Mi viene da dire di sì, sostanzialmente per la vicinanza col parco e il verde e la sensazione di non essere in un ghetto nord-africano (con le conseguenze sulle scuole, bar, ristoranti e servizi). Grande assente, al contrario, la metro, di cui nessuno dei due usufruirebbe se non una volta al mese, ma è comunque comodo averla sotto casa.
Esattamente il mio dubbio. Ho vissuto tutta la vita in un comune di 10-15k abitanti, e si stava bene, ma con gli anni mi accordo della mentalità arretrata e avulsa dal cambiamento di quei posti. Di nuovo, non che Milano sia il nord europa o la silicon valley, però quantomeno l'innovazione non viene sempre osteggiata e c'è un po' più apertura mentale.
Bisogna capire cosa cerchi e cosa vuoi veramente. Guarda che Monza
non è mai stata una
"città di pendolari", non è Milano Tre o Cinisello. La maggioranza dei monzesi vive e lavora a Monza, in aziende di proprietà di imprenditori monzesi o brianzoli. Ci sono anche pendolari, ma sono una minoranza, soprattutto studenti universitari. E la sua identità, quantomeno socio-economica, ce l'ha eccome (il primo nucleo di Assolombarda e poi Confindustria nacque proprio a Monza). Questo è anche il motivo per cui per decenni, fino a pochi anni fa, era proprio Monza ad opporsi all'arrivo della metropolitana milanese.
E poi, come hanno scritto altri, milanesi e monzesi sono molto diversi. Il trentenne milanese alle 7 fa l'happy hour, l'omologo monzese va a correre al Parco Reale. Il borghese milanese fa carriera in una multinazionale, quello monzese è imprenditore o libero professionista. Il borghese milanese sogna 100 mq al Bosco Verticale, quello monzese sogna una villa da 500 mq in zona Parco (anche se in classe G). Il milanese vorrebbe una Tesla Model S, il monzese una Ferrari rigorosamente con benzina super.
In generale Monza è una città mediamente sicura, benestante, efficiente, ben tenuta, molto sportiva grazie al Parco, adatta a famiglie grazie anche a tante scuole private "all'antica", piena di ristoranti di qualità. Le mancano forse i locali notturni
alla moda: per quelli, se ti interessano, c'è Milano. Poi bisogna capire cosa intendi per
"città che si oppone alle innovazioni". Se ti riferisci al fatto che, contrariamente a Milano, Monza non è storicamente una città di sinistra, beh effettivamente non ha nè periferie ridotte a ghetti africani, nè un centro storico popolato da giovani
fluidi. Per fortuna.