lamponuovo
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Banche: Patuelli, speculatori dietro crolli in Borsa (QN)
Data : 04/08/2016 @ 11:26
Fonte : MF Dow Jones (Italiano)
Ci sono "speculatori dietro i crolli in Borsa". Lo afferma il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, in un'intervista al Quotidiano Nazionale che non si aspettava questa nuova bufera in Borsa dopo la promozione delle banche italiane (B.Mps esclusa) agli stress test.
"Sono convinto che le Borse non sono il Vangelo e che la speculazione legalizzata si muove con le nuove tecnologie negli spazi lasciati da normative antiquate", ha continuato Patuelli. "La speculazione è in parte imprevedibile e in parte accentua tendenze già in atto e si basa pochissimo sui fondamentali. Mi fido di quel che dicono il presidente della Bce Draghi, il governatore di Bankitalia Visco e il ministro dell'Economia. Loro hanno le informazioni che noi, per legge, non possiamo avere". L'esito degli stress "conferma per le banche italiane dati migliori sia rispetto a due anni fa sia alle aspettative del contesto europeo, mentre sul fronte del conto economico, nonostante tassi infimi, che però dopo le elezioni americane cominceranno gradualmente a crescere, le prime trimestrali mostrano risultati anch'essi migliori rispetto alle previsioni", ha spiegato.
Per il numero uno dell'Abi "è legittimo" il sospetto che sia un attacco all'Italia. "[1]Lo scudo della Bce, che non sarà eterno, protegge il nostro debito pubblico. Così la speculazione legalizzata ha più spazi nell'azionario e gli spazi maggiori li trova dove il flottante è più ampio. Non parlerei di attacchi, ma di operazioni finalizzate a estrarre valore tattico invece che costruirne uno solido. Il fattore fondamentale è la crisi del capitalismo in Europa. Viviamo una crisi di identità dopo la fase euforica post caduta del muro di Berlino e in un'[2]Europa che eccede in burocrazia ed è molto carente in strategia. A questo si sommano le fortissime tensioni internazionali. E questo quadro cupo è accentuato dalla speculazione legalizzata. [3]In Italia, dopo un decennio di crisi sono venuti al pettine tutti i limiti del capitalismo nostrano, con moltissime imprese medie e piccole sottocapitalizzate e con regole bancarie che negli ultimi vent'anni hanno realizzato il mercato più aperto di tutti
in Europa".
Secondo Patuelli, possiamo uscirne "[4]per quanto riguarda l'azionariato favorendo la permanenza di lunga durata degli investitori nelle banche. Per una ripresa forte del Paese invece sarà fondamentale la legge di bilancio: se sarà confermata la riduzione dell'Ires nel 2017 questo attirerà nuovi capitali dall'estero".
Per risolvere il problema delle sofferenze, "i nuovi flussi sono un po' rallentati rispetto a fasi più acute. [5]Quanto alle misure, servono altri interventi per accelerare la giustizia civile. Più sarà veloce, più i problemi delle sofferenze verranno risolti in tempi ragionevoli".
Alla domanda se risolto il caso Montepaschi tornerà il sereno, Patuelli ha risposto che "la stessa Bce ha autorizzato il progetto per Mps ritenendo che ci fossero tutti gli elementi per autorizzarlo. Detto questo, che spunti un'altra mela marcia mi sembra sempre più difficile. Dopo due anni di vigilanza unica, dopo il raddoppio degli indici prudenziali, aumenta l'improbabilità che si verifichino altre crisi".
Il fondo "Atlante è uno strumento eccezionale che è servito e sta servendo, ma non bisogna scambiare l'eccezionalità con la normalità. [4]La chiave di volta, ripeto, è puntare a un rafforzamento strutturale degli investitori nel mondo bancario per assicurarne la stabilita'", ha concluso.
pev
(END) Dow Jones Newswires
1. Incredibile... si è accorto anche lui... e nel frattempo l'ABI cosa ha fatto per migliorare le banche? Elargire dividendi e premi ai manager che hanno lasciato in dissesto le banche? Mi fermo qui... ma potrei andare molto oltre!
2. Guardiamo alla nostra burocrazia e non a quella europea. Le statistiche Doing Business ci dicono chiaramente che siamo agli ultimi posti in Europa. Anche dopo le varie riforme di "semplificazione"... che più di semplificare... hanno portato maggiori clienti da avvocati, commercialisti e consulenti fiscali.
3. Strano mi ricordavo che esultavano la dimensione piccola e media delle nostre imprese, Confindustria compresa. Ma il problema non è magari che non riusciamo a fare sistema... e presentare le aziende all'estero (fuori europa) come Italia e non soltanto con il marchio aziendale o la Regione di riferimento (che nessuno conosce... e si ricorda!)
4. Bella trovata! Prima facciamo perdere la fiducia ai risparmiatori (con il decreto sulle 4 banchette e la storia delle banche venete dopo averli ben imbottiti di subordinate...) e adesso pensano di ripristinare la verginità e che tutti i retail corrono a sottoscrivere gli aumenti di capitale o nuove emissioni obbligazionarie (ricordo che ci sono infatti anche queste in scadenza che devono essere rinnovate!). Non si rendono conto che chi è rimasto fregato ha fatto il passaparola tra parenti, amici e via dicendo... senza contare che hanno messo in ginocchio intere aree locali del Paese, aziende e lavoratori comprese (che hanno fatto a sua volta il passaparola). Mah... veramente sono lontani anni luce dalla realtà... troppo seduti sulle loro poltrone da dirigente...
5. Fare tali norme vuol dire mettere in strada molte persone che non riescono a pagare il mutuo e mettere in ginocchio (rientro) molte aziende del settore
servizi, industriale e immobiliare (come avevo mostrato con le statistiche della banca d'Italia). Quindi a sua volta genere altra crisi e mancanza di fiducia... motivo per cui non possono varare tali norme in modo che gli effetti della loro applicazione siano immediati con risoluzione della problematica in tempi brevi. Quindi si tratta di una semplice uscita demagogica...
P.S.
Forse è il caso che all'ABI ci vadano persone più giovani e capaci e meno collegate con i poteri politici ma che conoscono meglio le esigenze del territorio. D'altronde i dinosauri si sono estinti... a parte in Italia.