Ripeto, dipende dai ruoli e dal settore.
A Mumbai e a Sofia spostano le posizioni non core, gli indiani più preparati che ho visto sono a Londra, non a Mumbai, in quest'ultima ci trovi la manovalanza.
La competizione non arriverebbe solo in Italia, ma anche altrove.
Perché pagare il tipo in America 120k quando posso prendere uno ugualmente bravo dall'Italia a 60k ?
Questa cosa dello spostare già c'era prima dello smart, chi vuole delocalizzare lo fa indipendentemente dallo smart o meno.
Anzi con lo smart hai un notevole risparmio tra costi energetici e ticket restaurant.
Secondo me sullo SW si continua a equivocare tra quello che è possibile e quello che succede in maniera significativa.
Non ho dubbi che aumenteranno i lavoratori da remoto, non ho dubbi che dagli USA (e in generale nazioni più ricche) si presentino opportunità anche per gli italiani.
Ho invece molti dubbi su due cose:
- l'inerzia del sistema: una nazione con pochi lavoratori skillati, pochi laureati e una valanga di PMI, oltre che una tradizione industriale marcatissima e una vocazione turistica pronunciata, ho seri dubbi veda chissà quali impennate di adozione del lavoro da remoto;
- la magnitudo: considerato quanto sopra, e considerato che una quota importante (e non certo in decremento) dell'immigrazione interna è meridionale, fatico a vedere corposi mutamenti nelle scelte abitative.
Per quanto riguarda invece le delocalizzazioni, è bene discriminare.
Io sono estremamente scettico sul cd. South Working, ossia persone che vivono stabilmente a Sud lavorando stabilmente a Milano. Possibile? Certo che sì, conosco personalmente diverse persone che lo fanno. Ma dubito che possa mai raggiungere numeri significativi.
Qui entra in gioco il discorso di Fabio, su cui concordo. Finché si parla di flessibilizzare il lavoro, le aziende hanno il massimo interesse (meno costi per energia, manutenzione, spazi e dotazioni).
Quando però devono passare da 1-2 gg di presenza settimanale al full remote, il loro vantaggio marginale è limitato. Nel momento in cui sei strutturato per avere dei lavoratori stabilmente a 1000km è probabile che la tentazione sia quella di cercare a 2000km gente con salario dimezzato.
Non è paragonabile alle delocalizzazioni classiche. Ieri per molti era impensabile avere gente in full remote, oggi si sono organizzati (o si stanno) e l'attività è interiorizzata nei processi.