Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XI

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Stessa fascia d'età dei tuoi colleghi. Lo spostamento sarebbe per prediligere spazio a discapito della centralità. Da qui a 5/10 anni un trilocale sarà stretto, come sta stretto un bilocale in due. Per zona oscena intendo Viale Monza, Bruzzano, Affori/via Astesani etc, ossia zone in cui i quadrilocali stanno sotto il milione di euro e magari in classe energetica un po' elevata.
e allora razionalmente dovresti scegliere Monza. non so quale sia il tuo budget, ma evidentemente hai già fatto i tuoi calcoli e stabilito le tue priorità
ps: della classe energetica al momento me ne fregherei, altrimenti trovare casa diventa impossibile
 
ps: della classe energetica al momento me ne fregherei, altrimenti trovare casa diventa impossibile

E' una valutazione basata su quanto mi costerà ristrutturare casa nei prossimi X anni, al netto delle spese mensili. Se devo già mettere a budget 50-100k€ per un cappotto tra 5 anni o per la ristrutturazione del condominio per adeguamento alle normative EU, tanto vale spenderli subito
 
E' una valutazione basata su quanto mi costerà ristrutturare casa nei prossimi X anni, al netto delle spese mensili. Se devo già mettere a budget 50-100k€ per un cappotto tra 5 anni o per la ristrutturazione del condominio per adeguamento alle normative EU, tanto vale spenderli subito
ammazza, 100k, è un cappotto di Chanel :D
 
Idem, brianzolo che vive (stretto) a Milano. Grazie del consiglio. Sì, si tratterebbe di un quadrilocale a 3 Km dalla stazione (zona S.Gerardo nuovo), ma a Milano dovrei accontentarmi di un trilocale, spesso usato e/o da ristrutturare, in zona oscena.
ok allora sai benissimo di cosa parliamo.
Non sei un perugino/napoletano/leccese che se ne va a Monza.

Vivere a Monza, fuori dal centro, è sostanzialmente uguale a vivere a Lissone, Desio, Seregno, Muggiò, Cesano.
Stesso "paesaggio" umano e urbanistico, d'altronde sono città tutte attaccate.

Faccio una domanda dato che conosci le zone: secondo te la zona san Gerardo a Monza è molto meglio di Viale Monza a Milano?

Io avrei qualche dubbio.

Detto questo, considerato dove lavorate e il commuting che già fate le soluzioni si equivalgono essenzialmente.

Non cambia praticamente niente, se non appunto per la qualità dell'appartamento.

Monza guadagna punti a questo punto.
 
Faccio una domanda dato che conosci le zone: secondo te la zona san Gerardo a Monza è molto meglio di Viale Monza a Milano?
Mi viene da dire di sì, sostanzialmente per la vicinanza col parco e il verde e la sensazione di non essere in un ghetto nord-africano (con le conseguenze sulle scuole, bar, ristoranti e servizi). Grande assente, al contrario, la metro, di cui nessuno dei due usufruirebbe se non una volta al mese, ma è comunque comodo averla sotto casa.

Vivere a Monza, fuori dal centro, è sostanzialmente uguale a vivere a Lissone, Desio, Seregno, Muggiò, Cesano.
Stesso "paesaggio" umano e urbanistico, d'altronde sono città tutte attaccate.
Esattamente il mio dubbio. Ho vissuto tutta la vita in un comune di 10-15k abitanti, e si stava bene, ma con gli anni mi accordo della mentalità arretrata e avulsa dal cambiamento di quei posti. Di nuovo, non che Milano sia il nord europa o la silicon valley, però quantomeno l'innovazione non viene sempre osteggiata e c'è un po' più apertura mentale.
 
non abbiamo ancora pensato a una località specifica, la liguria però sarebbe un po' scomoda per tornare a casa (napoli). mantenendo il bilocale come pied a terre e vendendo il trilo potremmo andare un po' ovunque...
ma hai comprato 2 appartamenti a MI? Avevo capito che vi eravate trasferiti in un appartamento unico grande che hai fatto strutturare.
 
:D:Dla gente fa carte false per vivere fuori Milano e tu che lavori in un luogo ameno fai l'esatto contrario!
Comunque anche a me la campagna/collina/montagna fa un effetto depressivo, l'imprinting ricevuto nella splendida (sarcasmo) periferia Milanese negli anni '70 è ben radicato :D:D
C'era un famoso scrittore milanese (non ricordo il nome) che abitava in zona piazza della Repubblica in uno dei grattacieli che diceva che a lui bastava sentire dalla finestra il brusio lontano del traffico per sentirsi un po' meglio.
Dillo a me, io se sotto casa non ho baretti, tabaccheria da usare come portiere per Amazon (non ho portierato, non essendo un riccazzo come Fabio67), pizzerie, magari pure un ristorantino, mi viene una tristezza. Non capisco come fa chi compra il nuovo classe A in estrema periferia a Cà de Dio, anziché ristrutturare un esistente in zona semi centrale.
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti, un consiglio: sto valutando l'acquisto di una casa tra Monza e Milano e sto facendo i seguenti ragionamenti:

1. A Monza comprerei nuovo praticamente senza mutuo e con box in zona bella, mentre a Milano sarei in zona esterna alla circonvallazione, molto probabilmente usato in classe energetica bassa (+ spese in futuro) e/o da ristrutturare e senza box.
2. A Milano sarei più vicino al lavoro
3. A Milano il valore nel tempo potrebbe mantenersi un po' di più, ma questo vantaggio sarebbe annullato dal mutuo a tasso elevato che sarei costretto a fare. Se la casa mi si rivaluta in 30 anni di 200k€, ma ne ho spesi 200k€ in più di interessi, tanto vale.
4. A Monza sarei lontanicchio dalla stazione, ma in una zona in cui dovrebbe arrivare (10-15 anni) la metropolitana lilla.
5. A Milano sarei più vicino alla metro
6. A Monza avrei un po' meno vita sociale, o forse credo di averne meno perché non conosco così bene la zona, ma avrei servizi più vicini a casa (scuole, ospedale, tangenziali, supermercato bello, etc).
7. L'auto (una o due) le ho e le comprerei anche fossi a Milano.
8. Le spese condominiali sarebbero ampiamente più basse nella scelta di Monza, sia per classe energetica che per tipologia di edificio.

Ci sono altre variabili o dubbi che secondo voi dovrei prendere in considerazione per la scelta?
MILANO, senza se e senza ma!
Guarda ti concedo Monza se la casa è di fronte alla stazione, tipo che esci in pigiama e sei sul treno o sulla futura metro, già 15 minuti è lontanissimo visto che la stazione è solo l'inizio del viaggio e non il punto di arrivo.
Altrimenti meglio la casa di Renato Pozzetto purché sia a Milano, premi il bottone qui e trac il tavolo si trasforma in cesso.
A Monza al limite vacci quando hai famiglia con figli per coniugare spazi più grandi in casa ed economicità.
 
Ultima modifica:
Dillo a me, io se sotto casa non ho baretti, tabaccheria da usare come portiere per Amazon (non ho portierato, non esendo un riccazzo come Fabio67), pizzerie, magari pure un ristorantino, mi viene una tristezza. Non capisco come fa chi compra il nuovo classe A in estrema periferia a Cà de Dio, anziché ristrutturare un esistente in zona semi centrale.

Beh, come insegnano molti utenti, il delta prezzo è spesso importante.
Il nuovo a Ca' de Dio ormai costa come il "da ristrutturare" in diverse periferie.

Inoltre molti immobili vecchi hanno dei limiti importanti a livello costruttivo per i quali occorre radere al suolo l'esistente, e forse nemmeno basta.
 
Mi viene da dire di sì, sostanzialmente per la vicinanza col parco e il verde e la sensazione di non essere in un ghetto nord-africano (con le conseguenze sulle scuole, bar, ristoranti e servizi). Grande assente, al contrario, la metro, di cui nessuno dei due usufruirebbe se non una volta al mese, ma è comunque comodo averla sotto casa.


Esattamente il mio dubbio. Ho vissuto tutta la vita in un comune di 10-15k abitanti, e si stava bene, ma con gli anni mi accordo della mentalità arretrata e avulsa dal cambiamento di quei posti. Di nuovo, non che Milano sia il nord europa o la silicon valley, però quantomeno l'innovazione non viene sempre osteggiata e c'è un po' più apertura mentale.
ah va beh, se la metti così allora tutta la vita Milano.
Cioè una camera in più non vale il resto.
Diverso se te ne vai a monza centro.
 
Mi viene da dire di sì, sostanzialmente per la vicinanza col parco e il verde e la sensazione di non essere in un ghetto nord-africano (con le conseguenze sulle scuole, bar, ristoranti e servizi). Grande assente, al contrario, la metro, di cui nessuno dei due usufruirebbe se non una volta al mese, ma è comunque comodo averla sotto casa.


Esattamente il mio dubbio. Ho vissuto tutta la vita in un comune di 10-15k abitanti, e si stava bene, ma con gli anni mi accordo della mentalità arretrata e avulsa dal cambiamento di quei posti. Di nuovo, non che Milano sia il nord europa o la silicon valley, però quantomeno l'innovazione non viene sempre osteggiata e c'è un po' più apertura mentale.

Bisogna capire cosa cerchi e cosa vuoi veramente. Guarda che Monza non è mai stata una "città di pendolari", non è Milano Tre o Cinisello. La maggioranza dei monzesi vive e lavora a Monza, in aziende di proprietà di imprenditori monzesi o brianzoli. Ci sono anche pendolari, ma sono una minoranza, soprattutto studenti universitari. E la sua identità, quantomeno socio-economica, ce l'ha eccome (il primo nucleo di Assolombarda e poi Confindustria nacque proprio a Monza). Questo è anche il motivo per cui per decenni, fino a pochi anni fa, era proprio Monza ad opporsi all'arrivo della metropolitana milanese.

E poi, come hanno scritto altri, milanesi e monzesi sono molto diversi. Il trentenne milanese alle 7 fa l'happy hour, l'omologo monzese va a correre al Parco Reale. Il borghese milanese fa carriera in una multinazionale, quello monzese è imprenditore o libero professionista. Il borghese milanese sogna 100 mq al Bosco Verticale, quello monzese sogna una villa da 500 mq in zona Parco (anche se in classe G). Il milanese vorrebbe una Tesla Model S, il monzese una Ferrari rigorosamente con benzina super.

In generale Monza è una città mediamente sicura, benestante, efficiente, ben tenuta, molto sportiva grazie al Parco, adatta a famiglie grazie anche a tante scuole private "all'antica", piena di ristoranti di qualità. Le mancano forse i locali notturni alla moda: per quelli, se ti interessano, c'è Milano. Poi bisogna capire cosa intendi per "città che si oppone alle innovazioni". Se ti riferisci al fatto che, contrariamente a Milano, Monza non è storicamente una città di sinistra, beh effettivamente non ha nè periferie ridotte a ghetti africani, nè un centro storico popolato da giovani fluidi. Per fortuna.
 
Bisogna capire cosa cerchi e cosa vuoi veramente. Guarda che Monza non è mai stata una "città di pendolari", non è Milano Tre o Cinisello. La maggioranza dei monzesi vive e lavora a Monza, in aziende di proprietà di imprenditori monzesi o brianzoli. Ci sono anche pendolari, ma sono una minoranza, soprattutto studenti universitari. E la sua identità, quantomeno socio-economica, ce l'ha eccome (il primo nucleo di Assolombarda e poi Confindustria nacque proprio a Monza). Questo è anche il motivo per cui per decenni, fino a pochi anni fa, era proprio Monza ad opporsi all'arrivo della metropolitana milanese.

Vero, oltre a una certa ritrosia per l'arrivo di meridionali (prima) e immigrati (poi).


E poi, come hanno scritto altri, milanesi e monzesi sono molto diversi. Il trentenne milanese alle 7 fa l'happy hour, l'omologo monzese va a correre al Parco Reale.
Ma per favore.

Il borghese milanese fa carriera in una multinazionale, quello monzese è imprenditore o libero professionista.
Un po' di qualunquismo spicciolo.

Il borghese milanese sogna 100 mq al Bosco Verticale, quello monzese sogna una villa da 500 mq in zona Parco (anche se in classe G). Il milanese vorrebbe una Tesla Model S, il monzese una Ferrari rigorosamente con benzina super.

Al qualunquismo si aggiunge un po' di sano provincialismo.

In generale Monza è una città mediamente sicura, benestante, efficiente, ben tenuta, molto sportiva grazie al Parco, adatta a famiglie grazie anche a tante scuole private "all'antica", piena di ristoranti di qualità. Le mancano forse i locali notturni alla moda: per quelli, se ti interessano, c'è Milano.

Vero.

Poi bisogna capire cosa intendi per "città che si oppone alle innovazioni". Se ti riferisci al fatto che, contrariamente a Milano, Monza non è storicamente una città di sinistra, beh effettivamente non ha nè periferie ridotte a ghetti africani, nè un centro storico popolato da giovani fluidi. Per fortuna.

Certo, manca un "Salah". Il fatto di considerare Milano di sinistra è quasi comico.
Per il resto l'utente intende una cosa comune a circa tutte le cittadine non troppo grandi e ancor di più non universitarie: mediamente la mentalità è più conservatrice e poco aperta ai cambiamenti, in una parola "provinciale".

Che poi provinciale mica è un'offesa. E' la normalità della provincia, poi ognuno è libero di coltivarsi e svilupparsi da sé.
 
Ma per favore.


Un po' di qualunquismo spicciolo.

Saranno anche esempi un po' caricaturali (neanche troppo), ma riflettono la sostanziale differenza tra monzesi e milanesi. E' un modo per far capire che non è "hinterland" o "periferia di lusso". Non è una Milano Tre ingigantita. La vicinanza geografica inganna.
Avendo vissuto in entrambi i posti, ritengo di conoscere bene le differenze.

Certo, manca un "Salah". Il fatto di considerare Milano di sinistra è quasi comico.

E' comico negarlo. Chiunque può guardarsi la lista storica dei sindaci di Milano. Dal dopoguerra in poi non c'è mai stato nessun sindaco di destra. O sinistra, oppure centristi globalisti e pro-immigrati (Moratti e Albertini). Se Milano non è una città di sinistra, allora le città di sinistra non esistono. Intendiamoci, questa è una deriva che interessa gran parte delle metropoli (Torino è pure peggio), anche perchè ormai nelle grandi città c'è immigrazione di lungo periodo e pluri-generazionale, molti africani e asiatici hanno ottenuto il passaporto e purtroppo possono votare, ergo non vedo cambiamenti all'orizzonte.
 
Saranno anche esempi un po' caricaturali (neanche troppo), ma riflettono la sostanziale differenza tra monzesi e milanesi. E' un modo per far capire che non è "hinterland" o "periferia di lusso". Non è una Milano Tre ingigantita. La vicinanza geografica inganna.
Avendo vissuto in entrambi i posti, ritengo di conoscere bene le differenze.



E' comico negarlo. Chiunque può guardarsi la lista storica dei sindaci di Milano. Dal dopoguerra in poi non c'è mai stato nessun sindaco di destra. O sinistra, oppure centristi globalisti e pro-immigrati (Moratti e Albertini). Se Milano non è una città di sinistra, allora le città di sinistra non esistono. Intendiamoci, questa è una deriva che interessa gran parte delle metropoli (Torino è pure peggio), anche perchè ormai nelle grandi città c'è immigrazione di lungo periodo e pluri-generazionale, molti africani e asiatici hanno ottenuto il passaporto e purtroppo possono votare, ergo non vedo cambiamenti all'orizzonte.
guarda che le politiche di immigrazione e di sicurezza non dipendono dai sindaci, ma dal governo centrale.
ora che in italia c'è il governo più a destra dal dopoguerra ad oggi, finalmente, tutti i problemi di sicurezza e immigrazione saranno risolti.

PS: ma hai visto la "destra" chi ha candidato come sindaco alle ultime elezioni di Milano ?
 
guarda che le politiche di immigrazione e di sicurezza non dipendono dai sindaci, ma dal governo centrale.
ora che in italia c'è il governo più a destra dal dopoguerra ad oggi, finalmente, tutti i problemi di sicurezza e immigrazione saranno risolti.

PS: ma hai visto la "destra" chi ha candidato come sindaco alle ultime elezioni di Milano ?

potessero muoversi come vogliono, buona parte dei problemi sarebbero risolti...
 
Saranno anche esempi un po' caricaturali (neanche troppo), ma riflettono la sostanziale differenza tra monzesi e milanesi. E' un modo per far capire che non è "hinterland" o "periferia di lusso". Non è una Milano Tre ingigantita. La vicinanza geografica inganna.
Avendo vissuto in entrambi i posti, ritengo di conoscere bene le differenze.

La differenza non è il mio problema, sono le stupidaggini legate agli aperitivi (come se fossero roba da milanesi e non si facessero a Monza o Lodi).
Peraltro se uno nasce a Monza posso capire, ma altrimenti è come dice Simpho, sostanziali differenze tra Monza-noncentro e i paesi attorno non ce ne sono.

Milano3 ha 10k abitanti, cosa mai potrà entrarci?


E' comico negarlo. Chiunque può guardarsi la lista storica dei sindaci di Milano. Dal dopoguerra in poi non c'è mai stato nessun sindaco di destra. O sinistra, oppure centristi globalisti e pro-immigrati (Moratti e Albertini).

E se prima avevo i dubbi su una certa ideologia, adesso arrivano le conferme (immancabile il riferimento a "fluidi"). La terribile sinistra a Milano: Moratti (nota comunista), Albertini (FI), Formentini con la LEGA. Gli ultimi hanno visto Pisapia (su cui almeno le origini rosse sono chiare) e Sala, ex manager Pirelli e collaboratore di Letiziona.
Prima di questi DC + Socialisti Craxiani.
Eppure la gente continua malamente a sparare parole a caso sulla politica milanese, non capendo che MIlano è da sempre una città centrista e moderata che non apprezza gli estremismi, siano da Sx o Dx.

Se Milano non è una città di sinistra, allora le città di sinistra non esistono.

Eppure sento sempre dire che è la città dei padroni immobiliari, dello sfruttamento dei lavoratori e dei capitali.
Ma ormai ho capito che per gli italiani la differenza tra Dx e Sx si concentra su immigrati e gay, con l'economia che è un'opinione (infatti ha vinto le politiche un centrodestra totalmente statalista).
Per curiosità, qual è una città di destra?

Intendiamoci, questa è una deriva che interessa gran parte delle metropoli (Torino è pure peggio), anche perchè ormai nelle grandi città c'è immigrazione di lungo periodo e pluri-generazionale, molti africani e asiatici hanno ottenuto il passaporto e purtroppo possono votare, ergo non vedo cambiamenti all'orizzonte.

Quindi le grandi metropoli sono di sinistra perché ci sono immigrati. E globaliste aggiungiamo. :D
 
MILANO, senza se e senza ma!
Guarda ti concedo Monza se la casa è di fronte alla stazione, tipo che esci in pigiama e sei sul treno o sulla futura metro, già 15 minuti è lontanissimo visto che la stazione è solo l'inizio del viaggio e non il punto di arrivo.
Altrimenti meglio la casa di Renato Pozzetto purché sia a Milano, premi il bottone qui e trac il tavolo si trasforma in cesso.
A Monza al limite vacci quando hai famiglia con figli per coniugare spazi più grandi in casa ed economicità.
"MILANO, senza se e senza ma!" ... beh allora se non posso usare "se" e "ma" ...uso ...PRRRRRRRRRRRRRRR!

La casa (non il loculo) si sceglie come una donna.
La bellezza Passa ... la fame resta!
Ora se ti scegli un monoloculo in NoLo invece di un trilocale in provincia ... Rangesssssss
 
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