Condivido tutto e aggiungo una notazione.
Oggi moltissimi nella fascia under40 vive al di sopra della proprie reali possibilità e finanzia quello che non può permettersi erodendo il capitale di famiglia.
Questo stile di vita e queste condizioni dei salari portano a diverse conseguenze:
- si erode il capitale invece di ampliarlo. Ai propri figli non si darà quanto si è ricevuto.
- pur di non mettere in discussione il proprio stile di vita non si fanno figli o se ne fa solo 1.
Prima o poi i soldi accumulati finiscono. Non si può vivere sereni se il proprio reddito è basso.
La priorità in questo quadro dovrebbe essere l'aumento dei salari e un aumento vero degli strumenti a sostegno dell natalità.
Purtroppo temo che dovrò continuare vedere colleghi che guadagnano 1.600 euro e che passano il tempo fuori a cena o in vacanza a mykonos con i soldi del papi.
Quello che tu dici è sicuramente corretto dal punto di vista morale. Probabilmente è anche corretto per dare una certa indicazione di policy al governo.
Parlando però del mercato immobiliare, tendo a non concordare troppo con le seguenti espressioni:
pur di non mettere in discussione il proprio stile di vita non si fanno figli o se ne fa solo 1.
Questa è una sorta di autoassoluzione che circola nel mondo occidentale, come a dire "non facciamo più figli però non è colpa nostra".
Banalmente io credo la società sia evoluta in maniera tale (da una parte l'offerta di innumerevoli esperienze/svaghi/attività e dall'altra la crescita dell'occupazione femminile) da non avere tutta sta passione per il figliare.
Il fatto di avere più o meno soldi a disposizione non cambia molto nella scelta, forse forse per quelli che hanno sostanzialmente la possibilità di delegare pagando una buona fetta di mansioni genitoriali.
Dalla mia esperienza vedo che i giovani hanno solamente altre priorità (studiare, dedicarsi alla carriera, seguire passioni, scoprire il mondo e anche fare i vitelloni
) posticipando quella che di fatto è la principale assunzione di responsabilità nella vita.
Prima o poi i soldi accumulati finiscono. Non si può vivere sereni se il proprio reddito è basso.
Si e no. Io non mi riferisco a gente che vende l'anima per lo stile di vita, ma a persone che comunque hanno un delta entrate-uscite positivo.
Come dicevo, una coppia di impiegati che non paga la casa (e che magari gode di supporto genitoriale per altro, vedi babysitting, regali generosi, ecc.) e magari l'automobile (per un qualche anno) probabilmente si può permettere lo stesso stile di vita di un'altra coppia con redditi maggiori, ma senza alcun supporto.
La coppia "con aiuto" potrà quindi divertirsi i primi anni di carriera, ma anche accumulare patrimonio, mentre l'alternativa senza aiuto si troverà a pagare affitti, avendo sia meno soldi da spendere che da risparmiare.
Prendo 2 miei amici del paese, stipendio a occhio di 35-36k lui e lei credo sotto i 30k, bilocale in omaggio. Gente che nella vita ha speso 0 in affitti, ora cerca casa più grande. Con oltre 10 anni di lavoro a testa compreranno casa nuova sempre in provincia e affitteranno l'altra.
Un giorno i genitori non saranno più in vita e lui unico erede si beccherà anche la loro da vendere/affittare.
Ora, non dico che si creino le milionate di ricchezza, ma una coppia così non vedo perché tra 20-30 anni "normali" (perché gli eventi avversi possono sempre capitare) non debba essere in grado di dare altrettanto supporto ai propri figli.
Spesso ci scorda che gli italiani sono popolo di patrimonializzati.