arte povera
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Mostre ed articoli di interesse IV
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Societe Generale quota sul segmento EuroMOT di Borsa Italiana un’obbligazione a tasso fisso di durata 18 mesi.
Questa obbligazione prevede il pagamento di tre cedole fisse, corrisposte su base semestrale, ad un tasso annuo lordo del 3,25% e il rimborso del 100% del Valore Nominale a scadenza. Durante la sua vita, il valore di mercato dell’obbligazione può essere diverso dal Valore Nominale. L’investitore potrà quindi acquistare l’obbligazione a prezzi inferiori o superiori al Valore Nominale; il rimborso del Valore Nominale è garantito esclusivamente a scadenza.
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TancrediParmeggiani
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monica2004
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Grazie sempre per gli articoli.
arte povera
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TancrediParmeggiani
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dvdnavas
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Segnalo questa che potenzialmente potrebbe essere una gran bella mostra.
Se qualcuno passa da Nizza mi faccia sapere
Grazie
Vita Nuova. New challenges for art in Italy 1960-1975 | MAMAC de Nice
VITA NUOVA. NEW CHALLENGES FOR ART IN ITALY 1960-1975
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gabriban
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Che opere!
Mauri, Nespolo ed un Gilardi che personalmente non ne ho mai visti di così
gabriban
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Bellissimo anche questo!
TancrediParmeggiani
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TancrediParmeggiani
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TancrediParmeggiani
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Stefano Perrini
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Arte pubblica installata in Qatar in vista dei Mondiali.
Koons, Kusama, KAWS: Qatar installs 40 more sculptures in time for the Fifa World Cup
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mmt
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LA MOSTRA DI YOKO ONO A CAPO D’ORLANDO
Fino al 14 settembre 2022, invece, il LOC, ospitato all’interno del Centro culturale polivalente “Antonio Librizzi” di Capo d’Orlando, presenta i lavori di una tra le più note esponenti Fluxus, Yoko Ono (Tokyo, 1933). Heal, a cura di Davide Di Maggio, raccoglie alcune delle opere più importanti dell’artista, provenienti dagli archivi di Fondazione Mudima e dalla collezione personale del curatore. Una tra tutti, We’ re all Water, installazione partecipativa presentata per la prima volta alla Lisson Gallery di Londra nel 1967 (un anno dopo che Yoko Ono ebbe conosciuto l’iconico cantante dei Beatles e compagno di vita John Lennon): consiste in 118 bottiglie in vetro contenenti acqua e posate a terra, a cui se ne aggiungono altre sulle quali il visitatore è chiamato a scrivere il proprio nome, ampliando progressivamente la raccolta e dando vita a un lavoro “work in progress”. Lo statement che Yoko Ono scrisse nel ’67 a proposito di questa installazione, “you are water / I’m water / we’re all water in different containers / that’s why it’s so easy to meet / someday we ‘ll evaporate together / but even after the water ‘s gone / we’ll probably point out to the containers / and say – that’s me there, that one – / we’re container minders”, fa riferimento alla poetica Fluxus, incentrata sulla relazione tra gli esseri umani, sull’effimero e sul quotidiano che entra all’interno dell’opera d’arte. Al centro dello spazio sono esposti anche gli undici elmetti originali dell’esercito tedesco Wehrmacht contenenti frammenti di puzzles di “cielo azzurro” che compongono l’opera Pieces of Sky, oltre al video Yoko Ono -To see the skies, del 1991, realizzato da Studio Azzurro in occasione della grande mostra sull’artista giapponese organizzata nello stesso anno presso la Fondazione Mudima a Milano.
Fino al 14 settembre 2022, invece, il LOC, ospitato all’interno del Centro culturale polivalente “Antonio Librizzi” di Capo d’Orlando, presenta i lavori di una tra le più note esponenti Fluxus, Yoko Ono (Tokyo, 1933). Heal, a cura di Davide Di Maggio, raccoglie alcune delle opere più importanti dell’artista, provenienti dagli archivi di Fondazione Mudima e dalla collezione personale del curatore. Una tra tutti, We’ re all Water, installazione partecipativa presentata per la prima volta alla Lisson Gallery di Londra nel 1967 (un anno dopo che Yoko Ono ebbe conosciuto l’iconico cantante dei Beatles e compagno di vita John Lennon): consiste in 118 bottiglie in vetro contenenti acqua e posate a terra, a cui se ne aggiungono altre sulle quali il visitatore è chiamato a scrivere il proprio nome, ampliando progressivamente la raccolta e dando vita a un lavoro “work in progress”. Lo statement che Yoko Ono scrisse nel ’67 a proposito di questa installazione, “you are water / I’m water / we’re all water in different containers / that’s why it’s so easy to meet / someday we ‘ll evaporate together / but even after the water ‘s gone / we’ll probably point out to the containers / and say – that’s me there, that one – / we’re container minders”, fa riferimento alla poetica Fluxus, incentrata sulla relazione tra gli esseri umani, sull’effimero e sul quotidiano che entra all’interno dell’opera d’arte. Al centro dello spazio sono esposti anche gli undici elmetti originali dell’esercito tedesco Wehrmacht contenenti frammenti di puzzles di “cielo azzurro” che compongono l’opera Pieces of Sky, oltre al video Yoko Ono -To see the skies, del 1991, realizzato da Studio Azzurro in occasione della grande mostra sull’artista giapponese organizzata nello stesso anno presso la Fondazione Mudima a Milano.
Stefano Perrini
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L'International Council of Museums (ICOM) ha approvato la nuova definizione di "museo".
L'articolo da The Art Newspaper:
What is a museum? Icom finally decides on a new definition
Dal sito italiano dell'ICOM:
Approvata a Praga la nuova definizione di museo di ICOM
L'articolo da The Art Newspaper:
What is a museum? Icom finally decides on a new definition
Dal sito italiano dell'ICOM:
Approvata a Praga la nuova definizione di museo di ICOM
mmt
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estrapolo da articolo postato da Stefano:
A museum is a not-for-profit, permanent institution in the service of society that researches, collects, conserves, interprets and exhibits tangible and intangible heritage. Open to the public, accessible and inclusive, museums foster diversity and sustainability. They operate and communicate ethically, professionally and with the participation of communities, offering varied experiences for education, enjoyment, reflection and knowledge sharing.
A museum is a not-for-profit, permanent institution in the service of society that researches, collects, conserves, interprets and exhibits tangible and intangible heritage. Open to the public, accessible and inclusive, museums foster diversity and sustainability. They operate and communicate ethically, professionally and with the participation of communities, offering varied experiences for education, enjoyment, reflection and knowledge sharing.