Borse, rialzo in 2009 grazie a piano Obama - sondaggio Reuters
martedì 9 dicembre 2008 16:04
NEW YORK/LONDRA, 9 dicembre (Reuters) - Le borse restano nella morsa del peggior Orso mai visto da generazioni, mentre gestori e strategist per l'anno prossimo prevedono un rialzo modesto, dicono i risultati di un sondaggio Reuters tra gli addetti ai lavori.
Tra i motivi di sostegno alle tesi più ottimiste, va sottolineato, c'è soprattutto la speranza sui piani del presidente eletto Usa Barack Obama, che ha promesso miliardi di investimenti in infrastrutture che andrebbero ad aggiungersi ai mega salvataggi già promessi o avviati dall'amministrazione Bush.
In effetti gli esperti interpellati dal poll prevedono rialzi 2009 anche a due cifre per alcuni importanti benchmark mondiali, ma questi guadagni rappresentano un recupero solo parziale dello storico collasso delle quotazioni di questi mesi. Alcuni, poi, non escludono nuovi minimi storici.
Da Toronto a Tokyo, il rialzo medio atteso dai 13 principali indici da ora a metà 2009 è un modesto 1,6%, percentuale che sale oltre il 14% per fine anno prossimo, quando si spera di intravvedere la fine della recessione globale.
"Per quanto possa essere profonda la recessione nel 2009 le borse dovrebbero avere un andamento positivo, se è vero che la crescita globale si avvia ad accelerare nel 2010" commenta Bernd Meyer, responsabile della strategia sull'azionario paneuropeo di Deutsche Bank.
Nonostante il conforto dato dall'allentamento dei tassi straordinariamente aggressivo degli ultimi tempi, i partecipanti al sondaggio hanno pareri divisi rispetto al punto di bottom del mercato, nonostante i 10.000 miliardi di dollari di rosso delle borse mondiali e cali del 30-50% in alcune piazze.
"Ci sono troppe persone che hanno comprato sulle debolezze iniziali" per Francis Campeau della MF Global Canada. "Il bottom si raggiunge quando iniziano a vendere quelli che hanno raccolto dopo i primi crolli".
Per Wall Street, che non vedeva un anno così negativo da 70 anni, l'attesa mediana è di crescita oltre 10 punti percentuali nel 2009, sempre se i piani di Obama scongiureranno un crollo più profondo, dicono i risultati del sondaggio Reuters.
Il benchmark S&P 500 a dicembre 2009 è visto a 1.000 punti o il 9,9% in più rispetto alla chiusura a 909,70 di ieri, secondo previsioni di medio termine di 23 analisti e strategist. Più limitato l'aumento del Dow Jones Industriale .DJI, al 7,2%.
Ma il benchmark S&P vale ora 38% meno da inizio anno, calo che rispetto ai massimi dell'ottobre 2007 è al 42%. Il minimo 2008 è finora quello del 20 novembre, e da quei livelli la risalita è stata 21 punti percentuali.
Per gli indici europei, sintetizzati dal benchmark Stoxx600 , a metà 2009 le attese sono di un ribasso di quasi 9%, che potrebbe diventare un rialzo dell'8,6% a dicembre 2009. Rialzo invece per il Nikkei 225 .N225, che finora quest'anno ha perso il 45% e che dovrebbe terminare l'anno prossimo con un 13% di upside, dicono i partecipanti.
Tra le altre borse asiatiche, da registrare quella indiana .BSESN: vista in calo di quasi 39% per fine 2008 e in rialzo del 20% per fine 2009, è la piazza su cui le attese degli operatori interpellati sono peggiorate di più rispetto a un poll di settembre. Mumbai e Tokyo sono inoltre le uniche due borse per cui si attende un rialzo maggiore nel primo semestre rispetto al secondo dell'anno prossimo.