Metodologie per risparmiare, stile di vita, consigli e suggerimenti! Cap. 3

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sta cosa del gonfiore alle gambe credo si tratti di un mito, la temperatura di esercizio è molto bassa e costante, non è che il pavimento scotta, neanche te ne accorgi. Attualmente credo rimanga il sistema che va per la maggiore anche se sta prendendo piede anche il riscaldamento a soffitto, anche per la funzione non citata di liberare lo spazio occupato dai radiatori, cosa non di poco se consideriamo la metratura standard delle case moderne. Tuttavia non si parla mai di fare un impianto a pavimento per finalità di risparmio energetico. L'impianto a pavimento lo fai se devi ristrutturare casa da zero.
 
ma il riscaldamento a pavimento è la serpentina sopra la quale viene installato il pavimento? Ricordo che andava di moda negli anni '60 ma poi l'hanno abbandonata perché tanti lamentavano gonfiore alle gambe e soprattutto perché anche per una banale manutenzione bisognava sollevare il pavimento... :cool::bye:

Sono passati decenni da allora. Innanzitutto ad oggi è molto più resistente e più facilmente riparabile (la serpentina è sfilabile e resiste molto meglio alla pressione dell'acqua). Ad oggi non c'è casa nuova che non usi pavimenti radianti (così si chiamano in gergo tecnico).
Si risparmia anche in termini di spazio.
 
sta cosa del gonfiore alle gambe credo si tratti di un mito, la temperatura di esercizio è molto bassa e costante, non è che il pavimento scotta, neanche te ne accorgi. Attualmente credo rimanga il sistema che va per la maggiore anche se sta prendendo piede anche il riscaldamento a soffitto, anche per la funzione non citata di liberare lo spazio occupato dai radiatori, cosa non di poco se consideriamo la metratura standard delle case moderne. Tuttavia non si parla mai di fare un impianto a pavimento per finalità di risparmio energetico. L'impianto a pavimento lo fai se devi ristrutturare casa da zero.

Personalmente non tollero il riscaldamento a pavimento.
Mi sembra di stare sui carboni ardenti.
Non potrei mai abitare una casa con riscaldamento a pavimento.
Tra l'altro lo ritengo innaturale per il proprio benessere.
 
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Personalmente non tollero il riscaldamento a pavimento.
Mi sembra di stare sui carboni ardenti.
Non potrei mai abitare una casa con riscaldamento a pavimento

che esagerazione. non si arriva mai a quel livello di calore (a dirla tutta già a 20 gradi inizia a far troppo caldo). anche perché basta molto meno per scaldare alla grande.
il calore che si sente è in genere un piacevole tiepido sullo stile del legno parquet.
se con il parquet ti sembra di stare sui carboni ardenti è una strana malattia ma ti posso anche credere :D, in caso contrario è un'idiozia.
 
Sono passati decenni da allora. Innanzitutto ad oggi è molto più resistente e più facilmente riparabile (la serpentina è sfilabile e resiste molto meglio alla pressione dell'acqua). Ad oggi non c'è casa nuova che non usi pavimenti radianti (così si chiamano in gergo tecnico).
Si risparmia anche in termini di spazio.

Ma come si fa a sfilare? Viene lasciato un foro nel pavimento? E cmq, per una stanza di 15mq (3mx5m) la serpentina deve essere parecchio lunga tipo 30/40m... quando la casa è arredata dove la metti quando la sfili? (Semplice curiosità)
 
Ma come si fa a sfilare? Viene lasciato un foro nel pavimento? E cmq, per una stanza di 15mq (3mx5m) la serpentina deve essere parecchio lunga tipo 30/40m... quando la casa è arredata dove la metti quando la sfili? (Semplice curiosità)

Forse mi sono espresso male. Intendevo dire che nel remoto caso in cui ci fosse una perdita, la si individua con la Termografia e si buca il pavimento solo nel punto della perdita, a quel punto si interviene sfilando solo la parte della serpentina danneggiata e si rimette tutto apposto (intendevo dire che non bisogna sostituirla tutta e quindi rifare tutto il pavimento). Non sempre bisogna bucare comunque, a volte bastano interventi con materiali autosigillanti per piccolissime perdite.
Oltretutto sono casi rarissimi ad oggi... Si usano infatti materiali di altissima qualità, polimeri multistrato molto resistenti, che possono sopportare pressioni molto più alte di quelle di esercizio.
In definitiva è raro che un pavimento radiante dia problemi ma anche nel peggiore dei casi la riparazione è solo leggermente più invasiva rispetto a quella dei termosifoni.
 
Intendevo dire che nel remoto caso in cui ci fosse una perdita, la si individua con la Termografia e si buca il pavimento solo nel punto della perdita, ...

Esattamente quello che diceva il mio idraulico intervenuto per una perdita nella colonna di scarico in cucina, poi ha buttato giù la parete intera per trovarla.
 
Esattamente quello che diceva il mio idraulico intervenuto per una perdita nella colonna di scarico in cucina, poi ha buttato giù la parete intera per trovarla.

ok, allora che facciamo tutti i tubi fuori così nel remoto caso in cui si rompano sono facilmente riparabili senza bucare? Perché l'alternativa è quella, tra l'altro hai pure avuto un problema di perdite senza alcun riscaldamento a pavimento... I problemi possono capitare, non sono così comuni nei pavimenti radianti (anzi tutto il contrario) e sistemi per sistemare più facilmente esistono (non sono infallibili ma nulla lo è a questo mondo).

Piccola considerazione, mai letto così tanti contrari al riscaldamento a pavimento come qui... in generale è uno dei sistemi più utilizzati negli appartamenti moderni (ho visto tantissimi alloggi nuovi e tutti tranne uno usavano questo sistema), uno dei più richiesti perché permette un risparmio energetico non indifferente a fronte di un riscaldamento dell'ambiente molto uniforme, uno dei sistemi che richiede meno manutenzione in assoluto e anche uno dei più costosi da installare (non a caso era esclusiva degli appartamenti "premium" in costruzione o costruiti da poco).

Tra coloro che lo hanno che conosco non ce n'è uno che se ne sia lamentato.
Ho letto che negli anni 60 li facevano in maniera differente e avevano problemi di pressione quello sì... per questo in italia sono così poco diffusi. Ma quei problemi appartengono al passato remoto.
Capisco ancora chi dice "il gioco non vale la candela" per un problema di costi... rifare il pavimento non è un costo da poco e da parecchi disagi (anche se parenti che l'hanno fatto in case vecchie sono rimasti contenti)... ma preoccuparsi di eventuali future perdite (evento raro che comunque ci può essere a prescindere dai pavimenti radianti che oltretutto usano materiali di ottima qualità) o di bruciarsi i piedi (cosa impossibile) non ha alcun senso.
 
Profitto per chiedere: come fa ad essere efficiente il riscaldamento a soffitto?

Non c'è il principio che il calore va in alto?
 
Profitto per chiedere: come fa ad essere efficiente il riscaldamento a soffitto?

Non c'è il principio che il calore va in alto?

Che intendi con "riscaldamento a soffitto"? Intendi i condizionatori da parete? Se si, uno dovrebbe tenerli con le alette verso il basso quando sono su caldo, così che l'aria si misceli con quella fredda presente in basso.
 
ok, allora che facciamo tutti i tubi fuori così nel remoto caso in cui si rompano sono facilmente riparabili senza bucare? Perché l'alternativa è quella, tra l'altro hai pure avuto un problema di perdite senza alcun riscaldamento a pavimento... I problemi possono capitare, non sono così comuni nei pavimenti radianti (anzi tutto il contrario) e sistemi per sistemare più facilmente esistono (non sono infallibili ma nulla lo è a questo mondo).

Piccola considerazione, mai letto così tanti contrari al riscaldamento a pavimento come qui... in generale è uno dei sistemi più utilizzati negli appartamenti moderni (ho visto tantissimi alloggi nuovi e tutti tranne uno usavano questo sistema), uno dei più richiesti perché permette un risparmio energetico non indifferente a fronte di un riscaldamento dell'ambiente molto uniforme, uno dei sistemi che richiede meno manutenzione in assoluto e anche uno dei più costosi da installare (non a caso era esclusiva degli appartamenti "premium" in costruzione o costruiti da poco).

Tra coloro che lo hanno che conosco non ce n'è uno che se ne sia lamentato.
Ho letto che negli anni 60 li facevano in maniera differente e avevano problemi di pressione quello sì... per questo in italia sono così poco diffusi. Ma quei problemi appartengono al passato remoto.
Capisco ancora chi dice "il gioco non vale la candela" per un problema di costi... rifare il pavimento non è un costo da poco e da parecchi disagi (anche se parenti che l'hanno fatto in case vecchie sono rimasti contenti)... ma preoccuparsi di eventuali future perdite (evento raro che comunque ci può essere a prescindere dai pavimenti radianti che oltretutto usano materiali di ottima qualità) o di bruciarsi i piedi (cosa impossibile) non ha alcun senso.

e ti pare.... semmai impreca in solitario
Dopo aver fatto una oculata scelta (a priori), lamentarsi significa aver fallito.
Il problema è proprio il riscaldamento uniforme, rimani prigioniero. Se vuoi tenerti i piedi al fresco anche d'inverno non hai un posto dove stare.
E se hai in casa una persona anziana che ha sempre freddo, e devi alzare la temperatura come negli ambienti protetti tipo ospedale, poi ti accorgerai che non è così bello avere il pavimento caldo
 
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Che intendi con "riscaldamento a soffitto"? Intendi i condizionatori da parete? Se si, uno dovrebbe tenerli con le alette verso il basso quando sono su caldo, così che l'aria si misceli con quella fredda presente in basso.


No intendo quei pannelli che vengono proposti a soffitto, oppure quegli impianti tipo pavimento che però verrebbero messi a soffitto
 
No intendo quei pannelli che vengono proposti a soffitto, oppure quegli impianti tipo pavimento che però verrebbero messi a soffitto

Ah, intendi quelli radianti? Riscaldano per irraggiamento, quindi non riscaldano l'aria in sé ma le cose presenti nella stanza.
 
ok, allora che facciamo tutti i tubi fuori così nel remoto caso in cui si rompano sono facilmente riparabili senza bucare? Perché l'alternativa è quella, tra l'altro hai pure avuto un problema di perdite senza alcun riscaldamento a pavimento... I problemi possono capitare, non sono così comuni nei pavimenti radianti (anzi tutto il contrario) e sistemi per sistemare più facilmente esistono (non sono infallibili ma nulla lo è a questo mondo).

Piccola considerazione, mai letto così tanti contrari al riscaldamento a pavimento come qui... in generale è uno dei sistemi più utilizzati negli appartamenti moderni (ho visto tantissimi alloggi nuovi e tutti tranne uno usavano questo sistema), uno dei più richiesti perché permette un risparmio energetico non indifferente a fronte di un riscaldamento dell'ambiente molto uniforme, uno dei sistemi che richiede meno manutenzione in assoluto e anche uno dei più costosi da installare (non a caso era esclusiva degli appartamenti "premium" in costruzione o costruiti da poco).

Tra coloro che lo hanno che conosco non ce n'è uno che se ne sia lamentato.
Ho letto che negli anni 60 li facevano in maniera differente e avevano problemi di pressione quello sì... per questo in italia sono così poco diffusi. Ma quei problemi appartengono al passato remoto.
Capisco ancora chi dice "il gioco non vale la candela" per un problema di costi... rifare il pavimento non è un costo da poco e da parecchi disagi (anche se parenti che l'hanno fatto in case vecchie sono rimasti contenti)... ma preoccuparsi di eventuali future perdite (evento raro che comunque ci può essere a prescindere dai pavimenti radianti che oltretutto usano materiali di ottima qualità) o di bruciarsi i piedi (cosa impossibile) non ha alcun senso.

Cambia la tecnologia ma il problema è sempre lo stesso: casa nuova, nessun problema ma dopo 10-15 anni chi se la compra mette nel prezzo che dovrà bucare il pavimento e non semplicemente cambiare calorifero... Che poi, il calorifero lo trovo parecchio più pratico (a me piace appoggiarci le mani o cose da scaldare e mi piace anche il rito di versare acqua negli evaporatori).
 
Tra coloro che lo hanno che conosco non ce n'è uno che se ne sia lamentato.

Io non ho il riscaldamento a pavimento ma posso raccontare le lamentele del mio vicino del piano di sopra che invece ce l'ha (hanno costruito la palazzina prevedendo tale tipologia di riscaldamento solo per gli ultitmi piani mansardati).
Non fa che lamentarsi che deve lasciare acceso anche quando non è in casa perchè altrimenti perde la temperatura e si lamenta anche delle bollette che da quando ha comprato questo appartamento sono lievitate pesantemente (e chissà adesso con i rincari del gas...).
Oltre a questo ha freddo nelle giornate d'inverno e posso dire che ha ragione essendo stato da lui e avendo percepito di persona la netta differenza di calore tra il suo appartamento ed il mio che invece ha radiatori tradizionali.
Abbiamo concluso che probabilmente essendo il suo appartamento molto esposto non si riescono a compensare le dispersioni.
Altra nota dolente, il rumore!
E' letteralmente un infermo e non capisco perchè nessuno ne parli.
Durante il funzionamento si sentono continui sibili, ronzii intermittenti e addirittura fischi assimilabili a quelli di un bollitore che raggiunge la temperatura.
Mi sono lamentato anche io dal piano di sotto per questo casino assurdo e ha chiamato più volte i tecnici che hanno addebitato la cosa al sistema di valvole smistatrici e alla velocità dell'acqua nei tubi.
Numerosi interventi ma problema mai sanato completamente, la sera nel silenzio è un inferno per le orecchie perchè non è un rumore forte ma un sibilo continuo e fastidiosissimo.
Il tecnico ci ha anche detto che è un problema che lamentano molti suoi clienti che hanno questa tipologia di impianti e quando si presenta difficilmente se ne viene a capo.
 
In definitiva il mio parere è che se si parla di risparmio il riscaldamento a pavimento non è la scelta più indicata.
Costi di installazione, manutenzione, bollette ed eventuali interventi di riparazione sono molto più alti di quelli di un riscaldamento tradizionale.
Senza contare che serve anche impegnare 10cm di pavimento che riducono la volumetria sfruttabile dell'appartamento.
Anche in termini di efficienza un riscaldamento tradizionale con valvole termostatiche sui singoli radiatori secondo me è estremamente più semplice da gestire e molto più economico in termini di consumi.
Dimenticavo un'altra controindicazione indesiderata e che ho potuto testare personalmente.
Negli apprtamenti in condominio il volume di vuoto che è presente sotto al pavimento per l'alloggiamento delle tubazioni amplifica qualsiasi rumore proveniente dai piani superiori compreso il semplice calpestio, producendo boati sordi e fastidiosissimi che si aggiungono al rumore di funzionamento descritto nel post precedente.
 
era meglio se non leggevo...ho disfato mezza casa (metà anni 80) per fare il risc. a pavimento... Ohibo...
 
ma quelli che si lamentano del riscaldamento a pavimento hanno mai vissuto dove c'è un impianto fatto (oltre a tarato e gestito) correttamente?
Per me non sapete di cosa state parlando...
 
problemi di rumore di esercizio: è la prima volta che ne sento parlare sinceramente. non vorrei che si tratti di un impianto mal progettato. qual'è il principio per cui si dovrebbero sentire questi sibili e ronzii e rumori da bollitore? anche nell'impianto tradizionale c'è l'acqua calda che passa attraverso i tubi però normalmente non si sente rumore. Tra l'altro la temperatura di mandata dell'impianto a pavimento è bassissima, parliamo di circa 35 gradi, quella degli impianti tradizionali a termosifoni è molto più alta.

circa i rumori da calpestio, quelli si risolvono impiegando oppurtuni tappetini anticalpestio, che dovrebbero essere usati sia negli impianti tradizionali che in quelli a pavimento, poi se per risparmiare non sono stati posati, questo è un altro paio di maniche.

rotture: purtroppo possono succedere a tutti, anche negli impianti tradizionali ci stanno i tubi sotto il pavimento che trasportano l'acqua calda ai termosifoni, certo nell'impianto a pavimento di tubi ce ne sono molti di più ma sinceramente la ritengo una casistica abbastanza remota.

Impianto sempre acceso: chi ha l'impianto a pavimento deve impostare il termostato alla temperatura desiderata e l'impianto deve essere sempre in funzione, si spegne automaticamente al raggiungimento della temperatura impostata. Se uno è abituato viceversa a accendere i termosifoni qualche ora la sera e poi tenere sempre spento di notte e durante il giorno quando si sta fuori allora è possibile che si sperimenti maggiori consumi, ma è anche tutto un altro tipo di benessere. Per queste caratteristiche è un impianto che non ha senso utilizzare nelle seconde case che magari vengono utilizzate solo nei week end o per periodi intermittenti.

circa le temperature differenziate, se l'impianto è progettato bene può prevedere anche diverse zone e quindi possibilità di impostare temperature differenziate tra le varie camere

se parliamo di risparmio energetico, se l'abitudine è cmq quella di tenere temperatura costante in casa, secondo me si può risparmiare un 10%/20%. considerato che per farlo devi distruggere tutta casa, non ha senso catalogarlo come un intervento finalizzato al risparmio energetico. se uno è abituato a accendere la caldaia in modo intermittente, non ci risparmia nulla (anche se il benessere non è comparabile)
 
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ma quelli che si lamentano del riscaldamento a pavimento hanno mai vissuto dove c'è un impianto fatto (oltre a tarato e gestito) correttamente?
Per me non sapete di cosa state parlando...

appunto, al 99% sono impianti progettati male e realizzati peggio.
probabilmente i costruttori tirano al risparmio pagando i progetti e gli idraulici, il risultato sono problemi su problemi.
i caloriferi restano comunque una soluzione ancora valida SE BEN DIMENSIONATI
 
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