MFE, Pan-European Group in progress...

Stato
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Anche in Germania temono un monopolio Berlusconi

Mfe vuole realizzare una rete di media europei e intende cominciare da ProsiebenSat.1 Per tutelare il pluralismo la politica bavarese è già corsa ai ripari con una legge.

La politica

La comunicazione all’autorità austriaca accende però i riflettori sulla questione, già da tempo sotto l’occhio della politica. Non è un caso che il parlamento bavarese abbia appena approvato una nuova legge che permette di limitare la presenza di un investitore proprio al 25 per cento se a parere della Blm la sua influenza dovesse mettere a rischio l’indipendenza e la pluralità dell’informazione.

Mentre la responsabile economia della Cdu Julia Klöckner spiega che la scalata sarebbe «sconcertante. Deve essere assicurato che le notizie siano riportate in maniera libera e indipendente», dai liberali della Fdp (che sono nel governo Semaforo) spiegano che è importante sapere «che influenza ha oggi e quanta ne avrà in futuro sul gruppo Mfe e se può decidere di dire la sua sui contenuti elaborati dalla redazione».



Anche in Germania temono un monopolio Berlusconi - TvZoom



Insomma se ci fosse a parer loro il rischio e dunque venisse certificato che MFE possa ledere il pluralismo dell'informazione, potrebbero imporci di non avere una partecipazione superiore al 25% di Prosiebensat, il che implicherebbe che potrebbero imporci di vendere le azioni in eccedenza a tale soglia..

Beh non mi pare che MFE in tanti anni che he gestito la Ms Espana, abbia mai ricevuto delle contestazioni da parte dei vari governi che si sono succeduti in Spagna dal punto di vista di ledere la pluralità e l'indipendenza dell'informazione e questo fa curriculum, è già una prova di garanzia, ma nonostante ciò in Germania sono preoccupati..

Ad ogni modo eventualmente per rassicurare la politica tedesca, si potrebbe anche firmare un atto di impegno vincolante che lega un eventuale OPA su Prosiebensat alla garanzia che mai ci intrometteremo ed influenzeremo attraverso i canali Prosiebensat le questioni di politica interna, dando piena libertà di stampa editoriale..

Tante volte basta inserire delle clausole a cui nel caso di trasgressione sia corrisposta una multa consistente e tale da scoraggiare qualsiasi violazione della stessa..

Insomma, giusti i timori dei tedeschi, ma qui noi siamo gli unici che si stanno impegnando nel creare un Polo Europeo dei media, ad oggi l'unico progetto credibile è il nostro, dopo il fallimento del merger tra TF1 con M6, anche se quello era più che altro un consolidamento casalingo in salsa francese, più che un gruppo Pan-Europeo..


Non solo siamo gli unici, ma anche ben piazzati nel sud Europa, dove chiunque voglia creare qualcosa di decente, non potrà che cercare di coinvolgere anche noi, sia in Italia che in Spagna siamo il più grosso gruppo per ricavi ed audience fra le tv free..
 
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Diminuisce il valore dei titoli del comparto Media, e non di poco


Più di 500 miliardi di dollari sono stati cancellati quest'anno dal valore di mercato delle maggiori società di media del mondo a causa dell'avversione degli investitori per la rivoluzione dello streaming, innescando un calo storico dei prezzi delle azioni dei gruppi di radiodiffusione e intrattenimento.

“È stata una tempesta perfetta di notizie negative”, ha dichiarato Michael Nathanson, analista del settore media presso MoffettNathanson. “Copro questo settore da molto tempo e non ho mai visto una raccolta di dati così negativa”. Le azioni della Walt Disney, in calo di circa il 45% quest’anno, si stanno avviando verso il più grande calo annuale in mezzo secolo.

Paramount Global è scesa del 42% quest’anno e Netflix del 52%, mentre Warner Brothers Discovery è crollata del 63% dalla sua creazione quest’anno dalla combinazione di Discovery e WarnerMedia di ATeT.

L’indice Dow Jones Media Titans, che tiene traccia di 30 tra le più grandi società di media del mondo, ha perso il 40% quest’anno, con un valore di mercato totale che si è ridotto da 1,35 a 808 miliardi di dollari.

Il fornitore di musica Spotify è crollato del 69% e lo specialista di video Roku dell’81%. Anche gli inserzionisti sono diventati più riluttanti a promuovere i marchi a causa del rallentamento dell’economia globale.

Diminuisce il valore dei titoli del comparto Media, e non di poco - TvZoom

Insomma non è che MFE è scesa in borsa, mentre gli altri facevano invece chissà quali performance.. L'andazzo è stato un po' comune a tutti i titoli del settore media..
Poi, chi più chi meno, ma è stato un 2022 eccezionalmente nefasto per le quotazioni..

Quotazioni che certamente essendo scese consistentemente, potrebbero rappresentare delle occasioni di investimento, perché poi alla fine l'eccesso di ribasso andrà un po' riequiliberato se appunto non è giustificato dai fondamentali, quando il mercato prenderà atto di ciò, comincerà a puntare sui media comprando anche le nostre azioni.


Se non lo farà il mercato, lo faremo noi!!
 

Corsa a quattro per la nuova Champions in tv in Italia

La nuova Champions League cerca casa anche in Italia. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, a partire dal 16 gennaio del nuovo anno sarà lanciato il bando per i diritti televisivi della massima competizione europea per club in relazione al ciclo triennale 2024-2027.

Con la nuova Champions aumenterà il numero di squadre partecipanti, che passerà dall’attuale 32 a 36. Le partite totali cresceranno invece da 125 a 189. Questo perché ogni squadra scenderà in campo due volte in più nella fase a gironi (girone unico in questo caso) e perché in aggiunta è previsto che le prime otto classificate volino direttamente agli ottavi di finale, mentre le formazioni dal 9° al 16° posto si sfideranno in playoff di andata e ritorno per accedere alla fase a eliminazione diretta.


I broadcaster che si aggiudicheranno la trasmissione dei match potranno così contare su un maggior numero di partite rispetto a ora, motivo per cui la UEFA si attende maggiori ricavi grazie al nuovo format.

Per quanto riguarda le emittenti interessate, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza Sky dovrebbe essere della partita (l’emittente già detiene i diritti della competizione per 121 match a stagione fino al 2024). Stesso discorso per Amazon, soddisfatta del lavoro fatto finora con la Champions in Italia e pronta a studiare il nuovo bando 2024-2027.

Anche Mediaset – che come Sky detiene i diritti per 121 partite a stagione della manifestazione, comprese 16 gare in esclusiva in chiaro – valuterà la proposta dell’UEFA e potrebbe proseguire nel solco di quanto fatto negli ultimi tre anni.
Infine, da non dimenticare DAZN. Il focus della piattaforma di sport in streaming resterà sui diritti tv della Serie A (l’AD Luigi De Siervo punta all’assegnazione entro fine stagione), ma il broadcaster non chiude a valutazioni anche sulla massima competizione europea per club (fino al 2024 trasmetterà Europa e Conference League).

Corsa a quattro per la nuova Champions in tv in Italia

Come ben sappiamo da tempo Mediaset partecipa sempre ai bandi per cercare di aggiudicarsi i diritti di trasmissione delle competizioni sportive e come dice l'articolo, valuterà la proposta dell’UEFA, e dunque oltre ai bandi della Serie A a breve ci saranno anche quelli per la Champions League, cmq fino al 2024 avremo sia la Coppa Italia in esclusiva che la Champions in chiaro ed a pagamento inclusa nell'abbonamento su Infinity+.. Vedremo cosa riusciremo a prendere per la stagione che partirà dal 2024/25, spero che si possa continuare a possedere un pacchetto Champions, magari replicando lo stesso accordo che facemmo con Sky quando comprammo in 2 la co-esclusiva della trasmissione delle partite dividendo le spese per l'acquisto del pacchetto di 104 le partite trasmesse in diretta sulla piattaforma Infinity+ a cui si aggiungono i 17 incontri del martedì disponibili sia su Canale 5 che su Infinity+, per un totale di 121 match. Speriamo, perchè la Champions ci fa salire l'audience sulle nostre reti e con essa anche la raccolta pubblicitaria.

La cosa che mi chiedo, è perché per la Serie A ci saranno dei diritti di trasmissione concessi per 5 anni, mentre per la Champions League solo 3.. Bisognerebbe allungare a 5 anni anche tutte le Coppe, per far in modo di allineare le scadenze della detenzione dei diritti nello stesso anno.. Insomma valga 5 per tutte le competizioni, 3 anni sono pochi.
 
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Netflix, condivisione a pagamento della password: i figli all’università dovranno pagare la loro quota


Solo negli Stati Uniti però ci sono 30 milioni di persone che condividono il proprio abbonamento a Netflix al di fuori dei termini di servizio della piattaforma.
Sono finiti i tempi in cui Netflix twittava “Love is sharing a password” (Amore è condividere una password). Era il 2017, e in tutti questi anni Netflix ha chiuso un occhio sulla condivisione della password al fine di diffondere il proprio servizio di streaming.

Netflix, condivisione a pagamento della password: i figli all’università dovranno pagare la loro quota

Dunque Netflix farà pagare qualcosa in più per poter condividere l'abbonamento con qualcun'altro e se come dice l'articolo, solo negli Stati Uniti ci sono 30 mln di persone che condividono l'account, se ne deduce che questa mossa indubbiamente gli porterà molti soldi in cassa, perché sì chiederanno qualche euro in più per la condivisione, ma cmq costerebbe meno che farne 2 di abbonamenti, ovvero la somma del costo di 2 abbonamenti separati sarebbe superiore al costo di 1 abbonamento + 1 condivisione con un altro..Ma, dobbiamo riconoscere anche che esistono gli scrocconi, e quelli mangiano solo a gratis, quindi non è detto che poi paghino qualcosa per poter avere la condivisione dell'account, uno scroccone ha una sua filosofia di vita differente..

Infinity+ invece per ora non si fa pagare per condividere l'abbonamento, ma anzi come vi ho detto in un precedente post, nelle Faq dicono esplicitamente che si può condividere il proprio abbonamento, ma solo con 1 altra persona anche su reti diverse, ovviamente il tuo amico usa la rete internet della propria casa e dunque è una rete diversa da quella della propria casa... Per il momento dunque Infinity+ ci permette tutto questo gratuitamente e dunque ci da la possibilità di risparmiare il 50% del costo dell'abbonamento dividendo le spese a metà con qualcun altro.. Ovviamente nulla toglie che uno possa non far pagare l'altro e concedergli come atto di generosità di accedere ad Infinity senza chiedergli di contribuire al 50%...


Immagino che la strategia sia proprio quella di fare in modo di far conoscere ad un maggior numero di persone la nostra piattaforma, e poi casomai un domani introdurranno una quota da pagare per poter condividere l'account, ma per ora dobbiamo crescere e farci conoscere al pubblico e che sia il più vasto possibile.. Per ora è gratis, poi chi lo sa..
 

Netflix ? Meglio senza pubblicità

Non decollano gli abbonamenti scontati: i nuovi clienti preferiscono pagare di più ma non avere serie e film interrotti dagli spot. Lo rivela la società di analisi Antenna, secondo la quale solo il 9% degli abbonati che si sono iscritti a Netflix a novembre ha scelto l'opzione ad-supported.

Ma dagli uffici di Los Gatos smentiscono: “Dati non corretti”.



Secondo Antenna, circa il 57% degli abbonati al livello con supporto pubblicitario nel primo mese erano persone che si iscrivevano nuovamente al servizio o per la prima volta, mentre il 43% è passato da piani più costosi. L’obiettivo dei servizi di streaming che lanciano piani a basso costo con supporto pubblicitario è in genere quello di reclutare il maggior numero possibile di nuovi utenti, riducendo al minimo quelli che passano da piani più costosi. Secondo Antenna, HBO Max, di proprietà di Warner Bros. che ha lanciato il proprio piano a 9,99 dollari al mese con supporto pubblicitario nel giugno 2021, ha ottenuto risultati migliori nei primi mesi. Il piano ad-supported di HBO Max ha rappresentato il 15% delle nuove iscrizioni negli Stati Uniti nel primo mese, e solo il 14% dei nuovi clienti è passato dal livello premium.

Netflix ? Meglio senza pubblicità - TvZoom

Insomma per ora non decolla il piano base di abbonamenti a Netflix meno costoso ma con pubblicità, come avevo già precedentemente postato, in un articolo si diceva che stava restituendo i soldi ad alcuni inserzionisti a causa del mancato centramento del target di audience.. Presto per dire che sia un flop, dato che è partita da poco con questo nuovo pacchetto ed a volte devono passare molti mesi affinché i clienti possano farsi meglio un idea, certo non gli ha giovato il fatto che il piano base presenta diverse e minori funzionalità di quelli superiori, ma come dice l'articolo potrebbero poi creare altri pacchetti migliori ma con pubblicità in futuro..

Una cosa è certa, nel frattempo molti clienti gli sono passati ad un piano + costoso ma senza pubblicità e dunque stanno pagando di più, ma pare proprio che di soli abbonamenti non basti per campare, dato che gli abbonamenti sono volatili, perché non costanti, dato che ogni mese uno può decidere se disdire e dunque stoppare l'abbonamento per crisi economica o perché vuol provare una piattaforma di un concorrente e quindi trasferirsi su altro.. Questo settore è in evoluzione e tutti cercano di aggiungere le pubblicità per far quadrare i costi di produzione di film e serie tv, dunque ne terremo d'occhio l'evoluzione.
 
Mondadori: punta alla Francia, contatti con Vivendi per Editis (Sole)

23/12/2022- MF-DJ

ROMA (MF-DJ)--Il mese chiave e'' gennaio. allora che si capira'' se il gruppo Mondadori potra'' ritornare in quella terra di Francia lasciata nel 2019 con la vendita di Mondadori France a Reworld Media. Non sara'' facile, ne'' e'' scontato che accada. I pretendenti sono piu'' di uno. Ma la vendita della casa editrice Editis da parte di Vivendi rappresenta una possibilita'' che il gruppo di Segrate, presieduto da Marina Berlusconi e guidato dall''ad Antonio Porro, avrebbe deciso di considerare, tanto piu'' in una fase come quella attuale in cui Mondadori gia'' da tempo ha deciso di concentrarsi sui libri. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore il colosso francese dei media avrebbe avuto gia'' contatti con vari soggetti ricevendo offerte non vincolanti. In lizza ci sarebbe il gruppo Mondadori e fra gli altri pretendenti Oltralpe si fanno i nomi di Daniel Kretinsky, l''unico che ha dichiarato pubblicamente il suo interesse per Editis; Rodolphe Saade''; Reworld Media; Xavier Niel e da ultimo si e'' fatto il nome di Stephane Courbit (Banijay).


Insomma i Berlusconi, tramite Mondadori, potrebbero comprare Editis da Vivendi,

siamo tornati in affari con Bolloré? C'è dell'altro?
 

Mediaset ufficializza l'addio di Vasile e affida funzioni esecutive a Borja Prado

Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha deliberato all'unanimità la nomina di Alessandro Salem e Massimo Musolino ad amministratori delegati della società, in sostituzione di Paolo Vasile, e l'attribuzione di funzioni esecutive in alcune aree al suo presidente, Borja Prado.


Tutte queste modifiche, che entreranno in vigore dal 1 gennaio e che erano già state annunciate in un evento rilevante il 10 novembre, sono state formalizzate in un consiglio di amministrazione tenutosi il 20 dicembre e di cui il gruppo ha riferito questo venerdì al National Securities Commissione Mercato (CNMV).

In questo Consiglio, uno degli 11 membri, Mario Rodríguez Valderas, che a sua volta è segretario dell'organo di governo di questo gruppo, si è dimesso da membro, per dare l'ingresso ad Alessandro Salem, uno degli amministratori delegati scelti per sostituire Vasile.
Tutto ciò "fermi restando gli accordi che in merito alla composizione del consiglio potranno essere adottati nella prossima assemblea generale" degli azionisti, ha precisato il gruppo nella sua comunicazione alla Cnmv.
Tra gli accordi previsti a novembre c'erano le deleghe a Borja Prado di poteri esecutivi in materia di Relazioni Esterne e Istituzionali, Affari Legali e Regolamentari, Internal Audit, Compliance Normativa e Responsabilità Sociale.
Prado assumerà anche i compiti di supporto e collaborazione alla linea editoriale dei programmi informativi.
Da parte sua, il direttore generale della società, Mario Rodríguez, riporterà direttamente al presidente, al quale è stato nominato vice.
Quanto ai due amministratori delegati, uno di loro, Salem, ha esperienza nel settore, sia in campo editoriale, come attuale Direttore Generale dei Contenuti di Rete Televisive Italiane (RTI), sia in quello pubblicitario, vista la sua precedente esperienza in Publitalia. '80 e successivamente da Publiespaña, di cui è stato amministratore delegato.
Massimo Musolino sarà responsabile delle aree Management e Operations, di cui ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato, al fine di garantire piena continuità nella gestione della società e del suo gruppo societario.


Mediaset formaliza el adiós de Vasile y da funciones ejecutivas a Borja Prado


Bene, salutiamo Vasile e diamo inizio ad una nuova stagione per Ms Espana, la stagione che culminerà con il completamento dell'incorporazione nella controllante MFE, un operazione tale che sarà ricordata come il più importante merger tra 2 media del sud Europa, e le scintille che genererà, illumineranno i cieli di mezza Europa, con tanto di invidia da parte di Bolloré che ambiva a comprarci..
 
Aggiornamento con gli articoli usciti da quando mi sono assentato dal forum per il periodo di festività, con l'aggiunta dei miei soliti commenti/osservazioni.. Buona lettura, a dopo!!


Anche in Germania temono un monopolio Berlusconi

Mfe vuole realizzare una rete di media europei e intende cominciare da ProsiebenSat.1 Per tutelare il pluralismo la politica bavarese è già corsa ai ripari con una legge.

La politica

La comunicazione all’autorità austriaca accende però i riflettori sulla questione, già da tempo sotto l’occhio della politica. Non è un caso che il parlamento bavarese abbia appena approvato una nuova legge che permette di limitare la presenza di un investitore proprio al 25 per cento se a parere della Blm la sua influenza dovesse mettere a rischio l’indipendenza e la pluralità dell’informazione.

Mentre la responsabile economia della Cdu Julia Klöckner spiega che la scalata sarebbe «sconcertante. Deve essere assicurato che le notizie siano riportate in maniera libera e indipendente», dai liberali della Fdp (che sono nel governo Semaforo) spiegano che è importante sapere «che influenza ha oggi e quanta ne avrà in futuro sul gruppo Mfe e se può decidere di dire la sua sui contenuti elaborati dalla redazione».



Anche in Germania temono un monopolio Berlusconi - TvZoom



Insomma se ci fosse a parer loro il rischio e dunque venisse certificato che MFE possa ledere il pluralismo dell'informazione, potrebbero imporci di non avere una partecipazione superiore al 25% di Prosiebensat, il che implicherebbe che potrebbero imporci di vendere le azioni in eccedenza a tale soglia..

Beh non mi pare che MFE in tanti anni che he gestito la Ms Espana, abbia mai ricevuto delle contestazioni da parte dei vari governi che si sono succeduti in Spagna dal punto di vista di ledere la pluralità e l'indipendenza dell'informazione e questo fa curriculum, è già una prova di garanzia, ma nonostante ciò in Germania sono preoccupati..

Ad ogni modo eventualmente per rassicurare la politica tedesca, si potrebbe anche firmare un atto di impegno vincolante che lega un eventuale OPA su Prosiebensat alla garanzia che mai ci intrometteremo ed influenzeremo attraverso i canali Prosiebensat le questioni di politica interna, dando piena libertà di stampa editoriale..

Tante volte basta inserire delle clausole a cui nel caso di trasgressione sia corrisposta una multa consistente e tale da scoraggiare qualsiasi violazione della stessa..

Insomma, giusti i timori dei tedeschi, ma qui noi siamo gli unici che si stanno impegnando nel creare un Polo Europeo dei media, ad oggi l'unico progetto credibile è il nostro, dopo il fallimento del merger tra TF1 con M6, anche se quello era più che altro un consolidamento casalingo in salsa francese, più che un gruppo Pan-Europeo..


Non solo siamo gli unici, ma anche ben piazzati nel sud Europa, dove chiunque voglia creare qualcosa di decente, non potrà che cercare di coinvolgere anche noi, sia in Italia che in Spagna siamo il più grosso gruppo per ricavi ed audience fra le tv free..
Al momento in Germania stanno tenendo un profilo molto basso, immagino proprio per via di possibili opposizioni politiche. Spero piuttosto che nel 2023 si concentrino nella definizione del restante 17% di MES, per la questione teteska c'è tempo e intanto uno zampino (zampone…) dentro lo hanno messo con il 29,9% costruito negli anni e a prezzi favorevoli.

A proposito, ma MES nel bilancio 2022 di MEF sarà considerata consolidata?
 
Al momento in Germania stanno tenendo un profilo molto basso, immagino proprio per via di possibili opposizioni politiche. Spero piuttosto che nel 2023 si concentrino nella definizione del restante 17% di MES, per la questione teteska c'è tempo e intanto uno zampino (zampone…) dentro lo hanno messo con il 29,9% costruito negli anni e a prezzi favorevoli.

A proposito, ma MES nel bilancio 2022 di MEF sarà considerata consolidata?
Con l'approvazione dei risultati del primo semestre 2022 c'era scritto questo:

Si segnala inoltre che a partire dal 1° luglio 2022, sulla base dell’esito dell’OPAS lanciata da MFE sulle minoranze della controllata Mediaset España, i risultati economici del Gruppo Mediaset España saranno consolidati sulla base della quota dell’82,92% (rispetto al 55,69% del 30 giugno).

E dunque già con i risultati dei 9 mesi 2022 i risultati economici della Ms Espana risultano consolidati sulla base della quota dell'82,92%.

Ed infatti nel terzo trimestre troviamo scritto:
Quota Ms Espana consolidata nel bilancio del terzo trimestre 2022.jpg
 
Ultima modifica:

Avatar 2 vola ad alta quota oltre i 22 milioni di euro​

Buone anche le performance de Il grande giorno e de Le otto montagne, mentre arrancano le ultime new entry in sala​


Come da previsione, il secondo incasso delle feste si conferma la nuova commedia con Aldo, Giovanni e Giacomo, Il grande giorno (Medusa Film), per un totale di 2.821.677 euro in 6 giorni di programmazione.

Avatar 2 vola ad alta quota oltre i 22 milioni di euro

Medusa Film, come noto, è posseduta al 100% da MFE.
Ottimi incassi in soli 6 giorni, come rende noto l'articolo..
Bene, dopo questi aggiornamenti, vi risaluto e ci si riaggiorna nel 2023, ho trovato del tempo per aggiornare il forum..
Sly, se finiamo in seconda pagina, non te la prendere...:cool:
 

Avatar 2 vola ad alta quota oltre i 22 milioni di euro​

Buone anche le performance de Il grande giorno e de Le otto montagne, mentre arrancano le ultime new entry in sala​


Come da previsione, il secondo incasso delle feste si conferma la nuova commedia con Aldo, Giovanni e Giacomo, Il grande giorno (Medusa Film), per un totale di 2.821.677 euro in 6 giorni di programmazione.

Avatar 2 vola ad alta quota oltre i 22 milioni di euro

Medusa Film, come noto, è posseduta al 100% da MFE.
Ottimi incassi in soli 6 giorni, come rende noto l'articolo..
Bene, dopo questi aggiornamenti, vi risaluto e ci si riaggiorna nel 2023, ho trovato del tempo per aggiornare il forum..
Sly, se finiamo in seconda pagina, non te la prendere...:cool:
😂
 
Comunque sono un paio di mesi che sembra stiano "arbitraggiando" le A e le B...
 

Mfe : prepara il merger spagnolo (MF)​


ROMA (MF-DJ)--Accelerano le riorganizzazioni in casa Mediaset. Con l'arrivo del 2023 uno dei primi tasselli da sistemare per Mfe-MediaForEurope è il lavoro sull'integrazione con Mediaset España dopo l'opas chiusa a luglio. A partire da gennaio il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi avrà la possibilità di esercitare l'opzione che consente, trascorsi sei mesi dal termine dell'opas, di procedere con una fusione per incorporazione di Mediaset Espana in Mfe.

Per quanto non sia ancora confermato il timing, scrive MF-Milano Finanza, da Cologno avrebbero già iniziato a studiare tutte le strade possibili per creare quante più sinergie tra i due gruppi con un piano di riforme che potrebbe essere attuato nei prossimi mesi. Uno dei primi punti riguarderebbe l'acquisto centralizzato per la produzione di contenuti televisivi e l'ottimizzazione delle risorse. In pratica, pur mantenendo un deciso grado di autonomia a livello locale, le decisioni di acquisto di nuove serie e programmi saranno adottate congiuntamente per entrambe le televisioni, portando però al contempo un aumento degli investimenti sui contenuti locali. A occuparsi di questo aspetto sarà il nuovo amministratore delegato Alessandro Salem (già direttore generale di Rti), che entrerà ufficialmente a gennaio. Salem era infatti già responsabile del rapporto con le case di produzione in Italia, quindi con questo modello organizzativo sarà lui a occuparsi della nuova programmazione di Mediaset Espana.


Questo piano di integrazione sembra in un certo senso legato alle recenti nomine alla guida del gruppo iberico. Oltre Salem, va ricordato come siano stati nominati anche Massimo Musolino, amministratore delegato con delega per le aree di gestione e operations, e Stefano Sala, amministratore delegato di Publiespaña. Il piano di integrazione dovrebbe andare oltre la televisione lineare, guardando anche alle piattaforme di streaming. Questo significherà condividere non solo la parte contenutistica ma anche quella tecnologica. Da un lato, quindi, la produzione dei contenuti di Infinity (per l'Italia) e Mitele (Spagna) saranno decise insieme, dall'altro si potrebbe procedere all'unione delle strutture di analisi dei dati. Un modello che permetterebbe così di avere un'organizzazione più leggera all'interno della catena, consentendo un processo decisionale più agile.

L'integrazione potrebbe coinvolgere anche la raccolta pubblicitaria. Anche su questo aspetto la ragione spinge a pensare che in futuro le due concessionarie, Publitalia e Publiespaña, si uniscano per dar vita a un'entità più grande. Del resto, lo stesso Berlusconi aveva spiegato a novembre, nel corso di un incontro con la stampa, che la nomina di Sala è da considerarsi "pro tempore" in quanto "creeremo una struttura internazionale della pubblicità che nasce per raccogliere pubblicità su più mercati e creare sinergie su un certo tipo di clienti. Questa struttura gestirà sia l'Italia sia la Spagna".

Proprio in questa unione di forze risiede l'obiettivo di creare il polo paneropeo della televisione free, consentendo a tutti i gruppi media di beneficiare di piattaforme commerciali e tecnologiche globali e dando vita a un soggetto europeo capace di sedersi allo stesso tavolo delle big del digitale, creando al contempo nuovi posti di lavoro e aumentando i budget per i contenuti.

MF-DJ NEWS

Mfe : prepara il merger spagnolo (MF) | MarketScreener

Articolo importante ed interessante dal punto di vista del lavoro che faranno per la creazione di sinergie con Ms Espana.
Si fa sul serio..
Talmente mi è piaciuto che ho interrotto il mio riposo per condividerlo..
 
Ultima modifica:
Oggi è uscito su MF un articolo in cui si afferma che si sta studiando il dossier di fusione con Mediaset Espana. Primo passo. Inizio a credere che il secondo passo sia l'opa su Prosiebensat, ma solo se troveranno un socio finanziario tipo un fondo di private equity a cui lasciare una exit nel giro di 3 anni. Quotazioni davvero sacrificate

Ho scritto senza aggiornare la pagina. Comunque grazie a chi ha postato l'articolo
 
Oggi MES in borsa sta facendo registrare delle buone performance, ma il prezzo rimane molto basso... sono curioso di sapere che offerta faranno. Il mercato non mi sembra stia prezzando una fusione, si aspetta che gli azionisti spagnoli vengano pagati con le noccioline? bho vedremo.
 
Le B piano piano si avvicinano al valore nominale. Magra consolazione ma meglio che niente...
 
Innanzitutto, buon anno nuovo e si spera anno nuovo sì, ma non vecchio andazzo..
L' anno nuovo porta novità per gli abbonati ad Infinity+
Mi arrivò tempo fa una mail che mi comunicava che avrò un "Account Gold" a partire da 7 Febbraio incluso nel mio abbonamento.. E dunque io, come tutti gli abbonati ad Infinity+ avremo il 50% in meno di pubblicità da sorbirci relativamente alla parte gratuita della piattaforma Mediaset Infinity..
Beh, chi paga, deve essere privilegiato rispetto agli altri non paganti..
Bel regalo agli abbonati che ha fatto Pier Silvio..

https://help.mediasetinfinity.mediaset.it/hc/it/articles/9814274356241-Account-GOLD

Account Gold.jpg
 

Da NOW a DAZN: quanti sono gli utenti OTT nel 2022​


Nel 2022 (il dato riguarda i mesi da gennaio a settembre), la piattaforma che ha fatto registrare il maggior numero di utenti unici medi è stata Netflix, con 8,9 milioni. Segue Amazon Prime video con 6,4 milioni e al terzo posto si trova Disney+ con 3,4 milioni. Giù dal podio DAZN (2,4 milioni, in crescita rispetto ai 2,3 milioni del 2021) e NOW, che si ferma a 1 milione.

Per utenti unici, sottolinea l’AgCom, si intende il «numero di utenti/persone diverse che hanno visitato qualsiasi contenuto di un sito Web, una categoria, un canale o un’applicazione durante il periodo di riferimento». Il dato si riferisce al traffico Desktop e Mobile e non include il traffico da Connected TV.

Da NOW a DAZN: quanti sono gli utenti delle OTT nel 2022

Non include il traffico da Connected TV come sottolinea l'articolo ma solo il traffico Desktop e Mobile, e forse è anche per questo che Mediaset Infinity non è presente nella tabella di seguito che ho allegato...

Utenti unici per piattaforma.jpg


On demand: in Italia cresce Disney+​

I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni di Agcom sui primi nove mesi del 2022: per Disney un incremento del 40% negli utenti unici​

L’OFFERTA FREE​

Relativamente alle piattaforme di video on demand (VOD) che offrono servizi gratuiti, quelle maggiormente visitate in termini di utenti unici medi mensili sono risultate News Mediaset Sites (con 23,5 milioni), Sky TG 24 (con 9,4 milioni) e RaiPlay (7,9 milioni).
L’analisi del tempo complessivamente trascorso dai navigatori sulle singole piattaforme evidenzia come RaiPlay sia la piattaforma maggiormente frequentata con 90 milioni di ore navigate, seguita da News Mediaset Sites con 49 milioni di ore e Sky TG 24 con circa 7 milioni di ore.

On demand: in Italia cresce Disney+

News Mediaset Sites, ha molti visitatori, ma si può fare di meglio, ricordiamo che per ogni accesso ai siti di Mediaset, come per esempio TGCOM 24 porta alla visualizzazione di spot pubblicitari/banner che poi ci pagano...
Per cui ci conviene accedere ai nostri siti ogni giorno..
 
Verso il 100% di Mediaset Espana


Apriamo il 2023 consci del fatto che in quest'anno completeremo l'incorporazione della Ms Espana dentro MFE..


E dunque a partire da questo mese,
in un giorno qualsiasi e non precisamente identificabile,
potremo leggere il comunicato stampa che delineerà l'offerta,
e che sia l'ultima,
e che sia “un' offerta che non si può rifiutare” in stile “Il Padrino”..


Noi siamo pronti, se si deve concludere, si proceda pure.
 
Stato
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