♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris - Vol.01 - Gen. 2023 - Per @danyeuro

non penso questa settimana si muoveranno granchè in vista di fed e bce
noi piccoli puntini tenere un long prima della riunione con la donna dalla sciarpa viola non è proprio una genialata per me
 
non penso questa settimana si muoveranno granchè in vista di fed e bce
noi piccoli puntini tenere un long prima della riunione con la donna dalla sciarpa viola non è proprio una genialata per me
La pensiamo diversamente :)
 
e se sul nostro indice ci fosse un doppio massimo?
 
Cosa dire....

La T-Line di breve rialzista testata con successo, ha riportato le quotazioni ancora una volta a contatto con la T-Line di primaria importanza, ribassista, in area 4.000. Testata anche la MM200 su grafico giornaliero, ora a 3981, quindi superata al momento.

Su frame settimanale notiamo, oltre al test parallelo sempre della stessa T-Line ribassista, che la mm a 50 settimane è a un passo ( 4048).

A livello mensile, infine, il canale ribassista tiene ma notiamo che l'area di resistenza coincidente con il Psar è sui livelli di area 4.100.

Conclusioni:

siamo in un momento cruciale e molto probabilmente ciò che accadrà la prossima settimana sancirà il trend per i prossimi mesi.

Su rottura della T-Line ribassista, con però conferme sopra 4.100, potremmo ritenere ( IMHO) terminato il trend short in essere e tutte le considerazioni fatte nei mesi scorsi saranno state quindi smentite dal mercato di riferimento.

In caso contrario, su tenuta area di resistenza indicata tra 4.000 e 4.100, dovremo monitorare intanto le T-Line rialzista presente su giornaliero e settimanale in prima battuta, ma soprattutto l'area di supporto tra 3.800 e 3750 che ha dimostrato la sua validità.

Come dicevo in un altro post, la mia sensazione è che l'evoluzione del corso dei dati sull'inflazione ( ben fiutata a quanto pare dai mercati) ha evidenziato una situazione meno pesante rispetto alle aspettative.

Mantengo la mia visione short in relazione al trend primario in essere, fino a prova contraria sopra indicata, ma ritengo che il target eventuale della ( pur sempre salutare) ulteriore correzione dei mercati sia in area 3640/3580, non oltre.

Quest'ultima considerazione sarebbe supportata graficamente con l'eventuale punto d'appoggio nel grafico mensile (oltre che su supporto statico) sulla T-line viola dai minimi, con eventuale ripartenza.

T-Line non bella da vedere al momento e senza particolare valenza, ma che potrebbe essere riconosciuta dal mercato e tenuta come riferimento per il futuro. In fondo sarebbe quella che avrebbe sorretto e rovesciato un ben delineato canale ribassista.

Sal
Non credo ci sia nulla da aggiungere rispetto a quanto sopra, se non che la T-Line ribassista, come sottolineato in settimana, ha ancora una volta tenuto e le quotazioni si sono dirette subito a ridosso dell'altra T-Line rialzista.

Siamo intorno a tutte le medie con relativi incroci ( 200/100/50/20), a conferma di quanto siano ingessate le quotazioni e di quanto il mercato sia "confuso" sulla strada da prendere.

A noi non resta che monitorare, cercando di provare a seguirlo senza avere la presunzione che sia lui a dover seguire le nostre idee e le nostre convinzioni.

Buona domenica alla Stalla

Sal

Rottura della T-line ribassista ieri per l'indice che dà una prima indicazione di forza.

Mi sento però di sottolineare quanto scritto la settimana scorsa e riportato sopra in rosso e cioè che comunque c'è un livello importantissimo da rompere prima di cominciare a pensare all'inizio di un nuovo trend long: la MM50 settimane in area 4030.

Per il resto vale quanto sopra in toto.

Massima attenzione!!!

Buona giornata alla Stalla

Sal
 

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Nuovi massimi ma area di correzione, dopo la seduta di ieri in USA, per il nostro indice.

Primo supporto da rompere ( o da tenere per chi è long) in area 25900.

Obiettivi successivi di una salutare correzione: 25.500, 25.200 e infine area 24800.

Oh vediamo se è la volta buona!

Buona giornata alla Stalla

Si sono fermati in area 25.600 con la correzione per ora e l'indice prova a ripartire.

25.900 ora è la resistenza da superare per tornare ad attaccare i massimi recenti.

Area 25.500 sarà da monitorare molto attentamente in caso di correzione perchè è lo spartiacque di brevissimo.

Strategia short a copertura de long su Telecom Italia sempre in essere per me, fino a ulteriore prova di forza chiaramente.
 

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@affarone

Primo obiettivo in area 0,27 in arrivo per Telecom che conferma il movimento al rialzo dopo la rottura di area 0,25.

Si conferma in ipercomprato ( ma solo di brevissimo....) e potrebbe rifiatare al test di 0,27/0,272 ( in caso contrario via libera veloce verso 0,30) ma il titolo è ben comprato e io al momento sono comodamente in viaggio. Conto di non scendere prima di 0,325/0,33.


Impostazione sempre rialzista e nessun problema fino a quando saremo sopra 0,245/0,25.
Tutto confermato per Telecom Italia che ha rifiatato ed ora sembra essere pronta ad attaccare la prima resistenza in area 0,27/272.

Strategia operativa sempre valida long e nessun problema fino a quando saremo sopra 0,25-0,245
 

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Rassegna:

In Cina è ancora focus sui contagi mentre proseguono i festeggiamenti per il Capodanno (a borsa chiusa):

Se da un lato proseguono sottotraccia le trattative sia con Pfizer sia con Moderna per garantirsi forniture di antivirali e vaccini, la Cina continua ad affrontare la più grave ondata di casi di Covid da inizio pandemia, mentre sono in corso i festeggiamenti per il capodanno lunare e milioni di persone viaggiano per raggiungere i familiari durante le ferie.
A inizio settimana Pechino ha reso noto che il bilancio delle vittime legate al Covid ha superato le 12.600 persone nella settimana che ha preceduto le vacanze per il capodanno lunare.
Secondo l’ultima stima dei ricercatori dell’Università di Hong Kong, oltre il 90% dei 22 milioni di abitanti di Pechino sarà stato infettato dal coronavirus entro la fine di questo mese. Circa il 76% delle persone a Pechino aveva contratto infatti il Covid-19 a partire dal 22 dicembre e si prevede che raggiungerà il 92% entro il 31 gennaio
.

Borse europee attese sopra la parità. Focus su Pmi e Bce

L'indicatore sulla fiducia nei Lconsumi in Germania (GfK Consumer Climate Indicator) rispetto a febbraio 2023 è salito a -33,9 da un -37,6 di gennaio. Si tratta del dato più elevato da agosto 2022 grazie al calo dei prezzi dell'energia e ad attese di reddito e condizioni economiche in ripresa. L'indice ha toccato il minimo storico di -42,8 a ottobre.
Fiducia in Eurozona alle 8:45, a seguire la serie dei Pmi manifatturiero e servizi di gennaio dell’Italia e dell’area Euro.
Anche oggi prende parola la Bce. Klaas Knot, membro del board e governatore della Banca centrale olandese, dopo aver rilasciato alcune interviste domenica sui tassi con una posizione da falco, tiene un discorso a Francoforte martedì alle ore 9:10.

Il gas europeo scambiato ad Amsterdam cede in avvio il 10,6% a 59 euro al megawatt all’ora.

Milano:
Eni
e la società algerina Sonatrach hanno firmato ad Algeri accordi strategici per accelerare la riduzione delle emissioni e rafforzare la sicurezza energetica. Eni ha poi collocato con grande successo un bond al retail da 2miliardi di euro.
Acea è salita al 100% del capitale di Deco, società attiva nel settore rifiuti in Abruzzo, con l'acquisto del restante 35% del capitale.
Askoll, produttore di bici e scooter elettrici, oltre che di motori elettrici e batterie, ha ricevuto un ordine per un valore complessivo di 245.000 euro da parte di Esprinet, informa una nota.
Solutions Capital Management Sim, termina l’offerta dei diritti inoptati di aumento di capitale, salvo chiusura anticipata


A Wall Street, sono attese le trimestrali di General Electric, Microsoft, Texas Instrument, J&J, Verizon Communication, 3M, Lockheed Martin.
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La premier Giorgia Meloni in visita in Algeria ha definito il Paese «un partner affidabile e di assoluto rilievo strategico». Il riferimento è al ruolo giocato da Algeri sul fronte del nostro approvvigionamento energetico.
Giorgia Meloni lo sottolinea esplicitamente. «Non è un caso che la prima missione bilaterale del Governo in Nord Africa si tenga in Algeria, un partner affidabile e di assoluto rilievo strategico». Il riferimento è certo al ruolo giocato da Algeri sul fronte del nostro approvvigionamento energetico. Ma non solo. La premier resta convinta che l'Italia possa davvero diventare «la porta di accesso, l'hub energetico» per l'Europa intera.
La rottura dei rapporti con la Russia, fino a un anno fa principale fonte di approvvigionameno della Ue, costringe oggi Paesi dell'Unione a guardare verso Sud, verso l'altra sponda del Mediterraneo. E l'Italia può giocare le sue carte. Non solo continuando ad alimentare la domanda di gas ma contribuendo alla crescita degli investimenti nazionali ed europei in Algeria e negli altri Paesi africani. Meloni lo ha battezzato “il Piano Mattei”. Il riferimento al fondatore dell'Eni è di per sé significativo vista la posizione che Mattei assunse in occasione della guerra d'indipendenza. Gli algerini per questo gli hanno dedicato un giardino nel centro della Capitale che Meloni, assieme all'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, ha visitato prima dell'incontro ufficiale con Abdelmadjid Tebboune.
Nel Palazzo del presidente sono stati sottoscritte due nuove intese tra Eni e Sonatrach, la compagnia di Stato algerina, che puntano a potenziare ulteriormente il fabbisogno energetico sia attraverso la creazione di un nuovo gasdotto, funzionale anche al trasporto dell'idrogeno, che alla posa di un cavo elettrico sottomarino e all'aumento della capacità di produzione di gas liquefatto.
L'ad di Eni ha però anche lanciato un avvertimento: aumentare le forniture non è sufficiente altrettanto decisivo è eliminare i colli di bottiglia sulla rete. Il principale si trova a Sulmona, in Abruzzo. È quello che impedisce di dirottare verso Nord tutto il gas di cui già oggi possiamo disporre e di cui il sistema produttivo ha bisogno. È per questa ragione, per rispondere alla domanda di gas proveniente dalle aree maggiormente industrializzate, che si è deciso di localizzare nel centro-nord, a Piombino e Ravenna, due nuovi rigassificatori.
Descalzi e il suo omologo algerino hanno anche firmato il memorandum che punta a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e in generale la riduzione di Co2 nelle strutture produttive di idrocarburi. Investimenti sia finanziariamente che tecnologicamente impegnativi e di durata pluriennale, ai quali si aggiungono quelli del sitema imprenditoriale italiano.
A rappresentarlo nella delegazione italiana è stato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi che ha firmato un accordo con la Crea (Consiglio del rinnovamento economico algerino) proprio per rafforzare la presenza di aziende italiane nel Paese africano. Sempre nella stessa direzione, la crescita della collaborazione tra Italia e Algeria, va letto anche il memorandum che ha come protagonisti l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e la sua omologa algerina Asal.La visita in Algeria è solo la prima tappa. Presto Meloni atterrerà in Libia, altro Paese con un ruolo storicamente importante. E non solo sul fronte energetico: è dalle dalle coste libiche che partono la maggioranza dei migranti.


Tesla:
La guerra dei prezzi innescata dai poderosi tagli al listino Tesla sembra piacere al mercato. Il titolo venerdì ha corso con guadagni superiori anche al 4%. E questo a dispetto di un panorama certamente non roseo, sotto altri aspetti, per il primo costruttore di auto a batteria. Il famoso tweet del ceo Elon Musk, datato 7 agosto 2018, sulla sicurezza di avere a portata di mano chi avrebbe garantito le risorse per il delisting a un valore stabilito ben più alto dei corsi di allora (“Am considering taking Tesla private at $420. Funding secured”) ha fruttato al tycoon una class action che potrebbe costargli miliardi per i danni causati agli azionisti. Le udienze sono partite tre giorni fa a San Francisco. Musk dovrebbe testimoniare lunedì.
Come se non bastasse, a complicare il momento è arrivata la pubblicazione di una deposizione che risale a luglio. Ashok Elluswamy, direttore del software Autopilot di Tesla, ha raccontato, in occasione di una causa contro Tesla per un incidente mortale (di cui fu vittima un giovane ingegnere della Apple), che un video del 2016 in cui si vedeva una Tesla in grado di guidare da sola era falso. E che la richiesta di realizzarlo in quel modo era dello stesso Musk. La polemica sull’Autopilot o Full self-driving è proseguita fino ad oggi, dato che il pacchetto venduto come optional a 15mila dollari negli Stati Uniti, non trasforma come per magia le Tesla in auto a guida autonoma ma in vetture a guida assistita di livello 2 come molte altre automobili in commercio. Che qualche volta sorprendono il pilota con frenate improvvise. Di recente questo difetto ha causato un maxi-tamponamento sul Bay Bridge.
Elementi che, insieme ai noti malumori degli investitori per l’eccessivo impegno di Musk in Twitter, non sembrano distogliere l’attenzione dei potenziali acquirenti dall’oggetto dei desideri. Del resto Model Y e Model 3 sono state le auto più vendute a dicembre in Europa (la prima ha registrato un incremento del 300% sul 2021) e la stessa Model Y ha sovrastato la concorrenza anche in settembre e novembre. La società di Austin, Texas ha tagliato per prima e in modo deciso - tra il 4% e il 12% - i prezzi a livello globale sulla Model 3 e sulla Model Y la scorsa settimana, invertendo la rotta rispetto alla strada imboccata dal settore in seguito alla crisi dei microchip e alle difficoltà logistiche esplose con la pandemia. Una scelta che potrebbe mettere in crisi startup come Rivian e Lucid, salutate come anti-Tesla, che però hanno ancora serie difficoltà, anche finanziarie, a prendere il volo. Le ultime arrivate fanno i conti con materie prime carissime e costi di produzione che ancora non sono in equilibrio
La giravolta di Musk costringerà anche le grandi del settore a prendere delle contromisure. L’impennata dei prezzi, pur in presenza di volumi più bassi, ha garantito margini molto ricchi alle principali case nel 2021 e, con un leggero calo, nel 2022. Nel 2023 la musica dovrebbe cambiare e i margini ridursi, ma i volumi dovrebbero essere assicurati almeno per i primi sei mesi dagli ordini accumulati.
Intanto il boom di ordini, per Tesla, impatta contro i tempi di produzione e ha costretto la casa Usa a spostare la finestra di consegna per i veicoli Model 3 e Y sul suo sito in Germania. La consegna dei veicoli Model Y Long Range e Performance è rimasta invariata.
I tempi di consegna di Tesla sono comunque molto più rapidi rispetto a concorrenti in Germania, secondo il portale Carwow. Si aspetta fra 4 e 9 mesi per un’elettrica Mercedes-Benz; da 3 a 12 mesi per una Bmw e da 7a 18 mesi per un’Audi. I clienti Volkswagen aspetterebbero 11-13 mesi per una ID.4.
 
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Geox aggiornamento :

sta uscendo da resistenze di lungo termine mi aspetto ulteriore rialzo 👍
 
Si sono fermati in area 25.600 con la correzione per ora e l'indice prova a ripartire.

25.900 ora è la resistenza da superare per tornare ad attaccare i massimi recenti.

Area 25.500 sarà da monitorare molto attentamente in caso di correzione perchè è lo spartiacque di brevissimo.

Strategia short a copertura de long su Telecom Italia sempre in essere per me, fino a ulteriore prova di forza chiaramente.
a me sembra molto analoga al 2019/2020 penso ricorderai
a gennaio 2020 si continuava a salire senza fermarsi nonostante produttività e dati macro erano orrendi e contro mercato e si saliva a bomba e tutti dicevano le stesse cose di oggi . la situazione era la fotocopia di oggi
 
pmi europei non male
meglio servizi
 
Un saluto veloce.Io non seguo quasi più.
Dany e i nostri pallini di sempre...con cautela
Saponetta
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gli usa ci metteranno quelli che vogliono loro a fianco all attore di fiction
solita storia
 
ma no... è la solita triste "fiction di guerra " che fanno gli usa nella realtà, sobillano , creano le situazioni , armano e intervengono, nel frattempo muoiono milioni di persone , intanto gli altri paesi manco ci pensano più (da un po di mesi ormai in europa è cosi) e poi gestiscono...sarà pieno di aziende usa nella ricostruzione dell ucraina, big business ....e la russia ricomincerà pian piano a fare di nuovo contratti con l occidente
 
ma no... è la solita triste "fiction di guerra " che fanno gli usa nella realtà, sobillano , creano le situazioni , armano e intervengono, nel frattempo muoiono milioni di persone , intanto gli altri paesi manco ci pensano più (da un po di mesi ormai in europa è cosi) e poi gestiscono...sarà pieno di aziende usa nella ricostruzione dell ucraina, big business ....e la russia ricomincerà pian piano a fare di nuovo contratti con l occidente
Quella USA è sempre stata "un'economia di guerra"
 
Io mi aspettavo che con la recentissima prospettiva di nuovi metanodotti/oleodotti dal nord Africa all'Europa, transitando per il bel paese, le industrie che producono tubi, ed in particolare senza saldatura.......
 
Sp vediamo se fa breakout sul cup & handle
 
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