chiariamo, io non è che sono contrario al riscaldamento a pavimento, qua si stava parlando prettamente di risparmio energetico, il mio pensiero l'ho esposto più volte ed è il seguente:
Io sono passato da impianto a pavimento nell'appartamento in affitto a impianto a termosifoni nella casa acquistata.
Premesso che il passaggio l'ho fatto una quindicina di anni fa per cui, le tecnologie dell'impianto a pavimento sono sicuramente migliorate comunque, quando ho comprato casa, ho scelto i termosifoni, mettendo il doppio di superficie radiante di quanto calcolato dal termotecnico, essenzialmente per questi motivi:
Consumo di energia elettrica: l'impianto a pavimento aveva 2 o tre pompe che andavano praticamente in continuo e consumavano. ( oggi so che sono migliorate )
Consumo di gas: era più alto dei vicini, che avevano i radiatori, credo semplicemente perchè il mio impianto andava 24/24 anche quando eravamo tutti fuori per lavoro, mentre i vicini lo spegnevano.
Non credo a chi dice che mantenendo la temperatura costante si consuma meno: il secondo principio della termodinamica vale anche per i riscaldamenti, specie con un buon isolamento. Questo poteva avere un senso con le vecchie caldaie a gasolio che, quando partivano, lavoravano con rendimenti infimi. Ora, con le caldaie a gas modulanti il consumo rimane basso anche con frequenti stop and go. Un po come la prima ritmo a carburatori con start and stop , paragonata allo start and stop delle ibride ad iniezione.
Dell'impianto a pavimento rimpiango il tepore diffuso in tutta la casa e la sensazione di calore dal basso che io trovavo piacevole ( ma altri no ).