nuova emissione buoni fruttiferi ordinari

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john donkey

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E' uscita la nuova emissione dei buoni fruttiferi postali ordinari.
In base al foglio informativo e al coefficiente, supponendo di tenere il buono per 20 anni andrei quasi a raddoppiare il mio capitale facciamo un esempio pratico:
50.000 euro x 1,82 = 91.000 euro netti. significa un flusso cedolare di euro di circa 2050 mensile.

Questo tipo di prodotto è garantito dallo Stato Italiano (cdp) non è soggetto a perdite in conto capitale dovuto all'aumento dei tassi che ci sarà a breve (tra 1-2-anni se l'America parte anche prima) conserva sempre il capitale non ci sono spese a parte l'imposta di bollo o penali per uscite anticipate, il capitale insomma è sempre garantito con gli interessi.

Analizzando i fogli informativi precedenti in particolar modo quelli di dicembre quando lo spread era molto più alto non si notano discostamenti significativi a livello di rendimento ora lo spread è molto più basso.

Il denaro che vorrei riversare su questo prodotto è investito su due prodotti subordinati ubi al 6% scadenza 2018 e Mediobanca al 5,75% scadenza al 2023, sono consapevole che lasciando il denaro su questi due titoli il rendimento sarebbe superiore, ma le cose in Europa stanno cambiando radicalmente, la nuova normativa che entrerà in vigore nel 2018 ci dice molto chiaramente che in caso di default di una Banca o in caso di aiuti chiesti da una Banca chi pagherà il peso non sarà più lo stato bensì i detentori di azioni, obbligazioni etcc, in poche parole le BANCHE STANNO DIVENTANDO MOLTO RISCHIOSE, sns Bank insegna è ha creato un precedente pericolosissimo.

Investendo su un buono mi dimentico di tutte queste brutte cose a discapito di un rendimento leggermente inferiore.
 
Ma stiamo parlando di buoni fruttiferi postali ordinari?
Perché se è così flusso cedolare e ISIN sono termini completamente fuori contesto
 
buon giorno john donkey, non capisco come hai sviluppato il flusso cedolare

50.000 euro x 1,82 = 91.000 euro netti. significa un flusso cedolare di euro di circa 2050 mensile???????
mi sembra un tantino spropositato 1,82 sta per % annua?
se puoi inserire l'isin
grazie

Ho fatto il cosiddetto conto della serva ho preso l'importo da sottoscrivere ossia 50.000 euro l'ho moltiplicato per il coefficiente ricavato dal foglio informativo, questa moltiplicazione mi restituisce il montante netto ossia quello che sara' a scadenza diviso per 20 (anni di possesso)
 
Ho fatto il cosiddetto conto della serva ho preso l'importo da sottoscrivere ossia 50.000 euro l'ho moltiplicato per il coefficiente ricavato dal foglio informativo, questa moltiplicazione mi restituisce il montante netto ossia quello che sara' a scadenza diviso per 20 (anni di possesso)

E' un conto sbagliato, perché i BFP ordinari capitalizzano gli interessi, dunque si tratta di interesse composto: non devi dividere per 20, ma prendere la radice ventesima del coeff. di rivalutazione netto (a 20 anni)

Infatti: radice 20 di 1,82520984 fa 1,0305. Togli 1 (il capitale iniziale) e ottieni 0,0305, cioè 3,05%, che guarda a caso è proprio quanto indicato come tasso di interesse effettivo annuo netto per un'orizzonte temporale di 20 anni (ultima riga della tabella A).
 
E' uscita la nuova emissione dei buoni fruttiferi postali ordinari.
In base al foglio informativo e al coefficiente, supponendo di tenere il buono per 20 anni andrei quasi a raddoppiare il mio capitale facciamo un esempio pratico:
50.000 euro x 1,82 = 91.000 euro netti. significa un flusso cedolare di euro di circa 2050 mensile.

Questo tipo di prodotto è garantito dallo Stato Italiano (cdp) non è soggetto a perdite in conto capitale dovuto all'aumento dei tassi che ci sarà a breve (tra 1-2-anni se l'America parte anche prima) conserva sempre il capitale non ci sono spese a parte l'imposta di bollo o penali per uscite anticipate, il capitale insomma è sempre garantito con gli interessi.

Analizzando i fogli informativi precedenti in particolar modo quelli di dicembre quando lo spread era molto più alto non si notano discostamenti significativi a livello di rendimento ora lo spread è molto più basso.

Il denaro che vorrei riversare su questo prodotto è investito su due prodotti subordinati ubi al 6% scadenza 2018 e Mediobanca al 5,75% scadenza al 2023, sono consapevole che lasciando il denaro su questi due titoli il rendimento sarebbe superiore, ma le cose in Europa stanno cambiando radicalmente, la nuova normativa che entrerà in vigore nel 2018 ci dice molto chiaramente che in caso di default di una Banca o in caso di aiuti chiesti da una Banca chi pagherà il peso non sarà più lo stato bensì i detentori di azioni, obbligazioni etcc, in poche parole le BANCHE STANNO DIVENTANDO MOLTO RISCHIOSE, sns Bank insegna è ha creato un precedente pericolosissimo.

Investendo su un buono mi dimentico di tutte queste brutte cose a discapito di un rendimento leggermente inferiore.

garantito??si dallo stato italiano...che se ristruttura son caz.zi amari
 
E' un conto sbagliato, perché i BFP ordinari capitalizzano gli interessi, dunque si tratta di interesse composto: non devi dividere per 20, ma prendere la radice ventesima del coeff. di rivalutazione netto (a 20 anni)

Infatti: radice 20 di 1,82520984 fa 1,0305. Togli 1 (il capitale iniziale) e ottieni 0,0305, cioè 3,05%, che guarda a caso è proprio quanto indicato come tasso di interesse effettivo annuo netto per un'orizzonte temporale di 20 anni (ultima riga della tabella A).

esatto

praticamente ti dà il 3,05% netto se tieni il capitale vincolato per 20 anni

(che diventa il 2,9% netto, considerando il bollo monti)

IMO non è un gran che come investimento, per vari motivi

1) prendi il 2,9% netto, ma solo se lasci i soldi fermi per 20 anni (altrimenti prendi assai meno). Non hai cedole, e gli interessi+capitale lo percepisci solo alla fine dei 20 anni. Ovviamente in caso di necessità puoi riscattare anticipatamente il buono, ma questo ti abbassa parecchio il rendimento (perchè riscatti prima della scadenza)

2) IMO il rendimento offerto è troppo basso, considerando che cassa depositi prestiti ha rating BBB, ed è partecipata dallo stato al 70%. In pratica se lo stato va a gambe all'aria,
il fattore di rischio è simile a quello dei titoli di stato

3)infine bisogna considerare l'inflazione, che se rialza un po' la testa ti abbassa di parecchio il rendimento reale
 
Consiglio da parte di una cliente di ccddpp: scegli i buoni indicizzati all'inflazione!
Adesso rendono annualmente 1,25% lordo + rivalutazione.
 
Consiglio da parte di una cliente di ccddpp: scegli i buoni indicizzati all'inflazione!
Adesso rendono annualmente 1,25% lordo + rivalutazione.

Quoto: proteggono dall'inflazione, che oggi e bassa, domani non si sa. In un'ottica di ricerca di sicurezza, il non plus ultra.

PS. il discorso di non restituzione dei BFP imho è un problema molto relativo.
1. se lo stato va con le gambe all'aria, i 2 bfp in croce che uno può avere sono l'ultimo dei problemi, visto il periodo disastroso e di tensioni (e probabilmente violenze) sociali che si andrebbe ad attraversare. A qual punto nulla sarebbe sicuro veramente, forse nemmeno i cosiddetti beni "rifugio". L'unica sicurezza sarebbe avere bene fisicamente collocati all'estero
2. la CDP è il debitore, e lo stato il garante di ultima istanza: devono fallire entrambi.
3. in caso di default dubito che tutte le forme di risparmio "statale" verrebbero trattate allo stesso modo, ho idea che per il risparmio postale (tipicamente caratterizzato dai piccoli risparmiatori, tipo i pensionati) si avrebbe un occhio di riguardo
 
Facendo un confronto con una polizza assicurativa a capitale garantito con rendimento minimo del 1,50% e rendimento massimo legato alla performance della gestione interna separata il bfp ne esce ancora vincente, ho preso come riferimento il prodotto proposto da Aviava (cap life)
 
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