Tratta dalla newsletter di LinuxJournal
Novell: "Prevediamo che la diffusione di Linux sui desktop sia graduale nel tempo"
Nat Friedman, cofondatore di Gnome nonché responsabile della divisione Ximian presso Novell, ha cominciato il discorso che ha tenuto questo mese a Toronto in occasione dell'evento Real World Linux, con queste parole: "Sono stanco di essere il futuro, io voglio essere il presente. Tutti mi chiedono quando Linux arriverà sul desktop. La vera domanda è quand'è che il Linux Desktop sarà pronto per chi lo chiede. Il Desktop Linux sta indubbiamente incontrando degli ostacoli nella sua diffusione su larga scala a causa delle applicazioni disponibili, dell'interoperabilità e dell'usabilità. Tuttavia quest'ultimo è un problema delle persone e non un problema tecnologico."
Friedman ha quindi fatto il punto sulla diffusione di Linux sul desktop e successivamente ha illustrato quali risorse Novell stia dedicando a questo settore. "La nostra idea è che fra dodici mesi dovremmo potere tirare le somme sulle potenzialità del sistema operativo del pinguino sul desktop. Linux sul desktop è ancora in una fase molto, ma molto acerba. Vivo in questo ambiente da sei o sette anni, ho fatto di tutto: dallo sviluppatore al PR e devo dire che uno dei fenomeni più interessanti è la forte aspettativa che hanno le persone circa il desktop Linux. Normalmente ci sono tante aspettative seguite da profonde delusioni. Adesso siamo nella prima fase. La mia teoria è che le persone considerino il desktop come una cosa che è bianca o nera: o l'hai o non l'hai. Non penso che sia possibile fissare un momento temporale a partire dal quale chiunque potrà usare Linux sul desktop: la mia idea è che non ci sarà un giorno in cui verrà rilasciato un insieme di tecnologie capaci di risolvere tutti i problemi, ma piuttosto, similmente a quanto è accaduto sul server, ci sarà un'adozione graduale.
Attualmente le risorse di Novell sono rivolte principalmente al server visto che non ci aspettiamo un grande movimento per i prossimi dodici mesi, ma, nonostante questo, il desktop resta un importante obiettivo strategico. Dopo questa premessa, posso dire che Novell non ha intenzione di annunciare formalmente una roadmap e che intende indicare le linee generali che intende seguire. Attualmente stiamo realizzando dei programmi e dei documenti che semplifichino la migrazione dal desktop Windows al desktop Linux. Inoltre stiamo lavorando a degli strumenti che permettano di amministrare e gestire i desktop Linux centralmente. Novell ZenWorks è in grado di gestire i desktop Windows, di effettuare il deploy delle applicazioni per quella piattaforma e di impostare i profili per i gruppi degli utenti da una singola console. Non esiste un tool del genere per Linux. Infine stiamo cercando di mettere insieme le funzionalità comuni condivise dalle cinque piattaforme primarie per Linux, ovvero GNOME, KDE, Mozilla, OpenOffice e Eclipse per realizzare una piattaforma unica a partire dalla quale si possano sviluppare le applicazioni. Per noi, non è KDE la piattaforma, ma Linux." Ha commentato Friedman.
Il cofondatore di Gnome ha quindi riconosciuto che le applicazioni disponibili per Linux sono l'ostacolo principale alla sua diffusione sul desktop. "Il numero di applicazioni disponibili è la barriera numero uno: se un'applicazione non esiste, difficilmente una compagnia migrerà a Linux. Infatti le società che hanno Unix al proprio interno, sono tra le prime a spostarsi proprio perché le loro applicazioni sono facilmente portabili verso Linux. Il prossimo gruppo sarà quello delle applicazioni più semplici come quelle per i call center o i punti di vendita."
Il top manager di Novell ha infine ribadito che non è affatto vero che sia l'usabilità il principale ostacolo alla diffusione di Linux sul desktop. "Di recente è stato condotto uno studio tra un gruppo di venti persone che non avevano mai usato un computer. A dieci di loro è stato dato un PC con Windows, mentre agli altri dieci è stato dato un PC con Linux. Ad ognuno è stata affidata una lista di semplici operazioni da svolgere come l'invio di una e-mail o la navigazione sul web. L'usabilità tra le due piattaforme è risultata abbastanza simile. Lo ripeto, il vero problema è come svolgere un lavoro se l'applicazione non esiste. Infine c'è da lavorare sulla consistenza all'interno della comunità: se l'utente seleziona la voce 'file' o 'stampa', deve sempre apparirgli la stessa finestra di dialogo."