Monti e gli impegni presi da Berlusconi

gli italiani hanno messo berlusconi al governo non monti

Il nostro è un sistema dove può fare il premier anche uno che non ha partecipato alle elezioni. Piaccia o non piaccia, basta che il parlamento gli dia la fiducia e può governare anche Topolino.

Infatti il parlamento prima ha dato la fiducia a Berlusconi e poi gliel'ha tolta a favore di Monti. Poi il parlamento ha tolto la fiducia anche Monti.

Più democratico di così.

Incaz.ziamoci piuttosto per il fatto che ci tocca votare un elenco di nominati scelti dai partiti.
 
perchè ci troviamo Monti : rispetto per la memoria storica

Monti ha cercato di stabilzzare una Italia devastata, ereditata da Berlusconi, primissimo artefice e responsabile della devastazione. Un lavoro da pronto soccorso. La responsabilità è di chi vigliaccamente e furbescamente cerca di sottrarsene. Il paese negli ultimi dodici anni di era berlusconiana, leghista e rimasuglieria fascista, non è cresciuto ed è aumentata la diseguaglianza nella società, è aumentato il debito pubblico, sono aumentati i costi della politica e sono aumentati i privilegi di caste privilegiate e di corporazioni. Sono cresciuti gli evasori e l'evasione, è aumentato lo sfascio del territorio : sono aumentati i condoni e scudi fiscali a legalizzare i proventi di queste ruberie e di queste ingiustizie.

L'Italia in questi anni ha perso posti nelle classifiche OCSE per PIL procapite e qualità della vita. Non è solo fredda statistica, la realta quotidiana di questo graduale ma costante peggioramento e degrado è stato vissuto da tutti in Italia ed ora esplode a macchia di leopardo. La colpa di tutto questo non è di Monti, che a Palazzo Chigi da un anno ha cercato di tamponare lo sfascio del governo Berlusconi-Bossi.

Monti è stato chiamato ed ha trovato questo Paese in uno stato catastrofico, da disfatta bellica. Ha cercato di farlo, nei limiti del possibile e con una politica economica realistica, all'interno delle logiche e delle richieste di parametri e vincoli che istituzioni europee e mondiali, agenzie di rating, della stessa lettera inviata da Berlusca alla BCE. Ha cercato di tamponare le falle nel bilancio dello stato. Ha cercato di ridare un minimo di prestigio e credibilità internazionale, che i mercati e tutto il mondo ci chiedevano. Ha cercato di trovare un equilibrio, di dare delle risposte, tra la pressione degli interessi sul debito e la necessità di crescita, per rompere il meccanismo perverso di manovre che si avvitano su se stesse; ha cercato di porre rimedio a tutto questo, tenendo conto dei ricatti e delle pressioni che ha subito in Parlamento. L'Italia è il paese con corporazioni di professioni e mestieri medioevali che lo ingessano e nello stesso tempo crea caste impermeabili tra i ceti sociali : situazione che penalizza prima di tutti i giovani. Vi è gente che guadagna seicento euro, c'è un un terzo dei giovani disoccupati, ci sono pensionati poverissimi che non hanno la forza di bloccare strade e caselli autostradali, sono talmente poveri e disperati che non riescono neppure a gridare, a protestare; sono gli ultimi nella società ma non per questo li dobbiamo dimenticarli. Non hanno lobbies in Parlamento come avvocati, notai e farmacisti, e non sono giornalisti né hanno santi in Paradiso.
Monti è stato solo una anno al governo ed ha attuato più riforme di tutti i governi degli ultimi otto anni e mezzo su dieci di berlusca, che pensava a leggi ad personam. Errori ne fa e ne ha fatti anche lui, ma Monti è l'uomo che è stato chiamato per risolverli, non li ha di certo creati lui. Il problema era ed è il piduista di Arcore.
 
In quella lettera c'erano tante cose non fatte da Monti, ma soprattutto non si parlava di "riforma delle pensioni", ma semplicemente di parificare l'età delle donne agli uomini e di rendere più stringenti i requisiti per accedere alle pensioni di anzianità. Se vuoi era il progetto Sacconi di togliere gli anni della laurea e del servizio militare.

La riforma paurosa della Fornero (aumento eta', diminuzione prestazioni, eliminazione pensione di anzianità) è andata assai oltre la richiesta BCE!

Quindi Monti ha dimostrato che in fondo ha fatto quello che gli interessava.

E che interessava ai partiti visto che l'hanno votato.
 
10/12/2012
Il dramma di un film già visto
luca ricolfi

Fine del governo Monti, «perché la situazione è peggiore che un anno fa»: con queste parole Angelino Alfano, in Parlamento, ha dato il benservito al governo dei tecnici. A questo punto ci sono almeno tre domande, ed è bene rispondere in modo chiaro a tutte e tre.



Prima domanda: la situazione è davvero peggiore che 13 mesi fa, quando Berlusconi fu costretto a lasciare?



Seconda domanda: la situazione sarebbe oggi migliore se al posto di Monti fosse rimasto Berlusconi?



Terza domanda: se Monti avesse governato in modo diverso, oggi staremmo meglio di come stiamo?



Sì-no-sì sono le mie tre risposte, e provo a spiegare perché.



Cominciamo dalla prima domanda: davvero sotto il governo Monti la situazione è peggiorata? Se guardiamo solo alla condizione economica obiettiva delle famiglie - posti di lavoro, redditi, patrimoni, risparmi, consumi - la risposta è sì. Nel giro di un anno le famiglie in difficoltà, quelle che non arrivano alla fine del mese, sono quasi raddoppiate: erano il 16% nel novembre del 2011, oggi sono il 30%, un livello drammatico, mai toccato in passato.



Seconda domanda: la situazione sarebbe oggi migliore se al posto di Monti fosse rimasto Berlusconi?

Lo escluderei. Direi anzi che qui sta la fallacia logica della campagna elettorale che il centro-destra sta preparando: il fatto che ieri si stesse meno peggio non implica che oggi staremmo meglio se al governo fosse rimasto «lui». Provo a spiegarlo con un apologo, che farà arrabbiare qualcuno ma che secondo me è aderente alla storia degli ultimi 18 mesi.



C’era una diligenza, i passeggeri avevano fame ma avevano ancora a bordo panini e coca cola. A un certo punto il conducente comincia a giochicchiare con il telefonino, la diligenza va fuori strada ma lui continua a giochicchiare. La diligenza sta per precipitare in un burrone. Allora un passeggero disarciona il conducente e prova a riportare la diligenza sulla strada. Però il viaggio è lungo, la diligenza ha subito dei danni, e non ci sono ostelli in cui fermarsi. Passa un po’ di tempo e i passeggeri cominciano ad avvertire i morsi della fame. Rievocano i bei tempi in cui avevano ancora una scorta di panini. Qualcuno rimpiange il vecchio conducente, perché «la situazione adesso è molto peggiore di una volta». A voi che cosa sembra? Richiamereste in sevizio il vecchio conducente perché i vostri panini stanno finendo?



Fuor di metafora. Quando, 13 mesi fa, Mario Monti fu chiamato a prendere il posto di Silvio Berlusconi, la diligenza dell’Italia stava per precipitare nel burrone del default, e le famiglie - pur stando un po’ meglio di oggi - stavano però correndo il rischio di perdere tutto: posti di lavoro, redditi, risparmi, patrimoni. Oggi, con la discesa dello spread, quel rischio si è allontanato di un po’: non del tutto e non per sempre, ma abbastanza da non farci vivere nell’angoscia. Insomma: oggi abbiamo un po’ meno panini, ma almeno non siamo finiti come la Grecia.



Resta la domanda più spinosa: se Monti avesse governato in modo diverso, oggi staremmo meglio di come stiamo? Potremmo non essere caduti nel burrone, e al tempo stesso avere qualche panino in più di quelli che abbiamo oggi?



Ebbene, qui la mia risposta è un sì convinto. Monti ha fatto molto di meno di quello che ci si sarebbe aspettati da un presunto liberale come lui. Monti ha ritenuto che il problema numero uno dell’Italia fosse ridurre il deficit dei conti dello Stato e che l’unico mezzo per farlo fosse aumentare le tasse. Ha provato a liberalizzare, ma si è fermato quasi subito e su quasi tutta la linea. Ha molto parlato di ogni genere di riforme, ma di riforme incisive e riuscite ne abbiamo viste ben poche. Se avesse osato di più, tagliando di più costi della politica e sprechi, e risparmiando i produttori di ricchezza, oggi ci sarebbero (leggermente) meno famiglie in difficoltà e (decisamente) più speranze per il futuro.



Qui però bisognerebbe rispondere a una quarta domanda, forse la più importante: chi o che cosa ha ingessato Monti?



Alcuni pensano che l’uomo non sia un concentrato di eroismo, e che le sue ambizioni politiche (presidenza della Repubblica?) lo abbiano reso più timido del necessario nel rapporto con i partiti. Altri pensano che Monti sia subalterno alla Merkel e all’Europa, e si sia preoccupato solo di restituire all’Italia il rispetto degli altri governi (cosa che gli è riuscita ala perfezione, e solo chi non vuol vedere non vede). Altri pensano che Monti sia stato pesantemente condizionato dalla sua maggioranza, e abbia fatto il massimo che i partiti gli permettevano di fare.



Per quanto mi riguarda, penso una cosa molto semplice: Monti ha fatto alcuni errori, ma sia il centro-destra sia il centro-sinistra ne avrebbero fatti - e ne faranno - di più e di più gravi. Il dramma che il ritorno di Berlusconi ci riserva è che ci inchioda tutti, per diversi anni, a rivedere un film già visto: il leader del centro-destra che pensa agli affari suoi, e la sinistra che, a modo suo e suo malgrado, finisce per fare la stessa cosa. Berlusconi, riportando 100 o 200 fedelissimi in Parlamento, penserà a difendere le sue aziende dal fallimento e se stesso dal carcere. Bersani, portando in Parlamento un drappello di 300 o 400 uomini e donne a lui più o meno fedeli, sarà costretto ad occuparsi a tempo pieno degli affari interni del centro-sinistra: come tener buona la Cgil, come agganciare Casini, come non farlo litigare con Vendola, come dare a tutte le sigle che confluiranno nel carrozzone del centro sinistra onori, posti, poltrone e strapuntini. Affari economico-giudiziari da una parte, affari politico-parlamentari dall’altra.



Di governare no, non ci sarà il tempo, l’energia e la possibilità per nessuno, chiunque vinca. Quel che ci aspetta è l’ennesima proiezione dell’eterno immarcescibile lungometraggio della seconda Repubblica, che da vent’anni va in scena in tutte le sale con il medesimo titolo: «L’arte del non governo». Perché tutti sono bravi a criticare Monti, ma nessuno lo fa dicendo che - al posto di Monti - avrebbe fatto scelte più coraggiose. Sia la destra sia la sinistra, se fossero state al posto di Monti, avrebbero fatto meno, non più di lui. La destra ci avrebbe regalato un po’ meno tasse e più deficit pubblico. La sinistra ancora più tasse e più spesa.



In questo destra e sinistra sono molto simili, figlie entrambe del conservatorismo italiano, che ama la demagogia e teme le riforme radicali. Anche per questo la sinistra ha respinto con orrore la sfida di Renzi, anche per questo la destra non solo non è stata capace di sostituire Berlusconi, ma ne ha accolto con entusiasmo il ritorno. Come se il suo fosse il «ritorno di Ringo» (ricordate quel bellissimo western, con Giuliano Gemma?), o il ritorno di Ulisse a Itaca dopo vent’anni. Come se lui fosse stato via per tutto questo tempo, e nulla avesse a che fare con le rovine che trova. Come se l’uomo che, nell’ultimo decennio, ha guidato l’Italia per 8 anni su 10, non avesse alcuna responsabilità nel disastro che il governo Monti ha ereditato e provato a gestire in questi 13 lunghi mesi.



Ecco perché io stesso, che del governo Monti ho criticato non poche parole, opere, e soprattutto omissioni, non posso che rendergli l’onore delle armi. Non so se Monti ha salvato l’Italia, ma sono piuttosto sicuro che - senza di lui - oggi saremmo messi ancora peggio di come siamo.
 
egli venne e devastò l'Italia..e poi, dopo, in seguito, indi venne Monti

Berlusconi è stato vent'anni al potere in Italia, il berlusconismo è stato l'ideologia imperante, ha permeato con le sue TV tutta la società, la gioventù in primis e l'ha corrotta. Il messaggio subliminale quanto imperante : veline le ragazze e campioni di calcio i ragazzi. Il premier S.B. consiglia ad una ragazza in ansiosa ricerca di lavoro di sposare un miliardario come lui : esemplare corruttore di minorenni. Per fortuna la grande maggioranza dei giovani non ha abboccato. Ha riempito un intero caseggiato di escort da lui mantenute e stipendiate : moderne odalische del ventunesimo secolo, moderno harem, moderno, dissoluto principe saudita.

L'Italia durante i governi di Berlusconi ha perso peso rispetto a tutti i grandi paesi europei, è peggiorata la vita della gente, è aumentata la disoccupazione e il debito pubblico. Aumentate le disuguaglianze. Aumentato lo sfruttamento negli uffici e nelle fabbriche. Distrutta la grande industria. Distrutto il sistema paese. Frantumato il sentimento nazionale. Nepotismo di corte con avvocati personali, igieniste-bunga bunga ed amici personali portati nelle assemblee parlamentari e regionali a 15000 euro al mese + benefit e pensione d'oro. Aumentata l'evasione fiscale. Condoni e scudi fiscali hanno aumentato la disponibilità all'illegalità ed al riciclo del denaro sporco. Emigrazione cronica dei migliori cervelli. Con Berlusconi premier abbiamo avuto un Paese screditato all'estero e deriso : deriso non dalla sinistra europea ed americana ma, in primis, dalle stesse destre europee. L'Italia da grande paese dal Berlusconi è stato ridotto a paese marginale. Abbiamo perso tutti i migliori posti nelle classifiche Ocse. Un ventennio fallimentare...un paese sull'orlo del precipizio. Un paese non più in grado di poter collocare titoli sul mercato, di poter pagare gli stipendi agli insegnanti.
Questo c'è stato prima di Monti, che ha fermato la caduta, ha steso un telone di protezione, ...ma chi ci ha spinti nel vuoto è stato Berlusconi.
 
Bersani Premier
Monti Presidente della Repubblica



AVANTI TUTTA!
 
Primo, il nostro paese conta in europa come il due di picche a briscola: quali sarebbero le nostre carte vincenti ? Governi populisti guidati da leader cialtroni e imbarazzanti, sia nel pubblico sia nel privato, sia in Italia sia all'estero, circondati da personaggi con diritto di veto in parlamento ancora più imbarazzanti, con il tariffario per ogni voto favorevole da dare in parlamento, corruzione da terzo mondo, giustizia paralizzata, debito stellare, incapaci di gestire e curare anche i pochi tesori di famiglia (vedi il patrimonio archeologico e culturale)
Il mondo del lavoro italiano nel suo insieme è tutto meno che competitivo, la pubblica amministrazione e la scuola tirano avanti solo perchè c'è sempre qualcuno che tira la carretta per due o per tre, per sentirsi comunque dire che in quanto statale è una mèrda.
In più, cosa peggiore, siamo un paese che per tanti anni ha accettato tutto ciò votando e addirittura acclamando i comportamenti più deteriori del peggio

Su Monti sospendo il giudizio perchè a differenza di Berlusconi e Bossi non ha potuto contare per tanti anni sulle maggioranze bulgare e un contesto nazionale e internazionale ben diverso che i suoi predecessori hanno avuto.

E aggiungo che è improponibile lo scenario di un Monti che va in parlamento senza preavvertire i segretari di partito sulle sue strategie, quindi è patetico che un qualsiasi leader della maggioranza anomala si dissoci ora.
Sapevano dall'inizio cosa avrebbe fatto Monti perchè il suo mandato era soprattutto mettere i conti in sicurezza non toccando la classe politica

E la dimostrazione ce l'abbiamo adesso, il 3d aperto da Greenfree sul perchè secondo lui Berlusconi ha fatto cadere adesso il governo, a un mese dalla sua naturale scadenza, è chiarissimo: adesso si toccavano i suoi interessi

E come l'ha fatto adesso, l'avrebbe fatto allora, ne sono sempre più convinto. Il parlamento è strapieno di peones alla Razzi, gente ignorante con l'orizzonte temporale di pochi giorni davanti a se, gente che, persa per persa, era capacissima di far cadere il governo senza neanche rendersi conto delle conseguenze (o al massimo convinta che sarebbe caduto il paese ma loro in qualche modo avrebbero galleggiato)

Monti è un ignorante in materia economica ? E allora Berlusconi e ancora di più Bossi cosa sono ? Qui non ci si rende conto che adesso per colpa dei cialtroni che abbiamo avuto prima per avere uno straccio di credibilità all'estero siamo costretti a realizzare in pochi mesi ciò che gli altri con dieci anni di tempo e soprattutto un paese meno allo stremo non hanno fatto.

Mi rompe il ***** che si spari a zero su Monti e non su quei partiti che non solo sono ben più responsabili di lui, ma soprattutto hanno votato sempre una linea che loro conoscevano sin dall'inizio. Se non gli andava bene dovevano sfiduciarlo subito, pagandone ovviamente il prezzo. Adesso mi fa solo ridere se lo fanno

Quindi sono arcicontento che Monti sia uscito (per adesso) fuori dai giochi, perchè adesso il pallino tornano ad averlo i partiti, che a medio termine saranno di nuovo in braghe di tela.

Noi abbiamo una sola fortissima arma nei confronti dell'europa, che se cade l'Italia cade l'euro. L'arma di ricatto ce l'abbiamo noi, non loro, siamo ancora in corsa perchè la Germania (e gli stati uniti) per ragioni diverse soprattutto valutarie non possono permettersi il crollo dell'euro.

Ma nel momento in cui l'Italia dovesse essere solo una pietra al collo, nel momento in cui fosse chiaro che non abbiamo alcuna speranza di venirne fuori, e con la cattiva politica e l'elettorato che abbiamo l'ipotesi è ancora molto credibile, si staccheranno da noi e saremo lasciati al nostro destino

Se per una ragione qualsiasi lo spread dovesse di nuovo tornare ai massimi, solo per galleggiare sui livelli odierni ci toccheranno altre ulteriori manovre, non per crescere, ma solo per galleggiare. E' chiaro questo concetto ?

Il peggio non l'abbiamo ancora visto, se la situazione dovesse precipitare. Monti che va a dettare le condizioni in europa ?

Mi sembra Pierino con la fionda che sfida la Task Force della Nato schierata al completo, della serie "vai avanti tu che a me viene da ridere"

PS: li leggo adesso: quoto in toto gli interventi di Bloted :yes:
 
questa è una bella barzelletta


..e perchè Berlusca e Tremonti presentarono la famosa lettera-strozza Italiani alla BCE?,,a cui monti si è comunque adeguato?
in quella lettera firmata dal governo italiano c'erano :

riforma pensioni
l'IMU
alcuni parametri da non sforare per tenere sotto controllo il bilancio dello stato


la realtà è che il Paese era stato portato
sull'orlo del baratro,

lo stato non poteva più pagare neppure gli stipendi
le aste della collocazione dei nostri titoli di stato andavano deserte
lo spread a 600
credibilità internazionale di berlusca sotto-zero


Questa invece è la mia di memoria storica, forse trascuro qualcosa ?

Monti aveva due strade per sistemare gli impegni presi con la UE
( anche perchè siamo nella UE e non si poteva far finta di nulla, così pare)

stroncare sprechi, stangare la corruzzione, modulare costi politici come i Paesi civili della UE, andare a stanare chi ha lucrato su appalti
e opere pubbliche, confiscargli beni anche intavolando trattaive con i paradisi fiscali, mettendo IMU a sindacati-chiesa-banche
(tradotto in poche parole = vita dura per i privilegiati )

oppure tosare per benino sempre le solite pecore fino a scannargli la prima pelle, solo da lasciarle appena in vita

Ovviamente TUTTI SANNO che il buon Tremonti aveva provato con la seconda manovra di agosto 2011 a percorrere la prima strada

ma i poteri marci ben incancreniti dentro il parlamento, si sono riuniti di notte per stravolgergli la manovra e spuntargli le forbici

se sei onesto intellettualmente non devi più accostare il nome di Tremonti a quelli di altri che, anche nel suo partito
non l'hanno certo aiutato ad allontanarci dal baratro

lasciandogli fare le manovre che erano necessarie
e che, SONO CERTA, erano senza dubbio rigorose e improntate sul percorrere la strada più difficile
e non quella più facile scelta da Monti del salasso sulla base, che dall'orlo del baratro ci ha spinto, oltre


abbiate almeno la decenza di non tirare in ballo Tremonti perchè è semplicemente scorretto farlo
se avete almeno, un briciolo di onestà intellettuale
 
Monti è un uomo di centro destra, ma è una persona per bene e seria.
So che in generale queste doti non bastano per farne un buon politico ma noi siamo in Italia devastata da 20 anni di berlusconismo, di governi del malaffare del cdx. Negli ultimi dieci anni, Berlusca-Bossi hanno governato 8 anni e mezzo, la responsabilità è principalmente loro .
Essere persona seria ed onesta quando ti trovi davanti ad una banda bassotti è la prima, più importante dote richiesta. Monti difronte allo sfascio trovato ha fatto del Pronto soccorso, ha tamponato, ha suturato, ha applicato provvisorie ingessature.
Ha fatto quello che si poteva e si doveva fare, stretto tra i vincoli CEE e una maggioranza eclettica in Parlamento.
Ridicolo oltre che ingeneroso e non vero oggi dargli colpe non sue, addebitargli sfasci ereditati da Berlusca.

Oggi bisogna passare ad un governo di centro-sinistra guidato da Bersani, segretario di un partito veramente democratico, l'unico che ha fatto primarie credibili, che una visione unitaria e riformista del paese.

Bersani a capo del governo. Ritengo che Monti possa essere un degno Presidente della Repubblica.
 
Questa invece è la mia di memoria storica, forse trascuro qualcosa ?

Monti aveva due strade per sistemare gli impegni presi con la UE
( anche perchè siamo nella UE e non si poteva far finta di nulla, così pare)

stroncare sprechi, stangare la corruzzione, modulare costi politici come i Paesi civili della UE, andare a stanare chi ha lucrato su appalti
e opere pubbliche, confiscargli beni anche intavolando trattaive con i paradisi fiscali, mettendo IMU a sindacati-chiesa-banche
(tradotto in poche parole = vita dura per i privilegiati )

oppure tosare per benino sempre le solite pecore fino a scannargli la prima pelle, solo da lasciarle appena in vita

Ovviamente TUTTI SANNO che il buon Tremonti aveva provato con la seconda manovra di agosto 2011 a percorrere la prima strada

ma i poteri marci ben incancreniti dentro il parlamento, si sono riuniti di notte per stravolgergli la manovra e spuntargli le forbici

se sei onesto intellettualmente non devi più accostare il nome di Tremonti a quelli di altri che, anche nel suo partito
non l'hanno certo aiutato ad allontanarci dal baratro

lasciandogli fare le manovre che erano necessarie
e che, SONO CERTA, erano senza dubbio rigorose e improntate sul percorrere la strada più difficile
e non quella più facile scelta da Monti del salasso sulla base, che dall'orlo del baratro ci ha spinto, oltre


abbiate almeno la decenza di non tirare in ballo Tremonti perchè è semplicemente scorretto farlo
se avete almeno, un briciolo di onestà intellettuale

Il punto chiave però è: è credibile che un qualsiasi deputato/senatore, già nel 2000, ma a maggior ragione nel 2008, potesse anche solo lontanamente immaginare di poter cambiare il PDL DALL'INTERNO ?

La politica è mediazione, è anche ingoiare rospi, ma credere che la destra si potesse riformare in un partito padronale come il PDL (e per la lega di Bossi non cambia più di tanto il discorso) è da credere in biancaneve e i sette nani.

Perchè quindi Tremonti è ritornato (dopo il siluramento firmato Fini, se non ricordo male ) di tanti anni fa ? Perchè personaggi come Crosetto restano nel PDL ? Arrampicandomi sugli specchi posso ancora capire che nel 94 qualcuno potesse illudersi.

Ma quando un Dalla Valle, deputato della prima ora, prende e se va, seguito da altri di cui ricordo il viso ma non il nome, tutta gente che si illudeva di vedere qualcosa di liberale in Berlusconi, forse qualche dubbio doveva venire

La destra è un'altra cosa, se Tremonti voleva dire e fare qualcosa di destra forse doveva sin dall'inizio lavorare (per anni) alla costruzione di un polo alternativo.

Perchè non l'ha fatto (lui ed altri) ? Perchè il voto popolare avrebbe comunque premiato Berlusconi e i suoi comportamenti, perchè l'elettore medio italiano si crede furbo, ma non lo è, ha sempre pensato che gli altri sarebbe affondati, ma che le promesse per lui avrebbero funzionato.

Il problema non sono i monti, i berlusconi, i tremonti, ecc, tutto ciò è solo lo specchio fedele di quello che in questi anni è stato questo paese. Cosa sarà il futuro non so, ma questi vent'anni questo hanno fatto vedere, la politica come la casa del grande fratello, con il televoto, e la vittoria (quasi) sempre, per l'arrapato di turno.
 
Non si faccia il gioco delle tre carte, Monti non è il problema ma è l'uomo chiamato per risolverlo. Il problema era Berlusca.


1) Monti è stato chiamato perché Berlusconi aveva fallito e stava portando il Paese nel precipizio.
2) Dobbiamo essergli grato, al di là di diverse valutazioni e provenienze politiche.
3) Monti non è il mio ideale, ho altre idee politiche, sono di sinistra ma devo ammettere che è una persona per bene ed onesta.
4) Ha dato un po' di ossigeno e di prestigio internazionale al paese.
5) Berlusconi non è uomo che noi possiamo mandare in giro a rappresentarci senza farci ridere addosso come paese.
6) Bersani capo del governo. Monti Presidente della Repubblica, così diamo un futuro di speranza alla nostra Italia.
 
Il punto chiave però è: è credibile che un qualsiasi deputato/senatore, già nel 2000, ma a maggior ragione nel 2008, potesse anche solo lontanamente immaginare di poter cambiare il PDL DALL'INTERNO ?

La politica è mediazione, è anche ingoiare rospi, ma credere che la destra si potesse riformare in un partito padronale come il PDL (e per la lega di Bossi non cambia più di tanto il discorso) è da credere in biancaneve e i sette nani.

Perchè quindi Tremonti è ritornato (dopo il siluramento firmato Fini, se non ricordo male ) di tanti anni fa ? Perchè personaggi come Crosetto restano nel PDL ? Arrampicandomi sugli specchi posso ancora capire che nel 94 qualcuno potesse illudersi.

Ma quando un Dalla Valle, deputato della prima ora, prende e se va, seguito da altri di cui ricordo il viso ma non il nome, tutta gente che si illudeva di vedere qualcosa di liberale in Berlusconi, forse qualche dubbio doveva venire

La destra è un'altra cosa, se Tremonti voleva dire e fare qualcosa di destra forse doveva sin dall'inizio lavorare (per anni) alla costruzione di un polo alternativo.

Perchè non l'ha fatto (lui ed altri) ? Perchè il voto popolare avrebbe comunque premiato Berlusconi e i suoi comportamenti, perchè l'elettore medio italiano si crede furbo, ma non lo è, ha sempre pensato che gli altri sarebbe affondati, ma che le promesse per lui avrebbero funzionato.

Il problema non sono i monti, i berlusconi, i tremonti, ecc, tutto ciò è solo lo specchio fedele di quello che in questi anni è stato questo paese. Cosa sarà il futuro non so, ma questi vent'anni questo hanno fatto vedere, la politica come la casa del grande fratello, con il televoto, e la vittoria (quasi) sempre, per l'arrapato di turno.

:wall::wall::wall: poni troppe domande :wall::wall:

:D
 
Non dimentichiamo che in Germania un ministro si è dimesso per aver copiato una tesi di laurea.

Berlusconi ha sul groppone una condanna per frode fiscale a quattro anni di carcere + allontanamento dai pubblici uffici.

A parte tutte le altre decine e decine di pendenze giudiziarie. caso Ruby in primis.

Rendiamoci non ridicoli di fronte agli altri Europei e rottamiamo Berlusconi una buona volta.
 
Povera Italia.
All'epoca la patata bollente toccò al cdx.
La lettere BCE, mandata o fatta scrivere come memorandum da rispettare.. i c.d. compiti per casa.
Il PDL, ha fatto i suoi conti, se la facciamo fare a qualcun altro un po' ci salviamo...se la facciamo direttamente noi come esecutivo ci estinguiamo...questo deve essere stato il ragionamento...il PD idem.

Poi è arrivato Monti, osteggiato/sospinto a seconda delle convenienze.A lui toccava il lavoro sporco e solo quello.Avesse anche messo in moto la crescita, nessun partito glielo avrebbe mai permesso.

Già perchè se ad un governo tecnico oltre al lavoro meno privilegiato gli si permette anche di fare cose buone, distribuire caramelle, la politica, quella nostra, non avrebbe più alcun senso di esistere...la gente si chiedrebbe a ragione..e che ce ne facciamo dei politici..di questi poi...!

E allora ecco che ora torneranno i buoni, con la strada asfaltata a prendersi tutti i meriti con ricette di sviluppo, benessere, crescita, disagio sociale in prima linea, riduzione dell'imposizione fiscale...cercando di far apparire quello di prima un'utile idìota
 
Ultima modifica:
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:D

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Non dimentichiamo che in Germania un ministro si è dimesso per aver copiato una tesi di laurea.

Berlusconi ha sul groppone una condanna per frode fiscale a quattro anni di carcere + allontanamento dai pubblici uffici.

A parte tutte le altre decine e decine di pendenze giudiziarie. caso Ruby in primis.

Rendiamoci non ridicoli di fronte agli altri Europei e rottamiamo Berlusconi una buona volta.

Appunto. Per andare a battere i pugni in europa ci vuole ben altra credibilità e ben altre carte da giocare, purtroppo
 
:D



Appunto. Per andare a battere i pugni in europa ci vuole ben altra credibilità e ben altre carte da giocare, purtroppo

è ormai una vita che noi in Europa andiamo solo per pagare
senza distinzione alcuna tra un governo e l'altro
 
Veramente il centro-destra pensa di avere un futuro con Berlusca?

Veramente pensa di poter archiviare una sconfitta dovuta a lui riproponendolo?

Non era meglio avere un due o tre per cento in meno..e metabolizzare la sconfitta ..ricercare le cause..e porre rimedio agli errori?..per mettere le basi per la creazione di un partito veramente democratico e moderno di centro destra come in Europa rispettabilmente esistono.

Veramente arroccarsi dietro alla figura di Berlusconi nella difesa del fortino è la risposta giusta?..per un pugno di voti?

Spostare nel tempo la resa dei conti di un doveroso esame autocritico non credo sia conveniente e razionale.
 
La destra dovrebbe lavorare per una destra veramente europea

In Italia non vi è una destra normale ma una destra eversiva. Nei paesi europei, la destra ,che poi rappresenta mediamente gli interessi dei ceti più ricchi, si situa in uno spettro che va da essere moderata ad essere conservatrice, è presente una piccola componente xenofoba. In Italia, caso unico ed anomalo nel panorama europeo, nel campo politico della destra queste posizioni sono minoritarie. Vi è, al contrario, egemone una destra specificamente italiana di tipo eversivo con la presenza di una forte componente xenofoba. La destra italiana è assimilabile caso mai, con qualche approssimazione, alle destre sudamericane che hanno governato nell'ultimo dopoguerra : il Peronismo per tutte. Non è la sede questa per fare l'analisi storica di questa peculiarità eversiva della destra italiana rispetto a quelle europee di tipo conservatore ma nazionale nel senso che si fa carico degli interessi di tutta la nazione e dello stato a differenza della borghesia italiana gretta, meschina ed avida. Le radici ultime affondano sul fatto che in Italia non vi è mai stata una vera rivoluzione borghese come in altri paesi europei iniziando da quella di Cromwell in Inghilterra a quella giacobina in Francia. Cosa intendo per destra eversiva? Intendo una destra che pur poggiandosi sui ceti più ricchi della società non si assume la responsabilità di classe dirigente, non si fa carico degli interessi della Nazione. Una destra che invita a non pagare le tasse. Una destra che scarica sui ceti popolari le crisi ricorrenti, assume connotazioni demagogiche, si rivolta contro lo stesso stato di cui essa stessa è la massima rappresentanza essendo classe egemone. Una destra che assalta i palazzi del potere che essa stessa rappresenta, una destra che assalta la casa di tutti per non pagare ciò che le spetta pagare, come il comandante di una nave che prima di salvare passeggeri ed equipaggio stacca la scialuppa migliore, si cala in mare e prende il largo con la nave che affonda. Un esempio eclatante è stato il comandante Berlusca.
 
In Italia non vi è una destra normale ma una destra eversiva. Nei paesi europei, la destra ,che poi rappresenta mediamente gli interessi dei ceti più ricchi, si situa in uno spettro che va da essere moderata ad essere conservatrice, è presente una piccola componente xenofoba. In Italia, caso unico ed anomalo nel panorama europeo, nel campo politico della destra queste posizioni sono minoritarie. Vi è, al contrario, egemone una destra specificamente italiana di tipo eversivo con la presenza di una forte componente xenofoba. La destra italiana è assimilabile caso mai, con qualche approssimazione, alle destre sudamericane che hanno governato nell'ultimo dopoguerra : il Peronismo per tutte. Non è la sede questa per fare l'analisi storica di questa peculiarità eversiva della destra italiana rispetto a quelle europee di tipo conservatore ma nazionale nel senso che si fa carico degli interessi di tutta la nazione e dello stato a differenza della borghesia italiana gretta, meschina ed avida. Le radici ultime affondano sul fatto che in Italia non vi è mai stata una vera rivoluzione borghese come in altri paesi europei iniziando da quella di Cromwell in Inghilterra a quella giacobina in Francia. Cosa intendo per destra eversiva? Intendo una destra che pur poggiandosi sui ceti più ricchi della società non si assume la responsabilità di classe dirigente, non si fa carico degli interessi della Nazione. Una destra che invita a non pagare le tasse. Una destra che scarica sui ceti popolari le crisi ricorrenti, assume connotazioni demagogiche, si rivolta contro lo stesso stato di cui essa stessa è la massima rappresentanza essendo classe egemone. Una destra che assalta i palazzi del potere che essa stessa rappresenta, una destra che assalta la casa di tutti per non pagare ciò che le spetta pagare, come il comandante di una nave che prima di salvare passeggeri ed equipaggio stacca la scialuppa migliore, si cala in mare e prende il largo con la nave che affonda. Un esempio eclatante è stato il comandante Berlusca.

i difetti della destra italiana ci sono, ma sicuramente non questi

Berlusconi, per dirne una, è stato sicuramente, qualsiasi parametro si utlizzi, un uomo politico e di governo, molto più a sinistra di un tony blair o di uno zapatero

il problema è che non ha cavato un ragno da un buco, quello sì

dire che la destra italiana è estrema, eversiva, e via cantando, invece, è dire una barzelletta
 
è ormai una vita che noi in Europa andiamo solo per pagare senza distinzione alcuna tra un governo e l'altro

Si, con l'aggravante però che negli ultimi dieci anni ci dicevano che il problema non esisteva. Intendiamoci, non ne faccio un fatto di sinistra migliore della destra in generale. Ma raccontare barzellette sul titanic quando l'iceberg è in vista invece di virare è da criminali, e questo è quello che è stato fatto.
Personalmente ho ancora una certa fiducia in Monti, anche se per una maggiore tutela dal mondo finanziario preferirei Bersani, riformista ma più attento a non passare certi limiti tutti in una volta

i difetti della destra italiana ci sono, ma sicuramente non questi

Berlusconi, per dirne una, è stato sicuramente, qualsiasi parametro si utlizzi, un uomo politico e di governo, molto più a sinistra di un tony blair o di uno zapatero

il problema è che non ha cavato un ragno da un buco, quello sì

dire che la destra italiana è estrema, eversiva, e via cantando, invece, è dire una barzelletta

Bloted non ha solo usato i termini estremo, eversivo, ecc, li ha anche spiegati. L'uso che ne fa denota altro rispetto al significato che normalmente si fa.
Mi spieghi meglio il confronto con blair e zapatero ? Sicuramente erano due personaggi che di sinistra avevano solo il nome, ma che Berlusconi fosse più a sinistra di loro non lo capisco
 
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