MFE, Pan-European Group in progress... Cap.1

Netflix per quanto si possa criticarlo produce contenuti, mentre mediaset con Infinity+ a parte qualche serie di basso livello si limita a riciclare film... se non sei d'accordo con me citami una serie degna di nota prodotta da mediaset... con medusa ogni tanto fanno qualche bel film, ma è troppo poco. Sono tutte serie o film a basso budget che vanno bene come tappabuchi.. Mediaset va forte con l'attualità, i reality e alcuni programmi di punta, ma in quanto a serie tv stendiamo un velo pietoso... non riusciranno mai a competere... (mia opinione personale)
Qui l'articolo parla di ciò che pensano i clienti di Netflix dei suoi contenuti, ed il giudizio è negativo!
Produrre cose mediocri tanto per gonfiare la vastità dei contenuti nella piattaforma, non mi sembra un'ottima strategia, mentre produrne molti di meno ma di qualità sì.
Che Infinity non possa competere mi sembra evidente, ma parliamo di oggi, perché domani chissà..
Con fusioni ed acquisizioni anche di case produttrici di contenuti si può anche migliorare in futuro, e sicuramente Pier Silvio se c'è un occasione la coglierà...

Poi in futuro non so quanti di questi cosiddetti giganti esisterà ancora sul mercato, perché hanno tutti l'area streaming che produce perdite, per il momento offrono un servizio in perdita e dunque stanno licenziando e tagliando produzioni di contenuti anche quelli che erano già in cantiere ed avviati..
Giganti sì, ma con i piedi di argilla! O portano lo streaming a produrre utili, oppure perderanno i finanziatori, dato che coi tassi elevati il gioco di indebitarsi per produrre non regge più e se ne sono resi conto direi; inoltre con la crisi economica che ancora deve manifestarsi nel pieno della sua potenza, molte persone taglieranno le spese per gli abbonamenti, se uno ne aveva più di uno poi elimina quello che vede di meno, ma loro dovrebbero campare di abbonamenti + qualche spot per chi ha scelto il pacchetto con pubblicità, auguri.. Netflix prima era l'unica ora invece ha tanta concorrenza, le piattaforme streaming sono aumentate e ciò è evidente dai tasti del telecomando dei nuovi Smart TV, mentre sui vecchi c'era solo il tasto di Netflix..

Cmq chi si abbona ad Infinity+ può anche affiancare all'abbonamento il Channel MGM+(aggiungendo 3,99€ al mese), dove ci sono molte serie interessanti, perché MGM ha anche le serie di Lionsgate...
Io oggi possiedo anche MGM+ oltre ad Infinity+ e con 5,75€ di Infinity(69€ l'anno che pago) + 3,99€ di MGM+ mi esce 9,74€ al mese per averli entrambi e l'abbinamento rende il tutto più completo come vastità di contenuti che offrono.. In più io lo "condivido"(con Netflix devi pagare una quota in più) dividendo le spese e dunque mi esce la metà, e con 4,87€ al mese ho Infinity+ ed MGM+.

Se non ti basta Infinity+, accosti un Channel a 3,99€
 
Io ho sempre detto che bisognerebbe fare questo, come da mio post n°1.773 del precedente forum...

MFE, Pan-European Group in progress...

Ma non mi sembra che da parte dei vari media Europei per ora ci sia mai stato qualcuno che anche solo pensasse di andare nella direzione di una Joint Venture per creare una Piattaforma Streaming Europea in comune che possa aggregare le varie piccole piattaforme "casalinghe" per far sì che unendo le forze si possano avere anche più risorse per creare qualcosa di "rilevante" per poter competere su quel fronte..

E riporto di seguito il post che scrissi tempo fa:



Joint Venture per una piattaforma streaming Pan-Europea
Possiamo e soprattutto dobbiamo andare in questa direzione per poter competere con i Big dello streaming,
dobbiamo creare una piattaforma comune europea che per dimensioni territoriali possa almeno essere presente nei 4 paesi Core d'Europa per poi proseguire con l'espansione nei paesi restanti.
Nel disegno di sotto è racchiuso il nocciolo della creazione di una piattaforma in comune, che coinvolgendo eventualmente anche Canal+ sarebbe davvero di dimensioni europee..
E' il tempo delle collaborazioni, è il tempo di far sul serio, non bisogna perdere tempo in chiacchiere, perché la concorrenza avanza e resteremmo indietro perdendo terreno poi irrecuperabile a vantaggio degli avversari Americani..
Mettere da parte i propri egoismi e creare con investimenti congiunti qualcosa in comune!
Si fa "Pro-quota" ognuno avrà la sua percentuale di possesso della piattaforma, ognuno ci guadagnerà in proporzione alla quota di pertinenza.. Non vedo motivi validi per non farla!

Joint Venture.jpg


E' un dovere farla, è necessario farla, ce la chiedono gli europei!
 
Bene, ho trovato questa news che riguarda il Ceco PPF che ha il 13,10% di Prosiebensat..
Giusto per curiosità..



PPF 2022 i profitti si dimezzano a causa delle perdite dovute all'uscita dalla Russia
30/05/2023 17:55 - RSF

PRAGA, 30 maggio (Reuters) - Il gruppo privato ceco PPF ha registrato martedì un utile netto per l'intero anno 2022 di 140 milioni di euro ($ 154,11 milioni), in calo del 49%. dal 2021 dopo aver contabilizzato le perdite nel primo semestre derivanti dalla sua uscita dalla Russia.

Lo scorso maggio, PPF ha accettato di vendere la sua Russian Home Credit and Finance Bank (HCFB) a un gruppo di investitori. Le operazioni in Russia della società ceca includevano attività nel settore assicurativo, nella gestione immobiliare e nell'industria.

"Gli utili del primo semestre riflettono il significativo effetto negativo delle perdite associate alla nostra uscita dalla Russia", ha dichiarato in una nota l'amministratore delegato di PPF Jiri Smejc.

"L'utile dell'intero anno è il risultato del nostro rimbalzo nella seconda metà dell'anno, che testimonia le grandi prestazioni dei nostri dirigenti e dipendenti".
PPF, controllata dalla moglie del defunto fondatore Petr Kellner, ha affermato che i risultati hanno fornito le basi per la ricerca di nuovi investimenti in Europa e Nord America.

Ha affermato che il suo reddito operativo totale è sceso dell'1,7% lo scorso anno a 5,18 miliardi di euro dai 5,27 miliardi del 2021. Le attività sono diminuite del 5,5% a 39,88 miliardi di euro.

PPF detiene attività dalle telecomunicazioni e dalle stazioni televisive nell'Europa centrale e orientale, alle società immobiliari, di e-commerce e biotecnologiche e alla società di credito al consumo Home Credit attiva principalmente in Asia.

Il gruppo ha ridotto la sua impronta asiatica, principalmente dopo aver visto la sua attività Home Credit ridursi in Cina, e ha lasciato alcuni mercati. Tra i nuovi investimenti, ha acquisito una partecipazione del 13,1% nel gruppo multimediale tedesco ProSiebenSat.1 ( PSM.EQ ) . La scorsa settimana, PPF ha accettato di acquisire una partecipazione del 15% nella società polacca di armadietti per pacchi InPost ( INPST.EQ ) dalla società di private equity Advent International.
 
In Spagna l'altro giorno si è dimesso il Premier ed hanno convocato le elezioni per il 23 Luglio 2023, questo potrebbe danneggiare la raccolta pubblicitaria sul mercato spagnolo, dato che generalmente calano gli spot durante il periodo di campagna elettorale, speriamo di no, ma in genere calano, cmq meglio che si voti a Luglio piuttosto che in autunno, almeno il danno è inferiore se calano le pubblicità in estate..

Spagna, si è dimesso il premier Sànchez: convocate elezioni anticipate per il 23 luglio. "Serve un chiarimento della volontà del popolo" - Il Fatto Quotidiano
 
In Spagna l'altro giorno si è dimesso il Premier ed hanno convocato le elezioni per il 23 Luglio 2023, questo potrebbe danneggiare la raccolta pubblicitaria sul mercato spagnolo, dato che generalmente calano gli spot durante il periodo di campagna elettorale, speriamo di no, ma in genere calano, cmq meglio che si voti a Luglio piuttosto che in autunno, almeno il danno è inferiore se calano le pubblicità in estate..

Spagna, si è dimesso il premier Sànchez: convocate elezioni anticipate per il 23 luglio. "Serve un chiarimento della volontà del popolo" - Il Fatto Quotidiano
Ciao buy-back il crollo di oggi è dovuta a questa notizia?
 
Ciao buy-back il crollo di oggi è dovuta a questa notizia?
Oggi tutte le borse sono scese, credo per via della Cina..

La Cina spaventa i mercati: tonfo delle Borse, che succede?​

Oggi i mercati asiatici crollano e il motivo è la Cina: il dragone mostra ulteriori segnali di debolezza e ritarda la piena ripresa. Cosa succede nelle Borse?


Mercati travolti dalla Cina oggi: il dragone sta trascinando le Borse in rosso dopo nuovi dati macroeconomici poco convincenti sulla tanto attesa crescita dopo il blocco Covid.
Il fattore Cina si aggiunge ad altre incognite che ancora pesano sui mercati, dall’accordo Usa sul tetto al debito a dati macro contrastanti, in attesa delle banche centrali.


La Cina spaventa i mercati: tonfo delle Borse, che succede?
 
Oggi tutte le borse sono scese, credo per via della Cina..

La Cina spaventa i mercati: tonfo delle Borse, che succede?​

Oggi i mercati asiatici crollano e il motivo è la Cina: il dragone mostra ulteriori segnali di debolezza e ritarda la piena ripresa. Cosa succede nelle Borse?


Mercati travolti dalla Cina oggi: il dragone sta trascinando le Borse in rosso dopo nuovi dati macroeconomici poco convincenti sulla tanto attesa crescita dopo il blocco Covid.
Il fattore Cina si aggiunge ad altre incognite che ancora pesano sui mercati, dall’accordo Usa sul tetto al debito a dati macro contrastanti, in attesa delle banche centrali.


La Cina spaventa i mercati: tonfo delle Borse, che succede?
Grazie mille in questi giorni con il lavoro sono full e non so " cosa succede in borsa, mi domando xrò che c'entra con MFEB? Cmq e già... potevo uscire diversamente vabbè...
 
Mfe: vicina alla svolta tedesca (MF)
Oggi 09:10 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--Doveva essere il cavallo vincente per la conquista di un nuovo mercato, quello tedesco. Nei fatti, a distanza di quattro anni dal primo ingresso nel capitale con il 9,6% delle quote di ProsiebenSat da parte dell''ex Mediaset (ora Mfe-MediaforEurope) quel cavallo sembra avere il fiato corto. Per Mfe, salita a piu'' riprese negli anni fino a divenire primo socio con il 28,87% del capitale (25,73% di diritti di voto e strumenti finanziari derivati per 3,14%) l''investimento ha procurato piu'' di un grattacapo. Ora, pero'', potrebbe arrivare la prima svolta grazie all''ingresso nel supervisory board di un consigliere (piu'' un indipendente gradito) rappresentativo di Cologno. MF-Milano Finanza scrive che nella lista dei dei candidati per il consiglio di sorveglianza compaiono infatti Katharina Behrends -dall''autunno scorso general manager per le attivita'' di Mfe nell''area tedesca- e Thomas Ingelfinger (amministratore indipendente), manager di lunga esperienza nel gruppo Beiersdorf e gradito al gruppo di Pier Silvio Berlusconi. Sara'' anche grazie al loro lavoro che si potra'' finalmente provare a incidere su una gestione apparsa piu'' che deludente. Mfe, pur rastrellando azioni nel tempo non ha mai potuto incidere direttamente nella gestione operativa del business. Un primo socio forte si'', ma senza poteri diretti. E intanto, dall''ingresso nel capitale di Mfe, nel maggio del 2019 con 340 milioni investiti per poco meno del 10% del capitale della Tv tedesca, i conti di ProsiebenSat hanno continuato a contrarsi.
 
PPF aumenta la sua partecipazione nella tedesca ProSiebenSat.1 al 15,04%
Oggi 07:30 - RSF
PRAGA, 2 giugno (Reuters) - PPF ha aumentato la sua partecipazione nel gruppo media tedesco ProSiebenSat.1 ( PSM.EQ ) al 15,04% in azioni e strumenti, ha detto venerdì il gruppo di investimento ceco.

"La nostra crescente partecipazione azionaria in ProSiebenSat.1 dimostra che PPF è un investitore a lungo termine e di supporto con una vasta esperienza di trasmissione televisiva che può aggiungere valore alla principale società di media tedesca", ha affermato Didier Stoessel, Chief Investment Officer di PPF.
 

ProSiebenSat.1 Media SE: Rilascio ai sensi dell'art. 43 cpv. 2, 40 cpv. 1 del WpHG [the German Securities Trading Act] con l'obiettivo di una distribuzione a livello europeo​

ProSiebenSat.1 Media SE
ProSiebenSat.1 Media SE: Rilascio ai sensi dell'art. 43 cpv. 2, 40 cpv. 1 del WpHG [the German Securities Trading Act] con l'obiettivo della distribuzione in tutta Europa
01.06.2023 / 17:46 CET/CEST
Diffusione di un annuncio sui diritti di voto trasmesso da EQS News – un servizio di EQS Group AG.
L'emittente è l'unico responsabile del contenuto del presente annuncio.
Silvio Berlusconi ci ha comunicato in data 31 maggio 2023 quanto segue ai sensi dell'art. 43 par. 1 della legge tedesca sul commercio di valori mobiliari:

“ Si fa riferimento alle mie comunicazioni sui diritti di voto ai sensi degli articoli 33 e segg. della legge tedesca sul commercio di titoli (Wertpapierhandelsgesetz – WpHG) del 9 maggio 2023 riguardante ProSiebenSat.1 Media SE.

In data 3 maggio 2023, Mediaset España Comunicación, SA (Madrid, Spagna) è stata fusa con e nella sua controllante MFE-MEDIAFOREUROPE NV (Cologno Monzese, Italia – di seguito MFE) e MFE ha acquisito per successione universale tutte le azioni e gli strumenti relativi a l'emittente precedentemente detenuta da Mediaset España Comunicación, SA Conseguentemente è stata superata la soglia del 15% e del 20% dei diritti di voto rivenienti dalle azioni di ProSiebenSat.1 Media SE detenute direttamente da MFE.

In relazione all'esercizio e alla liquidazione degli strumenti detenuti, è stata superata la soglia del 25% dei diritti di voto rivenienti dalle azioni dell'emittente detenute direttamente da MFE.

Pertanto, prendo atto della presente comunicazione anche per conto delle controllate ciascuna di cui al paragrafo 8 delle comunicazioni relative al diritto di voto del 9 maggio 2023
  • Finanziaria d'investimento Fininvest SpA (Milano, Italia) e
  • MFE-MEDIAFOREUROPE NV (Cologno Monzese, Italia),
notificare ai sensi dell'articolo 43 par. 1 WpHG delle finalità perseguite con l'acquisizione del diritto di voto e della provenienza dei fondi utilizzati per realizzare l'acquisizione come segue:

I. Obiettivi perseguiti con l'acquisizione:
  1. L'acquisizione dei diritti di voto in ProSiebenSat.1 Media SE serve a realizzare obiettivi strategici a lungo termine.
  2. A seconda delle condizioni di mercato, del prezzo delle azioni e delle possibili opzioni sfrategiche e previa approvazione normativa, se del caso, si intende acquisire ulteriori diritti di voto in ProSiebenSat.1 Media SE entro i prossimi dodici mesi mediante acquisto o altro, compresi i diritti di voto soggetti a strumenti già posseduti.
  3. Si intende tenere, nell'interesse di ProSiebenSat.1 Media SE e riflettendo la partecipazione di MFE nell'emittente, discussioni con la società sull'eventuale considerazione di proposte di candidati da parte di MFE per la composizione del consiglio di sorveglianza nel corso della pianificazione della successione del consiglio di sorveglianza. Inoltre, attualmente non si intende esercitare influenza sulla nomina o revoca dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo di ProSiebenSat.1 Media SE, se non attraverso l'esercizio del diritto di voto nell'assemblea generale dell'emittente. A seconda delle future proposte di voto da parte del consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 Media SE per l'elezione dei membri del consiglio di sorveglianza, si può decidere di avvalersi della possibilità di ciascun azionista ai sensi della legge sulle società per azioni di presentare proprie proposte elettorali.
  4. Attualmente non si intende modificare sostanzialmente la struttura del capitale di ProSiebenSat.1 Media SE, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra capitale proprio e debito e la politica dei dividendi.
I l. Ai sensi dell'art. 43 par. 1 inviato. 4 WpHG, si comunica che MFE non ha utilizzato capitale proprio né capitale di debito per finanziare l'acquisizione dei diritti di voto nell'emittente in data 3 maggio 2023, avvenuta per successione universale a seguito della fusione di Mediaset España Comunicación, SA con e in MFE. Per finanziare l'ulteriore acquisizione dei diritti di voto nell'emittente in data 9 maggio 2023, MFE ha utilizzato capitale di debito. Per quanto riguarda la mia persona e Finanziaria d'investimento Fininvest SpA, l'acquisizione è avvenuta per attribuzione del diritto di voto ai sensi dell'art. 1 inviato. 1 n. 1 WpHG. Pertanto, non sono stati utilizzati né capitale proprio né capitale di debito. "

ProSiebenSat.1 Media SE: Release according to Sections 43 para. 2, 40 para. 1 of the WpHG [the German Securities Trading Act] with the objective of Europe-wide distribution | Voting Rights Announcements - EQS News
 
Dopo quest'ulteriore mossa da parte di PPF che si è portato al 15,04% in Prosiebensat, sono ancor più convinto che PPF fa ciò che non possiamo fare noi(scatterebbe l'Opa obbligatoria), e questo va in direzione della futura nostra "mossa" volta a fare in modo che poi tutto fili liscio per quando sarà che lanceremo l'offerta pubblica di acquisto di Prosiebensat, che sia cash o mista o tutta carta contro carta, qui sembra proprio che queste operazioni siano fatte per preparare il terreno prima che tutto avvenga... Ad un certo punto PPF si rivelerà come collaboratore di MFE e porterà la sua quota in adesione all'offerta che sicuramente faremo...


I prezzi bassi di Prosiebensat rendono il tutto più facile e conveniente, finché resteranno tali...

Bisogna approfittarne per accelerare il progetto che inivitabilmente porterà all'acquisizione/fusione col gruppo tedesco, perché noi stiamo facendo il Pan-European Group e dunque ogni mossa è da interpretare in tal senso...


Attendiamo la “Mossa”......


Ripetiamo insieme questa frase:
C'è un Ceco ed un Italiano che però dice di essere anche Spagnolo, che si aggirano nell'azionariato di Prosiebensat...
 
Ultima modifica:

Cairo ha detto:

Serve tax credit per tv di qualità​


Rispondendo alla domanda dei giornalisti sul mercato televisivo, riporta Ansa, l’editore ha sottolineato che “c’è in questo mercato una tv di Stato importante come la Rai che riceve un canone per fare servizio pubblico e potrebbe essere giusto che anche televisioni come La7 e altre abbiano una piccola parte, che testimonia che si fa servizio pubblico”.

Cairo: tax credit per chi fa tv di qualità. Fazio su La7? "Non ci ho provato"

Effettivamente, la Rai non è certamente l'unica a fare un servizio pubblico, Cairo ha ragione nel chiedere che i soldi del canone vengano ripartiti anche con altri che fanno come la Rai il servizio pubblico, ma le richieste di Cairo sono destinate ad essere ignorate, specialmente per il fatto che il canone uscirà dalla bolletta elettrica dal 2024 e l'evasione aumenterà.. Ma anche se restava in bolletta, il canone non lo avrebbero spartito con altre emittenti.. Una cosa è certa, il nesso che la Rai è l'unica che fa servizio pubblico è superato ormai da decenni.

Ma si potrebbe rimediare mantenendo i soldi del canone alla Rai, ma non come servizio pubblico, ma come TV Statale, ma privandola di poter fare pubblicità sui suoi canali, in modo tale che gli introiti pubblicitari che prima andavano alla Rai, vengano travasati alle altre emittenti televisive tra cui Cairo e Mediaset e Discovery e Sky etc..

Vedremo quel che succederà, perché Giorgetti ha detto già che il Canone uscirà dalla bolletta elettrica e che forse si tornerà al vecchio bollettino da pagare. Ma con l'occasione si potrebbe iniziare togliere le pubblicità dai canali della Rai, perché se uno paga, non si capisce perché debba anche vedere delle pubblicità.
Come per gli abbonamenti streaming se uno paga, non ci sono pubblicità.
Abbiamo già assistito agli sprechi che la Rai fa con i soldi del canone, avvantaggiandosene anche per acquisire i diritti dei Mondiali di Calcio dove ha strapagato all'asta pur di sbaragliare la concorrenza, ma i Mondiali li avrebbero cmq trasmessi altri e pagati di meno se la Rai non avesse abusato facendo concorrenza sleale coi soldi del canone che altri non percepiscono.. Voglio vedere se poi con minori introiti dall'anno prox(dato che si tornerà ad evadere la tassa) si potrà più permettere di strapagare i Mondiali o gli Europei di calcio... Quella dei Mondali è stata concorrenza sleale da parte di una Tv Statale, coi soldi nostri..

Se la Rai vuol fare il privato, allora stia alle logiche di mercato, si quoti in borsa e si sottoponga al giudizio del mercato per come spende i soldi.
 

Cairo ha detto:

Serve tax credit per tv di qualità​


Rispondendo alla domanda dei giornalisti sul mercato televisivo, riporta Ansa, l’editore ha sottolineato che “c’è in questo mercato una tv di Stato importante come la Rai che riceve un canone per fare servizio pubblico e potrebbe essere giusto che anche televisioni come La7 e altre abbiano una piccola parte, che testimonia che si fa servizio pubblico”.

Cairo: tax credit per chi fa tv di qualità. Fazio su La7? "Non ci ho provato"

Effettivamente, la Rai non è certamente l'unica a fare un servizio pubblico, Cairo ha ragione nel chiedere che i soldi del canone vengano ripartiti anche con altri che fanno come la Rai il servizio pubblico, ma le richieste di Cairo sono destinate ad essere ignorate, specialmente per il fatto che il canone uscirà dalla bolletta elettrica dal 2024 e l'evasione aumenterà.. Ma anche se restava in bolletta, il canone non lo avrebbero spartito con altre emittenti.. Una cosa è certa, il nesso che la Rai è l'unica che fa servizio pubblico è superato ormai da decenni.

Ma si potrebbe rimediare mantenendo i soldi del canone alla Rai, ma non come servizio pubblico, ma come TV Statale, ma privandola di poter fare pubblicità sui suoi canali, in modo tale che gli introiti pubblicitari che prima andavano alla Rai, vengano travasati alle altre emittenti televisive tra cui Cairo e Mediaset e Discovery e Sky etc..

Vedremo quel che succederà, perché Giorgetti ha detto già che il Canone uscirà dalla bolletta elettrica e che forse si tornerà al vecchio bollettino da pagare. Ma con l'occasione si potrebbe iniziare togliere le pubblicità dai canali della Rai, perché se uno paga, non si capisce perché debba anche vedere delle pubblicità.
Come per gli abbonamenti streaming se uno paga, non ci sono pubblicità.
Abbiamo già assistito agli sprechi che la Rai fa con i soldi del canone, avvantaggiandosene anche per acquisire i diritti dei Mondiali di Calcio dove ha strapagato all'asta pur di sbaragliare la concorrenza, ma i Mondiali li avrebbero cmq trasmessi altri e pagati di meno se la Rai non avesse abusato facendo concorrenza sleale coi soldi del canone che altri non percepiscono.. Voglio vedere se poi con minori introiti dall'anno prox(dato che si tornerà ad evadere la tassa) si potrà più permettere di strapagare i Mondiali o gli Europei di calcio... Quella dei Mondali è stata concorrenza sleale da parte di una Tv Statale, coi soldi nostri..

Se la Rai vuol fare il privato, allora stia alle logiche di mercato, si quoti in borsa e si sottoponga al giudizio del mercato per come spende i soldi.
Mi chiedo perché l’Unione Europea, di solito tanto solerte nel bloccare gli aiuti di Stato, non sia ancora intervenuta con una procedura d’infrazione contro le televisioni sovvenzionate.
 

All3Media in vendita?​

La società di produzione varrebbe 1,2 miliardi di dollari​


WarnerBros. Discovery e Liberty Gobal avrebbero deciso di vendere All3Media. Lo riporta The Daily Telegraph. All3Media è la società di produzione e distribuzione di origine britannica che opera con oltre 50 label. Il gruppo è produttore di The Traitors e Squid Game: The Challenge, show ispirato all’omonima serie sudcoreana. WarnerBros. Discovery e Liberty Gobal avrebbero affidato l’operazione a JP Morgan e valutato All3Media in un miliardo di sterline (1,2 miliardi di dollari). All3Media è di proprietà di WBD e Liberty Global dal 2004.

All3Media in vendita?


All3Media (stilizzato all3media) è una casa di produzione televisiva e multimediale indipendente britannica.
Ha 21 compagnie di produzione e distribuzione sparse tra il Regno Unito, l'Europa, la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti d'America[1]

All3Media - Wikipedia

Mi chiedo, tanto per chiedermelo, se Pier Silvio possa essere interessato ad un' acquisizione di questo tipo, sempre che ne valga la pena..

All3Media genera un utile di 12 mesi prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento e dell'ammortamento di circa 100 milioni di sterline (EBITDA), ha detto una delle fonti.


All3Media, che ospita più di 50 produttori in Gran Bretagna e all'estero, produce una vasta gamma di show pluripremiati, tra cui "The Traitors", "The Tourist" e "Call the Midwife". La Gran Bretagna è responsabile del 35% delle sue entrate, mentre il resto proviene da Nord America, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e altri Paesi.

I proprietari di Liberty Global e Warner Bros Discovery stanno valutando un accordo per All3Media - fonti | MarketScreener

Insomma, in generale potrebbe servire per potenziare i contenuti di Infinity, che sia questa casa di produzione o altra, bisognerebbe valutare l'acquisizione di case produttrici secondo me...
 
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Verso l'assemblea degli azionisti MFE


Assemblea azionisti MFE il 7 Giugno 2023.jpg
 
Per caso sai quale è il prezzo di carico di ProSiebenSat?
Non saprei, ma occhio e croce potrebbe essere intorno ai 12€..
Perché i primi acquisti se non erro li fecero sopra i 13/13,50€ e poi i successivi più in giù e dunque ipotizzo che la media potrebbe essere intorno ai 12 euro, ma è solo un'ipotesi la mia...
 
(*) MFE (MFEA.MI) (MFEB.MI), RAI WAY (RWAY.MI)
Torna l'ipotesi di una fusione tra le società delle torri della Rai e di Ei Towers, partecipata al 40% da Mfe, scrive la Repubblica, accreditando il ritorno in auge del progetto dopo le nuove nomine nell'emittente pubblica.

Rai e Mediaset, torna l’ipotesi di fusione tra le torri​


L'ad Roberto Cecatto pronto a convocare un cda per riaprire il dossier Ei Towers (di cui Mfe ha il 40%) un'operazione di consolidamento industriale che creerebbe importanti sinergie e potrebbe essere gradito anche alla controllante Rai dato che a luglio Roberto Sergio presenterà il nuovo piano industriale

MILANO — Roberto Cecatto, neo amministratore delegato di Rai Way riapre il dossier delle torri, quello che punta a mettere insieme le antenne che trasmettono il segnale della tv pubblica, con quelle della rivale Ei Towers, che ha inglobato l’infrastruttura di Mediaset. L’operazione industriale di consolidamento era stata già studiata dal governo Draghi, che aveva emesso un apposito Dpcm per cambiare lo statuto di Rai Way, e consentire alla Rai di scendere sotto la maggioranza della società quotata a Piazza Affari.

Rai e Mediaset, torna l’ipotesi di fusione tra le torri

Ogni tanto ritorna sui Radar il capitolo Rai Way per poi sparire per mesi...
Intanto Rai Way sale in borsa...

Quotazione Rai Way.jpg
 
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MARKET DRIVER: Rai Way +5%, torna ipotesi deal con Ei Towers
Oggi 12:05 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Rai Way +4,93% a 5,53 euro. La stampa, sottolineano gli analisti di Equita Sim, sostiene che il nuovo Ceo Roberto Cecatto "avrebbe ripreso contatti con la nuova dirigenza di Rai per dare vita all`aggregazione con Ei Towers. L`operazione avrebbe gia'' l`ok del governo Meloni. A breve Cecatto dovrebbe convocare un Cda di Rai Way per illustrare i vantaggi di un`aggregazione con Ei Towers e poi prendere contatti formali con l`azionista Rai. L`operazione", commentano gli analisti, "permetterebbe sinergie di costo e la possibilita'' di liberare risorse verso Rai, che rimarrebbe comunque l`azionista di riferimento. Infatti, entro luglio il nuovo Ceo di Rai Roberto Sergio presentera'' il nuovo piano industriale Rai sullo sviluppo digital, che potrebbe essere finanziato dal maxi-dividendo che potrebbe distribuire Rai Way. Il deal con Ei Towers riteniamo sia il catalizzatore atteso dal mercato sul titolo, perche'' poterebbe a un re-leverage della combined entity anche attraverso un dividendo straordinario (nostra stima di 1,5 euro per azione)". Su Rai Way il rating e'' hold, con prezzo obiettivo a 6,4 euro.



Voglio proprio vedere se questa volta è la volta buona che si fondono con Ei Towers..
 
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