Banche, 4 le italiane consigliate da Citi ma solo 2 offriranno un rendimento del capitale sopra l’11% nel 2024
di Francesca Gerosa
Una sola la top pick di Citi: Intesa Sanpaolo (rating buy e target price a 2,65 euro). Una sola la banca che ha il potenziale per raddoppiare, quasi, la redditività nel 2024
Intesa
Sanpaolo è la top picks (rating buy e target price a 2,65 euro) di Citi tra le
banche italiane, in quanto la sua redditività beneficerà dell'aumento dei tassi e delle sue azioni di efficienza e di de-risking (ratio Npl all’1,2% vicino al target dello 0,8% e riduzione dello stock di Npl di circa 3,9 miliardi di euro nell'ultimo anno). “Prevediamo un aumento di oltre il 20% anno su anno dell’utile operativo lordo dopo gli accantonamenti
nel 2023 grazie all'aumento del margine di interesse e al focus sull’efficienza per mitigare l'impatto dell'inflazione e degli investimenti IT”, si legge in una nota di Citi raccolta da milanofinanza.it.
Citi: il Rote di Intesa Sanpaolo salirà al 12,7% nel 2024
Al contempo, Citi si aspetta che il ritorno di capitale sarà guidato dalla redditività e dalla generazione di capitale (la banca ha previsto un utile netto di oltre 4 miliardi di euro per il 2023), anche in considerazione del
forte de-risking in Russia. L’istituto di credito ha annunciato un acconto sul dividendo di 1,4 miliardi di euro da pagare a novembre, circa il 30% in più rispetto al livello minimo indicato quest’estate. Tanto che Citi ha previsto un Rote, rendimento del patrimonio netto tangibile, del 10,2% alla fine di quest’anno che salirà all’11,4% nel 2023 e al 12,7% nel 2024.
Apprezzato di Unicredit l’approccio prudente sulla qualità del credito
Non starà al passo Unicredit (Roe del 6,1% nel 2022, del 7% nel 2023 e dell’8,6% nel 2024), comunque coperta con un rating buy e un target price a 15,5 euro da Citi. “
Unicredit è uno dei nostri titoli preferiti in Italia grazie alla redditività e alla tenuta del capitale anche in un contesto più difficile, al rendimento del capitale e alla valutazione attraente”, si legge nella nota di Citi. L’istituto, ha proseguito Citi, ha una forte posizione di capitale, che gli consente di ottenere generosi rendimenti, e continua ad avere un approccio prudente in merito alla qualità del credito per prepararsi all'impatto del rallentamento macroeconomico. Non mancano
alcuni rischi tra cui l’esposizione residua alla Russia.
La diversità di Mediobanca, un pregio
Citi ha anche un rating buy con un prezzo obiettivo a 12 euro su
Mediobanca, istituto in grado di sfruttare la sua posizione di leadership nel Corporate & Investment Banking e di rafforzare la sua posizione nel wealth management e nel credito al consumo per ottenere risultati migliori a livello di redditività e continuare a ottenere
solidi rendimenti a livello di capitale: Citi si aspetta un Rote del 9,7% nel 2022, del 10,6% nel 2023, dell’11,1% nel 2024 e del 9,5% nel 2025. “Riteniamo che
Mediobanca sia diversa dalle altre banche italiane che copriamo, dato il potenziale miglioramento del Rote grazie all'aumento della redditività della divisione Corporate & Investment Banking, allo sviluppo dell'offerta nel wealth management attraverso la crescita organica e nuove acquisizioni, nonché alla ripresa del credito al consumo”, ha spiegato Citi.
Bper ha il potenziale per migliorare la redditività al 7% nel 2024 dal 4%
Infine, c’è la più piccola
Bper Banca (buy e target price a 2,60 euro, Rote al 6,7% nel 2022, al 7,8% nel 2023 e al 9,1% nel 2024). “Consigliamo l’acquisto di
Bper in virtù dei potenziali
benefici derivanti dall'acquisizione recentemente completata di Banca Carige e del potenziale miglioramento della redditività legato alle azioni in corso di attuazione da parte del management: de-risking, aumento della penetrazione dell’asset management, gestione della liquidità, slancio commerciale ed efficienza dei costi”, ha elencato Citi, ritenendo che
Bper abbia il potenziale per migliorare la redditività al 7% circa nel 2024 dal 4% circa del 2021 e la chiara esecuzione delle azioni pianificate e il contesto macroeconomico saranno i principali fattori trainanti di questo risultato. Gli sviluppi in materia di M&A sono anch'essi un fattore chiave da considerare, visto il potenziale consolidamento nel settore
Orario di pubblicazione:
21/12/2022 14:49
Ultimo aggiornamento:
21/12/2022 15:38