Monti scrive il Manifesto, Toniato prepara la coalizione

ceck78

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Sono passato a palazzo Chigi e ho sempre più la netta impressione che la banda Monti non va da nessuna parte. Scusate, mi ha preso davvero un po’ di depressione perché vedo come sono gestite le cose e so dove andranno a parare.

Proviamo a metter assieme le questioni. Dunque, oggi il premier ha incontrato i leader di quella che dovrebbe essere la sua coalizione. Tutti ad eccezione di Gianfranco Fini.

A Casini, Montezemolo e Riccardi ha spiegato che lui intende lanciare un manifesto di forte ispirazione europea.

Questo documento lo sta scrivendo personalmente il presidente del Consiglio ma alcuni elementi ve li posso anticipare. Conterrà un’ampia analisi sulla situazione continentale, sulla crisi economica e sui passaggi che si stanno compiendo in sede comunitaria per uscire da questa condizione e quale è stato l’impegno del governo italiano.

Di qui si scende all’azione del governo e si sottolinea come l’esecutivo si è impegnato ad affrontare questioni ataviche come il debito pubblico ma più in generale a far cambiare mentalità al Paese. Almeno a provarci.

Liberalizzando, semplificando, aprendo il mercato del lavoro, spingendo gli italiani a lavorare di più e più a lungo, introducendo nuovi diritti e soprattutto impegnandosi a far rispettare i doveri e le responsabilità, assicurando più trasparenza, maggiore moralità alla cosa pubblica, incentivando la ricerca, riducendo i costi della politica.

Ci sarà poi la parte finale del documento: le cose da fare. Si partirà anzitutto da ciò che il governo ha fatto mai i partiti non sono stati in grado di accogliere e trasformare in leggi. Sarà una critica pesante all’attuale immobilismo delle forze politiche.

A questo punto pare di capire che Monti non sia intenzionato a candidarsi direttamente. Ma da qui al fine settimana, quando dovrebbe sciogliere la riserva, c’è ancora tempo per annunci clamorosi e soprattutto il premier è stato molto abile a non scoprire le sue carte.

Il suo, tuttavia, sarà un impegno. Diretto o indiretto a questo punto importa poco.

Sotto la coalizione di che si va formando. Ancora non è chiaro quante liste. L’Udc vuole fare la sua perché vuole portare in Parlamento tutti i vecchi tromboni come Tassone e Buttiglione, indagati come Cesa e rottamati democristiani. Poi ci sono Riccardi e Montezemolo che si muovono da soli assieme a Olivero delle Acli. Quindi, Fli che non si sa che fine farà.

Infine la lista Monti doc, finora un oggetto misterioso, dovrebbe avere imprenditori, professionisti, mondo bocconiano e tanti giovani.

A tenere le fila di tutto questo caravanserraglio ci pensa Federico Toniato (che meriterebbe un capitolo a parte, vi accontenterò), ufficialmente vicesegretario di palazzo Chigi e autentica anima politica del Professore.

I tempi stringono e Monti lavora alla politica del bicchiere mezzo pieno e del bicchiere mezzo vuoto. Che cos’è? Ve lo dico ma ora non posso perché devo andare a una cena. Se lo volete sapere chiedete a Mario Monti…..

O abbiate pazienza.
Il Portaborse – Monti scrive il Manifesto, Toniato prepara la coalizione
 
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