MFE, Pan-European Group in progress...

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E la Madonna!
Allora, se la vogliamo sparare grossa, perché no Telecom come esempio (negativo) invece di Mps!?
Ecco, quando si iniziano a leggere post come il tuo è il momento di tenere duro e aspettare. Aspettare più poco...
Non conosco il titolo di cui parli... intanto tieni duro, ognuno fa come crede!
 
Vorrei sapere il motivo della debolezza odierna... specialmente delle MFEB
 
3 mln di azioni scambiate circa in 3 ore di contrattazione.. qui qualcuno scarica e qualcuno compra
 
Questa sarà una settimana movimentata ed importante nei mercati finanziari in generale, dato che ci saranno le decisioni di politica monetaria di Fed e BCE(aumento di tassi di interesse e altre dichiarazioni), inoltre siamo entrati nella settimana dell' ultimo mese del 4° trimestre dell'anno dove Venerdì 16(che è il 3° venerdì del mese) sarà il giorno delle cosiddette 4 Streghe (Il Giorno delle Quattro Streghe è quando scadono simultaneamente i Futures su indici azionari, i Futures su singole azioni, le opzioni su indici azionari e le opzioni su azioni.)

Per cui ci saranno dei movimenti sui titoli quotati dovuti anche a queste scadenze tecniche..
 
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Disney+: oltre 100 investitori per il nuovo piano adv​

La nuova offerta si è attivata l’8 dicembre negli Usa

Il nuovo piano con pubblicità di Disney+ è diventato ufficialmente operativo negli Usa l’8 dicembre. Al momento del lancio – come ha reso noto The Walt Disney Company – sono stati oltre 100 gli investitori, di diverse categorie merceologiche, che hanno condiviso il progetto.

Disney+: oltre 100 investitori per il nuovo piano adv


Anche Disney+ ha appena introdotto il pacchetto di abbonamento con pubblicità, per ora negli USA per poi successivamente immagino nel 2023 farlo anche in Europa..
Non ci resta che fare la stessa cosa anche a noi; Infinity dovrebbe anch'essa, secondo me, introdurre un pacchetto di abbonamento con spot ma meno costoso, per stare al passo con le offerte dei concorrenti così da incrementare gli introiti anche con la piattaforma Infinity+.. Se non a breve, cmq nel medio periodo dovrà farlo, anche per rendere più economico un abbonamento per chi vuol pagare di meno, anche per il fatto che il carovita farà diventare le persone un po' più di braccino corto quando decideranno di spendere il loro denaro..
 
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La spesa pubblicitaria italiana a ottobre sale dello 0,7% - Nielsen

12/12/2022 15:39 RSF
12 dic (Reuters) - Il gruppo di ricerca Nielsen afferma:
* LA SPESA PUBBLICITARIA IN ITALIA AUMENTA DELLO 0,7% A OTTOBRE - NIELSEN
* LA SPESA PUBBLICITARIA ITALIANA IN CALO DELL'1,2% NEI PRIMI 10 MESI DELL'ANNO - NIELSEN redazione)

Pubblicità Italia, investimenti ottobre +0,7%, primi dieci mesi -1,2% - Nielsen​

12/12/2022 15:57 RSF
ROMA, 12 dicembre (Reuters) - Gli investimenti pubblicitari in Italia a ottobre sono cresciuti dello 0,7% portando la raccolta nei primi dieci mesi a -1,2%, secondo i dati diffusi oggi da Nielsen.

"Il mercato torna sopra la 'quota zero' nel mese di ottobre dopo tre mesi sotto la linea di galleggiamento", commenta Alberto Dal Sasso, Adintel Southern Europe Cluster Leader di Nielsen.

Guardando ai singoli mezzi, la Tv è in calo del 2,1% ad ottobre e del -7.7% nel periodo gennaio/ottobre 2022.

In negativo la stampa, con i quotidiani che a ottobre sono in calo del 7,2% (il cumulato -4,4%) e i periodici che segnano -8,7% (cumulato -3,4%). In positivo invece la radio, che sempre ad ottobre sale di 1,2% (il cumulato +3,2%).

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell'intero universo del web advertising nei primi dieci mesi dell'anno chiude con un +2,8%.

Pubblicità in lieve ripresa. Nielsen: anno complesso, ma chiuderà in positivo

Nielsen.jpg
 
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Jp Morgan: sgambetta Mfe (MF)​

13-12-2022 | 09:09

ROMA (MF-DJ)--In un contesto macroeconomico complicato per tanti settori, non fa eccezione il comparto media, oggetto di un report (non del tutto positivo) di Jp Morgan che ha analizzato la situazione europea contemplando i possibili scenari per il 2023 per i maggiori attori del settore. Tra i titoli passati sotto la lente, scrive MF-Milano Finanza, c'è anche quello di Mfe-MediaForEurope. Gli esperti hanno deciso di declassare la raccomandazione su Mfe da neutral a underweight, per via delle incertezze di settore ma anche "data la nostra inclinazione difensiva", hanno detto gli analisti.

Contemporaneamente però, hanno aumentato leggermente il prezzo obiettivo sul titolo da 0,54 euro a 0,58 euro per azione. Una fiducia che però non ha permesso al titolo del Biscione di salvarsi in borsa. Ieri, infatti, le azioni di classe A hanno ceduto il 2,65% a 0,37 euro, mentre quelle di classe B hanno perso il 3% chiudendo la seduta a 0,53 euro per azione. Non è andata meglio a Prosiebensat, il gruppo media tedesco in cui Mfe è primo azionista (con il permesso a salire fino alla soglia d'opa del 29%).

Jp Morgan ha declassato Prosiebensat da overweight a neutral, abbassando anche il target price da 13 a 11 euro. Secondo l'analista Daniel Kerven, le società di media europee dovranno probabilmente affrontare una recessione nella zona euro e nel Regno Unito a inizio del 2023 e una recessione negli Stati Uniti verso la fine dell'anno, «la recente ripresa dei titoli ciclici appare quindi prematura». Kerven ha abbassato le sue stime sugli utili su tutto il comparto, giustificando i vari downgrade con la sua preferenza per i titoli difensivi.


In linea generale, secondo il rapporto European media outlook di JP Morgan per il 2023, l'aumento dei tassi di interesse dovrebbe influenzare i multipli nel 2022 e il loro conseguente rallentamento dovrebbe influenzare gli utili nel 2023. Così, gli analisti hanno tagliato la loro stima degli utili per azione del settore media per il 2023 del 4%, «trainati dalla minore crescita della pubblicità televisiva, dal tasso di cambio e dai maggiori costi degli interessi». Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari generali si prevede una crescita globale della pubblicità del 4%, la metà rispetto agli ultimi sei anni. Eppure va ricordato come Cologno sia riuscita nel tempo a tenere botta rispetto ai cali della pubblicità e dei ricavi pubblicitari, il calo si è avvertito ma meno della media nazionale. Prova ne siano i nove mesi 2022 con un fatturato pubblicitario di 1,309 milioni, in calo del 2,5% ma su una media italiana tv che cede l'8,6% (dati Nielsen).
 

Jp Morgan: sgambetta Mfe (MF)​

13-12-2022 | 09:09

ROMA (MF-DJ)--In un contesto macroeconomico complicato per tanti settori, non fa eccezione il comparto media, oggetto di un report (non del tutto positivo) di Jp Morgan che ha analizzato la situazione europea contemplando i possibili scenari per il 2023 per i maggiori attori del settore. Tra i titoli passati sotto la lente, scrive MF-Milano Finanza, c'è anche quello di Mfe-MediaForEurope. Gli esperti hanno deciso di declassare la raccomandazione su Mfe da neutral a underweight, per via delle incertezze di settore ma anche "data la nostra inclinazione difensiva", hanno detto gli analisti.

Contemporaneamente però, hanno aumentato leggermente il prezzo obiettivo sul titolo da 0,54 euro a 0,58 euro per azione. Una fiducia che però non ha permesso al titolo del Biscione di salvarsi in borsa. Ieri, infatti, le azioni di classe A hanno ceduto il 2,65% a 0,37 euro, mentre quelle di classe B hanno perso il 3% chiudendo la seduta a 0,53 euro per azione. Non è andata meglio a Prosiebensat, il gruppo media tedesco in cui Mfe è primo azionista (con il permesso a salire fino alla soglia d'opa del 29%).

Jp Morgan ha declassato Prosiebensat da overweight a neutral, abbassando anche il target price da 13 a 11 euro. Secondo l'analista Daniel Kerven, le società di media europee dovranno probabilmente affrontare una recessione nella zona euro e nel Regno Unito a inizio del 2023 e una recessione negli Stati Uniti verso la fine dell'anno, «la recente ripresa dei titoli ciclici appare quindi prematura». Kerven ha abbassato le sue stime sugli utili su tutto il comparto, giustificando i vari downgrade con la sua preferenza per i titoli difensivi.


In linea generale, secondo il rapporto European media outlook di JP Morgan per il 2023, l'aumento dei tassi di interesse dovrebbe influenzare i multipli nel 2022 e il loro conseguente rallentamento dovrebbe influenzare gli utili nel 2023. Così, gli analisti hanno tagliato la loro stima degli utili per azione del settore media per il 2023 del 4%, «trainati dalla minore crescita della pubblicità televisiva, dal tasso di cambio e dai maggiori costi degli interessi». Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari generali si prevede una crescita globale della pubblicità del 4%, la metà rispetto agli ultimi sei anni. Eppure va ricordato come Cologno sia riuscita nel tempo a tenere botta rispetto ai cali della pubblicità e dei ricavi pubblicitari, il calo si è avvertito ma meno della media nazionale. Prova ne siano i nove mesi 2022 con un fatturato pubblicitario di 1,309 milioni, in calo del 2,5% ma su una media italiana tv che cede l'8,6% (dati Nielsen).
Personalmente non do nessun valore ai tp dati da Sim o banche d'affari, anche il perché il più delle volte hanno conflitti d'interesse.
Fino a sette/otto anni fa in molti (tra cui Mediobanca…) davano tp di 1.20/1.30 su Telecom quando il titolo stava tra 0.70 e 0.90, sarebbe stato da comprare a mani basse secondo loro. E' stata una discesa continua fino a 0.17...e la situazione di Telecom era conosciuta già da allora...
 

L’Agcom prepara la stretta per lo streaming illegale: si potrà intervenire quasi in tempo reale (entro 30 minuti) per chiudere i siti pirata che trasmettono eventi sportivi live.

Nell’ultimo rapporto Fapav-Ipsos è stato stimato che nel 2021 il danno legato alla pirateria di eventi sportivi in diretta è consistito in 11 milioni di fruizioni perse e perdita di fatturato pari a 267 milioni di euro.

Ora le modifiche da inserire al regolamento farebbero accelerare i provvedimenti cautelari in modo quasi istantaneo (in 30 minuti). Ma per realizzare questo processo rapido è necessaria l’implementazione di una piattaforma tecnologica che dovrà consentire ai titolari dei diritti, sotto la propria responsabilità, di segnalare ad Agcom i siti pirata con immediata risposta. L’Autorità dovrà inoltrare immediatamente l’ordine tramite la medesima piattaforma ai provider per spegnere e disattivare i canali entro 30 minuti. Chi realizzerà e implementerà questa piattaforma? E quanto costerà per i provider?

Streaming illegale, Agcom potrà bloccare i siti pirata in 30 minuti

Ottima notizia, non possiamo permettere che ci siano degli scrocconi che si guardano la Champions di Infinity senza abbonarsi a noi.. come anche per Sky e Dazn ovviamente in quota parte maggiore come danno rispetto a noi... La festa dell'illegalità è finita! Speriamo che sia così..
 
Dopo un'ora di contrattazioni 130mla B trattate e 140mla A: il mercato sta puntando forte sul titolo!
 

La Lega Serie A pensa al lancio di un canale radio in DAB​

La Lega Serie A progetta il varo di un’emittente Radio TV in DAB che sarà all’ordine del giorno nella prossima assemblea prevista per giovedì 15 dicembre 2022.


La Lega non dovrebbe chiedere alcun corrispettivo economico al futuro partner radiofonico, che però dovrà farsi carico dei costi di realizzazione dei prodotti, e potrà tenere per sé i proventi della raccolta pubblicitaria.

L’emittente Radio della Serie A
non dovrebbe mandare in onda le dirette dei match, ma solo commenti e notizie, in un palinsesto h24.

La Lega Serie A pensa al lancio di un canale radio in DAB

Dunque oggi la Lega Serie A dovrebbe decidere se lanciare questo canale radio, mi chiedo se MFE possa essere interessata alla gestione di questo canale e dunque se si candiderà come partner radiofonico, data la nostra esperienza col nostro Polo Radio, mi chiedo se possiamo essere interessati..
 

Agcom estende alle piattaforme streaming le quote di investimento pro audiovisivo​


Si estendono anche alle piattaforme streaming, con sede all’estero, gli obblighi di investimento a favore delle opere audiovisive europee e dei produttori indipendenti. Lo prevede il nuovo regolamento approvato dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, a seguito delle novità legislative introdotte dal decreto legislativo n. 208/2021.

La principale novità del regolamento è l’equiparazione, quanto agli obblighi di investimento, fra i fornitori di servizi di media audiovisivi stabiliti in Italia e quelli che, anche se stabiliti in altro Stato membro. Entrambi hanno oggi la responsabilità editoriale di offerte rivolte ai consumatori in Italia”.

Agcom, quote di investimento tv anche per le piattaforme streaming

Bene, iniziamo a giocare con regole uguali per tutti...
 

Netflix rimborsa gli inserzionisti​

Partenza in salita per l’offerta con pubblicità: rimborso se non raggiunti i target di audience​


Netflix ha acconsentito a rimborsare gli inserzionisti nel caso in cui gli obiettivi di audience non vengano raggiunti. Secondo la rivista Digiday, il nuovo piano con pubblicità di Netflix sarebbe quindi partito in salita. Netflix starebbe faticando a rispettare gli obiettivi di audience richiesti dagli inserzionisti (raggiungendo in alcuni casi solo l’80% del target) tanto da aver acconsentito a restituire quanto investito. Non sarebbe però il caso di tutti gli inserzionisti, è bene sottolineare.

Netflix rimborsa gli inserzionisti

Netflix, poca audience per l’abbonamento con pubblicità​


Partenza incerta per il piano con gli spot per Netflix negli Stati Uniti. Dal 3 novembre scorso, data di esordio del piano con pubblicità, la società di Reed Hastings non è infatti riuscita negli Usa a rispettare le garanzie date agli inserzionisti sul numero minimo di visualizzazioni degli spot nel suo servizio streaming. L’audience ottenuta dagli spot è stata solo l’80% di quella attesa. Lo scrive la rivista online Digiday che ha raccolto le rivelazioni di di versi manager di agenzie media Usa.

Ora il colosso dello streaming sarà costretto secondo contratto a restituire almeno parte di quanto ricevuto alle aziende che glielo chiederanno. Netflix ha deciso all’inizio di vendere le inserzioni in modalità “pay as delivery”, con pagamento su effettiva trasmissione degli spot durante lo streaming degli utenti. Così ora gli inserzionisti potranno richiedere i rimborsi di quanto pagato in anticipo e limitatamente alle inserzioni non andate, sebbene non tutti abbiano deciso finora in questo senso. Alcune aziende hanno infatti chiesto di spostare il budget e utilizzarlo più avanti nel prossimo anno, mentre a chiedere indietro i soldi sono stati gli investitori che puntano principalmente sul periodo natalizio e possono così destinare i fondi ad altre pianificazioni.

C’è anche da sottolineare che Netflix ha avuto un’eccessiva confidenza nel garantire audience che poi non ha raggiunto, proponendo un listino con costi elevati agli inserzionisti: 65 dollari per mille impression, abbassati successivamente a 55 dollari, ma comunque superiori ai 50 dollari richiesti dal competitor Disney+ che ha recentemente lanciato il suo piano con la pubblicità.

Netflix, poca audience per l'abbonamento con pubblicità

Fa piacere leggere che per il momento sia stato un insuccesso l'audience di Netflix per il pacchetto con pubblicità che ora verranno rimborsati gli inserzionisti che puntavano a pubblicizzare per il periodo natalizio i loro prodotti..
Troppo frettoloso il lancio del pacchetto di abbonamento con pubblicità a mio parere..
 
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La pirateria in Europa vale oltre 3 miliardi​

I dati di Audiovisual Anti-Piracy Alliance: nel 2021 oltre un miliardo di guadagni per i pirati​

Sono almeno 17,1 milioni gli individui che hanno usato servizi di IpTv illegali in Europa nel 2021. Si tratta di numeri in crescita: nel 2018 il fenomeno riguardava 13,7 milioni di europei (il 3,6% del totale).

In Italia si parla di 1,4 milioni di persone, circa il 2,5% della popolazione.
Di questi, 575 mila hanno un’età tra i 16 e i 24 anni, mentre 528 mila hanno un’età tra i 25 e i 64 anni.

La pirateria in Europa vale oltre 3 miliardi


Speriamo che con il blocco dopo 30 minuti che introdurranno in Italia (come riportava l'art. dell'altro giorno), che poi finisca questa piaga..
 
Stato
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