gaglioffo
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E' per questo che parlavo di doppiopesismo.Hai ragione è sconcertante, proprio perchè non esiste, a mio parere un buono ed un cattivo, entrambi sono in guerra entrambi con dei torti, e, chi voglia discolpare un poco una parte o giustificare una giustizia sommaria non mi vede daccordo.
Un assassinio è un assassinio.
C’è chi giustifica l’omicidio in guerra, ed io non sono tra questi, ma ritengo sia ancor peggio un omicidio di un civile. Con quel tipo di violenza si coltivano le faide. Lo sappiamo bene.
Ribadisco il titolo é: morta in un attentato la figlia di dugin.
Di questo si parla.
La figlia trentenne giornalista di un filosofo morta per un attentato
Lo giustifichi?
Se si non siamo daccordo!
Cerchi di deresponsabilizzare Dugina definendola come "la figlia trentenne giornalista di un filosofo morta per un attentato"
era una donna che di lavoro faceva la propagandista di regime e che incitava alla violenza e alla missione imperiale di dominazione russa sui popoli vicini. Andava in giro a propagare una chiara ideologia di stampo fascista
QUINDI un assassinio NON è un assassinio.
Non è sullo stesso piano di un civile che è stato fatto saltare in aria perchè un missile russo è stato fatto esplodere come rappresaglia sul suo condominio
Non è la stessa cosa neanche lontanamente
E il doppiopesismo è doppiamente sconcertante perchè il regime fascista russo negli anni ha sterminato a bizzeffe giornalisti (peraltro in un condizione di "pace") ma non sono stati "commemorati", non si fanno le conferenze, le tavole rotonde e i libri per questi giornalisti... tanto meno "thread commemorativi" su FOL
Per Dugina però qualcuno ha sentito questo "sentimento" e da cosa nasca questo "sentimento" lo sappiamo benissimo tutti quanti qui dentro...