Premessa: devo ristrutturare casa dei miei genitori, una villa su due piani più garage seminterrato, per ricavarne due appartamenti separati, uno per loro ed uno per me e mia moglie.
La ristrutturazione consiste nel rifare il bagno del piano superiore, aggiungerne un altro e ricavare la cucina, e nel rialzare e rifare il tetto rendendo abitabile il sottotetto.
I piccoli lavori necessari nella parte che resterà ai miei genitori sono già iniziati e stanno per concludersi, il problema sta sorgendo per i miei lavori.
Ho chiesto un mutuo SAL a Intesa (Banco Napoli) per 100.000€ in 20 anni, tasso variabile. Sulla carta non dovevano esserci problemi: io ho un lavoro a TI, reddito lordo di circa 26000€, mia moglie è COCOCO dal 2005 con un CUD oscillante fra i 7000 e i 12000€ annui.
Per superare il "problema" della donazione, che avendo io una sorella avrebbe potuto creare difficoltà, mia madre che è proprietaria della casa è stata inserita nella pratica come datore di ipoteca.
Nonostante continuino a dirmi che dal punto di vista reddituale la mia pratica non ha problemi, di fatto ha avuto un rating molto scarso.
La parte surreale inizia qui: in banca non sanno spiegarsi questo rating, dicono che non c'è nulla che lo giustifichi. L'ipotesi è che ISP non gradisca più i mutui SAL e che il sistema li penalizzi.
A questo punto, per evitare che la pratica sia gestita a livello regionale, con tempi lunghi ed esiti incerti, mi dicono che l'unica possibilità è di cambiare completamente prodotto: da un variabile puro di 20 anni ad un multiopzione di 15, con partenza variabile.
La rata passerebbe da 560 a 700€. In più, anzi in meno, non ci sarebbe la possibilità della sospensione e del prolungamento del mutuo, che io avevo inserito nella mia richiesta iniziale, e che pare non sia disponibile in caso di ristrutturazione.
Ma non è ancora finita: ieri, in previsione dell'incontro che avrei avuto nel pomeriggio in banca in cui mi hanno prospettato ufficialmente questa situazione, anticipatami dal mio agente venerdì, ho scaricato i fogli informativi aggiornati a luglio, dai quali risulta che lo spread è salito molto sostanziosamente, dal 3 al 3,4%.
Andato in banca in preda allo sconforto, mi lasciano basito dicendomi che a loro non risulta alcun aumento dello spread, restando imperturbabili anche di fronte al PDF mostrato sul mio smartphone.
Conclusione: ho dato il mio assenso a proseguire con il multiopzione a 15 anni, ma sono praticamente certo che forse già oggi mi chiameranno per comunicarmi l'aumento dello spread.
A questo punto mi trovo in una situazione allucinante: ho una gran fretta di ottenere il mutuo per iniziare i lavori, ma la rata di un variabile a 15 anni mi spaventa e il fatto che non sappiano spiegarmi perché la mia pratica abbia avuto un rating scarso e che io sappia prima di loro che lo spread è aumentato mi ha fatto perdere la fiducia in coloro che dovrebbero darmi il mutuo.
Il mio agente mi dice che se cominciassi da subito a chiedere il mutuo ad altri, la loro richiesta CRIF potrebbe essere notata e la cosa potrebbe far bocciare definitivamente la mia pratica.
Potrei andare avanti, ottenere il mutuo e subito dopo cercare di trattare con la banca o di surrogare ed ottenere un variabile a 20 anni, ma non è affatto detto che ci riesca, e rischerei di dovermi tenere un variabile a 15 anni con uno spread al 3,4%, in una situazione al limite con i tassi attuali e che se questi dovessero rialzarsi mi esploderebbe fra le mani.
Non so davvero che fare
La ristrutturazione consiste nel rifare il bagno del piano superiore, aggiungerne un altro e ricavare la cucina, e nel rialzare e rifare il tetto rendendo abitabile il sottotetto.
I piccoli lavori necessari nella parte che resterà ai miei genitori sono già iniziati e stanno per concludersi, il problema sta sorgendo per i miei lavori.
Ho chiesto un mutuo SAL a Intesa (Banco Napoli) per 100.000€ in 20 anni, tasso variabile. Sulla carta non dovevano esserci problemi: io ho un lavoro a TI, reddito lordo di circa 26000€, mia moglie è COCOCO dal 2005 con un CUD oscillante fra i 7000 e i 12000€ annui.
Per superare il "problema" della donazione, che avendo io una sorella avrebbe potuto creare difficoltà, mia madre che è proprietaria della casa è stata inserita nella pratica come datore di ipoteca.
Nonostante continuino a dirmi che dal punto di vista reddituale la mia pratica non ha problemi, di fatto ha avuto un rating molto scarso.
La parte surreale inizia qui: in banca non sanno spiegarsi questo rating, dicono che non c'è nulla che lo giustifichi. L'ipotesi è che ISP non gradisca più i mutui SAL e che il sistema li penalizzi.
A questo punto, per evitare che la pratica sia gestita a livello regionale, con tempi lunghi ed esiti incerti, mi dicono che l'unica possibilità è di cambiare completamente prodotto: da un variabile puro di 20 anni ad un multiopzione di 15, con partenza variabile.
La rata passerebbe da 560 a 700€. In più, anzi in meno, non ci sarebbe la possibilità della sospensione e del prolungamento del mutuo, che io avevo inserito nella mia richiesta iniziale, e che pare non sia disponibile in caso di ristrutturazione.
Ma non è ancora finita: ieri, in previsione dell'incontro che avrei avuto nel pomeriggio in banca in cui mi hanno prospettato ufficialmente questa situazione, anticipatami dal mio agente venerdì, ho scaricato i fogli informativi aggiornati a luglio, dai quali risulta che lo spread è salito molto sostanziosamente, dal 3 al 3,4%.
Andato in banca in preda allo sconforto, mi lasciano basito dicendomi che a loro non risulta alcun aumento dello spread, restando imperturbabili anche di fronte al PDF mostrato sul mio smartphone.
Conclusione: ho dato il mio assenso a proseguire con il multiopzione a 15 anni, ma sono praticamente certo che forse già oggi mi chiameranno per comunicarmi l'aumento dello spread.
A questo punto mi trovo in una situazione allucinante: ho una gran fretta di ottenere il mutuo per iniziare i lavori, ma la rata di un variabile a 15 anni mi spaventa e il fatto che non sappiano spiegarmi perché la mia pratica abbia avuto un rating scarso e che io sappia prima di loro che lo spread è aumentato mi ha fatto perdere la fiducia in coloro che dovrebbero darmi il mutuo.
Il mio agente mi dice che se cominciassi da subito a chiedere il mutuo ad altri, la loro richiesta CRIF potrebbe essere notata e la cosa potrebbe far bocciare definitivamente la mia pratica.
Potrei andare avanti, ottenere il mutuo e subito dopo cercare di trattare con la banca o di surrogare ed ottenere un variabile a 20 anni, ma non è affatto detto che ci riesca, e rischerei di dovermi tenere un variabile a 15 anni con uno spread al 3,4%, in una situazione al limite con i tassi attuali e che se questi dovessero rialzarsi mi esploderebbe fra le mani.
Non so davvero che fare