Monti: «Mi prendo Natale per riflettere»

ceck78

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18/5/05
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ROMA - «Mi prendo Natale per riflettere». Mario Monti è tormentato dal dubbio. E avanza l’ipotesi che possa inserire la retromarcia.Le cause del possibile ripensamento sono il pressing del Pd, la contrarietà del Quirinale e le minacce di Silvio Berlusconi. «Il no è al 70 per cento», dice un suo stretto collaboratore. Sta di fatto che nel breve consiglio dei ministri celebrato per annunciare le dimissioni, il professore non ha fatto alcun accenno alla candidatura. «Ma dalle espressioni, dall’atteggiamento, dalle mezze parole che ha detto», riferisce un ministro, «è evidente che Mario è orientato a non impegnarsi direttamente».

Eppure, a palazzo Chigi, la linea ufficiale resta quella di sempre: «Il premier non ha ancora deciso. Come non era vero nei giorni scorsi che era lanciato verso la candidatura, ora non è vero che abbia deciso di rinunciare». E c’è chi scommette che queste voci sul passo indietro siano la reazione «al pressing asfissiante» subìto dal premier. Oppure che nasconda una strategia comunicativa: creare suspance, recuperare il potenziale esplosivo (bruciato dalla fuga di notizie) del suo annuncio a guidare il centro moderato.

IL SILENZIO
Si vedrà. Di sicuro c’è che Monti non ne ha parlato durante la riunione del governo. E che molti ministri, uscendo, abbiano scosso la testa borbottando sconsolati: «Non si candida, non si candida...». Il premier non ha parlato della candidatura neppure con il capo dello Stato, nei dieci minuti («cordiali e simpatici») trascorsi al Quirinale per rassegnare le dimissioni che aprono la crisi di governo e la road map verso le elezioni di febbraio. «Missione compiuta», si è limitato a dire Monti al presidente sorridendogli. «Ha fatto un ottimo lavoro», è stata la risposta di Giorgio Napolitano, che preme non poco per incassare il passo indietro.

Ma torniamo al time-out che si è dato Monti. A quel... «mi prendo Natale per riflettere». Significa che il premier non farà alcun annuncio alla conferenza stampa di fine anno fissata per domenica. E non dovrebbe farlo neppure il giorno della Vigilia. Chi, tra i suoi collaboratori (e non sono pochi), ancora coltiva la speranza che alla fine confermi la decisione di candidarsi, è convinto che il premier seguirà un percorso in tre tappe. La prima: il lancio del programma-manifesto.
La seconda: attendere le adesioni dei partiti che si riconoscono nella sua agenda, valutandone la consistenza e le forza elettorale.
La terza: annunciare il rifiuto o il sì all’incoronazione a candidato premier del Centro. In ogni caso, per salvare i centristi che si sono mobilitati, Monti potrebbe concedere a Casini, Fini e a Montezemolo almeno l’uso del suo nome permettendogli di inserire la dicitura «per Monti» nel simbolo.

L’AVENTINO
Chi invece scommette sul rifiuto, traccia uno scenario aventiniano. Con il professore che si limita a illustrare la sua agenda e che poi resterà in attesa del risultato elettorale. Sperando in un pareggio al Senato e dunque di tornare in gioco per palazzo Chigi, questa volta alla guida di un governo politico. Oppure ricevere «il premio» per la sua neutralità sollecitata in maniera ruvida dal Pd (ieri c’è stata una telefonata con Bersani) e dal Pdl: l’elezione a capo dello Stato. Un incarico che permetterebbe a Monti di avere quel ruolo di garanzia e di indirizzo utile a tranquillizzare le cancellerie europee e a scongiurare ogni violazione dei patti stretti con Bruxelles.

I DUBBI
Restano da spiegare le ragioni della gelata sulle ambizioni elettorali. La prima è legata, come dice uno dei suoi consiglieri, «alla sua natura, alla difficoltà di compiere il salto psicologico di passare da tecnico e neutrale, a uomo di parte». Contro i consigli di Napolitano e contro Bersani, cui è legato da una corrente di simpatia. Tant’è che anche nei giorni dell’euforia, il premier non ha mai escluso una collaborazione post-voto per creare un «grande fronte europeo e riformista in Parlamento». La seconda ragione è più squisitamente politica: in base ai sondaggi, il fronte moderato anche sotto la bandiera di Monti non avrebbe la possibilità di diventare il primo partito. Anzi, sembra probabile che il Pdl, rivitalizzato dalla campagna mediatica di Berlusconi, lo sorpassasse. «E il professore non è entusiasta di fare la fine del vaso di coccio tra Pd e Pdl», dice uno dei suoi. «Ma ci penserà, il suo no non va dato per scontato. Aspettate Natale...».
Monti tentato dal no alla candidatura: «Mi prendo Natale per riflettere» - Il Messaggero
 
..si riflette benissimo nel silenzio di una splendida casa in svizzera :)
 
..si riflette benissimo nel silenzio di una splendida casa in svizzera :)

Rifletterà tra uno spritz e una lieve risata, nei locali più esclusivi di St. Moritz dove va normalmente a passare le vacanze.:D
 
tutto e' gia' scritto. tutta la manfrina serve solo a depotenziare l'offensiva del nano che fino adesso non ha potuto definire compiutamente la sua strategia e quando iniziera' la campagna elettorale avra' gia' detto tutto e il contrario di tutto nello spazio di 2 settimane,solo gli innamorati lo voteranno:D
Monti sara' PdR
 
sinceramente
spero sia l'ultimo per lui di natale
 
regola #1 per il corretto funzionamento dei sistemi gerarchici complessi: tutti sono utili, nessuno è indispensabile.

quando arrivano a roma si credono tutti essere diventati dei padreterni, sarà la vicinanza col vaticano :rolleyes:
 
Monti sara' PdR

Io spero che a causa di Monti non ci si riduca a eleggere un pdr in un clima da stadio con il 40% del parlamento contro.
Monti non sarebbe certamente un personaggio che unisce. Il solo timore mi sta spingendo verso il M5S.
 
tutto e' gia' scritto. tutta la manfrina serve solo a depotenziare l'offensiva del nano che fino adesso non ha potuto definire compiutamente la sua strategia e quando iniziera' la campagna elettorale avra' gia' detto tutto e il contrario di tutto nello spazio di 2 settimane,solo gli innamorati lo voteranno:D
Monti sara' PdR

3 cose:
- se i partiti lo voglinoo fuori dalla contesa, è perché lo temono.
- se lo vogliono al Colle è perché da lì forse non può fare granché rispetto che se fosse PdC.
- fossi in lui farei il contrario di quanto dicono.

Speravo venissero spazzati via assieme alle loro malefatte, spero sia solo rimandato.
 
Rifletti e vedi se l'Italia ha bisogno di un salvatore della patria per centristi e baciapile.
 
Rifletti e vedi se l'Italia ha bisogno di un salvatore della patria per centristi e baciapile.

A pensarci bene un paese di m...a merita ladri, corrotti, puttanieri, smacchiatori di giaguari, inciuciatori di accordi sottobanco.
 
A pensarci bene un paese di m...a merita ladri, corrotti, puttanieri, smacchiatori di giaguari, inciuciatori di accordi sottobanco.

Gente comunque più divertente e che forse non darebbe bocconi da 4 miliardi di euro nelle fauci di banchieri amici, o 20 miliardi a un oscuro fondo sovrannazionale.

Preferisco un B. con i giornali contro che un M. senza nessuna critica
 
e che si crede, uno specchio? :D
 
3 cose:
- se i partiti lo voglinoo fuori dalla contesa, è perché lo temono.
- se lo vogliono al Colle è perché da lì forse non può fare granché rispetto che se fosse PdC.
- fossi in lui farei il contrario di quanto dicono.

Speravo venissero spazzati via assieme alle loro malefatte, spero sia solo rimandato.

lo vogliono al colle da dove alla prima veloce crisi di governo incaricherà pdc passera :D
 
tutto e' gia' scritto. tutta la manfrina serve solo a depotenziare l'offensiva del nano che fino adesso non ha potuto definire compiutamente la sua strategia e quando iniziera' la campagna elettorale avra' gia' detto tutto e il contrario di tutto nello spazio di 2 settimane,solo gli innamorati lo voteranno:D
Monti sara' PdR

tu sei uno di quelli che berlusconi se lo sogna anche la notte :cool:

non temere, avrete da blaterare di lui ancora a lungo :p
 
Gente comunque più divertente e che forse non darebbe bocconi da 4 miliardi di euro nelle fauci di banchieri amici, o 20 miliardi a un oscuro fondo sovrannazionale.

Preferisco un B. con i giornali contro che un M. senza nessuna critica

Certo se però quelli che rubano come al Pirellone, come Fiorito, Penati, Lusi, Belsito, te li adotti in casa tu? Sono un'invenzione del governo Monti? Tutti sapevano tutti tacevano e chissà da quanti anni han rubato miliardi alla pari delle banche di cui parli tu.

Berlusconi si può votare solo in assenza di alternative se lo scontro arrivasse tra lui e Bersani, ma se ci sta un'alternativa, sono in pochi a rivoler gli altri due, se non per convenienze personali.
 
riflettesse un po' anche su questo!!OK!OK!OK!


Per lui sono quasi tutti criminali.Che scenda in politica, ci metta la faccia, si candidi, prenda voti, entri in Parlamento o vinca e governi, poi allora quando potrà cambiare le cose perché nelle condizioni di farlo per meriti elettorali o perché nominato in quanto ritenuto all'altezza, allora si vedrà di cosa è capace e riuscirà a fare lui.
 
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