Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XI

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Vero.

Ma come fai ad arrivare alla famiglia, se le donne con uomini sotto una certa soglia estetica non ci si metteranno mai preferendo i cani o la multinazionale?

Una volta più o meno tutti avevano la possibilità di mettere su famiglia, eccetto casi disperati. Oggi a tantissimi uomini è preclusa questa possibilità.

Ho riguardato i dati, come tasso di natalità siamo sotto al Giappone, abbiamo solo la Corea che ci batte.
È chiaro che c'è un grave problema socio-economico alla base, ma non se ne discute perché riguarda una fetta della popolazione da sempre snobbata.
Nella società liquida le donne possono permettersi di essere pretenziose e lo fanno, perché dovrebbero accontentarsi? Il problema è che il gioco è truccato perché invece gli uomini non possono permettersi una selezione speculare.

Un po' come le imprese con i lavoratori: hanno bisogno reciprocamente gli uni degli altri ma la maggioranza delle imprese può fare una certa selezione mentre il lavoratore medio molto meno

A mio giudizio le donne tendono a sottovalutare il fatto che hanno un "tempo limite" biologico per fare figli e questo le porta a rilassare le pretese quando ormai hanno al massimo il tempo di fare un figlio, da cui le poche nascite

Non credo esistano soluzioni semplici, si tratta di un fenomeno culturale
 
A mio giudizio le donne tendono a sottovalutare il fatto che hanno un "tempo limite" biologico per fare figli e questo le porta a rilassare le pretese quando ormai hanno al massimo il tempo di fare un figlio, da cui le poche nascite

Il fatto è che semplicemente per mantenere la natalità la donna deve fare la madre come funzione prioritaria della vita. Ossia, detta terra terra, deve figliare tanto e in tempi abbastanza rapidi.
In termini pratici ciò impatterebbe lo studio, il lavoro e il godimento di un'età giovanile che ormai arriva a 40 anni.

Nella società delle libertà individuali e della realizzazione personale (professionale, sportiva, estetica, artistica, edonistica, ecc.) non si può pensare che la metà degli individui rinunci a priori a qualcosa per cui avrebbe almeno il diritto di tentare.

Non credo esistano soluzioni semplici, si tratta di un fenomeno culturale
Assolutamente d'accordo.
 
Il fatto è che semplicemente per mantenere la natalità la donna deve fare la madre come funzione prioritaria della vita. Ossia, detta terra terra, deve figliare tanto e in tempi abbastanza rapidi.
Mi sembra un po' esagerato. Per fare due o tre figli - più che sufficiente per mantere la demografia in equilibrio - basta cominciare a ridosso dei 30 anni, non a 18. Ci sono moltissime donne con due/tre figli che hanno una vita professionale più che dignitosa, non mi sembra così impossibile. Se cominci a 35/40 di figli ne fai 1.

Forse il punto è proprio pensare che a 30 anni una donna è ancora una ragazzina che può/deve comportarsi come se avesse 18 anni

Io credo che sarebbe tempo di fare tutto, ma serve una certa lungimiranza. Purtroppo non è una caratteristica dei nostri tempi.
 
Mi sembra un po' esagerato. Per fare due o tre figli - più che sufficiente per mantere la demografia in equilibrio - basta cominciare a ridosso dei 30 anni, non a 18. Ci sono moltissime donne con due/tre figli che hanno una vita professionale più che dignitosa, non mi sembra così impossibile. Se cominci a 35/40 di figli ne fai 1.

Ti dirò, in linea teorica hai ragionissima. Anche se la biologia impone certe tempistiche non mancherebbero materialmente la possibiltà.

Forse il punto è proprio pensare che a 30 anni una donna è ancora una ragazzina che può/deve comportarsi come se avesse 18 anni
Ecco, io credo che questo aspetto esista. La società moderna è sempre più orientata all'individuo per cui i giovani (anche i maschi in generale hanno meno fretta di figliare) tendono a procrastinare la genitorialità anche per godere di esperienze effimere benché significative (viaggi, esperienze estere, esperienze sessuali)
Inoltre si studia (magari spostandosi) di più e di conseguenza sarà probabile sviluppare aspirazioni e muoversi ancora per seguirle, l'elevata mobilità è anche un problema nel mantenimento di relazioni stabili.

Io credo che sarebbe tempo di fare tutto, ma serve una certa lungimiranza. Purtroppo non è una caratteristica dei nostri tempi.

Io penso che la società sia sempre meno stabile: lavoro che cambia, casa che cambia e relazioni che cambiano. Fare figli è responsabilità, impegno e sacrificio, mentre mi pare si vada spesso verso il senso opposto
 
Vero.

Ma come fai ad arrivare alla famiglia, se le donne con uomini sotto una certa soglia estetica non ci si metteranno mai preferendo i cani o la multinazionale?

Una volta più o meno tutti avevano la possibilità di mettere su famiglia, eccetto casi disperati. Oggi a tantissimi uomini è preclusa questa possibilità.
Questa storia della minima soglia estetica mi pare una cagata pazzesca.
Parenzo (essendo un forum finanziario seguirete Radio24) ad es. ha quattro figli e una moglie bellissima, hai capito il...?
 
Nella società liquida le donne possono permettersi di essere pretenziose e lo fanno, perché dovrebbero accontentarsi? Il problema è che il gioco è truccato perché invece gli uomini non possono permettersi una selezione speculare.

Un po' come le imprese con i lavoratori: hanno bisogno reciprocamente gli uni degli altri ma la maggioranza delle imprese può fare una certa selezione mentre il lavoratore medio molto meno

A mio giudizio le donne tendono a sottovalutare il fatto che hanno un "tempo limite" biologico per fare figli e questo le porta a rilassare le pretese quando ormai hanno al massimo il tempo di fare un figlio, da cui le poche nascite

Non credo esistano soluzioni semplici, si tratta di un fenomeno culturale
Quello che dici è verissimo, torna in ballo ancora la demografia... A 25 anni per ogni 100 donne ci sono 110 uomini. 10 rimangono senza...
A 35 anni ogni 100 donne ci sono 102 uomini... 2 rimangono senza
A 45 anni ogni 100 donne abbiamo 99 uomini.
Quindi la dico terra terra... Per me c'è un mismatch... Non mi pare ci siano più lesbiche che gay... Anzi.
Piuttosto ci sono più donne volutamente single che non uomini.
E questo porta molti uomini a non inzuppare il biscotto.
Però poi dopo entrano in gioco quelle che la danno in cambio di...
E fidatevi che forse il costo è molto paragonabile a quello di avere una donna.
Io sono dell'idea che tra due persone ci debba essere pieno feeling e amore vero. Se non c'è meglio cercare nel mercato, meno problemi, costi paragonabili e molta chiarezza.
Fonti: amici
 
In ultimo penso che in linea con quanto precedentemente detto se si sta insieme solo per quello forse non conviene stare insieme.
Ci sono sempre dei costi non irrisori(cene, regali, viaggi per due dove paga l uomo...) e soprattutto la rottura è assicurata. E a meno di essere dei duri(che riescono a farlo senza il minimo coinvolgimento sentimentale) ci si rimane male.
Poi oggi i rapporti sono molto più fluidi ma non fa per me... Spesso succede che si sta fuori una giornata intera, paghi pranzo cena, trombi in auto... Vai avanti così 1 mese poi chi si è visto si è visto (già capitato)
 
Se invece il discorso è sentimentale più che sessuale trovo che oggi sia difficile costruire rapporti del tutto sinceri e duraturi. Poi penso che comunque del partner bisogna fidarsi sempre il giusto, lo dico sempre non è un genitore o consanguineo.
Ricordatevi che ogni anno abbiamo 180k matrimoni e 95k separazioni... Fate i conti...
 
Non sono il moderatore ma mi pare che gli argomenti che dovrebbero riguardare l'immobiliare milanese abbiano preso una piega strana, mi sembra di essere a "Uomini e donne" della De Filippi :D
 
Come la pandemia ha aperto la possibilità "domani" di lavorare dalla Sicilia, ha aperto la possibilità "dopodomani" di lavorare da Albania/Romania e poi via via con paesi meno italofoni
Su alcuni aspetti lavorativi non hanno un background tale da poter essere competitor.
 
Questa storia della minima soglia estetica mi pare una cagata pazzesca.
Parenzo (essendo un forum finanziario seguirete Radio24) ad es. ha quattro figli e una moglie bellissima, hai capito il...?
i figli sono 3 e la moglie è carina ma niente a che vedere con le bellissime
 
Questa storia della minima soglia estetica mi pare una cagata pazzesca.
Parenzo (essendo un forum finanziario seguirete Radio24) ad es. ha quattro figli e una moglie bellissima, hai capito il...?
Lo dico da uomo che ha sperimentato questa cosa, in Italia. All'estero invece è diverso (almeno per me).
E ovviamente mi riferisco a interazioni con donne under 35 cresciute a pane e social.

Parenzo proviene da una famiglia molto benestante della borghesia ebraica.
Anche la moglie fa parte di una famiglia ebrea importante nella comunità, probabile che ci sia qualcosa di combinato.

Alle donne interessa un tipo di bellezza omologata, se non la si ha si può compensare con soldi (molti) o con una posizione sociale che ti fa percepire come potente.
Insomma, bisogna svettare in qualcosa.
Purtroppo è molto pericoloso (oltre che ingenuo) pensare di essere amati da una donna per le proprie qualità umane.
 
i figli sono 3 e la moglie è carina ma niente a che vedere con le bellissime
Mi pare abbia anche una figlia da una precedente relazione. Quindi ha quattro figli, di cui tre con l'attuale moglie Nathania Zevi.
 
C'entra che, gira e rigira, per non ripetere i soliti argomenti triti e ri-triti e ri-ri-triti, si passa a parlare di altro che nulla c'entra con l'immobiliare.
 
Alla fine è ciclico :D

Prezzi dove vanno? Non lo sa nessuno, salvo a posteriori.

Drivers a turno che si presentano: tassi, lavoro da remoto, degrado, criminalità, Salah, AirBnB, demografia.
 
Eh infatti, comunque anche con gli OT rimane interessante il thread.
Semmai, invece di fare le solite "previsioni", si potrebbero postare link ad appartamenti venduti a ottimo prezzo come faceva spesso l'utente ccc che però è sparito dalla circolazione..
 
Ultima modifica:
Io penso che la società sia sempre meno stabile: lavoro che cambia, casa che cambia e relazioni che cambiano. Fare figli è responsabilità, impegno e sacrificio, mentre mi pare si vada spesso verso il senso opposto

Ti quoto tutto, e direi che forse quello che manca è la volontà di prendersi un rischio e rinunciare temporaneamente a qualcosa.
In tutta onestà, io ho avuto i miei figli poco prima di compiere 29 e 31 anni, la mia carriera era ancora tutta da scrivere, non mi sono mai risparmiato come genitore e tutto sommato sono stato in grado di dare qualche accelerata professionale quando erano ancora in età di asilo; morale della favola ora sono (credo purtroppo) all'apice, sono abbastanza giovane (43), i ragazzi son cresciuti (12 e 14) e non vi nascondo che son felicissimo di avere ancora le forze (e aver le risorse) per godermi qualsiasi cosa voglia con loro.

Da quello che vedo, la tendenza attuale che va all'opposto sembra suicida; io a quest'età non so se riuscirei a gestire lavoro e figli <6 anni, dopo che magari ho passato gli ultimi 10 anni a fare la bella vita. E ho ottimi esempi intorno a me che me lo confermano.

Per contro, devo dire che la strada per mia moglie è stata più difficile, perchè ha avuto tutta la flessibilità possibile (part-time come lo voleva lei, gestione ottima maternità) e non ha voluto reclamare nessun avanzamento di carriera (ha peccato della tipica mentalità italiana). Però ora, poco dopo i 40, ha tutte le carte in tavola per rilanciarsi professionalmente e lo sta facendo alla grande.
 
Ma tutte queste discussioni che c'entrano con il mercato immobiliare di Milano??
Invece c'entrano eccome. Tra pochi anni i single saranno la maggioranza - con le donne a passarsi sul carro dei bellocci fino ai 40 e poi lasciate a marcire o con qualche schiavetto betacuck, i boomers saranno tutti al cimitero e un enormità di case si riverseranno sul mercato. Tolte Milano e poche altre città, ci sarà un crollo dei valori in Italia prima e in Europa dopo...
 
Il fatto è che semplicemente per mantenere la natalità la donna deve fare la madre come funzione prioritaria della vita. Ossia, detta terra terra, deve figliare tanto e in tempi abbastanza rapidi.
In termini pratici ciò impatterebbe lo studio, il lavoro e il godimento di un'età giovanile che ormai arriva a 40 anni.

Nella società delle libertà individuali e della realizzazione personale (professionale, sportiva, estetica, artistica, edonistica, ecc.) non si può pensare che la metà degli individui rinunci a priori a qualcosa per cui avrebbe almeno il diritto di tentare.


Assolutamente d'accordo.

Sorvolo sul tema "scelta uomo pariestetico" che mi sembra sforare pienamente tra le bizzarrie incel e similari.
Il punto sulla "fugacità delle relazioni", sulla "voglia di non impegnarsi" e sull'"edonismo individuale" (maschile e femminile) non lo risolvi. E' presente in tutte le società moderne e mi sembra velleitario pensare di affrontarlo politicamente.

Il problema (se tale vogliamo definirlo) rimane allora concentrarsi su quella fascia di popolazione che intende sviluppare una famiglia in qualche forma (rinunciando a qualche libertà/soddisfazione individuale). Qualche soluzione semplice qui esiste, e passa per la tutela, anche economica e lavorativa, della condizione familiare, senza imporre "se fai la mamma/il papà ti licenzi".
Congedi obbligatori retribuiti di 4 mesi per figlio anche agli uomini (così ai colloqui la donna 25/30enne ha la stessa probabilità di essere scartata rispetto al compagno), asili nido gratuiti (oggi per quelli privati i rimborsi sono su base isee e per quelli comunali i posti sono ultra-limitati, oltre che a pagamento), detrazioni sul reddito vere (oggi sono state sostituite da assegno unico 50€/mese) sarebbero una buona base di partenza presenti in paesi che hanno tassi di natalità e produttività economica superiori ai nostri.
Citare lo smart working sembra la solita barzelletta, ma in molte situazioni è un game changer tra famiglia che può permettersi di crescere figli e famiglia che non può.

Ad oggi, invece, tutti i benefici sono riservati sotto una certa soglia di isee, praticamente riservata a chi fa molto nero o a famiglie mono-reddito (incentivando quindi di fatto il circolo vizioso "se fai fgili, ti conviene non lavorare").
 
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