Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XI

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sormans, molto bene!:yes:OK!

Dati molto utili a capire il peso dei patrimoni sul mercato immobiliare in genere (e milanese in particolare).

No, esattamente come la demografia sono inutili rappresentazioni macro che non permettono alcun tipo di analisi sull'andamento di un mercato che rimane minimo rispetto alle numeriche coinvolte.

E' decisamente chiaro che soggetti che ereditano più di 1 mln sono la sparuta minoranza (1-2% direi guardando il grafico), chi eredita tra 500k e 1mln sono il 5%, già nella fascia tra 300 e 500k sono di più. Ma direi che cifre fino a 500k, rimanendo comunque consistenti sono RELATIVAMENTE pochi soldi rapportati ai prezzi immobiliari meneghini

Il problema è voler cercare di confrontare mele con pere.
L'utenze non credo sostenga che la famiglia media abbia 500k+ di risparmi o eredità, ma sottolinea che ne esistano parecchi.
Allo stesso modo i redditi medi, indicano una scarsa sostenibilità certo, ma non sono sufficienti a indicare l'andamento del mercato perché da soli non bastano in quanto la gente non viene a Milano per l'X% di reddito in più, quanto per la combinazione dell'X% di aumento e della maggiore disponibilità di redditi rispetto ad altre zone.
Come ho scritto diverse volte, per impattare sul mercato non servono numeri enormi, di ordini di grandezza inferiori rispetto alle numeriche citate.

Inoltre, come ho spesso citato, una fascia importante di chi va a vivere a Milano oggi è rappresentata da laureati, professionisti e lavoratori qualificati, i quali probabilmente si collocano lontano dalla media.

(mentre sono cifre ben più interessanti in molti mercati provinciali, dove, come scriveva Antonius Full Tilt, compri la villa/villetta a 200-250k e il resto li metti a rendita; certo non ci campi ma arrotondi decisamente il reddito da lavoro).

E' il solito caso ipotetico che non esiste nella realtà. Non è che uno rinuncia all'opportunità in corporate per andare in una Srl a caso per la villetta e mettere a rendita il capitale, è proprio un fenomeno che numericamente è insignificante, se esiste.
 
è quello che intendevo, metti il caso di questo tuo nipote. quando finisce nel posto pubblico a 1600 euro cosa gliene frega di risparmiare. il tetto ce l'avrà, il cuscinetto di mamma e papà pure. spende tutto se non vorrà figli, e se li avrà spenderà comunque perchè ormai i figli sono un lusso come in america.
Esatto. E i miei cognati hanno qualche anno meno di me, due buoni lavori e lavoreranno ancora per 10/12 anni almeno, accumulando altro capitale che il giovane potrà scialacquare come vorrà

Io quando lo sento vaneggiare di aperitivo a New York vorrei picchiargli la testa contro il muro.
 
io i downgrade non li ho mai visti, se uno nasce a milano difficilmente abita in un comune di 5k abitanti. io mi ritengo fortunato perchè ho avuto una brutta adolescenza in un comune di 3k abitanti distante 45 km dal capoluogo. già abitare a carpi per dire è un salto in avanti...al massimo uno di milano va in provincia non di certo a carpi
 
allora due cose da considerare: i 55 enni a cui io facevo riferimento sono mediamente più ricchi dei 30enni, i milanesi molto più della media nazionale.
dubito fortemente del dato del 7mo percentile a 267 mila euro. o meglio è scritto così però permettimi di dubitare.
e tra i miei amici e conoscenti(direi che di 25 conosco bene la condizione patrimoniale) nessuno dei genitori di loro gira in auto extralusso e solo un paio con auto tedesche. metti anche il caso della villetta in provincia da 250k mettici 250k di liquido che molti li hanno o una seconda casa piccola con 50k sul conto e sei giù arrivato a mezzo milione.
gli italiani sono ricchi e formiche, i lombardi veneti ed emiliani poi...

Qui nel topic ho postato casi reali di conoscenze dirette, famiglie normali dell'hinterland.
Una quantità di seconde case e/o anticipi importanti della famiglia sulla casa dei figli che stupirebbe parecchi.
Giusto di recente parlo con una ragazza pugliese, amica della mia compagna. Alla fine s'è stufata di pagare affitti, sta cercando di comprare. Ha un salario medio per la città, con la famiglia hanno deciso di acquistare un trilocale, valutavano roba sopra i 300k.
In generale di quelli che conosco con casa a Milano di proprietà, la stragrande maggioranza ha visto appoggi importanti da parte della famiglia.

E ricordo, per un bilocalino da 250k bastano 100k dalla famiglia, un minimo di risparmi propri e si compra.
 
Esatto. E i miei cognati hanno qualche anno meno di me, due buoni lavori e lavoreranno ancora per 10/12 anni almeno, accumulando altro capitale che il giovane potrà scialacquare come vorrà

Io quando lo sento vaneggiare di aperitivo a New York vorrei picchiargli la testa contro il muro.
capisco, potrebbe essere ricchissimo ma in realtà è esposto alla povertà dipende dalla condizione mentale e dalla razionalità...
io mi reputo un povero ricco finchè la salute mi sostiene. gli altri spendono in aperitivi e vacanze ogni weekend. io faccio escursioni, investo e non seguo le mode o la casa nel posto in proprio perchè ho sempre vissuto sotto le possibilità e sinceramente provo gusto nel farlo. non è che mi piace accumulare è che penso che nella maggioranza dei casi i soldi si spendano in cose che ci danno meno agio dei soldi stessi non so se mi spiego. scusate ot
 
Nella vostra cerchia, quanta gente conoscete con più di due figli adolescenti o comunque nati dal 2000 in avanti?
 
Qui nel topic ho postato casi reali di conoscenze dirette, famiglie normali dell'hinterland.
Una quantità di seconde case e/o anticipi importanti della famiglia sulla casa dei figli che stupirebbe parecchi.
Giusto di recente parlo con una ragazza pugliese, amica della mia compagna. Alla fine s'è stufata di pagare affitti, sta cercando di comprare. Ha un salario medio per la città, con la famiglia hanno deciso di acquistare un trilocale, valutavano roba sopra i 300k.
In generale di quelli che conosco con casa a Milano di proprietà, la stragrande maggioranza ha visto appoggi importanti da parte della famiglia.

E ricordo, per un bilocalino da 250k bastano 100k dalla famiglia, un minimo di risparmi propri e si compra.
esattamente, ormai si comprano i tagli piccoli.
due conti: coppia con net income da 55k netti a milano, togliamo le spese annue medie e arriviamo a 25k(forse anche 30 senza figli). per dieci anni fa 250k. a questi sommare 100k di regalini ed eccolo li il trilocale. senza aiuti rimangono comunque soldi per un bel bilocale
 
Ma allora hanno ragione in Lombardia di voler privatizzare la sanità.

Chi può pagarsela se la paga di tasca propria o si fa un assicurazione.

Chi non può pagarsela si rivolge al SSN. Ricordo tra l'altro che il SSN è stato istituito nel 1978 anni di piena crescita, oggi non è più sostenibile una sanità pubblica universale.

Se il Pil cala anche la spesa sanitaria deve calare.
cpi-sanita1.jpeg

Pil-Italia-serie-storica_slider_home.jpeg
 
Ultima modifica:
una coppia di impiegati(non dirigenti o manager) nel privato a milano 55 mila netti l'anno li prende se lavorano full time.
penso che il caso più probabile sia uomo laureato manager di prima nomina con stipendio di 35 mila netti l'anno e donna sulla trentina impiegata da 25-28 mila netti l'anno. con 60k ne risparmi la metà all'anno e via di trilocale finito di pagare a 42-43 anni
 
Nella vostra cerchia, quanta gente conoscete con più di due figli adolescenti o comunque nati dal 2000 in avanti?
Un dentista da generazioni (4), un professore ordinario (4), e un notaio (3).
La maggioranza si ferma a 1, vorrebbero il 2 ma non possono permetterselo per motivi economici.
 
Comunque anche il tema dei figli ha la sua rilevanza sul mercato immobiliare (anche di quello milanese). Se la media dei figli si situa tra 1 e 2 (e molti sono single) ci sarà eccesso di case OVUNQUE se il saldo migratorio non sarà elevato in modo persistente.
 
Però mi dovete spiegare perché Salah.
Cioè, il sindaco ha molte responsabilità per cose non fatte o fatte male, ma perché Salah??
Oramai ragiona con la testa di Salah del LIverpool ..
Milano aspira a fare la Londra d'Italia, a partire dalla crociata contro le auto. Nella City il limite di velocità è di 20 miglia/h, simile ai 30 Km di Beppe Sala, la Congestion Charge è addirittura più alta della Area B. L'auto a Londra è sempre più bandita ma se lo possono permettere: hanno 11 linee di Metro e altrettante di treni urbani. Più autobus puntuali. Prima le infrastrutture, e poi le chiusure.
Sala trova a Londra la sponda per il suo «Modello Milano»
 
Comunque è proprio vero che gli amici spesso si trovano vicini alla ns condizioni sociale... Io non ho nessun amico privo di laurea e nessun amico imprenditore e nessun amico fancazzista e nessuno con figli.
Uno che abbia fatto il professionale è più facile che sia entrato in contatto con operai, imprenditori, gente con figli, gente senza laurea e quindi per lui sentir parlare di 500k di ricchezza gli sembra una caxxata...
Oppure il milanese laureato alla bocconi frequenta tutti carrieristi senza figli e 500k per lui sono briciole.
La percezione del denaro dipende dalla nostra vita e dal vissuto degli amici stretti.
 
esattamente, ormai si comprano i tagli piccoli.
due conti: coppia con net income da 55k netti a milano, togliamo le spese annue medie e arriviamo a 25k(forse anche 30 senza figli). per dieci anni fa 250k. a questi sommare 100k di regalini ed eccolo li il trilocale. senza aiuti rimangono comunque soldi per un bel bilocale

La dinamica l'ho spiegata varie volte, ed è sempre la stessa:
1) Abbiamo Tizio che post laurea viene a Milano (o magari c'ha pure studiato). All'inizio molti stanno in condivisione (affittano camere o dividono appartamenti con colleghi/amici/conoscenti), altrimenti piccoli tagli o hinterland.
2) Iniziano a passare i mesi, Tizio soffre il caro affitti. Dopo un tot tempo, se a Milano si trova bene e migliora lavorativamente, inizia a pensare all'acquisto in modo da evitare l'affitto.
3) A 30 anni magari ha da parte un 20-30k, la famiglia un 70-100k lo appoggia perché crede nell'investimento. Con mutuo si può permettere il mono-bilo da 180-250k.
4) Arriva l'ammmore, partner e quant'altro, si deve aumentare lo spazio. Arrivano i conti in tasca e le preferenze: alcuni hanno disponibilità maggiori e stanno in città in zona gradita, altri sceglieranno soluzioni di compromesso, altri ancora usciranno nell'hinterland per mutate preferenze e/o una casa più grande e nuova.
 
Ma allora hanno ragione in Lombardia di voler privatizzare la sanità.

Chi può pagarsela se la paga di tasca propria o si fa un assicurazione.

Chi non può pagarsela si rivolge al SSN. Ricordo tra l'alto che il SSN è stato istituito nel 1978 anni di piena crescita, oggi non è più sostenibile una sanità pubblica universale.

Se il Pil cala anche la spesa sanitaria deve calare.
Vedi l'allegato 2875057
Vedi l'allegato 2875055

Il problema non è tanto aver ragione o meno, è un sistema che finirà male in ogni caso.
On top ci sono interessi politici abbastanza noti che spingono.
 
E ricordo, per un bilocalino da 250k bastano 100k dalla famiglia, un minimo di risparmi propri e si compra.
Se riesce a guadagnare subito 2.200€ al mese può farsi il mutuo di 30 anni (rapporto rata-reddito comunque tirato). Altrimenti già con 2100 al mese sfora il rapporto rata-reddito.
 
Un dentista da generazioni (4), un professore ordinario (4), e un notaio (3).
La maggioranza si ferma a 1, vorrebbero il 2 ma non possono permetterselo per motivi economici.
Non penso sia per motivi economici. È perché scoprono che un figlio da gestire è faticoso come trent anni fa. Mentre la loro vita di roba faticosa ne è priva. Gente che un mese prima del figlio fa mille storie sui social e viaggia in ogni dove all inclusive non è predisposta alle fatiche che un figlio comporta. Anche in termini sessuali, di libertà, di fatica fisica, di responsabilità. I soldi c'entrano poco
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro