La Corte dei Conti, nella sua relazione sulla Legge di Bilancio, critica l`art.69 con cui il Governo vorrebbe alzare il tetto al contante e introdurre un limite di 60 euro sotto il quale non è obbligatorio offrire pagamenti elettronici.
La Corte spiega infatti che la diffusione dei pagamenti elettronici, oltre a garantire la libertà di scelta dei consumatori, costituisce un presupposto fondamentale per semplificare gli adempimenti fiscali e amministrativi, nonché concorre all`emersione delle basi imponibili segnatamente in quei settori rivolti al consumatore finale ove più diffusi sono i fenomeni evasivi. Quanto all`argomentazione che i pagamenti elettronici comportano una maggiore onerosità rispetto all`uso del contante, tale affermazione trascura i costi pubblici e privati connessi all`utilizzazione delle banconote e delle monete che le analisi della Banca d`Italia hanno messo in evidenza.
I giornali riportano inoltre il fatto che la premier Meloni, anche alla luce degli impegni presi dal Governo precedente con la Commissione, possa decidere di ridurre il limite dei 60 euro previsto nella bozza attuale.