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Auguri anche da parte mia anche se in ritardo per il Natale ma non per il prossimo anno che spero sia migliore di questo passato.
 
LEONARDO

Niente di nuovo su Leo ... tranne ke aggiornamento del livello Rosso ..... invariata operatività ST SP con 1° obbiettivo B1 .....

Appooiii ... :bye:

Vedi l'allegato 2865635

LEONARDO

Un occio particolare a Leo ke si appresta a testare l'obbiettivo B1 . Dall'ultima spolverata, sono succedute nuove attivazioni ( C/D ) come da strategia ST SP . Analizzando il quadro Grafico, si può dedurre, tranne per la C la quale ha concluso il suo Lavoro, un possibile arrivo all'obbiettivo B1 con relativo ritorno di Fiamma. Questo lo deduco dalla close di ieri la quale attiva D1 ma con volumi inferiori alla seduta precedente.

Posto uno scarabbocchio per dare possibilità a ki segue ST SP, di verificare in Live.... sempre se..... :rolleyes:

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Ponte sul Serchio, aggiudicata la gara

LUCCA — E' Fincantieri Infrastructure spa di Trieste ad essersi aggiudicata in via definitiva la gara di appalto per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Serchio a Lucca, con un decisivo passo avanti che dovrebbe portare all'apertura del cantiere a Marzo prossimo per una delle infrastrutture più attese non solo a Lucca. A rendere nota l'aggiudicazione è la Provincia di Lucca, che spiega siano terminate le verifiche di legge.



"Il successivo step - si spiega - è un incontro già in programma per il prossimo 10 Gennaio tra il presidente della Provincia Luca Menesini e i tecnici dell’amministrazione provinciale con Fincantieri Infrastructure per delineare le tempistiche per l’apertura del cantiere per l’avvio dei lavori di realizzazione della nuova infrastruttura".






Il ponte collegherà la Sp1 Francigena, o Via per Camaiore, con la Statale 12 del Brennero: "Gli uffici - illustra Menesini - stanno lavorando alla preparazione del contratto di appalto la cui stipula è prevista entro la metà del mese di febbraio in linea con le disposizioni del codice dei contratti. Poi si potrà dare il via ufficiale al cantiere che, realisticamente, dovrebbe essere aperto nel prossimo mese di Marzo".



L’opera avrà un costo complessivo di Quadro Economico pari a 27 milioni di euro: la Regione Toscana, per far fronte al forte incremento dei prezzi, ha stanziato due tranche di finanziamento: una da 3,6 milioni di euro e una da 3,7 milioni sul Fondo Sviluppo e Coesione che si sono aggiunti ai 550mila già messi a disposizione da Firenze e ai 14 milioni e 450mila euro che provengono dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Fondo Sviluppo e coesione – FSC 2014-2020), e i 4,7 milioni di euro della Provincia.
 
auguri di fine anno e un buon principio
 
LEONARDO

Un occio particolare a Leo ke si appresta a testare l'obbiettivo B1 . Dall'ultima spolverata, sono succedute nuove attivazioni ( C/D ) come da strategia ST SP . Analizzando il quadro Grafico, si può dedurre, tranne per la C la quale ha concluso il suo Lavoro, un possibile arrivo all'obbiettivo B1 con relativo ritorno di Fiamma. Questo lo deduco dalla close di ieri la quale attiva D1 ma con volumi inferiori alla seduta precedente.

Posto uno scarabbocchio per dare possibilità a ki segue ST SP, di verificare in Live.... sempre se..... :rolleyes:

Vedi l'allegato 2867349

Leonardo
Rinfreschiamo Leo .... si trova in unasituazione grafica interessante.... a prescindere dall'obbiettivo dato da ST SP D2 ... si trova in prossimita del Max Relativo dato dal Doppio Minimo... a 8, 382 ... poi... :rolleyes: :read:

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Ultima modifica:
Fincantieri

Mi limito a postare gli scarabocchi .... :yes: :fiufiu:

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Quanto la possibile vincita della gara delle navi alla Grecia possa scombinare le quotazioni dai grafici e riportare Fct a prezzi maggiori di 1 euro ?
 
Quanto la possibile vincita della gara delle navi alla Grecia possa scombinare le quotazioni dai grafici e riportare Fct a prezzi maggiori di 1 euro ?

Realmente un contratto da 1,5 MLD non sarebbe la motivazione per portarla sopra 1 , ricorda che ha avuto commesse più corpose ma non si è mossa. Attualmente ogni pretesto è buono per farla muovere Up ... che Down... Comandano i Volumi ... se non ritornano quelli c'è nulla da fare.... poi.... :rolleyes: Meglio navigare affidandosi ai grafici..... che alle News.... :censored:
 
Realmente un contratto da 1,5 MLD non sarebbe la motivazione per portarla sopra 1 , ricorda che ha avuto commesse più corpose ma non si è mossa. Attualmente ogni pretesto è buono per farla muovere Up ... che Down... Comandano i Volumi ... se non ritornano quelli c'è nulla da fare.... poi.... :rolleyes: Meglio navigare affidandosi ai grafici..... che alle News.... :censored:
Concordo. l'esempio più lampante è il contratto per le constellation.
 
Da Tim a Enel: i big della Borsa alla sfida del taglio al debito

Il 2022 in Piazza Affari sarà ricordato come l'anno della volatilità e dei delisting. Il 2023 si apre invece una con una nuova mission per molte big dell'industria: abbattere il debito, o tenerlo sotto controllo, in un contesto di mercato incerto sul quale pesa come una spada di Damocle il rischio di ulteriori rialzi dei tassi. Da Enel a Tim, passando per Juve, Fincantieri, Leonardo, Iren e A2a, si è aperta una partita delicata dalla quale dipenderà il futuro di queste società: rating, bancabilità, crescita e remunerazione dipendono da come questo «fardello» sarà gestito nei vari diversi casi.

In cima alla lista figura Tim. La società guidata da Pietro Labriola è alle prese da mesi con un difficile riassetto e ha sulle spalle debiti per 25,5 miliardi (con i conti del terzo trimestre l'indebitamento netto è aumento di 2,5 miliardi). Una voce di bilancio che sta condizionando in pieno la trattativa per il riassetto. A lanciare l'allarme è anche Fitch che stima nel 2023 una crescita della leva finanziaria tale da compromettere il merito di credito già basso (BB). E proprio il maxi debito è uno dei nodi che pesa sul dossier rete unica. Quale dovrebbe essere la quota da caricare nella futura Rete e quella da attribuire ai Servizi? Stando alle simulazioni fatte dagli analisti sarebbe ipotizzabile un debito fino a 10 miliardi sulla NetCo e attorno ai 4 miliardi per la parte Servizi. L'equazione reggerebbe solo con la vendita di asset. Quali? La sfida dei prossimi mesi parte da qui.

Alle prese con un super debito, ma con un programma di dismissioni già definito è anche Enel. L'ad Francesco Starace ha annunciato una rifocalizzazione del business che porterà alla cessione di asset per 21 miliardi, 13 miliardi solo nel 2023. Dagli attuali 58-62 miliardi stimati a fine 2022 si arriverà dunque a 51-52 miliardi a fine anno.

Proprio per arginare l'impennata dei costi sul debito si è mossa a fine anno anche Leonardo. Dopo un buyback obbligazionario per abbattere gli strumenti di debito più cari a bilancio, il 29 dicembre la società guidata da Alessandro Profumo ha rimborsato integralmente in anticipato un prestito a termine di 500 milioni, in scadenza a novembre 2023, sottoscritto nel 2018. «La decisione di rimborso anticipato ha spiegato l'azienda - è volta ad ottimizzare l'utilizzo delle risorse di cassa 2022 consentendo anche, in considerazione dell'intervenuto rialzo dei tassi d'interesse, una riduzione della componente a tasso variabile delle fonti di finanziamento a disposizione del gruppo».

Un occhio di riguardo al debito dovrà metterlo quest'anno anche Fincantieri. Con il ritorno all'utile previsto per il 2025, la società guidata da Pierroberto Folgiero ha una posizione finanziaria netta a debito per 3,03 miliardi (in aumento rispetto ai 2,2 miliardi al 31 dicembre 2021). Il gruppo cantieristico di Trieste deve tenere sotto controllo il suo rapporto debito/profitto nel nuovo piano industriale fino al 2027, poiché il costruttore navale controllato dallo Stato cerca di evitare di cercare nuovi fondi dagli investitori, ha recentemente escluso aumenti di capitale. Un alert è acceso, poi, anche in casa Iren, l'utility di Torino ha visto impennare l'indebitamento che sfiora i 4 miliardi al 30 settembre (+32% sull'anno prima). Occhi puntati anche in casa A2a dove nel 2023 scadono 828 milioni di euro di finanziamenti: di cui 300 milioni di euro di obbligazioni.

Tutt'altro che sotto controllo è invece la situazione debitoria della Juventus. Al 30 giugno 2022 l'indebitamento netto è di 153 milioni, in calo dai 236 di un anno prima, ma le recenti indagini sul bilancio hanno rilevato un extra debito fuori bilancio di almeno 34 milioni. Una grana nel 2023 del club bianco nero.
 
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