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dedicato a tutti quelli che hanno vissuto, amato ed odiato Milano dagli anni 70 in poi
Milano, che dice la sera
che trepida tinge di viola
i volti dei bimbi e la stola
che indossa la ricca megera?
E' tutto un coff coff di piccini
un quieto spirar di vecchini
un garrulo dlen di lamiere
echeggia nel roco quartiere.
Un pargolo corre felice
carezza il cespuglio odoroso
poi porge il ditino corroso
al pianto della genitrice.
Un sarto disegna gingilli
da vendere a cento milioni;
ha il cancro ma pensa ai bottoni:
i sarti son tutti imbecilli.
E pure nel borgo dolente
non smette il negozio la gente
e sembra che ognuno si appresti
a dare un appalto a Ligresti.
Laggiù! Guarda il bel cupolone!
E' il picciol teatro di Strehler
ci fu una delibera celer
da dieci miliardi a mattone.
Chi è quel fanciullo che trema
squassato da un fiii d'enfisema?
La voce gli sbocca pian piano:
"Io sono il piccì di Milano".
Piccì che piccino picciò
salivi sul vecchio metrò
pensando che fosse moderno
andare comunque al governo
Sviluppo! Sviluppo! gridavi
e lieto la mano affidavi
a trenta assessori craxiani:
si presero entrambe le mani
Milano vicina all'Europa:
un arabo passa la scopa
nell'atrio di case dorate.
Milano vicina all'Eufrate.
Michele Serra
Milano, che dice la sera
che trepida tinge di viola
i volti dei bimbi e la stola
che indossa la ricca megera?
E' tutto un coff coff di piccini
un quieto spirar di vecchini
un garrulo dlen di lamiere
echeggia nel roco quartiere.
Un pargolo corre felice
carezza il cespuglio odoroso
poi porge il ditino corroso
al pianto della genitrice.
Un sarto disegna gingilli
da vendere a cento milioni;
ha il cancro ma pensa ai bottoni:
i sarti son tutti imbecilli.
E pure nel borgo dolente
non smette il negozio la gente
e sembra che ognuno si appresti
a dare un appalto a Ligresti.
Laggiù! Guarda il bel cupolone!
E' il picciol teatro di Strehler
ci fu una delibera celer
da dieci miliardi a mattone.
Chi è quel fanciullo che trema
squassato da un fiii d'enfisema?
La voce gli sbocca pian piano:
"Io sono il piccì di Milano".
Piccì che piccino picciò
salivi sul vecchio metrò
pensando che fosse moderno
andare comunque al governo
Sviluppo! Sviluppo! gridavi
e lieto la mano affidavi
a trenta assessori craxiani:
si presero entrambe le mani
Milano vicina all'Europa:
un arabo passa la scopa
nell'atrio di case dorate.
Milano vicina all'Eufrate.
Michele Serra