Napolitano cerca di calmare le acque. Il presidente della Repubblica spegne l'allarme sulla tenuta istituzionale del nostro Paese, assicura che nelle prossime ore farà gli accertamenti necessari e invita a evitare una convulsa conclusione della legislatura. Piazza Affari lima le perdite (-0,27% a 15.911 punti), ma lo spread Btp/Bund resta in tensione (a 322 punti base dopo aver toccato un massimo a 329 punti).
Lo stesso spread che pochi giorni fa Monti sperava di vedere scendere a 287 punti base, esattamente la metà del valore a cui era quando il governo dei tecnici ha assunto la guida del Paese a novembre 2011. Ma non ha fatto i conti con il Pdl di Berlusconi.
"Ci sono tensioni politiche preelettotali che anche fuori d'Italia possono essere comprese senza suscitare allarmi sulla tenuta istituzionale del Paese. Questa tenuta è fuori questione, ho il dovere di riaffermarlo pubblicamente", ha affermato Giorgio Napolitano, cercando di allontanare i venti di crisi dopo che il Pdl oggi non ha votato la fiducia al decreto Sviluppo al Senato, reclamando le dimissioni del ministro dello Sviluppo, Corrado Passera.
Dalle parole di Napolitano non si esclude nelle prossime ore un faccia a faccia al Colle con Monti, ma il presidente della Repubblica ha voluto richiamare ai ranghi i leader politici: "per garantire la tenuta istituzionale è necessario cooperare responsabilmente a un'ordinata, non precipitosa e convulsa conclusione della legislatura e dell'esperienza di governo avviata nel novembre 2011".
Occorre altresì una considerazione, "quanto più obiettiva e serena possibile", del residuo programma di attività previsto nelle due Camere, delle scadenze istituzionali, anche nel senso di adempimenti normativi, che si concordi nel ritenere inderogabili, nonché dei tempi necessari e opportuni per una proficua preparazione del confronto elettorale. Napolitano si riserva comunque di compiere nelle prossime ore i conseguenti utili accertamenti.
Ma la decisione del Pdl di togliere il sostegno a Monti è significativa e conferma che i prossimi saranno mesi piuttosto agitati per l'esecutivo incarica. "Lo spread ha iniziato a salire sul disimpiego di una parte della maggioranza" nel voto di questa mattina, "è il solito gioco al massacro", ha commentato Angelo Drusiani, gestore obbligazionario di Banca Albertini Syz.
Molti economisti credono che l'Italia sia una candidata alla richiesta di aiuti europei dopo la Spagna. Citi prevede un'attivazione del programma di acquisto bond della Bce sul mercato secondario (Omt) per Madrid e Roma, una volta che i due Paesi avranno soddisfatto "le condizioni necessarie" rivolgendosi all'Esm. Oggi da Francoforte il presidente della Bce, Mario Draghi, dopo aver annunciato tassi stabili per l'area euro, non ha voluto commentare le tensioni sullo spread, si è limitato a ricordare che "spetta ai governi decidere cosa fare".
