Spintoni, insulti e striscioni offensivi. Nemmeno la MotoGP è immune dagli eccessi di taluni tifosi. Gli episodi spiacevoli sono toccati negli anni più recenti a Marc Marquez e Jorge Lorenzo, ma anche Casey Stoner ci ha dovuto fare i conti. L'australiano ha recentemente raccontato durante il podcast Gypsy Tales il clima di ostilità vissuto durante gli anni della rivalità con Valentino Rossi.
"Scrivevano ‘m***a’ sul mio camper o cose del genere, c’erano minacce. È stato molto duro da sopportare. Quando uscivamo dal box c’era chi non perdeva occasione per infastidirci. Quando eravamo in scooter, c’era chi provava a strapparmi un braccio per farmi cadere. Facevano di tutto per farmi del male e condizionare la gara. Valentino non ha mai cercato di fermare tutto questo concretamente."
Di questi brutti episodi Stoner ne aveva già parlato nella sua autobiografia: "....Non sopportavo che mia madre leggesse email offensive del genere, nei miei confronti, ma personalmente robaccia del genere non mi infastidiva più di tanto. Ci fu un episodio a Donington Park, però, che mi è rimasto impresso. Dopo aver vinto la gara stavo percorrendo il circuito per salutare il pubblico quando intravidi una signora sulla sessantina che mi insultava mostrandomi il dorso della mano con le dita aperte a 'V'. Non potevo crederci! Rimasi sconvolto perchè poteva avere l'età di mia nonna. Con questo non intendo dire che tutti i fan sono cosi, ma certamente una parte di essi considera le corse motociclistiche come una specie di guerra e ha bisogno di avere un nemico nel mirino. Valentino era il loro eroe da moltissimi anni e chiunque arrivasse a insidiare la sua supremazia era il cattivo, che si chiamasse Max Biaggi, Sete Gibernau, Jorge Lorenzo o Casey Stoner.
Un anno dopo si verificò un episodio ancora più grave, di nuovo a Donington, quando stavo davvero male. Poichè non avevo le forze, persi il controllo dell'anteriore alla curva Coppice o McLeans, non ricordo quale, e caddi durante e prove. Mentre tornavo indietro, seduto dietro sullo scooter che era venuto a prendermi, incrociai delle persone che mi insultarono e mi sputarono addosso, alcune delle quali arrivarono perfino a piazzarsi davanti a noi per far si che il ragazzo alla guida dello scooter perdesse il controllo e andasse a schiantarsi. (...) Rispetto il fatto che i tifosi mostrino entusiasmo per sostenere il loro idolo, ma non accetto che questo sfoci in aperta ostilità nei confronti degli avversari..."
- E su questo penso che tutti gli Appassionati non possano che dirsi d'accordo con Stoner - (R)