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Mourinho: "La Juve non mi piace ma può vincere la Champions" - José Mourinho ha trovato anche il tempo di parlare della Juve ai giornalisti italiani che lo hanno intevistato a Dubai dopo la consegna del premio come miglior allenatore dell'anno.
"Sarò sincero: la Juventus non mi piace. Non avere attaccanti come Benzema e Higuaín può essere penalizzante per una squadra come la sua. Ma mi ricorda il mio Porto con cui ho vinto la Champions League", ha detto il portoghese.
Mourinho ha poi continuato: "Perché ho paura della Juve? Perché la squadra di Conte può vincere la Champions League. È una squadra estremamente compatta, solida, quasi inaffondabile. Alla Juve manca solo un buon attaccante. Ma per adesso non importa avere uno che segni tanto: la Juve dimostra che l'obiettivo si può raggiungere anche senza un attaccante di grande qualità ma contando su un centrocampista, su un estremo, su un difensore, su un attaccante, su tutti insomma. Lo dico sul serio: non importa se non ha un Benzema o un Higuaín. Questa Juve mi ricorda il mio Porto del 2004. Se qualcuno non lo ricordasse, per caso, quel Porto vinse la Champions League a Gelsenkirchen".
Infine, quando gli è stato chiesto se ha nostalgia dell'Italia, lo Special One ha detto: "È stata una tappa molto importante e cruciale nella mia vita professionale. Ho sognato di allenare in Italia perché il calcio italiano è il numero uno dal punto di vista tattico".
"Sarò sincero: la Juventus non mi piace. Non avere attaccanti come Benzema e Higuaín può essere penalizzante per una squadra come la sua. Ma mi ricorda il mio Porto con cui ho vinto la Champions League", ha detto il portoghese.
Mourinho ha poi continuato: "Perché ho paura della Juve? Perché la squadra di Conte può vincere la Champions League. È una squadra estremamente compatta, solida, quasi inaffondabile. Alla Juve manca solo un buon attaccante. Ma per adesso non importa avere uno che segni tanto: la Juve dimostra che l'obiettivo si può raggiungere anche senza un attaccante di grande qualità ma contando su un centrocampista, su un estremo, su un difensore, su un attaccante, su tutti insomma. Lo dico sul serio: non importa se non ha un Benzema o un Higuaín. Questa Juve mi ricorda il mio Porto del 2004. Se qualcuno non lo ricordasse, per caso, quel Porto vinse la Champions League a Gelsenkirchen".
Infine, quando gli è stato chiesto se ha nostalgia dell'Italia, lo Special One ha detto: "È stata una tappa molto importante e cruciale nella mia vita professionale. Ho sognato di allenare in Italia perché il calcio italiano è il numero uno dal punto di vista tattico".