Monete d'oro: minimizzare lo spread

Aspetto ancora lumi da Robinbreak (o da altri, naturalmente): nel frattempo, mi sono informato e ho capito che al dettaglio le 500 lire d'argento vanno ai privati al prezzo di spot (o poco più o poco meno, attualmente € 4-5 al pezzo), mentre presso gli intermediari che le mettono in asta lo scambio "commerciale" avviene tra i € 2,50 e i € 3,50. :D

Ma ho anche capito che c'è chi riesce a rastrellarle dai privati a meno di € 2,00 al pezzo. :cool:
A questo punto, da chi posso andare per comprare un quantitativo "corposo" (qualche centinaio di pezzi) a un prezzo da grossista, intorno agli € 2,00 al pezzo o poco più?

Grazie :)
c'è il negoziante o il bancarellaro con una spanna di pelo sullo stomaco che riesce a strappare qualche moneta alla vecchietta o allo scemotto per 2€ o anche meno, ma direi che è l'eccezione e non la regola

certo le 500 lire (conservazione bassina in genere) sono fra le monete d'argento scambiate più sotto lo spot, ma se speri di trovarne dei quantitativi corposi intorno ai 2€ ....... :p:p:D:D

[oggi fino x spot = 4,5€]
 
Le monete d'oro da investimento NON sono soggette a IVA all'importazione.
Sono già state indicate le principali: Krugerrand, Gold Maple Leaf, American Golden Eagle, Wiener Philharmoniker, Chinese Panda, Australian Lunar...

Se per caso ti viene consegnata una moneta d'oro da investimento con la tassa errata, basta rifiutare la spedizione e avvertire lo spedizioniere dei termini di legge che ti esentano dal pagamento del dazio. Entro qualche giorno riceverai la tua merce con l'importo corretto.

Io lo devo fare quasi ogni volta per le mie monete da collezione (non da investimento), che ricadono nella categoria agevolata dell'IVA all'importazione del 10%. A parte il ritardo temporale, ho sempre pagato l'importo di legge.
quando mi si è presentato il problema sono stato costretto a rinunciare a ricevere la spedizione: in dogana non volevano intendere ragioni: niente dazio, ma IVA sì :wall:

... così l'assicurata tornò al venditore ... decurtata del 50% del contenuto :eek:, e il venditore continuava a ringraziare Santa Brogeda per come gli era andata grassa :yes:
 
quando mi si è presentato il problema sono stato costretto a rinunciare a ricevere la spedizione: in dogana non volevano intendere ragioni: niente dazio, ma IVA sì :wall:

... così l'assicurata tornò al venditore ... decurtata del 50% del contenuto :eek:, e il venditore continuava a ringraziare Santa Brogeda per come gli era andata grassa :yes:

Negli ultimi anni ho ricevuto oltre una trentina di spedizioni di questo tipo da fuori UE e, dopo la prima volta in cui occorse oltre un mese di comunicazioni tra me e lo spedizioniere, non ho mai avuto problemi rilevanti, ora che so bene che cosa devo scrivere nella dichiarazione.
L'unico "problema" è che le merci soggette al 10% (o altre tariffe agevolate) passano la dogana con la procedura standard, relativamente lunga, invece delle procedure abbreviate che i principali spedizionieri (FedEx, DHL...) possono utilizzare.

Tanto per esemplificare, ecco quello che trasmetto alla ricezione di una moneta da collezione.

"Indirizzo di residenza e codice fiscale del destinatario:
XXX
XXX
XXX
C.F. XXX

Esatta descrizione della merce

Categoria merceologica 9705 (soggetta ad IVA nella misura del 10%).
La merce di cui all'oggetto è infatti costituita da:
Monete aventi corso legale in Australia
in metallo prezioso (oro, argento, platino)
commemorative della fauna australiana
emesse in edizione limitata e numerata con certificato di autenticità
tali monete non sono usate secondo la loro destinazione originaria (monete avente valore legale) perché per mantenere intatto il loro valore collezionistico non devono circolare
coniata da una Zecca governativa australiana (Perth Mint)
il cui valore commerciale corrente per acquirenti al dettaglio residenti in Europa è di Dollari australiani XXX
La monete pertanto rientrano negli oggetti da collezione soggetti ad aliquota IVA del 10% in quanto così previsto dalle leggi comunitarie:
Monete da collezione (ossia “monete commemorative ed in metallo pregiato aventi corso legale” così definite all’articolo 1, comma a), della RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 13 gennaio 1999 relativa alle monete da collezione, alle medaglie e ai gettoni [notificata con il numero SEC(1999) 24/2], Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, del 27.1.1999, pagina L 20/61) , di cui allego copia e consultabile al seguente link: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31999H0063:IT:NOT
Gli oggetti da collezione sono definiti dalla Corte di giustizia nella sentenza n. 252/1984: «Gli oggetti da collezione ai sensi della voce 97.05 della TDC sono quelli che possiedono le qualità richieste per far parte di una collezione, cioè gli oggetti relativamente rari, che non sono normalmente usati secondo la loro destinazione originaria, che formano oggetto di transazioni speciali al di fuori del mercato abituale degli analoghi oggetti di uso comune ed hanno un valore elevato» , di cui allego citazione (nota 2 a pagina 7) in leggi e regolamenti europei, anch'essa consultabile on-line al link http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1992R3911:20020101:IT:PDF
inoltre, per pignoleria (ma la raccomandazione della Commissione Europea è già bastante a individuare la categoria merceologica), le monete soddisfano tutte le altre condizioni previste dalla sentenza 252/1984 della Corte di giustizia per essere definita "oggetto da collezione"
Infine, poiché alle volte mi viene obiettato che gli oggetti da collezione dovrebbero essere soggetti ad un preventivo riconoscimento del ministero dei Beni culturali, osservo che il regime IVA applicabile alla voce 97.05 della TDC è regolato dalla Circolare N. 177/E del 22 giugno 1995 della Direzione generale per gli affari giuridici ed il contenzioso tributario. "IVA - Regime speciale per i rivenditori di beni usati, di oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione. Applicazione decreto-legge 23 febbraio 1995 n. 41, convertito dalla legge 22 marzo 1995, n. 85 e successive modificazioni, apportate con decreto-legge 10 giugno 1995, n. 226."
Che così recita all'articolo 6:
6. Aliquota ridotta per oggetti d'arte, di antiquariato e da collezione
Con l'articolo 39 viene fissata al 10 per cento l'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto applicabile alle importazioni di oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione, indicati nell'allegato al provvedimento in esame.
Il carattere di oggetto d'arte o di antiquariato deve risultare, anteriormente all'importazione, da attestazione rilasciata dai competenti organi del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali.
Il testo della circolare non nomina, e pertanto esclude, gli "oggetti da collezione" dalla attestazione rilasciata dai competenti organi del Ministero ai fini della determinazione della classe doganale e quindi della relativa IVA; quindi non è necessaria alcuna attestazione ministeriale. Posseggo corrispondenza con il ministero che conferma tale conclusione."

PS. Nella manovra finanziaria appena adottata, la dichiarazione di oggetti la cui importazione è al 10% è stata semplificata anche per le importazioni d'oggetti d'arte: in pratica è sufficiente un'autocertificazione.

PPS. Molti negozi tedeschi, anche on line, vendono monete d'oro da investimento a prezzi non troppo distanti da quelli americani o canadesi. Se vuoi evitare il problema della dogana, è sufficiente comperare in Germania, Austria o anche Francia.
 
Ultima modifica:
è vero, ma mi risulta che se acquisti extra UE devi versare in dogana all'entrata in Italia una tassa pari all'IVA 20% :o
Ti risulta male.
Più che dirlo una legge dello Stato.....
Niente I.V.A. sulle monete d'oro da investimento...... con buona pace dei doganieri.
 
Aspetto ancora lumi da Robinbreak (o da altri, naturalmente): nel frattempo, mi sono informato e ho capito che al dettaglio le 500 lire d'argento vanno ai privati al prezzo di spot (o poco più o poco meno, attualmente € 4-5 al pezzo), mentre presso gli intermediari che le mettono in asta lo scambio "commerciale" avviene tra i € 2,50 e i € 3,50. :D

Ma ho anche capito che c'è chi riesce a rastrellarle dai privati a meno di € 2,00 al pezzo. :cool:
A questo punto, da chi posso andare per comprare un quantitativo "corposo" (qualche centinaio di pezzi) a un prezzo da grossista, intorno agli € 2,00 al pezzo o poco più?

Grazie :)

A meno di 2 euro al pezzo le 500 lire d'argento credo che ormai nessuno le vende più, nenche il più fesso del mondo.
Se devo darti un limite di prezzo, compra tutto quello che riesci a trovare sotto i 3,5 euro a moneta, senza nemmeno pensarci su.
Raramente mi è capitato di comprare a 3 euro a moneta, ancora più raramente a 2,5 euro a moneta. Ma sono eccezioni non la regola, e sempre su quantitativi non corposi.

Se trovassi uno che vende a 2 euro l'una quantitativi corposi di 500 lire d'argento, non farei l'igegnere elettronico ma guadagnerei molto di più facendo il dealer di monete!
 
scusate la domanda ingenua:(
ma vi fidate ad acquistare monete per corrispondenza? e su Ebay? e se si perde il pacco?:'(
 
scusate la domanda ingenua:(
ma vi fidate ad acquistare monete per corrispondenza? e su Ebay? e se si perde il pacco?:'(
oppure se ti rubano il contenuto... sul forum di ebay ci sono diverse discussioni in merito soprattutto ad orologi spediti e mai arrivati... e le poste non ci sentono a pagare la cifra della assicurazione...
 
Ti risulta male.
Più che dirlo una legge dello Stato.....
Niente I.V.A. sulle monete d'oro da investimento...... con buona pace dei doganieri.
Rispondo ad Andrea4891: l'I.V.A. non c'è neanche quando le monete d'oro da investimento vengono importate da paesi extra-UE.
Lo dice la legge.
Con buona pace di tutti, doganieri e non:o
 
scusate la domanda ingenua:(
ma vi fidate ad acquistare monete per corrispondenza? e su Ebay? e se si perde il pacco?:'(
Basta assicurare il tutto.
Ovviamente capita che neanche l'assicurazione copra il danno, ma sono casi rari.
 
Personalmente ho effettuato numerosi acquisti di monete preziose con invio dall'estero, sia da zecche statali, che da negozi, che da privati.
Sarò forse stato fortunato, ma non ho mai riscontrato alcun problema di furto degli oggetti.

L'unico "problema" è stato l'impossibilità di farmi inviare una moneta per posta dalla Russia, e ho dovuto fare un viaggetto per recuperarla di persona. Peraltro, portando la moneta da collezione come bagaglio a mano, ho evitato di pagare il dazio all'importazione in UE, pagandomi quindi più o meno circa metà del costo della trasferta.

Se si fanno le cose per bene (parlo da collezionista), come prima cosa proprio non avviene il furto.
Quando si entra nell'ottica della collezione, come immaginerete, spesso essere rimborsati è una magra consolazione a fronte di un eventuale furto di un bene di difficile o impossibile reperimento.
 
Però non vedo come un ETC sull'oro fisico sia un investimento da mettere in fondo alla lista (ti espone senza leva.... a me sembra valido); né tantomeno comprendo perché debba stare relegato in fondo alla lista un ETF sul settore dell'estrazione/lavorazione/commercializzazione dei metalli, che per la sua diversificazione ti mette al riparo dai fallimenti: mio padre, a suo tempo - tanto per fare un esempio - aveva preso una solenne fregatura con l'acquisto di azioni della Queen Mines (canadesi) che oggi quotano ZERO perché il filone si è esaurito, ma che ai tempi erano considerate molto promettenti. Con un ETF settoriale, la perdita sarebbe stata ampiamente compensata: perché no ETF/ETC, quindi?

Mi permetto di riportare up il quote di cui sopra, in attesa che Robinbreak (che ringrazio, insieme agli altri, per i consigli sulla quotazione delle 500 lire d'argento) replichi a quanto sopra :bow:
 
Però non vedo come un ETC sull'oro fisico sia un investimento da mettere in fondo alla lista (ti espone senza leva.... a me sembra valido); né tantomeno comprendo perché debba stare relegato in fondo alla lista un ETF sul settore dell'estrazione/lavorazione/commercializzazione dei metalli, che per la sua diversificazione ti mette al riparo dai fallimenti: mio padre, a suo tempo - tanto per fare un esempio - aveva preso una solenne fregatura con l'acquisto di azioni della Queen Mines (canadesi) che oggi quotano ZERO perché il filone si è esaurito, ma che ai tempi erano considerate molto promettenti. Con un ETF settoriale, la perdita sarebbe stata ampiamente compensata: perché no ETF/ETC, quindi?

In generale io diffido degli strumenti eccessivamente complessi, soprattutto quando non sono necessari.

Io capisco che comprando la singola azienda mineraria si possono prendere delle fregature, perchè ci sono molte variabili da considerare. Infatti una buona strategia sarebbe di accumulare un paniere di aziende minerarie diverse tra loro (qualche senior, qualche junior, qualche esploratice), e continuare in accumulo.
Prendere l'ETF minerario, certo può dare dei risultati analoghi, però non ne vedo il motivo, alla fine basta studiare qualche oretta al giorno per avere una visione d'insieme più chiara e prendere scelte più oculate, e vi assicuro che molto facilmente si overperforma l'ETF.

Gli ETF vanno bene per hedgare sull'intraday, ma in generale io preferisco gli strumenti classici, perchè per capirli bisogna studiare di meno...

Gli ETC gold, si, potrebbero andare bene se la salita è contenuta.
Ma se per assurdo ci fosse una crisi monetaria, e davvero con qualche oncia d'oro ti compri gli appartamenti in centro a Milano, sei sicuro di riuscire a ritirare l'oro che ti spetta dal tuo ETC?
 
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