera del Consiglio, per l'approvazione definitiva e' ora necessario l'ok del Parlamento Ue. Cos' e' il Danish Compromise. Tutto nasce nel 2012 durante la presidenza danese del Consiglio (da qui il nome Danish Compromise), quando e' stato consentito alle banche con quote nelle assicurazioni, come Mediobanca in Generali, di non dedurre la partecipazione dal capitale ma di ponderarla al 370%. Questo ha implicato uno sconto sul capitale di vigilanza per Mediobanca e per gli istituti europei nella stessa situazione. Nel 2018 questa possibilita' e' stata rinnovata fino al 31 dicembre 2024. Sempre nel 2018 e' stato deciso che si tratta di fatto di una facolta' della banca a determinate condizioni, non piu' delle autorita' di vigilanza europee. La Bce per esempio durante la presidenza Nouy voleva impedire l'uso del Danish compromise. Adesso, con l'approvazione del Consiglio Ue al testo europeo di Basilea, e' previsto (articolo 495a, paragrafo 3) che la modifica nel conteggio del capitale non sia piu' provvisoria ma diventi definitiva per le quote detenute da almeno sei anni, senza andare oltre il livello posseduto a fine 2012. In sostanza Mediobanca potra' mantenere a tempo indeterminato l'opzione danese sulla partecipazione detenuta in Generali dal 2012 (allora era attorno al 13,2%), senza piu' la spinta a ridurre la quota per evitare una penalizzazione sul capitale. Secondo gli ultimi dati al 30 settembre, il capitale Cet1 di Mediobanca phased-in (che include il beneficio del Danish compromise) e' al 15,1%, mentre quello fully loaded (senza Danish Compromise) e' al 14%. La banca quantifica l'impatto del Danish Compromise in 110 punti base. La novita' sulle quote assicurative nelle banche non e' l'unica di rilievo nel testo di Basilea 3 approvato dall'Ecofin. Come riportato da MF-Milano Finanza del 9 novembre, e' stato esteso fino al 2025 lo scudo patrimoniale sui titoli di Stato detenuti dalle banche, in scadenza a fine anno. In dettaglio e' stato prolungato per tre anni il filtro prudenziale che permette di non considerare a livello patrimoniale le variazioni di prezzo dei titoli detenuti nella categoria "Fair value through Other Comprehensive Income" dove sono inseriti in gran parte i bond disponibili per la vendita, circa la meta' del portafoglio complessivo sui bond pubblici. Cosi' il patrimonio delle banche sara' meno volatile rispetto a eventuali scossoni sui titoli di Stato. Per le tempistiche legate all'approvazione del Parlamento Ue, la norma potrebbe entrare in vigore nel secondo semestre dell'anno prossimo. Inoltre il testo del Consiglio Ue ha invitato l'Eba a rivedere le linee guida sui crediti ristrutturati (ora considerati non-performing se il valore cambia di piu' dell'1%), come piu' volte chiesto dall'Abi. Inoltre c'e' una novita' che riguarda gli interessi di minoranza delle banche controllate (non al 100%) da holding. A determinate condizioni, sara' possibile escludere la holding dal perimetro di consolidamento. Cosi' sara' eliminato lo svantaggio per queste banche che oggi possono considerare in misura limitata nel patrimonio di vigilanza gli azionisti di minoranza della holding. Piu' in generale le ultime norme di Basilea 3 vogliono contrastare l'uso eccessivo dei modelli interni delle banche. In Europa ci sono state alcune concessioni, criticate dalla Bce, sulle esposizioni verso imprese prive di rating (norma gradita soprattutto dalla Germania) e sui mutui a basso rischio (come richiesto soprattutto dalla Francia). La maggior parte delle norme entrera' in vigore dal 2025. rov (fine) MF-DJ NEWS
11/11/2022 08:22