In Olanda è vittoria degli agricoltori contro l'estremismo green del governo
Vittoria degli agricoltori alle elezioni in Olanda per il rinnovo del Senato. Il loro partito si oppone alle politiche estremiste green.
BoerBurgerBeweging (BBB), letteralmente Movimento Agricoltori-Cittadini, sarebbe diventato primo partito con il 19% dei voti e 15 seggi su 75.
BBB nasce solamente quattro anni fa e in queste elezioni si è posto l’obiettivo di combattere le politiche green del governo e, indirettamente, dell’Unione Europea.
In gioco ci sono i diritti costituzionali, le libertà così come le abbiamo conosciute soprattutto dalla seconda metà del Novecento. I governi stanno sfruttando la transizione green per imporre la loro visione del mondo e dirigisticamente orientare consumi e produzione.
C’è una nicchia di elettori ed eletti che ritiene di dovere imporre la propria visione a tutti, indipendentemente dalle capacità materiali e da altre considerazioni. Nel nome dell’ambiente, tutto diventa lecito, anche la stessa idea di espropriare le proprietà dei cittadini. Un aggiornamento del socialismo in versione meno grigia, per l’appunto green.
La vittoria degli agricoltori olandesi può essere il primo passo verso una rivolta elettorale di più grande portata alle prossime elezioni europee tra poco più di un anno. Perché queste imposizioni hanno un’origine ben nitida e non sono così trasversalmente sostenute come si evincerebbe dalla stampa.
E’ la sinistra ambientalista ad imporre l’agenda green per mezzo di una mobilitazione mediatica senza pari e che non ammette dibattito, perché qualsiasi oppositore è considerato alla stregua di un negazionista climatico o di un losco lobbista pro-inquinamento. Un totalitarismo ideologico che rischia di travolgere non solo le libertà individuali, bensì anche la manifattura europea, consegnando le nostre produzioni a paesi come la Cina con a disposizione le materie prime per guidare la transizione green.