Mutuo tasso variabile, che fare?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

miguelx74

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Ho accesso quest'anno un mutuo variabile (Euribor 1 Mese + 0,79%) durata 12 anni. Capitale residuo 69 k circa.

Ho la possibilità di chiedere un prestito per 10 anni al 1% Tasso fisso più il 2% del importo finanziato a titolo di garanzia (se chiedessi 50k dovrei lasciare 1000 euro come garanzia a fondo perduto, non ci sono altre spese eccetto il tasso di interesse).

Ho inoltre 20k liquidi sul conto.

Cosa mi consigliate di fare? C'è una previsione attendibile sull'andamento del Euribor da qui a qualche anno?
 
Ad oggi non lo sa neanche la BCE quello che deve fare con l'€BOR, tu vorresti saperlo da noi?

Comunque l'1% è un buon tasso anche tenendo conto che ci vai a perdere il 19% su la quota interessi in sede di denuncia dei redditi sul mutuo già in essere.
 
Grazie per la risposta.

L'appartamento è stato dato in affitto la detrazione degli interessi la perdo in Ogni caso.

Se estinguo il mutuo però non posso più accedere a questo tipo di finanziamenti anche se i tassi dovessero tornare negativi
 
Grazie per la risposta.

L'appartamento è stato dato in affitto la detrazione degli interessi la perdo in Ogni caso.

Se estinguo il mutuo però non posso più accedere a questo tipo di finanziamenti anche se i tassi dovessero tornare negativi

Hai un limite massimo su quanto puoi chiedere con quel tasso (1%)?
Perché al limite potresti chiedere chessò 100K di cui 69 li dai per chiudere il mutuo ed il restante te lo tieni disponibile per altre esigenze.

Il tuo problema/dubbio, ad oggi è anche il mio : ho ad oggi intorno agli 85K di mutuo (decennale) con tasso fisso dello 0.6%; sto valutando anche io di restituire qualcosa (di certo non tutto) alla banca (UNICREDIT), proprio perché tenermi un 30/40K a quel tasso ritengo mi faccia comodo per altre eventuali spese.
Intendo dire, ammesso che io abbia oggi la disponibilità di tutti gli 85K necessari per estinzione anticipata totale, mi pongo anche io il quesito : "mi conviene estinguere totalmente, specialmente visto il tasso fisso cui usufruisco oggi?" secondo mee NO, al massimo preferisco farne una parziale d'estinzione e tenermi investiti anche in qualcosa che gira al 3/4% così da poterlo utilizzare per altre spese esigenze.

L'unica controindicazione a questo pensiero è l'elevato tasso d'inflazione che abbiamo oggi; ammesso che sia al 10% (ma sappiamo essere molto più alto), dopo un anno i prima citati 85K diverrebbero : 85 -8.5 = 76.5 (inteso come reale potere d'acquisto), a questo punto è meglio avere un debito a tasso fisso.
 
Posso chiedere al massimo 50k al tasso fisso 1%. Con i 20k che ho sul conto posso estinguere il mutuo a tasso variabile.

In famiglia abbiamo un altro mutuo acquisto prima Casa questa volta al tasso fisso di 0,65%. Questo non lo tocco neanche nei sogni.. con una inflazione a tassi così elevati non si tocca.

La mia preoccupazione è unicamente il mutuo a tasso variabile. Però le tue considerazioni mi spingono all'estinzione totale di quest ultimo
 
Si come appunto dicevo prima, io vorrei operare un'estinzione parziale anticipata, appunto, ma non totale perchè anche noi abbiamo un altro appartamento dato in affitto (quest'ultimo è libero da mutui o altri gravami, lo tengo in affitto perché se volessi venderlo, ci rimetterei bei soldi avendolo acquistato nel 2004); quello che vorrei fare è un'operazione che mi permetterebbe di tenere la "mente libera", nel senso che vorrei portare la rata del mutuo ad un valore che pagherei con l'importo mensile dell'affitto, cosa che ad oggi non mi è possibile - questo perché feci la surroga l'anno scorso al fine di ridurre la durata, del mutuo che avevo prima in essere, da 20 a 10 anni, e questo ha necessariamente comportato se non un raddoppio, direi quasi della rata mensile - alla fine mi cambierebbe poco, la rata del mutuo sono perfettamente in grado di pagarla senza problemi, (viceversa la banca stessa mi avrebbe rifiutato sia il mutuo a suo tempo, e sia quest'ultima mi avrebbe rifiutato la surroga), quindi sotto il profilo ragionieristico non mi cambierebbe nulla, ma avrebbe una diversa valenza (per me) sotto il profilo "psicologico" : mi sentirei "padrone" dello stipendio senza dover pensare di accantonare mensilmente l'importo "X" per integrare la rata del mutuo.
 
secondo me visto il montante modesto e lo spread più che buono, non mi farei troppe se.ghe mentali........ Europa entro il 2023 sarà in recessione ed anche se si alzassero ancora i tassi ed arrivassero al 3 % presumibilmente poi torneranno velocemente a scendere......
prenditi eventualmente il prestito ed acquista btp, il mutuo lascialo così
 
Hai un limite massimo su quanto puoi chiedere con quel tasso (1%)?
Perché al limite potresti chiedere chessò 100K di cui 69 li dai per chiudere il mutuo ed il restante te lo tieni disponibile per altre esigenze.

Il tuo problema/dubbio, ad oggi è anche il mio : ho ad oggi intorno agli 85K di mutuo (decennale) con tasso fisso dello 0.6%; sto valutando anche io di restituire qualcosa (di certo non tutto) alla banca (UNICREDIT), proprio perché tenermi un 30/40K a quel tasso ritengo mi faccia comodo per altre eventuali spese.
Intendo dire, ammesso che io abbia oggi la disponibilità di tutti gli 85K necessari per estinzione anticipata totale, mi pongo anche io il quesito : "mi conviene estinguere totalmente, specialmente visto il tasso fisso cui usufruisco oggi?" secondo mee NO, al massimo preferisco farne una parziale d'estinzione e tenermi investiti anche in qualcosa che gira al 3/4% così da poterlo utilizzare per altre spese esigenze.

L'unica controindicazione a questo pensiero è l'elevato tasso d'inflazione che abbiamo oggi; ammesso che sia al 10% (ma sappiamo essere molto più alto), dopo un anno i prima citati 85K diverrebbero : 85 -8.5 = 76.5 (inteso come reale potere d'acquisto), a questo punto è meglio avere un debito a tasso fisso.


Ciao, anch'io sono \ero indeciso su un mutuo anche se ho un po di liquidita' .

Come hai fatto ad ottenere un tasso così basso?
 
Ciao, anch'io sono \ero indeciso su un mutuo anche se ho un po di liquidita' .

Come hai fatto ad ottenere un tasso così basso?

Dovrei dire : "erano altri tempi", infatti era una delle campagne messe su da UNICREDIT verso la fine del 2020, io presentai la documentazione ad inizio dicembre 2020, (ero interessato ad una surroga), e poi a maggio/giugno del 2021 finalmente andai dal notaio per firmare le carte della surroga; decorrenza effettiva del "nuovo" mutuo Luglio del 2021.
Quindi tieni presente che : si trattava di una surroga (non sempre le due cose - mutuo o surroga - hanno gli stessi tassi), inoltre chiedevo una durata di 10 anni (questo è un dato che influisce seppure marginalmente, sul tasso d'interesse) ed avevo un LTV < di 50%, (precisamente presentavo un LTV intorno al 20%, ed anche questo è elemento per ottenere un tasso d'interesse basso).

Io ci capitai per caso, perchè a me interessava ridurre la durata del mutuo - quello iniziale con CheBanca! aveva durata 20nnale, ed era variabile con tasso (anzi spread) dello 0.58% - ma CheBanca! non mi accordava di ridurre la durata del mutuo, quindi l'unica soluzione per me era la surroga; ed oggi devo dire che meno male che siano andate così le cose visti i tassi attuali.
 
Dovrei dire : "erano altri tempi", infatti era una delle campagne messe su da UNICREDIT verso la fine del 2020, io presentai la documentazione ad inizio dicembre 2020, (ero interessato ad una surroga), e poi a maggio/giugno del 2021 finalmente andai dal notaio per firmare le carte della surroga; decorrenza effettiva del "nuovo" mutuo Luglio del 2021.
Quindi tieni presente che : si trattava di una surroga (non sempre le due cose - mutuo o surroga - hanno gli stessi tassi), inoltre chiedevo una durata di 10 anni (questo è un dato che influisce seppure marginalmente, sul tasso d'interesse) ed avevo un LTV < di 50%, (precisamente presentavo un LTV intorno al 20%, ed anche questo è elemento per ottenere un tasso d'interesse basso).

Io ci capitai per caso, perchè a me interessava ridurre la durata del mutuo - quello iniziale con CheBanca! aveva durata 20nnale, ed era variabile con tasso (anzi spread) dello 0.58% - ma CheBanca! non mi accordava di ridurre la durata del mutuo, quindi l'unica soluzione per me era la surroga; ed oggi devo dire che meno male che siano andate così le cose visti i tassi attuali.

Ciao!

Scusa ma avevo sentito dire , anche controintuitivamente, che più e' basso il LTV meno conviene alla banca quindi i tassi diventato troppo alti.
 
Ciao!

Scusa ma avevo sentito dire , anche controintuitivamente, che più e' basso il LTV meno conviene alla banca quindi i tassi diventato troppo alti.

Un conto è l'importo che si chiede alla banca (mutuo), altro è il rapporto tra valore/importo del mutuo e, valore dell'immobile (perché questo è lo LTV).
Sotto l'aspetto dell'importo degli interessi da ricevere, alla banca non cambia nulla : per dire, se io chiedessi 100K con un LTV da 80%, oppure chiedessi sempre quei 100K ma con un LTV inferiore al 50%, la banca sempre lo stesso ammontare d'interessi percepirà.

Cosa cambia?
Il fatto che, la banca deve prevedere anche la situazione che io per un problema/caso ad oggi non prevedibile, non possa più pagare il mutuo e quindi la banca si vede costretta a mettere in vendita l'immobile oggetto del mutuo e questo al fine di recuperare i suoi "famosi" 100K (o ciò che ne resterebbe), e farebbe questo mettendo in vendita (magari mediante asta o altro), il mio (ex) immobile.
Qui entra in gioco lo LTV; perché un conto è provare a vendere - per recuperare quei suoi 100K - un immobile che commercialmente ne vale chessò 150K, (quindi presenta un LTV "alto"), altro è provare a vendere, sempre per recuperare i 100K, un immobile che commercialmente ne vale 300K (quindi presenta un LTV "basso", minore di 50).
Secondo te, quale delle due situazioni vede favorita la banca nella vendita?

Dopo che ti sei dato la risposta, ti sarà chiaro che, chi scrive "più e' basso il LTV meno conviene alla banca quindi i tassi diventato troppo alti", ha scritto na ......

(anche perché se dai una letta a dei prospetti di mutuo, anche su MoL, si nota esattamente il contrario : si spuntano tassi migliori - di poco ma comunque migliori - laddove si ha un basso LTV; e viceversa, all'aumentare dello LTV, aumenta la % del tasso che la banca chiede).
 
Un conto è l'importo che si chiede alla banca (mutuo), altro è il rapporto tra valore/importo del mutuo e, valore dell'immobile (perché questo è lo LTV).
Sotto l'aspetto dell'importo degli interessi da ricevere, alla banca non cambia nulla : per dire, se io chiedessi 100K con un LTV da 80%, oppure chiedessi sempre quei 100K ma con un LTV inferiore al 50%, la banca sempre lo stesso ammontare d'interessi percepirà.

Non e' vero sempre. Fineco offriva un tasso diverso a seconda dell'LTV. a LTV bassi corrispondono tassi piu' bassi.
 
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