morto ministro esteri bielorusso; doveva in settimana incontrare il russo Lavrov

gianni marco

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«Il ministro degli Esteri Vladimir Makei è morto improvvisamente», ha detto il portavoce del dicastero Anatoly Glaz citato da Sputnik Bielorussia, ripresa dall'agenzia russa Ria Novosti. Makei aveva in programma un incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov per lunedì.
 
Fatto fuori da putin. Avvertimento per Lukashenko.


https://www.ansa.it/sito/notizie/to...sse_d39c6ca4-7130-40e6-b3fc-06d75d66cc1c.html

Peggio di putin non c'è nessuno è davvero ai livelli di Stalin e Hitler.

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Il Cremlino ha preso una decisione su una "soluzione" radicale al problema di trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina: eliminare il presidente Alexander Lukashenko, o comunque costringerlo a collaborare con un fallito attentato: lo scrive il centro studi statunitense Robert Lansing Institute, che cita fonti nella leadership militare russa.


"Su istruzioni del presidente russo Vladimir Putin al suo ritorno dall'ultimo vertice CSTO (l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, ndr), l'intelligence militare russa potrebbe tentare nei prossimi giorni di perseguire uno scenario che preveda un attentato al presidente bielorusso Alexander Lukashenko, o una sua imitazione con l'obiettivo di intimidirlo e spingerlo a ordinare finalmente alle sue truppe di impegnarsi direttamente nella guerra contro l'Ucraina, al fianco delle truppe russe", afferma l'istituto in un articolo pubblicato sul suo sito web.


L'intelligence militare russa (GRU) sta esaminando lo scenario che prevede l'uccisione di Lukashenko, a seguito della quale le sue funzioni sarebbero affidate al Segretario Generale del CSTO, Sanislav Zas, uomo fedele alla Russia e sotto il controllo del GRU.
Secondo il complotto, Zas dichiarerebbe poi l'adesione della Bielorussia alla Russia come entità autonoma, presumibilmente per prevenire la minaccia militare dell'Ucraina e della Polonia.
Verrebbe quindi "riproposta una narrazione propagandistica secondo cui l'attentato a Lukashenko è stato architettato da Washington", sottolinea l'istituto.
In entrambi gli scenari - sia che si tratti di un attentato, sia di un fallito attentato a Lukashenko - verrebbero presentate "prove" inventate del "coinvolgimento dell'Ucraina e della Polonia sotto la guida dell'intelligence della Nato", che offrirebbero un pretesto formale per la partecipazione delle truppe bielorusse alle operazioni di combattimento sul territorio ucraino. (ANSA).
 
Mah, tempistica che fa venire più di un dubbio sia che si tratti di un warning russo che di qualche forma di ritorsione per creare un clima di sospetto e mettere sabbia negli ingranaggi.
 
Mah, tempistica che fa venire più di un dubbio sia che si tratti di un warning russo che di qualche forma di ritorsione per creare un clima di sospetto e mettere sabbia negli ingranaggi.

Il ministro degli esteri era persona incline al dialogo con l'Ucraina. Avrebbe avuto un incontro a breve con lo stesso Lavrov. Se fosse stato fuori il capo della Wagner i miei dubbi andavano sugli americani, in questo caso le mie certezze vanno su putin. Questo vuol dire fare accordi con uno stato terrorista. Rilascio sotto un piccolo copia incolla sul suo pensiero:


In an interview with FRANCE 24 on the sidelines of the UN General Assembly in New York, Belarusian Foreign Minister Vladimir Makei said that using nuclear weapons was not the solution regarding the war in Ukraine. Russia has sent nuclear-capable missiles to Belarus, while Belarusian warplanes have been modified to carry nuclear weapons. Makei stressed the need to "sit down at the diplomatic table and find the solution". "We are interested in stopping this conflict as soon as possible," he insisted.
 
Vladimir Makei aveva 65 anni: la notizia della sua morte è stata diffusa dal ministero, che però non ha fornito ulteriori dettagli. L'incontro con Lavrov era programmato da tempo. E uno studio del centro studi statunitense Robert Lansing Institute scrive che Mosca penserebbe a un attentato nei confronti di Lukashenko per convincerlo a impegnarsi direttamente nella guerra contro l’Ucraina a fianco dei russi

di F. Q. | 26 NOVEMBRE 2022
Una morte “improvvisa”, sulla quale non vengono forniti ufficialmente ulteriori dettagli. Aveva 65 anni Vladimir Makei, ministro degli Esteri della Bielorussia, e da dieci anni ricopriva la carica nel Paese guidato da quasi trenta da Alexander Lukashenko. A dare la notizia della sua scomparsa è stato il portavoce del dicastero Anatoly Glaz. Quello che colpisce ulteriormente erano i prossimi appuntamenti dell’agenda di Makei: dopo avere visto il nunzio apostolico Ante Jozic, lunedì avrebbe incontrato il suo omologo russo Serghei Lavrov. “Siamo scioccati”, ha scritto suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Da sempre Minsk è alleato di ferro di Mosca, e il conflitto ucraino non ha incrinato il rapporto di fedeltà. Anzi. La Russia ha infatti deciso lo scorso mese di coinvolgere direttamente la Bielorussia nella guerra, ottenendo da Lukashenko lo schieramento di truppe al fianco di quelle russe nella regione al confine con l’Ucraina. Una scelta, aveva dichiarato Lukashenko, legata a informazioni in suo possesso che suggerivano la volontà di Kiev di attaccarlo. Ma ad avvertire negli ultimi giorni sulle intenzioni di Lukashenko è stato il presidente lituano, Gitanas Nauseda, che rivolgendosi all’Alleanza atlantica ha dichiarato che “è chiaro” che Minsk partecipa alla guerra mettendosi “a completa disposizione” di Mosca e dei suoi interessi. “Ci sono soldati russi in territorio bielorusso, pronti per partire per le zone di guerra in Ucraina”, aveva detto Nauseda.

E ora, a supportare la tesi di un eventuale intervento diretto – e obbligato – della Bielorussia nel conflitto ucraino è il centro studi statunitense Robert Lansing Institute. Per il think tank, che cita fonti nella leadership militare russa, il Cremlino ha preso una decisione su una “soluzione” radicale al problema di trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina: eliminare il presidente Alexander Lukashenko, o comunque costringerlo a collaborare con un fallito attentato. “Su istruzioni del presidente russo Vladimir Putin al suo ritorno dall’ultimo vertice CSTO (l’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, ndr), l’intelligence militare russa potrebbe tentare nei prossimi giorni di perseguire uno scenario che preveda un attentato al presidente bielorusso Alexander Lukashenko, o una sua imitazione con l’obiettivo di intimidirlo e spingerlo a ordinare finalmente alle sue truppe di impegnarsi direttamente nella guerra contro l’Ucraina, al fianco delle truppe russe”, afferma l’istituto in un articolo pubblicato sul suo sito web. L’intelligence militare russa (GRU) sta esaminando lo scenario che prevede l’uccisione di Lukashenko, a seguito della quale le sue funzioni sarebbero affidate al Segretario Generale del CSTO, Stanislav Zas, uomo fedele alla Russia e sotto il controllo del GRU. Secondo il complotto, Zas dichiarerebbe poi l’adesione della Bielorussia alla Russia come entità autonoma, presumibilmente per prevenire la minaccia militare dell’Ucraina e della Polonia. Verrebbe quindi “riproposta una narrazione propagandistica secondo cui l’attentato a Lukashenko è stato architettato da Washington“, sottolinea l’istituto. In entrambi gli scenari – sia che si tratti di un attentato, sia di un fallito attentato a Lukashenko – verrebbero presentate “prove” inventate del “coinvolgimento dell’Ucraina e della Polonia sotto la guida dell’intelligence della Nato”, che offrirebbero un pretesto formale per la partecipazione delle truppe bielorusse alle operazioni di combattimento sul territorio ucraino.
 
“Putin vuole far uccidere Lukashenko”: l’ipotesi del complotto per trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina
Immagine di copertina
Lo riporta il centro studi americano Robert Lansing Institute, citando fonti dei vertici militari russi

di Marco NepiImmagine dell'autore
26 Nov. 2022 alle 13:15
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“PUTIN VUOLE FAR UCCIDERE LUKASHENKO”: L’IPOTESI DEL COMPLOTTO PER TRASCINARE LA BIELORUSSIA NELLA GUERRA IN UCRAINA
Il Cremlino avrebbe trovato una “soluzione” radicale al problema posto dalla Bielorussia, finora restia a intervenire nel conflitto in Ucraina: tentare di assassinare il presidente Aleksandar Lukashenko. Lo afferma il centro studi statunitense Robert Lansing Institute, che cita fonti nel comando militare russo.

Il tentativo potrebbe essere inscenato nei prossimi giorni, con l’obiettivo di intimidire Lukashenko, che finora non ha voluto schierare le proprie truppe al fianco di quelle russe in Ucraina. Secondo l’organizzazione statunitense, sarebbe stato direttamente Vladimir Putin a dare l’ordine, al suo rientro dal vertice dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), che riunisce sei paesi che appartenevano all’Unione Sovietica.

Uno degli scenari al vaglio dell’intelligence militare russa sarebbe l’uccisione di Lukashenko, da sostituire con l’attuale segretario generale della Csto Stanislav Zas. “Secondo il suddetto complotto, Zas dichiarerà a breve l’adesione della Bielorussia alla Russia come entità autonoma”, afferma il centro studi, che cita come possibile motivazione quella di “prevenire la minaccia militare che deve affrontare la Bielorussia da Ucraina e Polonia”.

Sia nel caso di un assassinio che di un semplice tentativo di rimuovere Lukashenko, il Robert Lansing Institute prevede che saranno presentate “prove” del coinvolgimento di Ucraina e Polonia, sotto la guida dell’intelligence Nato.
 
Muore il Ministro degli Affari Esteri della Bielorussia Makei
Katerina Schwartz

16:11, 26.11.22
2 minuti |
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AGGIORNATO
La causa della sua morte improvvisa è ancora sconosciuta.

Il ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei è morto / foto di UNIAN, Volodymyr Gontar
Il ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei è morto / foto di UNIAN, Volodymyr Gontar
All'età di 64 anni, il ministro degli Esteri bielorussoVladimir Makei, stretto collaboratore di Alexander Lukashenko, è morto.

Lo riferisce l'agenzia di stampaBeltacon riferimento all'addetto stampa del ministero degli Esteri bielorusso Anatoly Glaza. Al momento, la causa della sua morte improvvisa è sconosciuta.

Si ritiene che Makei fosse il principale canale di comunicazione tra Lukashenka e l'Occidente. Era particolarmente strettamente associato alle élite dell'intelligence austriaca. Inoltre, Makei svolgeva spesso delicati incarichi del Cremlino ed era considerato un maestro degli intrighi. La rete ha scritto che Svetlana Tikhanovskaya è il suo progetto personale.

Ora ci sono già voci sulla rete che Makei potrebbe essere avvelenato tra le notizie che ilCremlino vuole sostituire Lukashenka.

Vladimir Makei: biografia
Vladimir Makei è nato nel 1958 in Bielorussia (regione di Grodno). Si è laureato presso l'Istituto pedagogico statale di lingue straniere di Minsk e l'Accademia diplomatica del Ministero degli affari esteri dell'Austria.

Ha iniziato la sua carriera nel 1993 come terzo segretario del Dipartimento dell'informazione e della cooperazione umanitaria. Nel 1999-2000 è stato capo del Dipartimento della cooperazione paneuropea del Ministero degli Affari Esteri della Bielorussia, nel 2000-2008 ha lavorato come assistente di Alexander Lukashenko, dopo di che è stato capo della sua amministrazione fino al 2012.

Makei è diventato Ministro degli Affari Esteri della Bielorussia nell'agosto 2012.

Volodymyr Makei sulla guerra in Ucraina
Il ministro degli Esteri bielorusso ha accusato l'Occidente della guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Ha detto che le operazioni militari su larga scala hanno provocato "l'aggravamento delle contraddizioni nella regione europea causate dalla politica irresponsabile dell'Occidente".

Ha anche minacciato rappresaglie contro i bielorussi che stanno combattendo dalla parte dell'Ucraina contro gli occupanti russi: "La partecipazione a tali conflitti come mercenari è un reato penale nel nostro paese".

Vladimir Makei: notizia scandalosa
Nel 2020, sulla rete sono apparse informazioni secondo cui uno stretto collaboratore di Lukashenka, Vladimir Makei, è stato costretto a nascondere il suo orientamento sessuale non tradizionale. E Lukashenka lo sapeva e ha mantenuto queste informazioni come materiale compromettente.

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Belarus
 
Nessuna correlazione Official.
 
Era forse tri-vaccinato?
Indagare, grazie!


Viste le premesse, con tanto di oroscopo Yankees su Lukashenko, mi sa che sotto c'è li zampino di Biden (o, in seconda battuta, di Carlo III d'Inghilterra!)
 
Il ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei è morto, riferisce l'agenzia statale BelTA, citando il servizio stampa del Ministero degli Affari Esteri. La causa della morte non è nominata, si afferma solo che Mackay "morì improvvisamente".

Il ministro degli Esteri della Bielorussia aveva 64 anni.

Sul sito ufficiale del ministero, la notizia della morte di Makei non è ancora apparsa, il suo ultimo aggiornamento è datato 25 novembre: si riferisce che il ministro degli Esteri ha incontrato il rappresentante del Vaticano - il nunzio apostolico arcivescovo Ante Jozic.
 
Avvelenato pure questo, dicheno!
 
Questa cosa è un chiaro avvertimento a Lukashenko. Se la persona fosse indigesta all'interno bastava cacciarlo. In questo caso è stata fatta fuori in maniera brutale in tipico stile russo.

E poi qua dentro c'è gente che vuole riallacciare i rapporti con la russia. Ma andate a c..... :p

Io non ho tutte queste certezze, l'unica è che fa comodo a chi vuole l'escalation o comunque favorire la prosecuzione della guerra.
 
Ultima modifica:
Io non ho tutte queste cettezze, l'unica è che fa comodo a chi vuole l'escalation o comunque favorire la prosecuzione della guerra.

Makei era stato indicato come possibile successore di Lukashenko. Era uno dei pochi non sotto l’influenza russa. Le voci dicono che questo potrebbe essere un segno per Lukashenko». Lo ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino. «Siamo scioccati» ha commentato su Telegram Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.
 
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