Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XI

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Cinisello e Cologno sicuramente, ma dire che Abbiategrasso e Lodi mantengono l'orbita su Milano è assurdo. Bisogna essere onesti e ammettere che non sono dei "quartieri" di Milano e non basta una mappa ridisegnata e un nuovo sistema tariffario per risolvere i problemi della gente, soprattutto se si mette l'accento su quanto ben collegati siano quei comuni coi treni. A questo punto mettiamoci anche Vaprio d'Adda e Treviglio...

Che ci siano molti bei posti accessibili, in termini di prezzo/mq, a 30-60 minuti da Milano (trenta su Google Maps e sessanta nella vita reale) non lo mette in dubbio nessuno, e c'è anche molta scelta che accontenta chi preferisce luoghi tranquilli e chi luoghi densamente abitati, ma sostenere tra le righe che la soluzione al caro prezzi è trasferirsi ad Abbiategrasso per me è allucinante. Se una famiglia si trasferisce ad Abbiategrasso o Lodi sta a tutti gli effetti lasciando Milano.

Si, Lodi e Abbiategrasso sono effettivamente borderline (Posto che Abbiategrasso sta alla metà della distanza di Novara). Rimangono più vicine di altre località, ma effettivamente sono luoghi che vivono dinamiche diverse da quelle milanesi/hinterland (almeno Lodi sicuramente).

Però d'altra parte non vedo troppe alternative per bilanciare una situazione di questo tipo se non agevolare la vita di chi deve uscire dalla città con strumenti lavorativi (lavoro da remoto) e infrastrutture (miglioramento TPL a tutto tondo).

Altrimenti ti trovi sempre a dover decidere secondo un criterio chi dovrebbe avere accesso alla possibilità di abitare in città a prezzi calmierati e chi rimarrebbe escluso.
Come ho già detto tempo addietro, faccio presente che tale criterio andrebbe verosimilmente appannaggio di immigrati, poveri e lavoratori a basso reddito senza impatto sulla classe media che si vorrebbe salvare.
 
Posto che Abbiategrasso sta alla metà della distanza di Novara

Se ti muovi in elicottero forse, altrimenti sempre un'oretta di viaggio è, non stiamo a puntigliare...

Però d'altra parte non vedo troppe alternative per bilanciare una situazione di questo tipo se non agevolare la vita di chi deve uscire dalla città con strumenti lavorativi (lavoro da remoto) e infrastrutture (miglioramento TPL a tutto tondo).

Infatti sono d'accordo, ma io sono più di vent'anni che mi muovo in treno, miglioramenti marginali alla flotta ci sono stati, ma in termini di sicurezza, comfort, affidabilità, frequenza, il TPL fuori da certi orari è oggettivamente uno spostapoveri. Nel senso che costa pochissimo (da Abbiategrasso 4€ e da Novara 6€, per restare in tema) e la classe media, in qualunque modo la vogliamo definire, cerca di usarli il meno possibile. Poi ci sono gli spostaricchi (Milano-Brescia a 30€ in Frecciarossa), ma è evidente che manchino soluzioni intermedie.

Viceversa una metropolitana alle 22.00 è frequentata da una classe più ampia di persone. Insomma rivoluzionare il TPL è un po' come convincere i proprietari ad affittare gli immobili sfitti... un problema "granitico" contro cui forse non si è mai fatto abbastanza, ma contro cui è difficile immaginare una rivoluzione. Siamo un Paese di proprietari di casa e di auto...
 
E' un paragone che non si può fare, Milano ha quartieri con il 30% di stranieri e quartieri dove a stento vedi un extracomunitario. Ovvio che i primi sono concentrati in periferia e i secondi dentro la circonvallazione. Ma se vai a Pioltello che son 30.000 abitanti la questione è un po' diversa...
Pioltello ha una location similare a quella della periferia, se vuoi è un'ultraperiferia. Quindi ci sta che più ci si allontani dal centro e più aumenta la concentrazione.

Comunque fuori dal centro storico e dal semicentro tutti i quartieri stanno sopra il 12%:

https://www.comune.milano.it/docume...9-84e7-4136-178b-b1c56b5882ed?t=1599199864473
 
Ultima modifica:
Se ti muovi in elicottero forse, altrimenti sempre un'oretta di viaggio è, non stiamo a puntigliare...

Rimane distante sicuramente, ma non torniamo al solito discorso che 20 km (Abbiategrasso-Piazza Napoli) sono uguali a 40.
Vero che la distanza non è il doppio, anzi verosimilmente sulla direttrice lo scarto sarà 10 minuti, ma moltiplicando le possibili destinazioni il gap aumenta.
Verosimilmente una coppia troverà più facilmente soluzioni compatibili stando a 20-25km che non a 50, per questo credo abbiano considerato quelle località nell'articolo.

Infatti sono d'accordo, ma io sono più di vent'anni che mi muovo in treno, miglioramenti marginali alla flotta ci sono stati, ma in termini di sicurezza, comfort, affidabilità, frequenza, il TPL fuori da certi orari è oggettivamente uno spostapoveri. Nel senso che costa pochissimo (da Abbiategrasso 4€ e da Novara 6€, per restare in tema) e la classe media, in qualunque modo la vogliamo definire, cerca di usarli il meno possibile. Poi ci sono gli spostaricchi (Milano-Brescia a 30€ in Frecciarossa), ma è evidente che manchino soluzioni intermedie.

Da una parte non sussitono i motivi per prendere i treni. Oggettivamente dopo le 21 cosa fai col treno? Cene, eventi e simili sono fuori discussione, praticamente saresti a pelo per tornare a casa.
Inoltre sul "Pochissimo" avrei da ridire, Brescia costa 30€ ma sta a 100km e l'Alta Velocità è un segmento a parte per definizione.
Novara costa 6, ma la tariffa dell'intercity sarebbe 10, non so quanto apprezzata dal pubblico che può prendere un regionale veloce risparmiando 4 euro.

Viceversa una metropolitana alle 22.00 è frequentata da una classe più ampia di persone. Insomma rivoluzionare il TPL è un po' come convincere i proprietari ad affittare gli immobili sfitti... un problema "granitico" contro cui forse non si è mai fatto abbastanza, ma contro cui è difficile immaginare una rivoluzione. Siamo un Paese di proprietari di casa e di auto...

Su questo sono d'accordo, infatti non m'aspetto miracoli in poco tempo. Personalmente rimango convinto che servirebbe innanzitutto potenziare l'esistente in modo da avere almeno un servizio credibile e affidabile, lavorando anche sulla sicurezza delle tratte.

Se poi si volesse fare un passo un più occorrerebbe rivedere la mobilità lombarda in toto cercando di sviluppare hub di mobilità anche appena fuori dalla città. Uno dei problemi dei paesi dormitorio è che il tessuto sociale fatica a svilupparsi in un contesto dove sostanzialmente si finisce sempre a Milano.

Parlando di fantascienza penso che un paio di linee circolari attorno alla città potrebbero cambiare la mobilità dell'area, ma chiaramente servirebbero investimenti folli e probabilmente ci si scontrerebbe con grossi limiti dell'esistente.
 
Pioltello ha una location similare a quella della periferia, se vuoi è un'ultraperiferia. Quindi ci sta che più ci si allontani dal centro e più aumenta la concentrazione.

Comunque fuori dal centro storico e dal semicentro tutti i quartieri stanno sopra il 12%:

https://www.comune.milano.it/docume...9-84e7-4136-178b-b1c56b5882ed?t=1599199864473

Vabè, è quello che ho detto io... stare a Milano può significare stare in un quartiere con l'immigrazione al 10% o al 30%, mentre Pioltello equivale a stare in uno dei quartieri più ad alta concentrazione di Milano.
Poi la distribuzione degli immigrati nell'hinterland non è così omogenea come lasci intendere, le "ultraperiferie" non si calcolano per distanza dalla città... Quindi anche stare nell'hinterland può voler dire vivere di tutto da questo punto di vista.

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Da una parte non sussitono i motivi per prendere i treni. Oggettivamente dopo le 21 cosa fai col treno? Cene, eventi e simili sono fuori discussione, praticamente saresti a pelo per tornare a casa.

Mah, come torno alle 23 in metro posso tornare in treno se mi dai un vettore valido... Per dire io la sera ho spesso seguito delle lezioni che terminano in orario variabile tra le 20.30 e le 22, mai visto in classe gente di Pioltello o Abbiategrasso... Al massimo Rho/Sesto ma direi 90% stava a Milano città.

Inoltre sul "Pochissimo" avrei da ridire, Brescia costa 30€ ma sta a 100km e l'Alta Velocità è un segmento a parte per definizione.

Quindi 7€ il regionale e quattro volte di più per l'AV (che su Mi-Bs ti fa risparmiare letteralmente 15 minuti) non è una differenza rilevante, vabè.

Considerando che il biglietto urbano è 2,20€, un biglietto per Monza 2,60 Como 5€ non ti sembrano prezzi bassi con margine di manovra?
Praticamente paghi di più il taxi per la stazione che i 100km per Brescia....

Io dico che se metti un RV a 14€ e usi quei soldi per assicurarti che tutti paghino, controlli il biglietto a tutti e metti a bordo presenza costante di personale - insomma quello che succede se viaggi in AV o in prima - i pregiudizi sui treni iniziano a scemare.



Su questo sono d'accordo, infatti non m'aspetto miracoli in poco tempo. Personalmente rimango convinto che servirebbe innanzitutto potenziare l'esistente in modo da avere almeno un servizio credibile e affidabile, lavorando anche sulla sicurezza delle tratte.

Notizia fresca 3 miliardi di PNRR per le ferrovie in Lombardia... vediamo che fanno.... ;)
 
Mah, come torno alle 23 in metro posso tornare in treno se mi dai un vettore valido... Per dire io la sera ho spesso seguito delle lezioni che terminano in orario variabile tra le 20.30 e le 22, mai visto in classe gente di Pioltello o Abbiategrasso... Al massimo Rho/Sesto ma direi 90% stava a Milano città.

Non so che lezioni tu intenda, ma sono fisiologicamente frequentate da cittadini.
Alle 23 torni in metro perché c'è ed è capillare. Il treno de facto significa andare in metro/bus a prenderlo, con la prospettiva di avere il prossimo dopo 30 min e/o la mattina seguente.
La presenza o meno di gente di Pioltello può essere variabile, ma con la rigidità del treno non è semplice ne tornare casa e rientrare per le 20.30, ne farsi la tirata con la prospettiva di arrivare molto più tardi a casa rispetto a te.
Detto in gergo, è una menata rara.


Quindi 7€ il regionale e quattro volte di più per l'AV (che su Mi-Bs ti fa risparmiare letteralmente 15 minuti) non è una differenza rilevante, vabè.
Ho detto che non è comparabile per tipologia di servizio e di viaggio, oltre al fatto che MI-BS è 36 min di AV e 1h e passa di regionale classico.
L'AV ha logiche di lunga percorrenza che devono bilanciare i posti venduti BS-MI, con quelli Mi-Venezia, non è che così semplice secondo me.

Considerando che il biglietto urbano è 2,20€, un biglietto per Monza 2,60 Como 5€ non ti sembrano prezzi bassi con margine di manovra?
Praticamente paghi di più il taxi per la stazione che i 100km per Brescia....
Sono tariffe incentivate, ma non capisco dove vuoi arrivare. La gente non prende il treno con sti prezzi, vorresti aumentarli?

Io dico che se metti un RV a 14€ e usi quei soldi per assicurarti che tutti paghino, controlli il biglietto a tutti e metti a bordo presenza costante di personale - insomma quello che succede se viaggi in AV o in prima - i pregiudizi sui treni iniziano a scemare.
Magari togli il pregiudizio, ma non il problema.
Il TPL dev'essere accessibile e popolare. Il RV lo puoi mettere perché serve, ma il costo dell'abbonamento dev'essere quello attuale viceversa aggiungeresti ulteriori barriere.
Considera che il costo del treno è praticamente quasi sempre a brekeven con l'automobile con 2, qualcosa passeggeri.


Notizia fresca 3 miliardi di PNRR per le ferrovie in Lombardia... vediamo che fanno.... ;)
Li mangiano as usual!
 
Non so che lezioni tu intenda, ma sono fisiologicamente frequentate da cittadini.
Alle 23 torni in metro perché c'è ed è capillare. Il treno de facto significa andare in metro/bus a prenderlo, con la prospettiva di avere il prossimo dopo 30 min e/o la mattina seguente.
La presenza o meno di gente di Pioltello può essere variabile, ma con la rigidità del treno non è semplice ne tornare casa e rientrare per le 20.30, ne farsi la tirata con la prospettiva di arrivare molto più tardi a casa rispetto a te.
Detto in gergo, è una menata rara.

Ma infatti il problema è proprio quello: se non puoi nemmeno tornare a casa alle 23 una o due volte la settimana, da Milano, non sei a Milano.

Ho detto che non è comparabile per tipologia di servizio e di viaggio, oltre al fatto che MI-BS è 36 min di AV e 1h e passa di regionale classico.

Ma sono d'accordo, il punto è proprio l'inesistenza di un'alternativa (ben nota e documentata, da anni, non dico niente di nuovo): o viaggi coi rider abusivi, i tossici del boschetto, i ragazzini strafatti, o viaggi con gli imprenditori in business.

Sono tariffe incentivate, ma non capisco dove vuoi arrivare. La gente non prende il treno con sti prezzi, vorresti aumentarli?

Ma secondo te io non prendo il treno perchè costa 5€ o perchè non mi sento sicuro, ce ne sono pochi, i tempi di percorrenza sono inaffidabili?

Io non voglio togliere niente a nessuno, voglio aggiungere una classe di TPL affidabile ma non di lusso, ad oggi molto poco diffusa. E' chiaro che deve costare di più, se vuoi garantire più servizi.

A Milano la mobilità funziona perchè hai alternative. Abbiategrasso/Pioltello/Lodi (ma anche molto più vicino) la sera o vai in auto o non vai. Quindi inutile far finta che "il grande hinterland" esista solo perchè "Pioltello è Mi4". Di fatto non c'è mobilità in TPL se non per i pendolari, che comunque se ne lamentano di continuo (affollamento, ritardi, ecc.). Comode col treno solo su Internet.
 
In realtà è per definizione una falsa soluzione.
In un mercato mediamente caro, fare scalata sociale consente solamente di avere un vantaggio verso gli altri nelle tue condizioni, ma non risolve il problema del mercato stesso.

Per essere terra terra, se tutti si impegnassero e si valorizzassero, non è che il totale dei salari cambierebbe.

1. Ovviamente, oggi serve un po' di fieno in cascina, non è più l'Italia del 1940 dove il 90% della popolazione partiva pressoché dallo stesso livello.

2. Oggi si compete su un mercato globale. Fare esperienza/distacco all'estero e poi eventualmente rientrare è sempre apprezzata come cosa e permette di ottenere incrementi di ral.
 
Ma infatti il problema è proprio quello: se non puoi nemmeno tornare a casa alle 23 una o due volte la settimana, da Milano, non sei a Milano.
Non è che non puoi, è che materialmente è talmente scomodo che quasi sempre la macchina è preferibile.
Però non sarà il treno fino all'1 a cambiare le cose se il totale del viaggio serale è probabilmente il doppio rispetto all'automobile.

Ma sono d'accordo, il punto è proprio l'inesistenza di un'alternativa (ben nota e documentata, da anni, non dico niente di nuovo): o viaggi coi rider abusivi, i tossici del boschetto, i ragazzini strafatti, o viaggi con gli imprenditori in business.

Vabeh, ma sono cose diverse, applicazioni diverse e finalità diverse. Sui treni normali agli orari pendolari c'è pieno di gente normale.
L'Alta Velocità è roba per lunghe distanze. Che poi Brescia o altre ne beneficino ok, ma nasce per fare collegamenti tipo Milano-Roma/Napoli (chiaramente non ha senso "saltare" Bologna o Firenze) o Milano-Torino/Venezia


Ma secondo te io non prendo il treno perchè costa 5€ o perchè non mi sento sicuro, ce ne sono pochi, i tempi di percorrenza sono inaffidabili?

Io non voglio togliere niente a nessuno, voglio aggiungere una classe di TPL affidabile ma non di lusso, ad oggi molto poco diffusa. E' chiaro che deve costare di più, se vuoi garantire più servizi.

Bah, secondo me non la userebbe nessuno e sarebbe un disastro economico.
A Milano la mobilità funziona perchè hai alternative. Abbiategrasso/Pioltello/Lodi (ma anche molto più vicino) la sera o vai in auto o non vai. Quindi inutile far finta che "il grande hinterland" esista solo perchè "Pioltello è Mi4". Di fatto non c'è mobilità in TPL se non per i pendolari, che comunque se ne lamentano di continuo (affollamento, ritardi, ecc.). Comode col treno solo su Internet.

Ma non capisco la tua fissazione con il TPL, per vivere a Lodi o Abbiategrasso l'automobile è un requisito imprescindibile e lo sarà anche tra 20 anni.

Il TPL è un driver di crescita, ma è impensabile pensare di avere un servizio anche solo lontanamente comparabile a quello cittadino.
Si possono avere treni più sicuri e puliti, si possono migliorare gli interscambi, si possono pure estendere gli orari per coprire le esigenze serali, ma non ci sono le masse critiche di persone sostenere economicamente una mobilità off-peak basata sul TPL.

Se da Lodi vuoi andare a Milano spendi 10€ a viaggio, col treno spendi uguale in 2 persone.
Ciò significa che al di fuori di specifici casi, riassumibili con "andare in AreaC in orario diurno" verosimilmente con l'automobile risparmi molto tempo e viaggi decisamente più comodo.

Il TPL vive, di fatto, in perdita avendo le corse tendenzialmente semivuote fuori da orari scolastici e pendolari. Questa cosa è fisiologica: la gente di giorno sta a scuola/lavoro e la sera spesso sta a casa.
Aumentare il servizio negli orari off-peak addirittura con soluzioni aggiuntive più rapide e costose non può che peggiorare i conti di chi deve prestarlo.
 
1. Ovviamente, oggi serve un po' di fieno in cascina, non è più l'Italia del 1940 dove il 90% della popolazione partiva pressoché dallo stesso livello.

Sono d'accordo, solamente facevo intendere che se la torta è quella, non cambia molto come la si divida, quella rimane.

2. Oggi si compete su un mercato globale. Fare esperienza/distacco all'estero e poi eventualmente rientrare è sempre apprezzata come cosa e permette di ottenere incrementi di ral.

Sono d'accordo anche qui, ma come sopra, si parla di mossa individuale, non sistemica. Puoi essere uno di quelli che fa quello step, indipendentemente dal modo che è ininfluente: se Milano ha da offrire X € di stipendi, il come si selezionino poco cambia.
 
Non è che non puoi, è che materialmente è talmente scomodo che quasi sempre la macchina è preferibile.

Bah, secondo me non la userebbe nessuno e sarebbe un disastro economico.

Ma non capisco la tua fissazione con il TPL, per vivere a Lodi o Abbiategrasso l'automobile è un requisito imprescindibile e lo sarà anche tra 20 anni.

Se la visione è questa, accettiamola e smettiamo di parlare di luoghi economici "serviti molto bene col treno", e di sognare una città più libera dalle auto. La condizione attuale è quella che descrivi - con buona pace della gente complessata che ha paura di usare il treno.
Se la visione del futuro è che questa cosa non si può cambiare, per me non ha senso parlare di hinterland come alternativa alle periferie di Milano che, nonostante i loro problemi, hanno una mobilità infinitamente più flessibile e sostenibile. E la mobilità è cruciale per vivere la città.
 
In realtà è per definizione una falsa soluzione.
In un mercato mediamente caro, fare scalata sociale consente solamente di avere un vantaggio verso gli altri nelle tue condizioni, ma non risolve il problema del mercato stesso.

Per essere terra terra, se tutti si impegnassero e si valorizzassero, non è che il totale dei salari cambierebbe.
Questo thread è piuttosto ordinato e non andrebbe insozzato con i video, ma vorrei fare una piccola eccezione perché molti dei temi trattati nel video qui sotto sono stati analizzati spesso anche all'interno del thread. Sfratti, estratti di formica, working poors e Milano che va girata "con un cavallino sotto il c..." :o.

 
Purtroppo è il classico video sulle diseguaglianze, che mette assieme i più sfortunati e i classici ricchi che dicono idiozie e vivono di eccessi.

Non è un articolo "sul pezzo" perché non affronta, se non sfiorandolo all'inizio, il problema che sta sorgendo negli ultimi anni, ovvero quello delle classi medie che vanno dal dipendente pubblico al laureato che guadagna comunque il 50% in meno rispetto alle altre città europee.

Poi la gente pensa che a Milano son tutti lì per i cocktail da migliaia di euro e le ferrari a noleggio...

Ricchi e poveri tali rimarrebbero anche fuori Milano (certo c'è tutto un settore di ricchi per ricchi che funziona solo qui, ma è nicchia), il punto è che molti lavoratori o studenti o anche pensionati che in qualsiasi altra città italiana vivrebbero abbastanza bene, a Milano invece iniziano a essere espulsi.
 
Se la visione è questa, accettiamola e smettiamo di parlare di luoghi economici "serviti molto bene col treno", e di sognare una città più libera dalle auto. La condizione attuale è quella che descrivi - con buona pace della gente complessata che ha paura di usare il treno.
Se la visione del futuro è che questa cosa non si può cambiare, per me non ha senso parlare di hinterland come alternativa alle periferie di Milano che, nonostante i loro problemi, hanno una mobilità infinitamente più flessibile e sostenibile. E la mobilità è cruciale per vivere la città.
Bisogna comunque essere realisti, per avere una mobilità da città serve pure una densità da città, altrimenti siamo sempre a parlare di mezzi vuoi economicamente insostenibili.
 
Questo thread è piuttosto ordinato e non andrebbe insozzato con i video, ma vorrei fare una piccola eccezione perché molti dei temi trattati nel video qui sotto sono stati analizzati spesso anche all'interno del thread. Sfratti, estratti di formica, working poors e Milano che va girata "con un cavallino sotto il c..." :o.
Ho visto questo video e veramente lascia esterrefatti, mi dispiace molto per questo ragazzo.
 
Purtroppo è il classico video sulle diseguaglianze, che mette assieme i più sfortunati e i classici ricchi che dicono idiozie e vivono di eccessi.

Non è un articolo "sul pezzo" perché non affronta, se non sfiorandolo all'inizio, il problema che sta sorgendo negli ultimi anni, ovvero quello delle classi medie che vanno dal dipendente pubblico al laureato che guadagna comunque il 50% in meno rispetto alle altre città europee.

Poi la gente pensa che a Milano son tutti lì per i cocktail da migliaia di euro e le ferrari a noleggio...

Ricchi e poveri tali rimarrebbero anche fuori Milano (certo c'è tutto un settore di ricchi per ricchi che funziona solo qui, ma è nicchia), il punto è che molti lavoratori o studenti o anche pensionati che in qualsiasi altra città italiana vivrebbero abbastanza bene, a Milano invece iniziano a essere espulsi.
Hai ragione sul video, l'ho postato soprattutto perché, contrariamente ai video sulla California e New York che sono tantissimi, per Milano è quello che passa il convento... Inoltre ho trovato allucinante l'episodio della sartoria. Spendere qualche k per un abito nuovo sarebbe come bere una pozione magica che ti fa ottenere i superpoteri. Ti guardi allo specchio "esco e spacco", tipo uno che si è appena dopato ed è pronto per la palestra, mah... :D
 
E' diventato oramai mainstream il tema case a Milano




E si parla anche e soprattutto di classe media (4-5k di entrate mensili)
 
No Cecc88, una tesi sbagliata non diventa corretta se la ripeti 100 volte...le tesi, per poter essere convalidate o confutate necessitano della verifica dei dati, ora la gentrificazione è quel fenomeno tale per cui i ceti popolare e medio vengono estromessi da certe zone urbane a causa dell'aumento importante dei prezzi (sia di locazione sia di acquisto) a causa del trasferimento in zona di soggetti alto spendenti (come manager, alti professionisti etc.etc.). Ora, se i dati ci raccontano che il reddito medio è aumentato solamente del 5,6% a fronte di aumenti di prezzi pari o superiori al 40% è CHIARO che non siamo di fronte a un fenomeno di gentrificazione e che la causa di tale aumento vada cercata altrove. Se ci fosse gentrificazione vedremmo aumenti di salari molto sostenuti (perchè si sostituirebbero le misere paghe degli operai con gli emolumenti importanti dei ceti alti).
A parer mio la causa è quasi del tutto meramente finanziaria, ovvero i prezzi sono cresciuti in modo enorme perchè il "servizio del debito" è diventato via via risibile fino a toccare praticamente lo 0 un paio di anni fa. Questa mia idea è anche avvalorata dal fatto che la crescita importante dei prezzi nell'ultima decade è un fenomeno che abbiamo visto in tutte le città "cool" del mondo occidentale, che, non a caso, ha subito l'inondazione di liquidità delle banche centrali.

House Prices Continue to Fall as Borrowing Costs Rise

Anche il turismo breve se sono corretti i dati di quell'articolo di cui sopra non credo che possa avere una rilevanza così elevata (anche se sicuramente superiore al discorso sulla gentrificazione che invece è del tutto sbagliato).

Quanto allo sw al momento siamo ad un'ipotesi portata avanti da me, ma anche da altri utenti (ricordo @serian su tutti, ma ci sono anche altri), se sarà corretta oppure no lo vedremo nel giro di qualche anno.
E' inutile che discuti con gli ottusi gli puoi portare tutti i dati che vuoi ma loro continueranno con la solita musica come un disco rotto. Scusate se non rispondo da un bel po' ma al lavoro si pedala e non ho molto tempo per ripetere le stesse cose al vento.
Io quello che vedo gia da anni ormai e' che tutta quella gente che prima immigrava dalle province vicine ora non si sposta piu'. Parlo di pavia, cremona, piacenza, lodi, vercelli, varese, como, bergamo e infatti immigrazione interna negativa ... tutto flusso di gente che viene a mancare. Solo nel mio micro ufficio due persone di queste due province stavano guardando di comprare a milano nel 2019, covid e hanno acquistato felicemente dalle loro parti. Il fenomeno e' lento e inesorabile
 
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