News principalmente FCT e altro...3°

Senza parole la corsa di Finca.... Altro che fondi short
 
complimenti alla tenacia Cguiseppe ha quasi raddoppiato in poche settimane OK!

L avevo messa in watch a suo tempo ma mi son dimenticato di guardarla...:D
 
Venduto oggi la mia cassetta. Sofferenza consistente di anni ma oggi ho incassato 1700 euri. Sono convinto che possa salire ancora un 10- 15 percento ma troppa paura di un ADC per affrontare nuove commesse
 
FINCANTIERI

Come da copione già anticipato, ritorno all'interno area trafficanti per gli amici e conoscenti... :D

RSI da 92,xx di ieri a 84,xx di oggi. Credo che domani si ritorni nuovamente a giocherellare nell'area sopra menzionata pronta per ripartire. Non so quando questo succeda , ma eventuale storno rimane ad oggi occasione di acquisto.... forse..... :rolleyes:
Il max odierno si trova in prossimità di una R statica posta a 0,7745 e un livello rosso da monitorare a 0,698 quest'ultimo dato da ST SP.

A domani..... sperando in una giornata simile a quella odierna.... :P:clap:

Vedi l'allegato 3002546
Da manuale il ritorno a 0,72 come pensavamo , poi andata a beccare area 0,805 che vedo nel tuo grafico,
ora ha finito la benzina o và solo a chiudere gap di ieri a 0,759?
 
Ciao Claudio, hai possibilità di postare RSI dato sul giornaliero di Fct in questo momento? Grazie Gap chiuso ..... Vediamo se vuole recuperare o scaricare ancora. Tutto dipende da RSI che non riesco a vedere.
 
Qualche anima gentile, potrebbe controllare pnc? Grazie
 

Il cantiere “3 Maggio” di Fiume costruirà il terzo yacht per la Scenic​

Firmato oggi il contratto per la costruzione dello scafo​

10 Apr 2024 | Cantieri
Il cantiere “3 Maggio” di Fiume costruirà il terzo yacht per la Scenic<h2 class='anw-subtitle'>Firmato oggi il contratto per la costruzione dello scafo</h2>
In una foto d'archivio l'inizio della costruzione per il megayacht Scenic Eclipse II.
TRIESTE – Il cantiere navale “3 Maggio” di Fiume (Croazia) ha siglato oggi l’accordo per la costruzione del terzo megayacht per il Gruppo Scenic.
Al momento non sono stati forniti dettagli per quanto riguarda le caratteristiche della nuova unità, se non il nome operativo, NB 102. Il contratto è stato siglato tra la “3 maja Rijeka 1905 d.o.o.” e la MKM Yachts doo, in qualità di acquirente.
Ricevuti i primi due megayacht di lusso, il gruppo australiano continua dunque la sua collaborazione con i cantieri navale di Fiume. Dopo la consegna, un anno fa, del Scenic Eclipse II, il nuovo contratto è una boccata d’ossigeno per la struttura croata, che non sta vivendo un buon momento dal punto di vista economico.
 

Doppia follia: l’UE vuole la guerra e l’Italia è in prima fila​


Redazione
ByRedazione
11 Aprile 2024

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Doppia follia l'UE vuole la guerra e l’Italia è in prima fila
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Le dichiarazioni dell’alto rappresentante europeo Josep Borrell sulla scia del documento UE denominato La Bussola Europea lasciano intendere come ormai la Ue si stia preparando alla guerra.

L’UE va alla guerra e l’Italia è in prima fila​

Federico Giusti*
“La guerra è intorno a noi, all’orizzonte“
. I venti di guerra trovano i propri cantori nei leaders europei come Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la sicurezza al forum Nueva Economia per il quale “una guerra convenzionale ad alta intensità in Europa non è più una fantasia“.
Sul ruolo di guerra della Ue non abbiamo mai nutrito dubbi di sorta, almeno a partire dai Balcani nel 1999, allora le sinistre parlavano di Europa di pace e le spinte al conflitto sotto l’egida Onu e Nato erano assai forti, diremmo preponderanti.
Borrel ricorda che “l’ombrello protettivo americano non sarà necessariamente presente in futuro”, da qui la prospettiva di un esercito europeo autonomo e capace di intervenire ovunque lo richieda la salvaguardia degli interessi economici, finanziari e militari. Gli ordini Usa ai suoi vassalli europei sono chiari: organizzatevi, in accordo con la Nato, ma aumentate le spese e gli investimenti militari.
A ragione anni fa scrivevamo che il documento programmatico denominato Bussola Europea rappresentava una svolta nelle relazioni internazionali individuando alcune priorità nella politica economica e militare Ue tra le quali la costruzione di un esercito comunitario in collaborazione con la Nato ma anche capace di intervenire autonomamente, a distanza di pochi anni quegli obiettivi sono stati ulteriormente rafforzati e da tempo sono ormai imperanti nelle scelte politico economiche.
Il sostegno della Ue alla guerra Nato in Ucraina rappresenta la svolta di questo nuovo corso fino al progetto di escludere la spesa militare dei singoli paesi dai vincoli di spesa imposti da Maastricht.
Non ci sembra che la Unione Europea abbia garantito “70 anni di pace”, quanto avvenuto nei Balcani e la chiusura delle frontiere, la strage di migliaia di migranti nel Mediterraneo, il sostegno ad Israele e all’intervento in Libia sono ormai fatti consegnati alla storia che smentiscono luoghi comuni e ricostruzioni antistoriche.
Le guerre sanguinose che hanno coinvolto negli ultimi 30 anni la UE smentiscono quella idea di Europa di pace con la quale giustificarono la nascita della alleanza politica nel vecchio continente. La UE non ha portato alcuna pace e oggi si prepara esplicitamente alla guerra, dopo avere contribuito all’allargamento della Nato nell’est e nord, dopo avere avviato un cospicuo piano di riarmo.
Per anni in realtà la spesa militare è stata ridotta, in alcuni paesi hanno eliminato la leva obbligatoria affidando la difesa a militari di professione impiegati sotto l’egida Onu e Nato in varie missioni che solo uno stolto potrebbe definire umanitarie
Sono tuttavia cambiati gli scenari internazionali e anche i rapporti di forza, gli Usa hanno contribuito, con l’assenso e l’aiuto europeo, a costruire delle potenze militari regionali come la Turchia per non parlare di paesi in altri continenti particolarmente attivi nell’acquisto di armi. E queste potenze oggi giocano un ruolo nevralgico che impensierisce i blocchi economici del vecchio continente
La NATO, l’ombrello nucleare a stelle e strisce erano sufficienti, al di là della potenza coloniale francese che agiva in autonomia nel continente africano, a garantire all’Europa una tranquillità ripagata con le servitù militari e la cieca obbedienza agli Usa, oggi gli scenari sono decisamente cambiati
L’ampliamento della Nato ha aperto nuovi scenari e il desiderio Ue di inserirsi negli scenari di guerra è sempre più forte pensando che una presenza militare faccia da volano all’inserimento delle proprie multinazionali.
La guerra oggi viene giudicata imminente e la corsa agli armamenti è già iniziata con vasti investimenti nelle tecnologie militari e in quelle dual use in collaborazione con Israele e gli stessi Usa.
La guerra in Ucraina ha indebolito la UE economicamente, industrialmente e politicamente, per uscire dall’impasse il ricorso alla guerra e alla militarizzazione parrebbero la sola strada percorribile anche attraverso la crescente presenza delle forze armate nelle scuole, delle imprese di armi e delle fondazioni ad esse legate negli atenei e nella ricerca.
Un grande piano di riarmo sta avvenendo in Germania, in Italia Leonardo e Fincantieri sono già avanti nella realizzazione di droni militari.
Fincantieri da tempo giudica il mercato sottomarino emergente e degno di grandi investimenti, potrebbe fruttare 400 miliardi di dollari entro il 2030. Un quarto di questo, ha previsto, proverrà dalla difesa, che ha descritto come il mercato “a breve termine”. A medio termine, il mercato del petrolio, del gas e dell’energia, che secondo le sue previsioni sarà più grande del mercato militare. E in prospettiva, l’azienda vede un mercato in crescita nell’acquacoltura.
“Il sottomarino sarà ciò che lo spazio è stato 40 anni fa”, ha detto l’Amministratore Delegato dell’azienda Pierroberto Folgiero a Breaking Defense durante una recente visita a Washington – il che significa che, sebbene sia relativamente agli inizi, ci sarà un grande impulso per le tecnologie a doppio uso, uno sviluppo che Fincantieri vuole anticipare.
Nel quadro generale, ha detto, l’azienda ritiene che il mercato sottomarino valga fino a 400 miliardi di dollari entro il 2030. Un quarto di questo, ha previsto, proverrà dalla difesa, che ha descritto come il mercato “a breve termine”. A medio termine, il mercato del petrolio, del gas e dell’energia, che secondo le sue previsioni sarà più grande del mercato militare. E in prospettiva, l’azienda vede un mercato in crescita nell’acquacoltura.
“Siamo molto attenti alla crescita delle capacità subacquee, perché crediamo che il nostro Paese [l’Italia] dovrà occuparsi del Mar Mediterraneo”, ha detto. Nelle acque intorno all’Italia, ha osservato, “ci sarà sempre più congestione… per l’immigrazione, per i sottomarini russi, per i cavi, per i fondali marini, per l’estrazione dei fondali marini”.
Molte delle stesse tecnologie che verrebbero utilizzate per l’industria del petrolio e del gas potrebbero avere anche applicazioni per la difesa. Per esempio, Folgiero ha detto che l’azienda è “concentrata” sullo sviluppo di un concetto di “nave madre” specifico per le operazioni subacquee. Questa piattaforma funzionerebbe con veicoli a comando remoto, che sarebbero utili per l’industria del petrolio e del gas – o per lo sminamento di un corpo idrico.
Il fatto che l’azienda italiana abbia una storia di costruzione navale sia nel settore della difesa che in quello commerciale la posiziona bene per muoversi in questa direzione, ma il modo più semplice per guadagnare trazione potrebbe essere quello delle fusioni e delle acquisizioni. Recenti rapporti hanno affermato che Fincantieri sta cercando di acquistare l’unità sottomarina Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (Wass) di Leonardo.
Interrogato su queste notizie, Folgiero ha evitato di entrare nei dettagli, ma ha riconosciuto che l’azienda si sta guardando intorno. L’azienda sta cercando di raggiungere accordi con altre aziende operanti nel settore, concentrandosi sulle aree dove ci sono maggiori opportunità di sviluppo e vendita, cioè Medio Oriente e Sud Est asiatico.
In Medio Oriente, a febbraio l’azienda ha annunciato una nuova partnership con EDGE Group, il campione nazionale degli Emirati Arabi Uniti. In base all’accordo, di cui EDGE detiene il 51%, l’azienda emiratina assumerà la guida delle vendite per i Paesi non appartenenti alla NATO. Al di là del Golfo, per Fincantieri il rapporto con Abu Dhabi rappresenta una “porta” verso l’Africa subsahariana che dovrebbe aprire dei mercati, ha detto Folgiero.
Nel Sud Est asiatico, il 28 marzo l’azienda ha firmato un contratto da 1,18 miliardi di euro (1,27 miliardi di dollari) con l’Indonesia per la fornitura di due Multipurpose Offshore Patrol Vessels.
L’Italia si troverà al centro dell’evoluzione della guerra sottomarina, con e senza equipaggio. Storicamente la Penisola ha una lunga tradizione sommergibilistica, che risale agli albori dell’esplorazione sottomarina, con il prime mezzo, il Delfino, costruito nel 1890 ed entrato in servizio nel 1896.
L’Italia quindi ha sviluppato anche una notevolissima conoscenza nell’uso dei mezzi d’incursione sottomarina, prima con la X MAS e quindi con il Consubin.
Attualmente l’Italia ha otto sommergibili in servizio, tutti a propulsione convenzionale, da attacco. Si tatta di quattro della classe Todaro, S212, costruiti in collaborazione con la Germania, e quattro classe Nazario Sauro, più vecchi, due dei quali saranno dismessi e sostituiti con mezzi più moderni.
L’Italia è circondata da una rete di gasdotti sottomarini dalla Tunisia, dalla Libia e dall’Albania. Quindi è al centro di una fitta rete di cavi sottomarini per telecomunicazioni. L’ambito d’azione della Marina Militare è quello del “Mediterraneo allargato”, sino a comprendere il Mar Rosso, la parte d’Atlantico nei pressi del Nord Africa e dell’Europa, e il Mar Nero. e questo raggio d’azione non globale facilita lo sviluppo di mezzi specializzati.
Tra l’altro Fincantieri si è accordata con SAIPEM per lo sviluppo di droni sottomarini per il controllo di gasdotti ed oleodotti. Uno strumento necessario per la sicurezza energetica…
Gli scenari economici e militari sono sempre più intrecciati e chi pensa che possa esistere una tecnologia neutra e a fini di pace farebbe bene a ricredersi e senza perdere altro tempo.
 
FINCANTIERI



Dopo una pausa concessami presso la Bella Napoli , ritrovo Finca pronta per riprendere l'attacco a 0,805 con livello rosso a 0,731 .... poi.... :rolleyes: W Napoli compresi : Babà, sfogliatella riccia, pizza fritta e tutto quel ben di Dio che non sono riuscito a ingozzarmi.... :D:clap:

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REPLY

Diamo una rinfrescata a Reply considerandolo accumulo questa fase all'interno dell'area 129,30/127,05 ... non buona una close < quest'ultimo il quale aprirebbe per 123,25.

Livello verde > 129,40 ... sempre se.....

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Venerdì la compagnia ha ospitato una cerimonia di posa della chiglia per la nave FFG 52, la futura USS Constellation.

Secondo Fincantieri, storicamente le cerimonie di posa della chiglia prevedevano la deposizione del legname centrale o principale che formava la spina dorsale della nave. I costruttori navali avrebbero quindi inciso le loro iniziali sulla chiglia per dimostrare la loro fiducia nella forza della barca che stavano per costruire.

La USS Constellation avrà le iniziali di Melissa Braithwaite, la sponsor della nave. È la moglie di Kenneth Braithwaite, 77esimo Segretario della Marina.


Volano scintille mentre il saldatore Jean Wagner fa scorrere le iniziali dello sponsor della nave su un pezzo di acciaio, a significare che i lavori sulla nuova fregata possono ufficialmente iniziare. Il Segretario della Marina Carlos Del Toro ha iniziato la giornata con speranza.

"Non vedo l'ora di lavorare con i leader di entrambi gli Stati per trovare modi innovativi per sviluppare la forza lavoro della costruzione navale e una catena di fornitura resiliente che fornirà il supporto fondamentale alla nostra flotta nei decenni a venire", ha affermato Carlos Del Toro, Segretario della Marina Militare.

La futura fregata USS Constellation è la prima della sua categoria ad essere costruita presso Fincantieri Marinette Marine. L'amministratore delegato Mark Vandroff afferma che gli aspetti di progettazione della nave dovrebbero essere completati in pochi mesi.

"E poi si tratta di costruire la nave. Abbiamo molto lavoro da fare, ed è per questo che stiamo assumendo", ha affermato Mark Vandroff, amministratore delegato di Fincantieri Marinette Marine.

Vandroff dice che sono necessari saldatori e altri lavoratori. Dice che si aspetta che la consegna della USS Constellation subisca ritardi.

"I rapporti iniziali riguardavano il 2026. Certamente non lo faremo. Ma crediamo, l'ultima volta che la Marina ha detto di ritenere che, a seconda di come va la forza lavoro, potrebbe arrivare fino al 2029. Ma crediamo che possiamo fare più velocemente di così", ha detto.

Questo è qualcosa che ha fatto eco al Segretario della Marina Carlos Del Toro.

"Avete la mia promessa, come Segretario della Marina, che lavoreremo con voi con le unghie e con i denti, per costruire questa nave, per consegnarla in tempo e nei tempi previsti", ha detto.

La Constellation è la prima fregata costruita a Marinette. Fa parte di un contratto della Marina per 10 navi annunciato nel 2020 che potrebbe valere più di 5,5 miliardi di dollari.

Il cantiere navale sta costruendo navi da combattimento costiere, ma la Marina sta passando alle fregate più pesantemente corazzate.
 
RID Rivista Italiana Difesa - WASS a Fincantieri, ci siamo


WASS a Fincantieri, ci siamo15/04/2024 | REDAZIONE
La ex WASS, oggi parte della Divisione Elettronica di Leonardo, potrebbe a breve entrare a fare parte di Fincantieri.
"Stiamo chiudendo e lo faremo in fretta". Queste le parole pronunciate oggi dall'AD di Leonardo, Roberto Cingolani, ad un convegno organizzato dalla UILM (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici) in corso di svolgimento a Genova.
Lo stesso Cingolani ha affermato che per il tipo di business della ex WASS "sarebbe meglio che fosse a casa loro", rivolgendosi a Fincantieri, rappresentata per l'occasione dall'AD Pierroberto Folgiero, e precisando che ci sono ancora alcuni passi da compiere.
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L’ad di Fincantieri: “L’aumento della capacità militare? Si spiega molto bene ai contribuenti”​

A Genova il convegno della Uilm coi colossi della difesa. Cingolani (Leonardo): "La guerra non piace a nessuno, ma con l'homo sapiens ci saranno sempre problemi di sicurezza"

Generico aprile 2024


Fabio Canessa
di Fabio Canessa
15 Aprile 202412:22

Genova. “Siamo davanti a un trend geopolitico che ci porta ad aumentare la capacità militare. La capacità militare navale secondo me si spiega anche molto bene ai contribuenti perché significa deterrenza, difesa dei commerci, difesa dei confini. Ha anche un’utilità nel lungo termine, che va oltre al ciclo più emotivo del breve termine”. Ne è convinto Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, intervenuto stamattina a margine del convegno organizzato dalla Uilm Il futuro dell’industria della difesa ligure tra sfide geopolitiche, innovazione e transizione green e digitale.

Con la costruzione di navi militari Fincantieri dà lavoro a circa 900 addetti a Riva Trigoso. “Stiamo andando verso un ciclo geopolitico che chiama investimenti nel settore della difesa, sia per la nostra Marina sia per l’export – ha aggiunto Folgiero -. Siamo molto focalizzati sulla piattaforma geopolitica italiana per andare ad accompagnare il ciclo industriale che abbiamo davanti: l’Indonesia è la prova”.
Non molto diverso il pensiero di Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, azienda attiva nel settore della difesa che oggi occupa 2.950 dipendenti tra Fiumara, Sestri Ponente e La Spezia, arrivando a 7.200 addetti complessivi: “Leonardo – dice – deve diventare un’azienda della sicurezza globale. La guerra non piace a nessuno, però con l’homo sapiens ci saranno sempre problemi di sicurezza: non è un caso che sia al vertice della piramide alimentare”.
Sul tavolo, nel corso dell’evento al Tower Genova Airport, c’è soprattutto il tema dell’alleanza strategica tra Fincantieri e Leonardo. Proprio Cingolani conferma: “Siamo molto vicini ai traguardi che ci siamo preposti. C’è un contatto diretto tra me e Folgiero, le squadre stanno lavorando. Speriamo di poter dare notizie a breve”.

E a proposito di difesa, un passo importante per Fincantieri potrebbe arrivare a breve con l’acquisizione di Wass (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), azienda attiva nel settore della costruzione di sistemi di difesa subacquei, come siluri e sonar, oggi controllata da Finmeccanica e parte integrante del gruppo Leonardo. “Stiamo chiudendo e chiuderemo molto in fretta – assicura Cingolani -. Siamo intervenuti a livello di amministratori delegati, ci siamo messi d’accordo. Cerchiamo di accelerare al massimo, si parla di giorni e non di mesi: anche noi vorremmo chiudere la vicenda”.
“Non è mai così drammaticamente d’attualità come adesso la necessità di rafforzare la capacità di difesa del nostro paese e dell’Europa, anche con la capacità di proteggere i nostri commerci, le nostre rotte, la nostra politica estera – commenta il presidente ligure Giovanni Toti -. La Regione Liguria è strategica, i suoi cantieri navali, la presenza di Leonardo e Ansaldo per energia e tecnologie del futuro sono un pezzo importante del nostro sviluppo, fortunatamente aziende sane e solide in ogni settore, militare e civile, e occorre sempre più fare sinergia con la capacità di innovazione e ricerca che nasce anche dai grandi enti del territorio come università, Cnr e Iit”.
“Nell’ultimo anno sono cambiate molte cose nel panorama industriale ligure, a partire dall’insediamento dei vertici dei due colossi nazionali della difesa, Fincantieri e Leonardo – ha aggiunto Antonio Apa, segretario ligure della Uilm -. I temi che intendiamo affrontare sono di fondamentale importanza, a partire dagli scenari della difesa con la guerra in Ucraina e in Palestina, e la crisi nel Mar Rosso a causa degli Houthi. Situazioni che generano impatti sull’industria, sul lavoro, sui costi delle materie prime, sui traffici. La ritrovata alleanza tra Fincantieri e Leonardo, due principali player dell’industria tecnologica e manifatturiera nazionale e ligure, fa ben sperare su quella sinergia necessaria a ricostruire consolidare un tessuto industriale nazionale, che sempre più dev’essere in grado di dettare l’agenda europea e di competere in quella globale. Esaurito l’effetto volano della ricostruzione del Ponte di Genova, che ha lasciato in eredità un modello operativo unico al mondo, l’industria genovese è oggi chiamata a operare scelte decisive. Questo è il momento in cui le istituzioni dovrebbero pensare a supportare le imprese e le filiere”.
 

Cosa cambia per Fincantieri dopo la maxi commessa americana​

La scorsa settimana il gruppo navale guidato da Pierroberto Folgiero ha annunciato un importante ordine dalla statunitense Norwegian Cruise Line per 4 nuove navi da crociera (2 per il brand Regent Seven Seas Cruises e 2 navi per il brand Oceania Cruises)
15 Aprile 2024 11:19

Fincantieri prende il largo con il maxi accordo con l’americana Norwegian Cruise Line.
Lo scorso 9 aprile la società cantieristica di Trieste ha annunciato di aver ricevuto da Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. “un ordine molto rilevante per la realizzazione di 4 nuove navi di nuova generazione da crociera: 2 destinate al brand Regent Seven Seas Cruises e 2 per il brand Oceania Cruises”, nell’ambito di Seatrade, la più grande fiera del settore crocieristico al mondo, tenutasi a Miami. Le consegne sono previste per il 2026, 2027, 2028 e 2029.
«È il contratto più importante nella storia di Fincantieri, — ha illustrato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, intervistato dal Corriere della Sera — perché sancisce una forte accelerazione degli ordini e certifica che il mercato del settore cruise è ripartito, tornando ai livelli precedenti alla pandemia. A dirlo sono dati chiave come il numero dei passeggeri, la capacità di generare cassa da parte degli armatori e la spinta a investire. Per noi nello specifico è decisivo per la magnitudine, senza esagerare: per Fincantieri è un contratto “monumentale”, che si traduce in un grande carico di lavoro e nell’occupazione dei cantieri». Inoltre, con l’occasione Fincantieri ha sottoscritto sempre con Norwegian Cruise Line una lettera d’intenti per altre 4 navi.
Tutti i dettagli.

IL MAXI CONTRATTO TRA FINCANTIERI E NORWGIAN CRUISE LINE​

Le unità destinate a Regent Seven Seas Cruises, le cui consegne sono previste nel 2026 e nel 2029, avranno una stazza lorda di 77.000 tonnellate e saranno in grado di ospitare circa 860 passeggeri, mentre le navi per Oceania Cruises, con consegna nel 2027 e nel 2028, avranno una stazza lorda di 85.000 tonnellate e ospiteranno circa 1.450 passeggeri, indica una nota del gruppo di Trieste.
Il contratto per queste 4 nuove unità è effettivo e già garantito da finanziamento, precisa Fincantieri.

IL VALORE DELLA COMMESSA​

“Un valore che, seppure non ancora confermato dall’azienda, addetti ai lavori e analisti stimano in almeno 3 miliardi di euro per la prima commessa e ulteriori 6, se verrà formalizzato il secondo ordine” rileva il Corriere della Sera.

E LA LETTERA DI INTENTI CON L’ARMATORE AMERICANO​

Dopodiché, Fincantieri ha firmato anche una Lettera di Intenti con lo stesso armatore per lo studio della costruzione di ulteriori 4 unità che saranno le più grandi mai realizzate per il brand Norwegian Cruise Line (NCL). Le navi, previste in consegna nel 2030, 2032, 2034 e 2036, avranno una stazza lorda di circa 200.000 tonnellate e saranno in grado di ospitare circa 5.000 passeggeri. “Attraverso questo ordine strategico, per ciascun marchio si progetterà la propria classe di navi nuove e si concentrerà sulla creazione delle navi più grandi, efficienti e innovative della rispettiva flotta. In linea con le politiche di sostenibilità della società, si prevede che i nuovi progetti delle navi contribuiranno ad avanzare nel percorso verso la decarbonizzazione” indica la nota.
“Siamo entusiasti di continuare la nostra collaborazione con Fincantieri con questo ordine di nuove navi, strategico per il futuro della nostra Società. L’ordine garantirà l’introduzione costante di navi all’avanguardia nella nostra flotta e consoliderà la nostra crescita a lungo termine”, ha dichiarato Harry Sommer, presidente e ceo di Norwegian Cruise Line Holdings Ltd.

L’OCCUPAZIONE NEI CANTIERI DEL GRUPPO NAVALE​

Infine, Fincantieri comunica che “prevede che l’ordine di quattro navi per Norwegian Cruise Line (NCL) sostituirà un ordine, separato e già efficace, di due navi per Oceania Cruises, previsto al fine di assicurarsi la disponibilità del cantiere”. La consegna della seconda nave di Oceania Cruises è prevista contrattualmente per il quarto trimestre del 2028, ma potrebbe essere posticipata al 2029
 

Roberto Cingolani: “Con Leonardo vicini all’alleanza con Fincantieri”​

L'ad di Leonardo Roberto Cingolani

L'ad di Leonardo Roberto Cingolani

A Genova al convegno 'Il futuro dell'industria della difesa ligure fra sfide geopolitiche, innovazione e transizione green e digitale”, organizzato dalla Uil
15 APRILE 2024AGGIORNATO ALLE 11:55 1 MINUTI DI LETTURA


"Piaggio Aerospace non ci riguarda, non riguarda Leonardo. Non possiamo permettercelo ed è una cosa fuori dal nostro portafoglio prodotti". Lo dichiara l'amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani rispondendo a una domanda dei cronisti a margine del convegno organizzato a Genova dalla Uilm 'Il futuro dell'industria della difesa ligure fra sfide geopolitiche, innovazione e transizione green e digitale”. A chiedere un coinvolgimento di Leonardo nel salvataggio dell'azienda aeronautica con stabilimenti a Genova e Villanova d'Albenga (Savona) era stato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

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"Leonardo deve fare meno cose, ma molto bene. Wass sarebbe meglio che fosse a casa Fincantieri. Cerchiamo di accelerare al massimo, si parla di giorni. Vorremmo che si chiudesse questa vicenda", aggiunge poi Cingolani, parlando della prossima acquisizione da parte di Fincantieri da Leonardo dell'azienda livornese attiva nel settore della costruzione di sistemi di difesa subacquei.


"Sull'alleanza con Fincantieri siamo molto vicini ai traguardi che ci siamo preposti, c'è il contatto diretto fra gli amministratori delegati, fra me e Folgiero, le squadre stanno lavorando, i tecnici stanno lavorando, speriamo di poter dare buone notizie a breve", ha poi precisato.
"Ci sono affezionamenti alla maglia, piccole resistenze bonarie da superare- spiega Cingolani- bisogna essere autorevoli, ma non autoritari. Un annuncio non c'è, ma in realtà c'è: chiuderemo molto in fretta". Poco prima, anche l'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, aveva smentito che ci fossero ripensamenti: "Non c'è nessun momento di stallo".
 

I siluri Black Shark: ecco cosa c’è dietro la cessione di Wass da Leonardo a Fincantieri​

Wass è responsabile dello sviluppo dei siluri Black Shark, quelli che equipaggeranno i sottomarini U212 NFS della Marina militare Italiana realizzati da Fincantieri​

di Gianni Dragoni
16 aprile 2024
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I punti chiave​

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La Wass sta per passare da Leonardo a Fincantieri. Un passaggio tra due aziende controllate dallo Stato, che avviene dopo un lungo corteggiamento, durato anni. La società cantieristica si era interessata a Wass, la divisione subacquea di Leonardo, già durante la precedente gestione di Giuseppe Bono, il veterano dell’industria della difesa che due anni fa il governo Draghi ha sostituito con Pierroberto Folgiero.

Corteggiamento di anni​

Ai tempi di Bono le trattative non erano mai decollate, a causa di rapporti gelidi con l’allora a.d. di Leonardo, Alessandro Profumo. Adesso invece con i nuovi vertici di entrambi i gruppi le relazioni sono migliorate, alcuni mesi fa è stato anche siglato un accordo di collaborazione.

La conferma di Cingolani​

Roberto Cingolani, a.d. di Leonardo dal 9 maggio dell’anno scorso, conferma che l’accordo per la vendita di Wass è imminente: “Contiamo di accelerare, si parla di giorni e non di mesi, perché vorremmo si chiudesse questa vicenda”, ha aggiunto durante un convegno della Uilm a Genova, precisando che le trattative hanno subito un rallentamento a causa di “resistenze temporanee” di manager interni. “Stiamo chiudendo e lo faremo in fretta”.

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Siluri e sonar​

Wass ha sede a Livorno, opera nell’industria della difesa subacquea, produce siluri e sonar, con circa 450 dipendenti. Molti anni fa era una società mista pubblico privato, tra la Finmeccanica dell’Iri e la Fiat, all’epoca si chiamava Whitehead Alenia sistemi subacquei, poi è diventata interamente del gruppo Finmeccanica e ha conservato il nome di Wass. In particolare Wass è responsabile dello sviluppo dei siluri Black Shark, quelli che equipaggeranno i sottomarini U212 NFS della Marina militare Italiana realizzati da Fincantieri. Un altro prodotto è il siluro leggero Mu90.

La “one company” di Moretti​

Durante la gestione di Mauro Moretti, il quale ha cambiato nome a Finmeccanica in Leonardo e ha concentrato nella capogruppo “one company” larga parte delle aziende e società operative, la Wass è stata fusa per incorporazione in Leonardo. Dal primo gennaio 2016 le attività di Wass sono confluite nella divisione Sistemi di difesa, nell’ambito del settore Elettronica, difesa e sistemi di sicurezza di Leonardo, insieme all’Oto Melara di La Spezia, che produce armamenti terrestri (veicoli blindati e cingolati, cannoni, bombe).

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Oto Melara resta a Leonardo​

L’accordo in discussione con Fincantieri non include Oto Melara, che Leonardo punta a sviluppare con le nuove commesse previste dell’esercito per rinnovare la flotta di carri armati pesanti Ariete e veicoli blindati leggeri Dardo, attraverso accordi con altri gruppi stranieri (ci sono trattative con la franco-tedesca Knds e contatti con la tedesca Rheinmetall).

Le cifre​

Secondo fonti vicine alla trattativa, Wass potrebbe essere acquisita da Fincantieri per un prezzo tra i 250 e i 300 milioni di euro. La trattativa non è chiusa e le cifre possono cambiare. Le attività oggetto della trattativa tra Leonardo e Fincantieri realizzano ricavi intorno ai 150-200 milioni. Resta da capire se il gruppo guidato da Folgiero finanzierà l’operazione con risorse proprie e debito o se chiederà un aumento di capitale ai soci, operazione che, secondo indiscrezione, rientra comunque nei piani della società, per un valore stimato fino a un miliardo di euro.

Le strategie industriali​

Wass non rientra più nella strategia dell’ex Finmeccanica, mentre per Fincantieri si realizzerebbe un’integrazione tra la produzione di sottomarini e l’armamento con siluri, inoltre l’operazione consentirebbe lo sviluppo dei sistemi subacquei, dai sonar ad altri sistemi. L’operazione non è stata condivisa all’unanimità dai manager di Leonardo. Per qualcuno l’integrazione di Wass in Fincantieri potrebbe ridurre il potenziale di vendita dei prodotti Wass ad altri clienti che producono sommergibili, diversi da Fincantieri.

Altri modelli di integrazione​

Un manager del gruppo Leonardo ci spiega che l’integrazione anche societaria tra produzione di siluri e di sottomarini potrebbe invece aumentare le capacità di sviluppo di Wass e sottolinea che l’integrazione di questo tipo è un modello già seguito in altri paesi, come Francia, Australia, Cile e dà buoni risultati.
 
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Diamo una rinfrescata a Reply considerandolo accumulo questa fase all'interno dell'area 129,30/127,05 ... non buona una close < quest'ultimo il quale aprirebbe per 123,25.

Livello verde > 129,40 ... sempre se.....

Vedi l'allegato 3004744
REPLY

Come da copione testato ma non sfondato con close < livello sopra citato..... Vediamo se gli è abbastato il 123,25.... :D

Ad oggi livello verde lo si trova a 128,40 ... ma una eventuale open in Gap/Lap Down , lo sposterebbe a 127 .... poi....:rolleyes:

Screenshot_1.jpg
 
FINCANTIERI



Dopo una pausa concessami presso la Bella Napoli , ritrovo Finca pronta per riprendere l'attacco a 0,805 con livello rosso a 0,731 .... poi.... :rolleyes: W Napoli compresi : Babà, sfogliatella riccia, pizza fritta e tutto quel ben di Dio che non sono riuscito a ingozzarmi.... :D:clap:

Vedi l'allegato 3004739
FINCANTIERI

Diamo alcuni numeri su Finca.....
Importante rompere con decisione 0,796 per riprendere la strada del 0,805 e successivi .... sempre se.....:rolleyes:

Livello rosso lo spostiamo a 0,76 secondo la teoria di ST SP
 
Questi sono soldini che dovrebbero entrare...... :yes:
Presentata a Venezia la "Queen Anne", la nuova nave da crociera realizzata da Fincantieri





La Queen Anne, la prima nuova nave da crociera della Cunard in 14 anni, è stata consegnata oggi dal cantiere Fincantieri di Marghera.
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato la presidente di Cunard Katie McAlister, il presidente di Carnival UK Paul Ludlow, l'amministratore delegato e amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero, il direttore generale della divisione navi mercantili di Fincantieri Luigi Matarazzo e il direttore dei cantieri navali di Fincantieri Marco Lunardi.
Erano presenti anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

Quattro navi in servizio simultaneo

"Siamo così entusiasti di dare il benvenuto alla Queen Anne nella nostra flotta mentre completa uno straordinario quartetto insieme alla Queen Mary 2, alla Queen Elizabeth e alla Queen Victoria - segnando la prima volta dal 1999 che Cunard avrà quattro navi in servizio simultaneo", ha affermato McAlister.
"Ora siamo completamente concentrati nel prepararla ad accogliere gli ospiti per il suo viaggio inaugurale il 3 maggio prima di imbarcarsi in uno storico viaggio del Festival delle Isole Britanniche, inclusa un'importante cerimonia di battesimo nella casa spirituale di Cunard a Liverpool il 3 giugno."

Una partnership di lunga data

Folgiero ha affermato che la nave testimonia la "partnership di lunga data" tra la compagnia di crociere e il cantiere navale. "...La Queen Anne, come la Queen Victoria e la Queen Elizabeth, le altre due navi che abbiamo costruito per Cunard, portano con orgoglio la firma di Fincantieri, incarnando la nostra duratura esperienza, affidabilità e maestria nella costruzione navale", ha affermato.
"Costruire una nave per un armatore così illustre non solo ci riconnette alle nostre origini ma ci proietta verso il futuro con la determinazione di fondere tradizione e innovazione..."

Direzione Southampton

La 249a nave a navigare sotto bandiera Cunard salperà ora per Southampton prima di un viaggio inaugurale di sette notti verso Lisbona il 3 maggio.
La nave da 114.000 tonnellate si estende su 14 ponti e ha una capacità di 3.000 passeggeri.
Le partnership con Queen Anne includono residenze Le Gavroche at Sea ospitate dallo chef due stelle Michelin Michel Roux, pacchetti benessere curati dagli esperti di bellezza di Harper's Bazaar UK e proiezioni esclusive del British Film Institute al The Pavilion.
Con la sua rinnovata proposta Mareel Wellness & Beauty , la nave offrirà anche la più ampia selezione di strutture per fitness, bellezza, terme e spa vista finora su una nave Cunard.
 
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