MFE, Pan-European Group in progress...

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Infinity+, da oggi incluso Account Gold con meno pubblicità sui contenuti Mediaset gratuiti​


A partire da oggi, 7 Febbraio 2023, tutti gli abbonati al servizio streaming a pagamento Infinity+ hanno incluso senza costi aggiuntivi il nuovo Account Gold, grazie al quale viene ridotta almeno del 50% la pubblicità proposta sui contenuti gratuiti di Mediaset Infinity.

Infinity+, da oggi incluso Account Gold con meno pubblicità sui contenuti Mediaset gratuiti

Allora, era noto da tempo che il 7 Febbraio sarebbe partito l'account Gold per chi ha Infinity+, tuttavia ho controllato sia ieri che oggi ed ancora il mio abbonamento non si è trasformato in Gold..
Immagino che forse ci sia stato qualche ritardo o che l'attivazione sarà fatta gradualmente a tutti gli abbonati, sta di fatto che per ora non sono Gold, pertanto attendo di ricevere il regalo che mi consentirà di vedere la parte gratuita con il 50% in meno di pubblicità..
 
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Ho contattato il servizio clienti via Chat e mi hanno risposto che l'Account Gold è già attivo sul mio abbonamento..
Credevo che dovesse comparire la dicitura nell'area clienti/ I TUOI PIANI dell'Account Gold,
dato che se uno in futuro disdicesse Infinity+ poi successivamente deve anche disattivare l'Accout Gold altrimenti gli addebitano 2,99€ al mese per fruire dello sconto del 50% delle pubblicità(l'account Gold è gratis finché hai Infinity+ attivo) perché come recita il testo delle Faq:

sospendere account Gold.jpg


Dopo la mia insistenza nel sottolineare che non vedevo la dicitura nella mia area clienti, hanno aperto una segnalazione.
Cmq mi ha detto che si disattiva in automatico se un giorno non volessi più rinnovare l'abbonamento.
Ma questo ho letto che vale per chi ha un abbonamento prepagato o per chi ha fatto l'abbonamento tramite il pacchetto di Tim, e invece non dovrebbe valere per me che ho l'addebito su carta di credito..
Insomma segnalerà il caso che ho sollevato, sta di fatto che l'account Gold è già attivo per tutti gli abbonati ad Infinity+..

https://help.mediasetinfinity.mediaset.it/hc/it/articles/9814274356241

Cmq non devo certo disdire Infinity+, ma pensavo che avrei visto tale dicitura nell'area clienti dove sono attivi i miei piani acquistati, dato che da Faq uno si aspetterebbe di leggere la dicitura Account Gold nell'area clienti.
Invece sono Gold a mia insaputa..:D
 
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Mediaset lancia l’account Gold per il servizio Infinity+​


Mediaset lancia l’account Gold per il servizio Infinity+: cosa cambia

Bene, anche il sito calcioefinanza riporta la notizia dell'account Gold su Infinity+
e tutto questo fa da cassa di risonanza alla nostra piattaforma streaming..

Abbiamo un asset da far crescere, Infinity è uno strumento per incamerare ed accrescere gli "altri ricavi"
sul bilancio MFE.

Giusto qualche giorno fa Pier Silvio, per la prima volta, ha divulgato il dato ufficiale del numero di abbonati ad Infinity+ che sono pari ad UN MILIONE E 13 MILA

Crescita delle sottoscrizioni a pagamento -
"Infine, sulla piattaforma Infinity, nel 2019, avevamo circa mezzo milione di abbonati. Nel 2022, abbiamo superato il milione di sottoscrizioni a pagamento (abbiamo chiuso l'anno con un milione e 13mila abbonati al servizio Infinity+, il servizio pay contenuto all'interno della piattaforma Mediaset Infinity, mentre abbiamo in tutto 19 milioni di utenti attivi registrati).

Mediaset, grandi numeri sul digitale

Insomma numeri esponenziali rispetto al 2019 in cui erano solo mezzo milione gli abbonati.
Certo è che pensavo stessimo già intorno ad 1,4 milioni e non nascondo un po' di delusione, ma evidentemente avevo aspettative migliori, una percezione sbagliata dell'andamento del numero di abbonamenti venduti..
Bisogna incrementare, trovare accordi con altre società di telecomunicazione per vendere il loro abbonamento ad internet insieme a quello di Infinity+ tutto incluso per favorire una crescita ancor maggiore degli utenti su Infinity+.

Inoltre si dovrebbe dare la possibilità anche a chi vede la parte gratuita di Infinity di poter pagare quei 2,99€ per ridurre la quantità di pubblicità da vedere ed incassare qualcosa anche da loro..
L'account Gold per gli abbonati è gratuito, ma proporlo anche a quelli che vedono la sezione gratuita come possibilità opzionale, andrebbe fatto anche questo.

Insomma bisogna lavorarci sopra, perché ancora siamo piccoli rispetto agli altri.
 
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Discutete solo delle A ogni tanto cambiate anche con le B :D
 

Giorgetti: «Il canone Rai deve uscire dalla bolletta»​


«E’ evidente che il canone Rai dalla bolletta deve uscire, per quest’anno lo abbiamo mantenuto e mi sono preso tante critiche, ma deve uscire».

Il ministro Giorgetti: «Il canone Rai deve uscire dalla bolletta»

E se deve uscire esca allora, ma lo si abolisca proprio come in Spagna..
La Rai trovi altri modi di finanziarsi, abolire il canone ed anche le pubblicità dalla tv di Stato...
Non si può? In Spagna è così da un sacco di anni..
 

Sanremo, addio Rai? C'è un'offerta al Comune per prendere il Festival​

A "Striscia la Notizia" il punto sulla convenzione in scadenza per i diritti di trasmissione della kermesse


Sanremo, addio Rai? C'è un'offerta al Comune per prendere il Festival

"Se ricevessimo una proposta da parte di un'emittente col triplo delle risorse sicuramente faremmo delle valutazioni", aveva detto il primo cittadino del comune ligure ai microfoni del tg satirico di Canale 5. E oggi, fa sapere l'inviato di "Striscia la Notizia", un soggetto ha protocollato la richiesta in comune. Basterà per avviare una gara pubblica?



Faccio un nome a caso, Pier Silvio?

Addio Rai? C’è un’offerta al Comune per prendere il Festival - Striscia la Notizia

Guardate il servizio di Striscia.
 
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E dunque ricapitoliamo il tutto:

Dopo 73 anni la convenzione tra l'azienda e il comune ligure proprietario del marchio, è in scadenza.
Pinuccio sta martellano già da ottobre 2022 coi sui servizi sul fatto che il festival non è di propiretà della Rai, ma del comune di Sanremo..
Pinuccio nel servizio fa vedere anche il documento che attesta la proprietà del festival del Comune di Sanremo.

Immagino che sia proprio Mediaset a far fare servizi sul caso a Pinuccio per far evidenziare il fatto dopo la sentenza che c'è stata.

Il Comune è un ente pubblico e dunque soggetto obbligatoriamente a fare un bando con messa all'asta dell'evento o di qualunque appalto pubblico.

Facendo 2+2 potrei ipotizzare che dopo questi servizi fatti da Striscia ci sia appunto la volontà di Mediaset di poter andare all'asta e vedere chi vince.

Dunque immagino che sia stato Pier Silvio, per conto di Mediaset, che ha protocollato la richiesta in Comune.

Tutto ciò sarebbe buono in quanto il Comune di Sanremo non potrà avere scuse sul fatto che non sono pervenute richieste da soggetti diversi dalla Rai, e che per tale motivo il festival lo continuerebbe ad assegnare sempre alla Rai..

No, qui c'è un altro soggetto interessato e dunque sono almeno 2 i pretendenti;
Mediaset e Rai..
Se i pretendenti sono più di 1 non si capirebbe il perché non si facciano i bandi.
Se il sindaco non fa i bandi ci potrebbero essere i ricorsi che poi bloccherebbero la messa in onda del prossimo Festival di Sanremo..

Insomma niente più scuse e se è stato veramente Pier Silvio a protocollare la richiesta allora qui si fa sul serio, si sta procedendo proprio durante il Festival a mettere le mani avanti, in modo tale che nessuno possa dire che non c'era il tempo per indire il bando, dato che manca 1 anno esatto al prossimo Festival..
Niente scuse da parte del Sindaco Alberto Biancheri.

Da articoli recenti si ipotizzavano ricavi per la Rai pari a 50mln di euro grazie alla trasmissione l'evento con il mandato esclusivo che la convenzione durata 73 anni le attribuiva, ma dall'anno prossimo potrebbero essere nostri quei ricavi.
 
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SANREMO: 10,6 MILIONI DI TELESPETTATORI PER LA SECONDA SERATA E SHARE DEL 62,3%​


La seconda serata del 73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo consolida i numeri della serata d'apertura, con share da record e ascolti che si mantengono al di sopra dei 10,5 milioni di spettatori medi.

Il secondo appuntamento con la kermesse, ha registrato infatti 10 milioni e 545 mila spettatori e una share del 62,3%.

La seconda serata del Festival 2022 aveva registrato una share del 55,8% e 11 milioni 320 mila gli spettatori della seconda serata della kermesse sanremese, e, mentre nel 2022 l’ascolto della seconda serata fu più alto di quello della prima (che era stata vista in media da 10,9 milioni di spettatori con il 54,7% di share), quest’anno la variazione tra le due serate è minima sia per ascolti assoluti sia per share.

Sanremo: 10,6 milioni di telespettatori per la seconda serata e share del 62,3%



Un audience da capogiro garantisce Sanremo, anche per la seconda giornata, e noi guardiamo quel dato con l'acquolina in bocca per l'anno prossimo, sperando ci sia la messa al bando e di poter fare l'offerta più alta dei concorrenti..
 
Il futuro del Festival si gioca tra la convenzione in scadenza e offerte “concorrenti”

Durante la conferenza stampa del 9 febbraio, è emersa la notizia di un’offerta – protocollata al Comune – arrivata da una cordata di imprenditori per l’organizzazione e trasmissione del Festival.
“La valutazione per la gestione di un festival come questo non può essere fatta a fronte di una proposta arrivata poche ore fa”, ha risposto Giuseppe Faraldi, assessore al turismo di Sanremo. “E’ una valutazione da fare al momento opportuno, con gli uffici opportuni, di certo non in questo momento”.

“Non ho ancora letto la lettera, dopo il festival la valuteremo nelle sedi opportune”, ha detto poi il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, interpellato dall’Ansa in merito all’offerta.

Sanremo via dalla Rai?

Dunque una cordata di imprenditori dice l'articolo, una cordata...
Interessante, Mediaset + altri?
 

Sanremo, nessun boom di ascolti, anzi…​

I numeri dovrebbero essere inattaccabili. Dovrebbero, appunto. Perché se girati in maniera “vantaggiosa” possono far passare un messaggio distorto. Così la prima serata di Sanremo viene descritta come un successo nonostante abbia avuto 200mila spettatori in meno della scorsa edizione, 10.7 milioni contro i 10.9 del 2022. Com’è stato possibile arrivare a questo risultato? Semplice: nel frattempo è cambiato il modo di conteggiare lo share: l’Auditel, l’ente preposto a “contare” i telespettatori, ha modificato le sue metriche. Così, con un abile - e per certi versi comprensibile - piccolo inganno, dunque, si è scelto di spostare l'attenzione sullo share, sbandierato come in crescita di oltre sette punti percentuali. Ma leggendo i numeri, che non dovrebbero mentire, si scopre che il 62% di share di quest’anno sarebbe stato in realtà intorno al 55%, in linea con quello del 2022.

Sanremo, altro che boom: ascolti in calo rispetto allo scorso anno

Ah, son cambiate le metriche e fuoriesce che il boom non c'è stato..
Si scopre che il 62% di share di quest’anno sarebbe stato in realtà intorno al 55%, in linea con quello del 2022.
 

Pinuccio scoop: il Comune conferma, c’è l’offerta per Sanremo​

L'inviato di Rai Scoglio 24 chiede conferma all'assessore per il turismo di Sanremo, Giuseppe Faraldi, una conferma della notizia esclusiva data ieri da Pinuccio. È vero che c'è un'offerta per organizzare il Festival a partire dal prossimo anno? L'assessore conferma. E Pinuccio aggiunge: non è un'emittente ma un operatore dello spettacolo.

Pinuccio scoop: il Comune conferma, c’è l’offerta per Sanremo - Striscia la Notizia


Dunque non è un emittente televisivo, ma un operatore dello spettacolo che ha fatto un'offerta per Sanremo. Come da video di Striscia di cui ho riportato il link della puntata di oggi.
Certo è che in caso di bando pubblico, anche Mediaset sicuramente presenterà un'offerta. Vedremo come andrà a finire questa storia..
 

Via libera all’emendamento di Lotito per allungare i contratti con DAZN e Sky​


Via libera alla proroga da 3 a 5 anni anche per i contratti per i diritti tv dello sport in corso “ove sussistano ragioni economiche” e “previa indagine di mercato finalizzata a verificare se altri operatori possano offrire condizioni migliorative”. È quanto prevede un emendamento a firma di Claudio Lotito approvato con riformulazione al decreto milleproroghe.

Via libera all’emendamento di Lotito per allungare i contratti con DAZN e Sky | Calcio e Finanza

E dunque è passato l'emendamento di Lotito, ma vedremo se poi i detentori attuali dei diritti od altri saranno interessati alla proroga dei contratti in essere o se invece non preferiscano andare a fare il nuovo bando che durerà 5 anni al posto di ottenere una proroga di 2 anni che l'emendamento consente.

Champions League, anche la Rai in corsa per i diritti tv​


Entra nella fase clou il dossier dei diritti Tv di Champions, Europa League e Conference League. Si avvicina la data chiave della gara per trasmettere le competizioni europee per club tra il 2024 e il 2027: martedì prossimo, il 14 febbraio, quando curiosamente la Champions ripartirà con gli ottavi di finale dell’edizione 2022/23. In quell’occasione i broadcaster vecchi e nuovi metteranno le loro offerte sul tavolo della UEFA.
Gli occhi sono puntati soprattutto sulle mosse di Sky, Amazon, DAZN (che resta comunque focalizzata sulla Serie A) e Mediaset, ma secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore c’è da registrare anche l’interesse della Rai, a completare una cinquina di pretendenti per i diritti.

Champions League, anche la Rai in corsa per i diritti tv

E qui vedremo se Mediaset confermerà o meno la detenzione dei diritti per le stagioni dal 2024/2027. Sarebbe un peccato non aggiudicarsi il pacchetto Champions con le dirette free sui nostri canali + pay su Infinity+ , ma soprattutto se poi a strapparcele di mano fosse la Rai.

La serie A ci interessa che venga prorogata per il fatto che attualmente siamo inclusi nel pacchetto calcio di Tim con Dazn che se venissero allungati di 2anni gli attuali diritti a Dazn noi ne beneficiamo con Infinity che potrebbe restare inclusa nel pacchetto calcio, ma la Champions non possiamo perderla!
Specialmente perché è la nuova Champions con più partite e con girone unico. Qui si deve piazzare l'offerta e prendere un buon pacchetto.
 

Sanremo-Rai, il sindaco Biancheri: c’è proposta, ma non offerta. Valuteremo​


Alberto Biancheri ha fatto qualche puntualizzazione a riguardo.
“È arrivata una mail da parte di un gruppo che organizza eventi per dire ‘siamo interessati, qualora ci fosse una manifestazione di interesse, a partecipare all’organizzazione del prossimo festival'”, ha spiegato, precisando, però che “non sono arrivate offerte economiche”.

“Valuteremo con molta serenità tutto nelle sedi opportune. Stiamo vivendo un momento straordinario, chiudiamolo e poi valuteremo”, ha chiosato.

“Il Tar, ha precisato poi, non ha detto al Comune che dobbiamo fare una gara. C’è stata una richiesta di accesso agli atti da parte di un’associazione, il Tar le ha dato ragione ma noi e la Rai abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato. Posso aggiungere che io sono un imprenditore: tutte le volte che ho affrontato trattative così importanti, posso dire che si tengono molto riservate”.

Sanremo-Rai, il sindaco Biancheri: c'è proposta, ma non offerta. Valuteremo

Il Tar ha dato ragione ad un'associazione, e loro con la Rai hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato, il Tar non ha detto che devono fare una gara..
Ma se il Tar ha accertato che la proprietà del Festival è del Comune di Sanremo, e se dunque un comune è un ente pubblico, per quale motivo non dovrebbe fare dei bandi per assegnare un appalto?
Per quale motivo dovrebbe procedere a fare un'assegnazione diretta in barba alle leggi sulla concorrenza?
Scadendo quest'anno la convenzione che hanno con la Rai, ed in presenza di altre parti interessate a prendersi i diritti di trasmissione, per quale motivo il comune dovrebbe rinunciare a maggiori ricavi che sicuramente ne conseguirebbero con la messa all'asta dell'evento??
Sarebbe un danno erariale per le casse del comune, poi magari vincerà lo stesso la Rai, ma di certo pagando molto di più di quel che paga oggi.. Sappiamo bene che la Rai difficilmente rinuncerebbe a Sanremo, e come per i Mondiali potrebbe addirittura strapagarli, tanto se fa buchi di bilancio paga lo Stato che poi aumenta il canone Rai che paghiamo.. Sicuramente però gli costerebbe molto di più dei 5 mln all'anno che versa al Comune di Sanremo, da quel che ho letto, la cifra è quella..
Per cui è da ribadire che se è un ente pubblico, come lo è, il comune è obbligato a fare i bandi e non glielo deve certo dire il tribunale, in quanto è già per legge così per tutti gli enti pubblici.
Vedremo..
 
Striscia la notizia del 10/02/2023

Pinuccio è in grado di fornire nuovi esclusivi dettagli sulla vicenda: «Sappiamo chi ha fatto la proposta, ci sono già delle interlocuzioni con alcune emittenti televisive, che naturalmente non sono la Rai». E al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che ha dichiarato che «Il Festival di Sanremo senza la Rai non si può fare perché è come il pesto senza il basilico», l’inviato di Striscia chiede: «Ma se fanno il bando e qualcuno mette più pesto, non è più buona la pasta per il Comune, che prende più soldi?».

MEDIASET - CANALE 5 * ‘STRISCIA LA NOTIZIA’: “ QUESTA SERA L’INCHIESTA SULLA POSSIBILITÀ CHE IL FESTIVAL DI SANREMO NON VENGA PIÙ TRASMESSO DALLA RAI “ - Agenzia giornalistica Opinione. Quotidiano on-line notizie dal Trentino.

Ho visto Striscia ed effettivamente Pinuccio sottolinea che se è pubblica l'assegnazione allora può partecipare chiunque. Se è pubblica allora si fa il bando..
Cmq ci sono interlocuzioni anche con emittenti televisive, e dunque Mediaset?
Sarei sorpreso del contrario, dato che Striscia bombarda su questo caso e non a caso direi dato che siamo concorrenti della Rai..

Sanremo: chi ha fatto l’offerta sta già parlando con le emittenti - Striscia la Notizia

Sanremo: chi ha fatto l’offerta sta già parlando con le emittenti​

Continua l'inchiesta di Pinuccio sulla possibilità che il Festival di Sanremo non venga più trasmesso dalla Rai, scoop dell'inviato di Rai Scoglio 24 confermato anche dal sindaco: «Sappiamo chi ha fatto la proposta, ci sono già delle interlocuzioni con alcune emittenti televisive, che naturalmente non sono la Rai».
 
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Rai tirchia: incassa 50 milioni e a Sanremo ne dà meno di 5​

Pinuccio è ancora a Sanremo e direttamente da Rai Scoglio 24 si occupa ancora una volta della questione per rilanciare il bando per assegnare Sanremo a un'altra emittente. Parlando con il consigliere comunale Ventimiglia scopre il Comune di Sanremo incassa molto meno rispetto a 15/20 mila anni fa. Forse è il momento di riconoscere qualcosa di più alla città di fiori?

Nuove rivelazioni sul bando per aggiudicarsi l’organizzazione del Festival. Pinuccio di Rai Scoglio 24 incontra il consigliere comunale sanremese Daniele Ventimiglia, avvocato, che gli conferma che il bando europeo si farà, se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar. Ventimiglia fa pure due conti: «Quindici, venti anni fa, la Rai incassava 16, 17, 18 milioni di pubblicità e pagava al Comune otto, nove milioni di euro. Oggi ne incassa tra i 50 e i 55 di pubblicità e il Comune ne prende 4.750.000 euro. Potrebbe essere il momento di lasciare più soldi sul territorio, più Sanremo, meno Roma». Inoltre è il comune a coprire parecchie spese, a cominciare dall’affitto del teatro Ariston.

Dopo 73 edizioni, quindi, il Festival della canzone italiana potrebbe non essere più trasmesso dalla Rai. Ricordiamo che la convenzione tra Rai e Comune di Sanremo è in scadenza e che è stata già protocollata un’offerta da una cordata di operatori del mondo dello spettacolo per partecipare a un eventuale bando.

Stasera a Striscia nuove rivelazioni sul bando per Sanremo - Striscia la Notizia


Rai tirchia: incassa 50 milioni e a Sanremo ne dà meno di 5 - Striscia la Notizia

Quindi, il bando europeo si farà, se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar.
Attendiamo che il Consiglio di Stato si pronunci allora.
 
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Il Quirinale ferma Lotito: rivedere il testo sui diritti a Sky-DAZN​


La telefonata a Palazzo Chigi è arrivata dagli uffici del Colle più alto e recita così: «Per ragioni di merito e di metodo, sarebbe meglio rivedere quell’emendamento sul calcio…». Una moral suasion – scrive Il Corriere della Sera – che costringe il governo a rivedere in corsa il decreto Milleproroghe. Il testo deve approdare nell’Aula di Palazzo Madama tra martedì e mercoledì e uno stop metterebbe a rischio molte norme a cui la maggioranza tiene molto.

Il problema riguarda proprio la norma che allunga il contratto per i diritti televisivi della Serie A, che è stata approvata dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato e che negli uffici legislativi della presidenza della Repubblica è ritenuta «materia estranea» al decreto. Si tratta dell’emendamento che vede il senatore di Forza Italia e patron della Lazio Claudio Lotito, come primo firmatario.

La sostanza dell’emendamento è che, se dalle indagini di mercato non emergono soluzioni più convenienti, gli attuali contratti con DAZN e Sky per il massimo campionato italiano di calcio sono prorogati «per il tempo necessario e comunque non oltre la durata complessiva di 5 anni». Insomma, due anni oltre il limite triennale previsto dalla Legge Melandri all’epoca dell’assegnazione a DAZ e Sky.

La modifica del comma 5 dell’articolo 6 del Milleproroghe è stata approvata due giorni fa senza particolari tensioni dentro la maggioranza, che ha voluto evitare conflitti su un tema delicato. Finché dal Quirinale non è arrivato lo stop, motivato anche dalla convinzione che i diritti, una volta scaduti, debbano essere rimessi a gara.

Il Quirinale ferma Lotito: rivedere il testo sui diritti a Sky-DAZN

Concordo con il Quirinale, una volta scaduti i diritti, vanno messi a gara, altrimenti si fanno favoritismi a Dazn e Sky. Le regole del gioco non si possono cambiare dopo l'assegnazione, perché se si fosse saputo fin dall'inizio che sarebbero stati 5 gli anni e non 3 di possesso dell'esclusiva per Dazn allora sarebbero costati di più; pertanto come già sostenevo Lotito voleva non so perché favorire Dazn con tutti i disservizi che ha causato agli abbonati, al posto di togliergli i diritti per violazione delle regole di servizio di qualità ripetutesi diverse volte con varie scuse, qui si vuol premiare Dazn.
A noi di Infinity converrebbe la proroga data l'inclusione all'interno del pacchetto calcio di Tim, e questo ammesso e non concesso che poi Tim voglia rinnovare l'accordo con Dazn sulla divisione della spese di 840mln annui.
Dato che Tim non ha avuto i benefici sperati da quell'accordo di acquisto congiunto dell'intera Serie A.

Poi si parla di proroga nell'emendamento, ma con tanti salvo che, salvo che qualcun'altro non offra di più e dunque sembra quasi una mesa a gara in cui qualcuno può cmq strappare i diritti a Dazn e Sky. Per cui bene ha fatto il Colle a stoppare tutto, si vada ai nuovi bandi con durata di 5 anni e con pacchetti diversi dagli attuali dove più piattaforme potranno trasmettere la Serie A senza esclusiva con un costo minore per chi compra e per gli utenti finali che pagheranno di meno, questo in base alle linee guida dell'Agcom.
Lotito avrà pure interessi personali con Dazn, ma un appalto assegnato non puoi modificarlo e prorogarlo per far sì che permanga uno Status Quo.
 
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