Money management - Metodo Montecarlo

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    Prevale ancora un certo ottimismo sulle principali borse mondiali spinte dalle aspettative sui tassi di interesse, con gli operatori che scontano sempre di più una pausa nel rialzo dei tassi per quest’anno, dopo la pubblicazione dei verbali degli ultimi meeting di Fed e Bce. Come da attese, dalle minute Fed è emersa cautela su eventuali rialzi futuri dei tassi, anche se non c’è stata alcuna indicazione di eventuali tagli nel breve termine. Anche dai verbali Bce è emerso che i tassi siano già sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Lato materie prime, forte volatilità sul petrolio in seguito al rinvio della riunione dell’Opec+ dal 26 al 30 novembre. Per continuare a leggere visita il link

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trebl

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A chi ha competenza con i sw per l'elaborazione del metodo montecarlo chiedo di illuminarmi su un dubbio.

- esistono reali possibilità di sopravvivenza nel trading gestendo le posizioni con un loss medio nettamente più basso del gain medio?
In questa maniera si sposta il rischio di "estinzione" rispetto altre gestioni?
Grazie
 
Ciao Trebl,
prova a cercarti del materiale sull'expectancy di un trading system. Se la somma del valor medio dei trades vincenti e del valor medio dei trades perdenti è positiva il sistema può farti:
a. sopravvivere se il valor medio dei gain è di poco superiore al valor medio dei loss
b. guadagnare (e magari pure bene) se invece il valor medio dei gains è molto superiore al valor medio dei loss.

Cut your losses and let the winning trades go...

Dark
 
Grazie Darkghost.
l'informazione che mi hai detto è utile ma non mi toglie la curiosità di confrontare la sopravvivenza nel trading con la strategia citata rispetto ad altre tecniche.
Taleb insegna che i cigni neri e visioni distorte sulla strategia utilizzata non permettono sempre reali possibilità di vita.
 
Ottimo argomento ( anche se non c’ entra col money management . . . )
Le probabilità di sopravvivenza e di successo di un metodo di trading non dipendono dalla media dei guadagni e delle perdite o almeno non soltanto.
Effettivamente la domanda principale che il trader dovrebbe rivolgere a se stesso è chiedersi se i risultati di una strategia di trading reale o simulata siano dovuti al caso oppure ad un metodo realmente efficace.
Per saperlo ci si può rivolgere ai metodi “Montecarlo” ( ideati dal solito Von Neumann e così detti per l’ uso di numeri pseudo – casuali che richiamano il lancio della pallina della roulette ) ed in particolare ad un procedimento chiamato “bootstrap” .
Si prendono tutti i “rendimenti” ( variazioni percentuali giornaliere o altro time frame usato ) della serie storica, si mescolano casualmente tramite estrazione di numeri pseudo – casuali e si ottiene una nuova serie che ha la stessa media, varianza, skewness e curtosi della serie originaria, ma è casuale.
Nel caso dei metodi di AT che agiscono sui prezzi purtroppo occorrerà uno step ulteriore cioè partendo dai rendimenti così diversamente ordinati ricavare i prezzi relativi.
Poi si applicano le stesse regole e segnali della strategia che si vuole controllare ottenendo un determinato risultato, meglio se misurato in termini di Sharpe ratio o di Omega.
Si ripete il procedimento per un numero di volte sufficientemente elevato, almeno 1000 ma meglio se 10000 o 100000 e si contano i risultati che sono migliori del risultato originario sotto esame.
Se il numero dei risultati che casualmente si sono classificati come migliori della strategia del trader è inferiore al 5% del totale, allora questa potrà essere considerata usabile con fiducia altrimenti . . . meglio lasciar perdere
 
Ottimo chiarimento Kernitt.
Non credo che il money management visto come parte attiva del trading sia "valutabile" al pari di una strategia?
 
kermitt ha scritto:
Ottimo argomento ( anche se non c’ entra col money management . . . )
Le probabilità di sopravvivenza e di successo di un metodo di trading non dipendono dalla media dei guadagni e delle perdite o almeno non soltanto.
Effettivamente la domanda principale che il trader dovrebbe rivolgere a se stesso è chiedersi se i risultati di una strategia di trading reale o simulata siano dovuti al caso oppure ad un metodo realmente efficace.
Per saperlo ci si può rivolgere ai metodi “Montecarlo” ( ideati dal solito Von Neumann e così detti per l’ uso di numeri pseudo – casuali che richiamano il lancio della pallina della roulette ) ed in particolare ad un procedimento chiamato “bootstrap” .
Si prendono tutti i “rendimenti” ( variazioni percentuali giornaliere o altro time frame usato ) della serie storica, si mescolano casualmente tramite estrazione di numeri pseudo – casuali e si ottiene una nuova serie che ha la stessa media, varianza, skewness e curtosi della serie originaria, ma è casuale.
Nel caso dei metodi di AT che agiscono sui prezzi purtroppo occorrerà uno step ulteriore cioè partendo dai rendimenti così diversamente ordinati ricavare i prezzi relativi.
Poi si applicano le stesse regole e segnali della strategia che si vuole controllare ottenendo un determinato risultato, meglio se misurato in termini di Sharpe ratio o di Omega.
Si ripete il procedimento per un numero di volte sufficientemente elevato, almeno 1000 ma meglio se 10000 o 100000 e si contano i risultati che sono migliori del risultato originario sotto esame.
Se il numero dei risultati che casualmente si sono classificati come migliori della strategia del trader è inferiore al 5% del totale, allora questa potrà essere considerata usabile con fiducia altrimenti . . . meglio lasciar perdere

Grazie per la chiara spiegazione :)

la classifica viene fatta in base a quali parameteri?

Giacomo
 
jakeglb ha scritto:
la classifica viene fatta in base a quali parameteri?


come già detto in base ad un indice di performance di quelli usati x la valutazione dei TS, meglio se lo Sharpe index oppure Omega anche se poco conosciuti dagli analizzatori tecnici . . .
penso che tutti coloro che qui vantano utili dovrebbero fare questo tipo di test . . .
 
Kermitt, la spiegazione è chiarissima, grazie. Vedo se mi riesce di fare delle prove con il mio TS in fasce. Il dramma è che l'unico generatore montecarlo a mia disposizione è quello di Excel...se può fa' ?

Non credo che il money management visto come parte attiva del trading sia "valutabile" al pari di una strategia?

Dalla mia esperienza, senza un metodo chiaro di money management vai a bagno...
Ti faccio un es. con il mio TS. Data la distribuzione dei rendimenti dei trades effettuati, se non usassi il position sizing un sistema che in media fa il 20% annuo, scenderebbe a 7-8% negli anni positivi con picchi di -10% negli anni in cui le borse van giù... Con il position sizing quando le borse van giù faccio cmq il +3% annuo.
Il problema è che dedichiamo tanto tempo alla generazione di un segnale di ingresso, e magari pochino a come utilizzare quei segnali.

Ciao
Dark
 
Darkghost ha scritto:
Kermitt, la spiegazione è chiarissima, grazie. Vedo se mi riesce di fare delle prove con il mio TS in fasce. Il dramma è che l'unico generatore montecarlo a mia disposizione è quello di Excel...se può fa' ?


purtroppo il generatore di Excel non è buono per generare una grande massa di numeri pseudo – casuali come quella richiesta da un procedimento bootstrap.
consiglierei il generatore di Park & Miller che mi risulta essere il migliore.
 
Darkghost ha scritto:
Kermitt, la spiegazione è chiarissima, grazie. Vedo se mi riesce di fare delle prove con il mio TS in fasce. Il dramma è che l'unico generatore montecarlo a mia disposizione è quello di Excel...se può fa' ?



Dalla mia esperienza, senza un metodo chiaro di money management vai a bagno...
Ti faccio un es. con il mio TS. Data la distribuzione dei rendimenti dei trades effettuati, se non usassi il position sizing un sistema che in media fa il 20% annuo, scenderebbe a 7-8% negli anni positivi con picchi di -10% negli anni in cui le borse van giù... Con il position sizing quando le borse van giù faccio cmq il +3% annuo.
Il problema è che dedichiamo tanto tempo alla generazione di un segnale di ingresso, e magari pochino a come utilizzare quei segnali.

Ciao
Dark


buondì a tutti,
Dark, in base a cosa definisci il position sizing?
 
il generatore di Park e Miller ( è quello usato da Matlab ) è un algoritmo lineare congruente ricorsivo
x(n + 1) = ( ax(n) + c ) mod m
il risultato è preso in aritmetica “modulo m “, considerando cioè il resto della divisione per m e ottenendo quindi sempre numeri compresi tra 0 ed m – 1 estremi inclusi dove
c = 0, m = 2^31 – 1 = 2147483647 ed a = 7^5 = 16807
 
Uhm...grazie Kermitt...ahimè Matlab l'ho usato una volta sola all'uni...vediamo se qualche assistente ex collega di corso mi favorisce un disco prova e qualche lezione ;)

Pac il position sizing nel sistema è dato da due variabili : (1)la perdita massima sopportabile sul singolo trade (2) a sua volta calcolata valutando lo stop di ingresso su base della volatilità media del titolo negli ultimi x giorni... Sto valutando anche un'altra idea...per legare il position sizing alla forza del trade (se il gain supera una % determinata si carica ancora un pochino) Ma questa è un'altra storia...

Dark
 
kermitt ha scritto:
Ottimo argomento ( anche se non c’ entra col money management . . . )
Le probabilità di sopravvivenza e di successo di un metodo di trading non dipendono dalla media dei guadagni e delle perdite o almeno non soltanto.
Effettivamente la domanda principale che il trader dovrebbe rivolgere a se stesso è chiedersi se i risultati di una strategia di trading reale o simulata siano dovuti al caso oppure ad un metodo realmente efficace.
Per saperlo ci si può rivolgere ai metodi “Montecarlo” ( ideati dal solito Von Neumann e così detti per l’ uso di numeri pseudo – casuali che richiamano il lancio della pallina della roulette ) ed in particolare ad un procedimento chiamato “bootstrap” .
Si prendono tutti i “rendimenti” ( variazioni percentuali giornaliere o altro time frame usato ) della serie storica, si mescolano casualmente tramite estrazione di numeri pseudo – casuali e si ottiene una nuova serie che ha la stessa media, varianza, skewness e curtosi della serie originaria, ma è casuale.
Nel caso dei metodi di AT che agiscono sui prezzi purtroppo occorrerà uno step ulteriore cioè partendo dai rendimenti così diversamente ordinati ricavare i prezzi relativi.
Poi si applicano le stesse regole e segnali della strategia che si vuole controllare ottenendo un determinato risultato, meglio se misurato in termini di Sharpe ratio o di Omega.
Si ripete il procedimento per un numero di volte sufficientemente elevato, almeno 1000 ma meglio se 10000 o 100000 e si contano i risultati che sono migliori del risultato originario sotto esame.
Se il numero dei risultati che casualmente si sono classificati come migliori della strategia del trader è inferiore al 5% del totale, allora questa potrà essere considerata usabile con fiducia altrimenti . . . meglio lasciar perdere

io su queste verifiche nn sono per niente d'accordo
i motivi sono sostanzialmente 2

- le serie storiche finanziarie nn sono stazionarie
se verificavi il tuo ts sull'indice a fine 2002, avevi una serie con certe caratteristiche, dal 2003 ad oggi la serie è cambiata completamente
- un ts (che funzioni) va a sfruttare un certo comportamento del mercato (memoria), se mescoli la serie quel comportamento nn te lo ritrovi più

le verifiche montecarlo vanno bene per serie stazionarie e casuali, cioè ad es quelle dei giochi da casinò
 
io accetto piccoli gain e sopporto discreti loss , dopo otto anni non sono ancora morto :)
se stoppiamo a -1 e andiamo in profit a + 3 è facile che i loss siano tre volte più numerosi dei gain a meno di essere capaci di prendere i minimi assoluti. personalmente credo si debba dare il tempo alla volatilità di lavorare per noi e lo stop deve salvare da grosse perdite ,non incassare continuamente piccoli loss che possono minare il quadro psicologico.
se poi uno vuol fare 200 operazioni al giorno dovrà stoppare per forza , ma a quel punto assomiglia più ad una solt machine che ad altro.
 
think ha scritto:
io accetto piccoli gain e sopporto discreti loss , dopo otto anni non sono ancora morto :)
se stoppiamo a -1 e andiamo in profit a + 3 è facile che i loss siano tre volte più numerosi dei gain a meno di essere capaci di prendere i minimi assoluti. personalmente credo si debba dare il tempo alla volatilità di lavorare per noi e lo stop deve salvare da grosse perdite ,non incassare continuamente piccoli loss che possono minare il quadro psicologico.
se poi uno vuol fare 200 operazioni al giorno dovrà stoppare per forza , ma a quel punto assomiglia più ad una solt machine che ad altro.

il mondo è bello perchè vario:)
Il mio quadro psicologico invece viene minato proprio da loss più ampi, e quindi mi trovo meglio con il contrario. Sl piccoli e TP almeno doppi
 
TwinPeacks ha scritto:
io su queste verifiche nn sono per niente d'accordo
i motivi sono sostanzialmente 2

- le serie storiche finanziarie nn sono stazionarie
se verificavi il tuo ts sull'indice a fine 2002, avevi una serie con certe caratteristiche, dal 2003 ad oggi la serie è cambiata completamente
- un ts (che funzioni) va a sfruttare un certo comportamento del mercato (memoria), se mescoli la serie quel comportamento nn te lo ritrovi più

le verifiche montecarlo vanno bene per serie stazionarie e casuali, cioè ad es quelle dei giochi da casinò

Finalmente una dichiarazione netta e sensata !
Grazie DuediPicche (e scusa la traduzione cazzeggiante..)
Era ora di spuntare il pungolo, ma non temere i flames, nel merito non riceverai nessuna risposta.

Buona vita a tutti
maurizio
 
TwinPeacks ha scritto:
io su queste verifiche nn sono per niente d'accordo
i motivi sono sostanzialmente 2

- le serie storiche finanziarie nn sono stazionarie
se verificavi il tuo ts sull'indice a fine 2002, avevi una serie con certe caratteristiche, dal 2003 ad oggi la serie è cambiata completamente
- un ts (che funzioni) va a sfruttare un certo comportamento del mercato (memoria), se mescoli la serie quel comportamento nn te lo ritrovi più

le verifiche montecarlo vanno bene per serie stazionarie e casuali, cioè ad es quelle dei giochi da casinò

vedo che non hai capito . . . :no:
In effetti l’ uso del “bootstrap” così come descritto serve proprio a distruggere eventuali legami, relazioni, memoria per poter appurare se casualmente è possibile ottenere risultati migliori del sistema sotto esame !
Evidentemente a volte la presunzione come la voglia di protagonismo, la volontà di polemizzare, di contestare quanto altri affermano offusca il cervello impedendo di comprendere il senso dei discorsi . . . :rolleyes:
Oppure c ‘ è la volontà di non mettere in discussione col test del bootstrap la propria creatura, il tanto decantato sistema di cui, tranne i risultati straordinari, nulla è dato sapere causa i timori di una presunta quanto infondata clonazione e replicazione da parte di frotte di traders assatanati pronti a carpire i segreti altrui . . . :eek:
 
Se il numero dei risultati che casualmente si sono classificati come migliori
della strategia del trader è inferiore al 5% del totale, allora questa potrà essere considerata usabile con fiducia


ma quale fiducia...
le serie finanziarie nn sono stazionarie
le verifiche fatte valgono x il passato,
nn x il futuro, dove la serie può cambiare completamente


nn contesto il metodo, ci mancherebbe
ma come al solito, nn dà risposte (certe) x il futuro

PS nn volevo fare nessuna polemica, si discute
 
in pratica la permutazione scambia i dati contenuti del frame sotto esame cercando di stare pero' attenta ad alcune disposizioni "stagionali" dei dati.

in questo modo le serie sintetiche conservano le caratteristiche della serie base, ma la faccenda si complica, mi pare :rolleyes:
 
riprendo la richiesta iniziale.
nessuno dei partecipanti può elaborare delle proiezioni?
 
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